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mercoledì 22 febbraio 2023

A CASA PRIMA DEL BUIO: L'INTEGRALE - I MIEI RICORDI PERSONALI

di Francesco Manetti

Stefano Priarone, che ha scritto una delle introduzioni all'opera, mostra il 9 febbraio 2023 la sua copia del volume

In un'altra epoca, prima del virus cinese, prima dei continui reportage da Kiev (o da Kyiv, come scrivono e pronunciano al TG1 secondo la dizione ucraina), prima del carovita assassino, nel giorno di Ferragosto del 2019 mi arrivò via social un messaggio del buon Giuseppe Pollicelli, amico e collega di vecchia data. Nel comicdom immagino siano rimasti pochi o punti a non conoscere Giuseppe, visto che si occupa di fumetti - prima come fanziner e poi come giornalista professionista su testate come "Il Corriere della Sera" e "Libero" - dall'inizio degli anni Novanta se non addirittura dalla fine degli Ottanta. Le nostre vite editoriali si sono incrociate parecchie volte, soprattutto ai tempi di "Dime Press", la rivista della Glamour dedicata al cosmo bonelliano della quale Giuseppe era una delle colonne esterne. Tramite Messenger Pollicelli mi parlò di una straordinaria saga a fumetti, A casa prima del buio. Gli autori, lo sceneggiatore Francesco Moriconi e il disegnatore Emiliano Albano, dal 10 luglio 2017 la stavano portando avanti con una maestria ormai rara e fuori dal tempo sul periodico "Lanciostory" della casa editrice Aurea. Le puntate della prima parte erano state raccolte nell'ottobre successivo in un volume intitolato Primo movimento: Andante - Sarabanda. Quando Giuseppe mi contattò la seconda parte della saga ancora usciva sulla celeberrima rivista.


Bilotta, Moriconi, D'Angelo e Pollicelli il 17 febbraio 2023 durante il "pranzo romano in onore dell'edizione integrale"

A Giuseppe Pollicelli era stata affidata la supervisione dei testi redazionali del primo libro, del quale aveva anche scritto una ficcante introduzione, dedicata ai fumetti, di varia provenienza, che si erano occupati del Nazismo. Questo perché A casa prima del buio è la vera falsa vicenda di un grande direttore d'orchestra della Germania hitleriana, Kristof von Hofmann. Vicenda vera perché le vicende raccontate nel fumetto di Moriconi & Albano sono del tutto plausibili, dal punto di vista della collocazione storica e della filologia musicale. E vicenda falsa perché Von Hofmann non è mai esistito, anche se il volto e certe sue caratteristiche "biografico-politiche" sono state ricalcate sulla figura dell'immortale Herbert von Karajan. Gli autori hanno molto giocato su questa raffinata ambiguità tra inventato e reale, tanto che il primo volume era strutturato nei redazionali come una sorta di mockumentary, con tanto di false interviste a falsi esperti. All'apparizione del primo volume in molti erano caduti nel "diabolico" trabocchetto, credendo che si trattasse di una biografia a fumetti di un personaggio realmente esistito. Conoscendo il mio interesse per i rapporti tra fumetto e storia, tra fumetto e guerra, tra fumetto e dittature, Giuseppe (che nello stesso periodo aveva scritto la prefazione per il mio volume Fumetto a ferro e fuoco, poi pubblicato agli inizi del 2020) mi chiese se avrei avuto piacere di scrivere l'introduzione al secondo volume dell'Aurea, la cui uscita era prevista in autunno.




Fu per me un grande onore ricevere questa proposta di collaborazione a un'opera realizzata da artisti di altissima caratura, e accettai senza indugio. Durante le fasi di lavorazione del mio pezzo mi tenni in costante contatto con Moriconi e alla fine venne fuori che sulla nuova raccolta, Secondo movimento: Scherzo, i miei interventi sarebbero stati addirittura due: l'introduzione vera e propria, intitolata I miracoli della musica, dedicata ai musicisti nei campi di concentramento, e un "extra" più "leggero", incentrato sui cartoni animati e le raccolte di figurine del Nazismo, Uno sguardo nel buio (non ristampato). Il volume uscì nel dicembre del 2019 ed ebbe un meritato successo di lettori e di critica. Non poteva succedere altrimenti, visto il forte impianto narrativo e il cesello delle sceneggiature di Moriconi (con una costruzione della tavola innovativa, mai banale e sempre in evoluzione), con i disegni di un Albano che si collocano ai vertici dell'illustrazione fumettistica italiana.


