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domenica 31 luglio 2022

THE DARK SIDE OF TEX! "E", II PARTE: "EZTLI"

di Massimo Capalbo

Terminata (per adesso!) la lettera "P" del nostro dizionario The Dark Side of Tex, Max aggiorna la lettera "E", con la voce "EZTLI". Non temete! Per ritrovare il corretto ordine alfabetico vi basta andare sulle pagine dei link (vedi in fondo a questo post). Vi ricordiamo che le immagini iniziali hanno una funzione puramente estetica; quelle di corredo al testo sono state scelte dallo stesso Max Capalbo, autore anche delle didascalie. Buona lettura e patimenti!  (f.m. & s.c.)




LEGENDA

  • I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’opera. Fanno eccezione i nomi del protagonista della serie, TEX, e quelli dei suoi pards – KIT CARSONTIGER JACKKIT WILLER - che sono sempre scritti in questo modo, tranne quando sono inseriti nei crediti di una storia o fanno parte del titolo di un libro (ad esempio: Atlante di Tex). 
  • Con l’unica eccezione di TÉNÈBRES, RAPHAEL, i personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con la loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.:TAGLIATORE DI TESTE invece che BARRERA, JUANSVENTRATORE invece che BARLOW, SALLY).
  • Alcuni personaggi sono stati indicati con il soprannome piuttosto che con il nome vero (ad es.: COLORADO BELLE invece che MORROW, ALICEEL MORISCO invece che JAMAL, AHMED). Riguardo al citato EL MORISCO, la voce a lui dedicata è stata inserita sotto l’iniziale del soprannome vero e proprio – quindi la M -, invece che sotto la E, cioè l’iniziale dell’articolo.




Nota sui collegamenti ipertestuali

The Dark Side of Tex è un "lavoro in corso" che si svilupperà nei prossimi mesi, abbracciando numerosi post - uno per ogni lettera dell'alfabeto - fino ad arrivare alla conclusione. I collegamenti ipertestuali fra le varie voci non saranno dunque possibili tutti e subito... e vi spieghiamo subito perché! Collegheremo con link diretti ogni riferimento ad altre voci dell'opera partendo necessariamente dalle voci già apparse. Ci preme dunque ribadire e sottolineare che, non essendo possibile creare link a post futuri, ricostruiremo tutti i link a ritroso solo quando sarà possibile. I link saranno però sempre e soltanto fra URL diverse e non all'interno di uno stesso post. Vorrete perdonarci (e segnalarci!) eventuali errori e omissioni! I link - essendo come abbiamo detto sopra fra URL diverse - porteranno sempre e comunque all'inizio di un altro post e non esattamente alla voce di riferimento. Per facilitare fin dall'inizio l'uso dell'opera, abbiamo creato una pagina apposita di collegamenti alle varie voci, alla quale potete accedere dovunque siate, andando sotto al logo Dime Web: anche in questo caso il link vi porterà al post giusto, scorrendo il quale troverete in un attimo la voce cercata!

Per quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia alla memoria dei lettori in modo più efficace (anche se, in alcuni casi, il nostrotitolo non coincide con quello usato abitualmente dai lettori). Ad esempio, la storia dei nn. 265-268 viene indicata con il titolo del n. 267, Tex contro Yama, perché esso è, per l’appunto, più rappresentativo rispetto a L’ombra di Mefisto (n. 265), La strega (n. 266) e I Figli del Sole (n. 268).


