venerdì 16 dicembre 2022

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 151

di Saverio Ceri

con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 


Su Tex Classic 151 troviamo ristampate a colori 192 strisce: le ultime 57 della Serie Nebraska tratte dal 33° e ultimo volume delle collana, datato 15 febbraio 1965; più 135 strisce della Serie Pueblo, pubblicate originariamente sui primi due albetti della serie, la 34a di Tex nel formato originale, nelle due settimane successive. Le stesse pagine erano state pubblicate per la prima volta nel formato bonelliano sul numero 70 dell'agosto 1966 della serie principale di Tex
Il titolo del Classic, Morte sulla mesa è preso in prestito dal numero 2 della Serie PuebloLa cover che la redazione ha ritenuto più idonea per questo albo è quella di Tex 176, La città morta, del giugno 1975. L'immagine di copertina, se riferita alla seconda e predominante storia, la classica Sinistri presagi di Bonelli e Galep, in cui appare Zhenda la strega, parrebbe ancora una volta inadeguata, dato che non si ritrovano nell'incipit della lunga avventura sparatorie tra il Ranger e gli indiani di Zhenda. Lo scontro con i nativi lo troviamo invece nelle prime pagine del Classic, ma con degli indiani sui generis, caratterizzati dal fatto di combattere protetti con una pesante armatura. 


Come quasi sempre accade questa storica copertina di Tex ha una fonte di ispirazione statunitense. I nostri ricercatori Francesco Bosco e Mauro Scremin ci segnalano che in questo caso si tratta della copertina del volume War on the Cimarron di Luke Short pubblicato dalla Bantam Books, per almeno tre edizioni con la stessa immagine in copertina. Qui sotto vedete i paperback del 1959, del 1965 e del 1975. Essedo la cover di Tex del giugno 1975 Galep sicuramente aveva in mano uno di questi 3 volumi, probabilmente quello del 1965, visto il taglio dell'immagine. 


L'illustrazione di Galleppini, rivista a livello di colori, è riapparsa nelle edicole italiane ovviamente anche nelle riedizioni Tutto Tex e Tex Nuova Ristampa.


Le prime apparizioni di questa immagine di Galep in giro per il mondo sono quelle "sinottiche" della Williams pubblicate in Svezia, Olanda e Norvegia nel giugno del 1976; la versione norvegese tra l'altro proprio con questo albo cambia logo uniformandosi alle altre versioni del nord-europa. Vedete le tre edizioni qui sotto, in basso nell'immagine.
In Francia la prima apparizione di questa cover risale al marzo 1979 in occasione di Rodeo 331; Nel paese transalpino l'illustrazioni in questione venne utilizzata anche dalla Semic per il numero 211 di Mustang dell'ottobre 1993.


In Brasile troviamo tre versioni di questa copertina. La prima edita da Vecchi  sul numero 70 della sua collana dedicata a Tex, risale al dicembre 1976; La seconda sempre targata Vecchi è la ristampa della prima, con la misteriosa aggiunta di nuove rocce ai piedi di Tex; la terza è quella della ristampa Tex Colleçào 228 edita da Mythos nel gennaio del 2006 con i colori delle riedizioni italiane.


Lasciamo la cover principale e occupiamoci ora, grazie alla segnalazione della coppia Bosco-Scremin, della copertina della prima striscia della Serie Pueblo, Sinistri presagi, che venne pure utilizzata come cover della Raccoltina 160 della serie rossa, col titolo Il segno di Zhenda. La posizione del personaggio su quella copertina è ispirata a una vignetta di Alberto Giolitti per il numero 35 (settembre 1963) della serie americana Turok, opportunamente ribaltata.


Per chiudere, segnaliamo anche che il racconto che inizia in questo albo, Sinistri Presagi, che ci accompagnerà per 240 tavole -per la cronaca la seconda storia più lunga di Tex nel periodo delle strisce- è stato pubblicato a colori già nell'autunno del 1980 sul volume Tex e gli indiani edito da Cepim, ovvero una delle tante sigle con cui la Bonelli pubblicava fumetti in quegli anni, utilizzata spesso per le pubblicazioni di pregio. Si tratta del terzo volume a colori uscito come strenna natalizia in libreria; la stessa collana pubblicata poi, per anni, da Mondadori, e che esce tutt'oggi sotto il marchio SBE, annualmente, con la costola rigorosamente rossa. Tra i primi volumi troviamo qualche eccezione alla regola della costola rossa, come in questo caso. La storia venne ribattezzata per questa edizione La rivolta dei Navajos, venne colorata da Ugo Pietrafitta e risulta più lunga di due tavole rispetto alla versione uscita in edicola.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index. 

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