La versione a colori del poster del vero/falso film musicato dal falso/vero von Hofmann durante la sua trasferta americana 

Un anno dopo, alla fine di novembre del 2020, Francesco Moriconi mi chiese di partecipare anche all'ultimo volume, Terzo Movimento: Marcia al supplizio. Devo dire che per me fu una sorpresa incredibile e concordammo per un'intervista "impossibile", per costruire la quale rispolverai le mie modeste conoscenze di distratto ascoltatore di musica classica e lirica, adattandole al contesto (pseudo)storico di Hofmann negli anni "perduti" della sua trasferta in America, dei quali nel fumetto solo si accenna. Fu addirittura ricreato il poster di un falso film americano degli anni '40 da me inventato per l'intervista fittizia: The Ocean Seagull con Errol Flynn. L'introduzione fu stavolta curata da Stefano Priarone, giornalista su "La Stampa" e "Il Foglio", un altro reduce di "Dime Press"; il "Magazzino bonelliano", immaginato nel 1992 da Moreno Burattini, Saverio Ceri, Alessandro Monti insieme a me e ad Antonio Vianovi buonanima era curiosamente riapparso sulle pagine introduttive di questa imperdibile epopea fumettistica.


Un frame della diretta sul canale di It Comics

Nel gennaio del 2021, mentre il terzo volume era ancora in lavorazione, Francesco mi contattò nuovamente per propormi di contribuire a una diretta Twitch sul canale di "It Comics" al fine di presentare la conclusione dell'opera. Per me fu una cosa del tutto nuova, visto che non avevo mai partecipato a una "teleconferenza", per di più pubblica e in diretta! Fu un bel momento: oltre a Moriconi e al sottoscritto, c'erano Emiliano Albano, i conduttori Rosa "Vorticerosa" Puglisi e Fabiano Ambu, Marco d'Angelo (un altro collaboratore ai volumi) e Giuseppe Pollicelli. Mezza Italia riunita su un unico schermo nel nome del fumetto. Il libro uscì a giugno del 2021 (data di stampa) e la storia editoriale di Hofmann sembrava purtroppo conclusa... Ma "dietro le quinte" sapevamo che Francesco Moriconi ed Emiliano Albano stavano lavorando all'edizione integrale già da alcuni mesi prima che uscisse il Terzo Movimento.


Mai pacco fu più gradito!


Arriviamo così a fine gennaio del 2023. A casa prima del buio - l'integrale, frutto di due anni di lavoro redazionale, è in realtà il coronamento di un'avventura iniziata dieci anni prima, come ha raccontato lo stesso Albano sul sito "Dianora Tinti". O forse l'avventura era iniziata... trenta anni prima, come spiegava lo stesso Francesco Moriconi sui social il 26 gennaio:

Cari amici finalmente ci siamo. Da oggi l'integrale di A casa prima del buio esiste ufficialmente ed è acquistabile fin da subito su Amazon. Giusto in tempo per dare un contributo alla celebrazione della Giornata della Memoria che si terrà domani. Considerando che l'idea iniziale di questa storia mi è venuta circa 30 anni fa, potrebbe sembrare che ce la siamo presa comoda, ma in realtà per portare a termine un progetto di questa portata abbiamo dovuto superare non poche difficoltà e chi ci è stato vicino in questi lunghi anni lo sa fin troppo bene. Poco male, ora l'integrale esiste e riusciamo a presentarla nella forma migliore possibile. Per l'occasione abbiamo dato al fumetto una veste completamente diversa rispetto alla versione apparsa su Lanciostory e sui tre volumi pubblicati dall'AUREA. Per cominciare il lettering è stato completamente rivisto con l'applicazione dei balloon circolari; alcune sequenze sono stare riscritte e ridisegnate per ottimizzare la narrazione e correggere piccoli errori che ci disturbavano; gli extra inoltre sono stati integrati con altre informazioni. Noi siamo davvero soddisfatti del risultato, spero che apprezzerete gli sforzi per migliorare il nostro lavoro. Giunti a questo punto del viaggio (che sia un punto d'arrivo o una vera partenza non lo sappiamo) io ed Emiliano cogliamo l'occasione per ringraziare ancora una volta Enzo Marino che ci ha sempre supportato con grande pazienza. Senza di lui probabilmente il nostro lavoro non avrebbe mai visto la luce, ma soprattutto non sarebbe arrivato oggi nella forma in cui possiamo distribuirlo oggi. Buon cammino a chi vorrà seguirci anche in questa parte della nostra lunga avventura.