E


EZTLI

La regina dei vampiri della storia omonima (G. Manfredi [sog.&scen.] - A. Bocci [dis.], nn. 701-702), ambientata in Messico, precisamente nello Stato di Durango (la prima parte) e in quelli del Chiapas e del Campeche (la seconda e ultima parte). I vampiri in questione non sono i classici non-morti alla Dracula (finora mai apparsi nella saga texiana), ma i pipistrelli ematofagi diffusi nell'America Centrale e Meridionale, o meglio: un tipo particolare di questi pipistrelli. Essi sono infatti più grandi, intelligenti e aggressivi dei comuni vampiri, ed Eztli, che è in grado di comandarli, se ne serve per uccidere i suoi nemici, che finiscono dissanguati in breve tempo. Questa orribile strega, dagli occhi completamente bianchi, adora due specifiche divinità precolombiane, entrambe associate alle tenebre e alla morte: il dio pipistrello maya Camazotz; e la dea azteca della luna Coyolxauhqui, rappresentata tradizionalmente come una donna decapitata e smembrata. Inoltre, Eztli è a capo di una setta, i Custodi dei Templi, che non solo si oppone con la violenza alle spedizioni archeologiche, ma considera i moderni messicani tutti degenerati e corrotti, e vorrebbe pertanto ripiristinare i culti precolombiani, sacrifici umani compresi (un progetto simile a quello di Victor Herrera, alias Tezcalipoca: vedi EL MORISCO [parte IV]). Su ordine della strega, i Custodi dei Templi massacrano la spedizione dell'archeologo americano Colson Ballard, lasciando in vita solo costui e sua figlia, che Eztli intende sacrificare, in una notte di luna piena, alla già citata Coyolxauhqui.


Tex 701, marzo 2019. Disegno di Villa

Eztli (nome che in lingua azteca significa “sangue”) chiama i suoi fedeli vampiri – TEX 701, p. 7


Vampiro vero di Azara (Desmodus rotundus), diffuso dal Messico all'Argentina settentrionale. Il nome comune di questo pipistrello trae origine dal naturalista spagnolo Félix de Azara, che nel 1801, in Paraguay, catturò il primo esemplare di tale specie.


Il dio pipistrello Camazotz


La pietra di Coyolxauhqui, rinvenuta nel 1978 presso il Templo Mayor di Tenochtitlàn (l'attuale Città del Messico)


El Morisco e Rodrigo de la Hoya alle prese con i terribili pipistrelli – TEX 701, p. 56


Poiché i Ballard sono amici del MORISCO e del suo omologo di Mapimí, Rodrigo de la Hoya (alias El Negromante), l'occultista chiama in aiuto i quattro pards. Decisa a fermare ad ogni costo gli stranieri, nonché a vendicarsi di de la Hoya (che non ha eseguito il compito da essa affidatogli: rivelare al pubblico l'inautenticità di un reperto proveniente da Palenque, in modo da screditare le spedizioni archeologiche e farle cessare), Eztli scatena contro di loro i suoi accoliti e i suoi ferocissimi vampiri. Tex e compagni riescono però a respingere ben due attacchi (di cui uno, sul treno diretto a sud, dei soli pipistrelli) e, dopo alcuni giorni, arrivano - assieme ai Rurales dell'arrogante capitano Manuel Garrido - a Palenque, quindi non lontano da quella giungla del Campeche dove si trova il tempio della megera. Prendendo due itinerari diversi, i Nostri e i Rurales si dirigono verso il covo di Eztli e, lì giunti, si scontrano con i guerrieri della strega, proprio mentre costei e i sacerdoti del tempio si apprestano a compiere il sacrificio di Patricia Ballard. Dopo una sanguinosa battaglia, che costa la vita anche a de la Hoya ed a Garrido (entrambi dissanguati dai vampiri, che poi vengono tutti uccisi), i pards e i gendarmi messicani riescono ad avere la meglio sui loro avversari ed a salvare la ragazza e suo padre. Vistasi sconfitta, Eztli tenta di spaventare i quattro satanassi sollevandosi in aria, ma viene invece crivellata di colpi e, una volta morta, si riduce in polvere.