Il volume è davvero "massivo". La copertina di Albano raffigura la Morte inquadrata di faccia mentre dirige un'orchestra (o mentre dirige i lettori che le stanno di fronte). All'interno sono stati ripresi quasi tutti i redazionali dei tre volumi slegati, con alcune aggiunte; dopo le tre introduzioni di fila (la mia, quella di Pollicelli e quella di Priarone, oltre alla presentazione di Moriconi) il fumetto va avanti tutto d'un fiato, per quasi 400 pagine, intervallate solo dai 38 frontespizi dei capitoli in cui è suddivisa la storia; il tomo si conclude con vari contributi (Bilotta, D'Angelo, Gelo, Tassitano), con una messe incredibile di note illustrate (a cura di Moriconi) e con una fondamentale Cronologia che ripercorre tutta la vita e la fortuna postuma di von Hofmann. Personalmente mi sento enormemente onorato di essere citato sul frontespizio per ben due volte!

A casa prima del buio è un'opera che non può mancare nella biblioteca dell'amante del grande fumetto. La trovate su Amazon.






Francesco Moriconi & Emiliano Albano
A CASA PRIMA DEL BUIO - L'INTEGRALE
FMAB - Amazon, gennaio 2023
pagg. 470 - € 29,64
Copertina cartonata - immagini in b/n


Francesco Manetti

N.B. Trovate i link alle altre novità editoriali su Interviste & News!

lunedì 2 maggio 2022

UN PO' DI "DIME WEB" NELLE PRATERIE EDITORIALI. TERZA PARTE: "A CASA PRIMA DEL BUIO - TERZO MOVIMENTO: MARCIA DI SUPPLIZIO" DI FRANCESCO MORICONI & EMILIANO ALBANO

a cura della Redazione

La saga di Kristof von Hofmann, pubblicata inizialmente a puntate su "Lancio Story", è stata raccolta dalla Aurea Books in tre volumi impreziositi da introduzioni, articoli storici e interviste (curate da Giuseppe Pollicelli) che creano intorno a questo personaggio fittizio di un grande direttore d'orchestra tedesco, star dell'epoca nazista, un'impalcatura documentativa altrettanto fittizia ma talmente realistica da far credere che la storia raccontata nel fumetto da Francesco Moriconi - e magistralmente disegnata da Emiliano Albano (con una qualità del tratto che lo avvicina ai più grandi maestri americani e italiani del fumetto avventuroso) - sia ispirata a fatti accaduti per davvero. Una sorta di mockumentary della letteratura disegnata, che ha riscosso un successo enorme di pubblico e critica, e che merita di essere letto e riletto.
"Dime Web" è - per così dire - presente in due volumi su tre di questa imperdibile saga. Il nostro Francesco Manetti, infatti, dopo essere stato reclutato per il secondo libro, del quale abbiamo già parlato, è stato "richiamato alle armi" anche per il terzo (A casa prima del buio - Terzo movimento: Marcia al supplizio), per il quale ha "intervistato" in Svizzera la scrittrice Johanna Leidesdorff, figlia del direttore di orchestra Jacob, contemporaneo di von Hofmann.




Francesco Moriconi & Emiliano Albano
A CASA PRIMA DEL BUIO
TERZO MOVIMENTO: MARCIA AL SUPPLIZIO
pagg. 160
Editoriale Aurea - Aurea Books, giugno 2021
€ 16,90

sabato 5 dicembre 2020

"A CASA PRIMA DEL BUIO" DI MORICONI & ALBANO: IL MOVIMENTO FINALE, DAL 23 NOVEMBRE SU "LANCIOSTORY"!

di Francesco Manetti


La collaborazione, con la presentazione e un testo redazionale, al secondo volume di “A casa prima del buio - Secondo movimento: scherzo" (Aurea Books, 2019) di Francesco Moriconi & Emiliano Albano è stata uno dei momenti più entusiasmanti del mio ultimo (e spero non finale) vagare nel mondo dell'editoria fumettistica. Difficilmente negli anni più recenti mi era capitato di leggere un'opera della nuova narrativa italiana per immagini così curata da un punto di vista del soggetto, della sceneggiatura e del disegno. Inoltre, da parte degli autori, si osserva un'estrema padronanza di tutti i codici del linguaggio “fumetto”, codici che tanto hanno a che spartire, fin dalla fine dell'800, con il linguaggio “cinema”. Il cinema è costantemente citato nell'opera dell'Aurea - nella fattispecie il film "Destino" di Fritz Lang.