Tex costringe, a suon di piombo, i vampiri ad allontanarsi – TEX 701, p. 58


L'aspetto di Eztli impressiona non poco de la Hoya – TEX 701, p. 100


Tex 702, aprile 2019. Disegno di Villa

I prigionieri della megera: Colson Ballard e sua figlia Patricia – TEX 702, p. 31


I vampiri dissanguano de la Hoya – TEX 702, p. 102


L'ultimo, inutile prodigio di Eztli – TEX 702, p. 106


Curiosità: Gianfranco Manfredi ha inserito nella vicenda principale una sottotrama che riguarda, come abbiamo accennato prima, un falso reperto archeologico, ossia un teschio di cristallo fabbricato - dice EL MORISCO - in Europa, da un artigiano specializzato. Il responsabile di questa frode è lo stesso Colson Ballard, il quale ha donato al collega Mitchell, direttore degli scavi di Palenque, il summenzionato teschio, facendolo passare per un autentico manufatto precolombiano. Alla fine della storia, TEX distrugge il teschio e Ballard confessa tutta la verità al brujo, che poi ne parla con il Ranger: Gli servivano fondi e uomini per la sua spedizione... e così ha chiuso più di un occhio sul traffico di falsi reperti! Ballard mi sembrava un uomo di saldi principi... ma dopotutto si vive di compromessi, è umano. Ora, come ben sanno i lettori di Martin Mystère e chiunque sia appassionato di archeologia misteriosa, il teschio di cristallo non è un'invenzione di Manfredi, ma un reperto realmente esistente, anche se sarebbe più corretto parlare di teschi di cristallo. Nel mondo, infatti, esistono ben tredici di questi oggetti, di cui uno conservato al Museum of Mankind di Londra e un altro alla Smithsonian Institution di Washington. Tuttavia, il più celebre teschio di cristallo rimane il cosiddetto Teschio del Destino, appartenuto ad Anna Mitchell-Hedges (1907-2007), figlia adottiva dell'esploratore e scrittore inglese Frederick Albert (1882-1859). Secondo quanto raccontato dagli stessi Mitchell-Hedges, questo teschio sarebbe stato da loro scoperto nel 1927 a Lubantuun, un sito Maya dell'Honduras Britannico (l'odierno Belize).


I quattro pards uccidono la strega – TEX 702, p. 107


Kit Willer libera Patricia Ballard – TEX 702, p. 109


La strega mostra a de la Hoya il teschio di cristallo – TEX 701, p. 101


Tex distrugge il teschio di cristallo – TEX 102, p. 111


Il celebre quanto fasullo Teschio del Destino 


Gli “scopritori” del Teschio del Destino: Anna Mitchell-Hedges (al centro) e suo padre Frederick Albert (a destra)  


In realtà, come ha dimostrato nel 2008 l'antropologa americana Jane MacLaren Walsh, il Teschio del Destino è un falso; trattasi, infatti, di un oggetto moderno di probabile origine europea che Mitchell-Hedges senior acquistò nel 1943 ad un'asta di Sotheby's. Quasi certamente falsi sono anche tutti gli altri teschi, compresi quelli di Londra e Washington. Tornando a Frederick e Anna Mitchell-Hedges, pensiamo che Manfredi si sia ispirato proprio ad essi nell'ideare i Ballard, così come non è un caso, a nostro avviso, che lo sceneggiatore abbia chiamato Mitchell l'archeologo a cui Colson rifila il teschio farlocco (archeologo che, è bene precisarlo, non compare mai nell'avventura, ma viene solo menzionato).



Massimo Capalbo

N.B. Trovate i link alle altre voci di The Dark Side of Tex nella pagina dedicata ai dizionari bonelliani e nella vecchia pagina del Navigatore!

giovedì 26 ottobre 2017

THIS IS THE END...

di Filippo Pieri


This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end

(Jim Morrison, The End)






Sul numero 243 del catalogo Mega, a pag. 128, si parla di uno dei più grandi sceneggiatori italiani, prematuramente scomparso, nonché grande amico dei ragazzi di "Collezionare": Ade Capone - eminente sceneggiatore zagoriano. Lazarus Ledd, il "bonellide" creato da Capone nel 1992 per la Star Comics, è forse il suo personaggio più famoso, e per oltre 10 anni è stato presente in edicola con continuità. Lo sceneggiatore piacentino stava lavorando a un'ultima avventura completa e inedita del suo personaggio, sulla base di un soggetto ideato da Leo "Ratman" Ortolani. La sceneggiatura è stata portata a compimento da Giovanni Barbieri e i disegni sono stati affidati alla talentuosa Sara Guidi. La copertina è di Alessandro Bocci.






Edita da Editoriale Cosmo nel classico formato 16 x 21 con 144 pagine, sarà venduta al prezzo di 5 euro.




Per chi non conoscesse il personaggio o per chi volesse rileggere le avventure più belle di Roland Gordon (alias Lazarus Ledd) Ade Capone stesso le aveva messe a disposizione per il download libero.

Filippo Pieri

N.B. Trovate i link alle altre novità su Interviste & News!

sabato 14 febbraio 2015

A PROPOSITO DELLE “SCOMPARSE INSPIEGABILI”… DAMPYR 177 E 178

di Nazzareno Giorgini

Con questa sentita recensione della doppia storia di Dampyr apparsa sui nn. 177 e 178 della serie diamo il bentornato a un vecchio amico sulle colonne di Dime Web, Nazzareno Giorgini, che aveva collaborato con noi alla fine del 2012 con il suo approfondito servizio sul Massacro di Goldena! (s.c. & f.m.)


La nascita del multiverso


La lezione di oggi verte su quelle anomalie della comune percezione della nostra realtà e dello spaziotempo, che vanno sotto il nome di "scomparse inspiegabili" (da Dampyr n. 177, pag.13): così il professor Zardek ci introduce in quell’affascinante argomento che parla di dimensioni parallele e falle del multiverso, temi piuttosto diffusi nella letteratura fanta-horror, da cui pesca a piene mani l’infaticabile Boselli per costruire il suo intreccio (argomenti, occorre dirlo, neppure tanto lontani dai recenti studi scientifici e matematici che riguardano l’universo).
Per goderci questa doppia storia di Dampyr è giusto seguire il consiglio che lo stesso Boselli ci dà a pag. 4 del n. 177: limitatevi ad abbandonarvi all’onirico susseguirsi degli incubi magistralmente disegnati da Alessandro Bocci. In effetti il racconto si presta a vari piani di lettura: può essere visto come un modo di riepilogare le tante storie di Harlan Draka che lo preparano e si intrecciano con questo (caratteristica basilare della serie, che la rende, da un lato, estremamente complessa nella sua comprensione delle trame e sottotrame, dall’altro, estremamente ricca di sviluppi imprevedibili), ma anche come una possibilità di lasciarsi andare alla deriva nell’infinito mare del multiverso, guidati dai disegni di Bocci, vera colonna sonora del racconto, che garantiscono, coadiuvati dalla sceneggiatura di Boselli, la cosiddetta sospensione dell’incredulità.
All’inizio della storia troviamo a Londra il trasformista Sho-Huan, nemico di lunga data dei nostri eroi, che si diverte a resuscitare persone decedute (con l’aiuto dei mutaforma) sfruttando i ricordi e l’amore di coloro che rimangono in vita: l’umanità e la sensibilità di Kurjak, rude uomo di guerra, che rivede la moglie e il figlio morti, sono in primo piano in questa sequenza dal sapore nostalgico. A Cardiff, Harlan, Kurjak e il detective Fane, ritrovano l’abitazione di Sho-Huan, ma attraverso una trappola ordita dal loro nemico vengono proiettati nella “casa sull’orlo del mondo” e costretti a vagabondare per il multiverso.