E non a caso le inquadrature, il montaggio, i “movimenti della macchina da presa” e – soprattutto! - la colonna sonora entrano di prepotenza in “A casa prima del buio”. Senza dimenticarci l'uso di volti familiari dello spettacolo, dei film, della musica; e anche questo ha un piacevole sapore di antica lezione. La precisione è fondamentale: lo sceneggiatore Moriconi invia al disegnatore Albano non soltanto la sceneggiatura "classica", con la descrizione di ciò che dovrà apparire in ogni singola vignetta (personaggi, ambienti, oggetti, inquadrature, etc.) e i dialoghi, ma pure un layout con la gabbia della tavola.


Frontespizio del "III Movimento"


Progetto per la copertina del terzo volume di "A casa prima del buio"

Oggi, avendo avuto il privilegio di poter leggere in anteprima e in versione integrale  il “III movimento - Marcia al supplizio” (in uscita a puntate su "Lanciostory" a partire dal 23 novembre 2020 e prossimamente raccolto in volume) della saga di Hofmann, non posso che riconfermare quelle impressioni che ebbi nel 2019, quando lessi le prime due parti della composizione.



Basterebbe quasi commentare la prima pagina, che vede muto protagonista Padre Haas. Una “splash panel” grande mezza tavola (scelta grafico-stilistica più volte ripetuta), con inquadratura a figura intera del protagonista, di spalle; il resto della pagina è diviso in ottavi; controcampo, campo lungo; e poi sette piani americani, come le sette note, dove il prete gesticola nel silenzio della Natura. Seguono tavole più classiche nel senso della “gabbia”, con l'efficace, poeticamente ritmato, alternarsi di vignetta stretta - vignetta larga - vignetta larga - vignetta stretta (o viceversa). Anche le sequenze notturne con i chiaroscuri e le potenti “masse nere” rimandano al grande schermo; basti considerare le silhouette, che non sono mai “perfette”, visto che un contorno chiaro suggerisce un'illuminazione frontale, dove la fonte luminosa (un immaginario riflettore) è celata al lettore-spettatore.




Il notturno del ventinovesimo capitolo (anno 1942), che apre il "III movimento", contrasta violentemente con la luce (il bianco) accecante del trentesimo (ambientato in parte nel 1951); è la metafore della fine di un periodo oscuro. Ma nel capitolo 30, il gusto del “classico”, si rompe quasi per incanto, in una doppia tavola. Nella sequenza del processo vignette grandi come thumbnails esplodono nella pagina dall'assenza di gabbia e poi si ricompongono nella ben nota forma della Svastica – che qui diventa un marchio d'infamia (processuale). Nel Dopoguerra K.V.H. è l'ombra di se stesso; lo salva soltanto il passato artistico, quando il passato umano rischia di dannarlo per sempre.



Più avanti, di nuovo nel 1942, salta agli occhi l'origami magico dove quattro grossi maiali pezzati su un foglio di carta diventano, se il foglio stesso è opportunamente piegato lungo linee tratteggiate, il volto truce di Hitler; l'imbarazzante cartoncino viene dato alle fiamme, ma l'esistenza stessa della pericolosa caricatura indica che un incantesimo si è rotto; è iniziato il riflusso; lo “spazio vitale” a Est è un osso più difficile del previsto da strappare alle fauci di Stalin; il fuoco del camino anticipa i roghi di una Berlino devastata dai sovietici nella primavera del 1945.




Gigante o essere infimo, Hofmann campeggia lungo tutta la narrazione. In una vignetta a tutta pagina, il protagonista è di spalle, impermeabile al vento, bavero rialzato, con una teoria di lenzuoli freschi di bucato che ondeggiano nell'aria mossa, come sipari o quinte teatrali, per svelare un'inattesa apparizione… tutto quanto comunica un senso di eroico, di eroico e di tragico, quasi wagneriano (e non potrebbe essere altrimenti).