Lo spaziotempo


A partire da questo momento inizia un’estrema varietà di orride ambientazioni (per il piacere degli occhi dei lettori) che rappresenta la fase più onirica e fantastica del racconto, unita però anche a un punto interrogativo fondamentale tipico di una detective story: che cosa sta cercando Sho-Huan nel multiverso, sfruttando i ricordi sepolti nell’inconscio dei nostri eroi? Per godersi di più la storia bisognerebbe aver letto il n. 86 di Dampyr, La casa sull’orlo del mondo, un gioiellino scritto da Mauro Boselli e disegnato da Luca Rossi, che, con l’ausilio della veggente Ann Jurging, ci svela i segreti di questa casa vagabonda. Per chi non l’avesse letto, ci pensa comunque Harlan a riassumerne i momenti fondamentali utili a comprendere meglio l’incubo che stanno vivendo i tre personaggi: ma ricordatevi che a forza di viaggiare nello spaziotempo, prima e dopo, causa ed effetto iniziano a confondersi… o a perdere importanza (n. 178, pag. 16).
Si diceva prima degli sviluppi imprevedibili che la complessità dell’intreccio nella serie bonelliana di Dampyr permette di realizzare, grazie alla capacità di Boselli di considerare ogni singola storia come un tassello di un enorme mosaico (oltre allo stile narrativo dell’autore che sa costruire delle sceneggiature talmente dense nei dialoghi da sembrare più adatte a un film o romanzo piuttosto che a un fumetto). Ne abbiamo una prova in questa storia doppia, dove si intrecciano il ritorno di Lady Nahema, spia al servizio di Nergal, principe infernale (n. 148, Nella fortezza dei Naphidim), di Liam O’Keefe, guardiano della “casa sull’orlo del mondo”, dello shtetl ebraico Radzin scomparso in Polonia nel 1945 (n. 99, Il villaggio incantato) e di Charles Moore, il piccolo dampyr (n. 162, Il figlio di Joan).


Fumetti, spaziotempo e multiverso: le Terre Infinite della DC Comics!


E l’eroe che fine fa in questo intreccio di trame da incubo? Occorre dire che Harlan Draka se la cava abbastanza bene; certo, il sospetto che serva solo al narratore per esplorare i mondi infiniti del fanta-horror c’è, ma quando serve una decisione improvvisa e determinante per far procedere l’azione o risolvere una situazione di “massima tensione”, Harlan ci sa fare: ecco cosa vuol dire la parola eroi… neanche riflettono sulle conseguenze, quando c’è una cosa giusta da fare, pensa Fane a proposito di Harlan e Kurjak a pag. 95 del n. 177. È anche vero che l’umanità del personaggio si rivela poi in espressioni come questa: Eroe un corno! Sono un dannato vigliacco, invece! (pag. 67, n. 178), quasi a ribadire l’ambivalenza della doppia natura, umana e mostruosa insieme, insita nel personaggio del dampyr, figlio di una donna e di un vampiro.
Il finale del racconto assume ancora il tono di un giallo destinato a eliminare il pericoloso Sho-Huan. Non lo sveliamo per non far perdere la sorpresa a chi non avesse letto la storia, ma vi assicuriamo che la suspense è garantita; ci limitiamo a ricordare l’incantesimo di Rabbi Eleazar che difende il villaggio: come dice Lady Nahema, chi versa del sangue con la violenza a Radzin, finisce disintegrato e disperso nel multiverso (n. 178, pag. 93). Dopo tanti incubi e visioni fantastiche, il finale positivo è d’obbligo, come sa chi conosce le trame intrecciate dal nostro Boselli. Nell’ultima tavola del racconto troviamo infatti Harlan che telefona al suo amico di Londra, Matthew Shady, preannunciando una nuova avventura destinata a ritrovare la scrittrice di romanzi storici Dolly Maclaine, scomparsa anni fa, forse rapita dalla strega Black Annis.
A presto, Dampyr!

Dampyr n. 177, dicembre 2014. Disegno di Riboldi


Dampyr 177
SCOMPARSI!
Dicembre 2014
pag. 100 - € 3,20
Testi: Mauro Boselli
Disegni: Alessandro Bocci
Rubriche: Mauro Boselli
Copertina: Enea Riboldi

Dampyr n. 178, gennaio 2015. Disegno di Riboldi


Dampyr 178
I VAGABONDI DELL'INFINITO
Gennaio 2015
pag. 100 - € 3,20
Testi: Mauro Boselli
Disegni: Alessandro Bocci
Rubriche: Mauro Boselli
Copertina: Enea Riboldi


Nazzareno Giorgini


N.B. trovate i limk alle altre recensioni bonelliane sul Giorno del giudizio!