La fine? La fine qui non può essere ancora raccontata. Dev'essere scoperta passo dopo passo, leggendo un capitolo, e attendendo l'uscita del nuovo su "Lanciostory", come ai tempi gloriosi dei feuilleton - fra colpi di scena, confessioni, pentimenti e regolamenti di conti. E poi, come in ogni capolavoro che si rispetti, non c'è – non ci sarà – un'unica fine, ma una serie di finali, incastonati l'uno dentro l'altro. E la speranza sarà l'ultima a morire.




Francesco Manetti

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sabato 22 febbraio 2020

LA SINFONIA DI "A CASA PRIMA DEL BUIO"... CON DUE VARIAZIONI SUL TEMA FIRMATE DIME WEB!

a cura della Redazione

Ebbene sì! C'è un pezzettino di "Dime Web" nello straordinario progetto fumettistico che lo sceneggiatore Francesco Moriconi e il disegnatore Emiliano Albano portano avanti con rara maestria dal 2017 per l'Editoriale Aurea. Ma andiamo con ordine... A casa prima del buio viene pubblicato a puntate su "Lanciostory". Il materiale già prodotto è stato per il momento raccolto in due volumi: Primo movimento: andante - sarabanda, episodi 1/17, uscito nell'ottobre 2017, e Secondo movimento: scherzo, episodi 18/28, edito nel dicembre 2019. Quando il lavoro sarà ultimato la Aurea darà alle stampe il terzo e ultimo tomo.



Il primo volume (Aurea, 2017)

Come avrete intuito dal "gergo" dei titoli si tratta di un'opera legata al mondo della musica classica, ma non solo. Il protagonista della saga è un direttore d'orchestra, stella nel firmamento del Terzo Reich, Kristof Von Hoffman. Nazista? Traditore? Assassino? Chi è Hoffman? Grazie a una perfetta indagine storica da parte degli autori e a un succulento apparato redazionale la figura di Hoffman emerge dal fumetto come un personaggio reale, come se il racconto fosse la biografia disegnata di quella famosa "bacchetta", che tanto si avvicina alla vicenda umana e professionale di Herbert von Karajan. A casa prima del buio è in realtà un mockumentary, ovvero un geniale "falso storico", talmente elaborato e costruito, e abile nel rendere perfettamente plausibile ciò che non è verità, da sembrare vera storia! Siamo davanti a uno dei più innovativi "romanzi grafici" pubblicati nel XXI secolo: lo scrittore dimostra di padroneggiare alla perfezione, nella costruzione della tavola (mai "meccanica", spesso ardita, nel gioco delle vignette nella gabbia e nelle inquadrature), nel dipanarsi dell'intreccio narrativo e nei dialoghi, il linguaggio del Fumetto, inteso come mezzo di comunicazione autonomo rispetto agli altri, con i suoi propri codici; Moriconi, inoltre, affronta argomenti "sensibili" e "delicati" in maniera non banale, non retorica, con un'ottica diversa da quella solita. Dal canto suo l'artista Albano ricrea, con uno stile che solo all'apparenza è classico, prettamente realista, un mondo oscuro, con squarci inaspettati di luce, un universo sull'orlo del baratro. 





Giuseppe Pollicelli, a noi vicino fin dai tempi eroici di "Dime Press" (1992 - 2000), supervisiona i testi redazionali dei volumi. Nel primo tomo è lui in prima persona a occuparsi della "Presentazione", con I fumetti della memoria, ovvero le biografie fumettistiche dei protagonisti dell'era hitleriana. Ed eccoci a "Dime Web", perché la "Presentazione" al secondo volume è firmata da Francesco Manetti, con un pezzo sulla musica nei campi di concentramento. Del Manetti è anche uno degli articoli della parte finale, quella riservata agli "extra": una lunga carrellata sul cartooning e sul collezionismo di figurine durante il Nazismo.



Il secondo volume (Aurea, 2019)

La prima pagina dell'articolo di Francesco Manetti sul cartooning e il collezionismo durante il Nazismo

"Dime Web" consiglia a tutti di procurarsi entrambi i volumi, reperibili o ordinabili nelle fumetterie, e ovviamente in Rete, un po' dappertutto: non si tratta di una spesa, ma di un investimento, per qualche ora di sana lettura e per arricchire la biblioteca (non solo fumettistica).


Francesco Moriconi & Emiliano Albano
A CASA PRIMA DEL BUIO
Voll. 1 e 2 - pagg. 192/176
Editoriale Aurea / Aurea Books, 2017/2019
€ 16,90 cad.


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