giovedì 25 settembre 2014

DIME WEB INTERVISTA MAURO BOSELLI! (LE INTERVISTE IX)

a cura di Franco Lana

Beh, con Boselli noi di Dime Web "giochiamo in casa" - essendo di lunghissima data il rapporto di stima, amicizia e affetto che ci lega al grande sceneggiatore. Un rapporto iniziato nell'era leggendaria di Collezionare - ai tempi in cui Moreno Burattini aveva appena iniziato a scrivere sceneggiature zagoriane. A dimostrazione di ciò, al termine dell'intervista, riproduciamo in scansione un articolo del grande Mauro che pubblicammo sul n. 15 della nostra fanzine, datato ottobre 1989 - un quarto di secolo fa (gasp!). Si tratta di un divertentissimo "dietro le quinte" della SBE di fine anni Ottanta! Un intervento che con il tempo ha assunto tinte commoventi, visto che alcuni personaggi ritratti se ne sono andati... Infine, come corredo iconografico all'interessante chiacchierata, troverete ricchissime anticipazioni grafiche di Dampyr (dal n. 177) e di Tex (dall'albo di novembre 2014)! (s.c. & f.m.) 
 

Mauro Boselli


DIME WEB - Gentile Mauro, non sei più giovanissimo, ma scrivi ancora a ritmi infernali (come direbbe Tex!). Dove trovi tutte queste energie?

MAURO BOSELLI - Il fatto è che di energie ne ho sempre avute da sprecare e negli ultimi vent’anni o giù di lì ho dedicato alla scrittura più o meno quelle che dedicavo, tra le altre cose, alle scalate e ai trekking. Tra le altre cose, perché sono sempre stato, diciamo così, un “curioso onnivoro”, di persone, luoghi, libri, notizie ecc... ecc... Di recente, sto sempre in guardia riguardo a un possibile calo di questa misteriosa fonte di energia... Getto insomma lo scandaglio nel mio personale Mare del Nord per scoprire quanto petrolio mi rimane... Mi pare che ce ne sia ancora tanto, forse più di quanto riesca fisicamente a estrarne: Ars longa, vita brevis! E qualche avvisaglia dell’eventuale calo l’ho avuta, forse, ma si dice che, dopo i 60, sia di natura psicologica: Oh, mio Dio, sto discendendo la china!, cose così. Si tratta solo di non farci caso e di trovare sempre nuove motivazioni. Intendo lavorarci sopra.




Da Tex, novembre 2014. La stirpe dell'abisso, di Boselli & Piccinelli.

Da Tex, novembre 2014. La stirpe dell'Abisso, di Boselli & Piccinelli



DW - Ci indichi qualche lettura recente che ti ha colpito e che hai apprezzato, fumetti o libri che siano? 

MB - Ah, beh, da che parte comincio? Ho letto l’ultima favola di Neil Gaiman, The Ocean at the End of the Line, e anche un bel libro su di lui. Sto seguendo le meravigliose integrali americane di Rip Kirby e Prince Valiant. Ho tardivamente scoperto la meravigliosa ironia e razionalità di Jane Austen. Rileggo Dickens, cosa che faccio periodicamente, e stavolta tocca a Pickwick. Ho iniziato The tenant of Wilfdeld Hall, di Anne Bronte e un libro dell’umorista Irving Brecher, regalatomi da Dotti, su Groucho, Berle e gli altri comedians yiddish di Hollywood. E una biografia di Aleister Crowley. E The Grey Ghost Book, un vecchio volume vittoriano scovato in una libreria antiquaria. Mi fermo qui.

Da Dampyr n. 177,  Scomparsi!, di Boselli e Bocci



DW - Sei soddisfatto dell’andamento di Tex e Dampyr?

MB - Andavano meglio prima, quando la gente leggeva di più e non solo gli schermi dei telefonini. Tex tiene ancora meravigliosamente: è l’eroe per eccellenza, solare come Apollo e Thor (e come GL Bonelli!). Se ti dicessi che sono soddisfatto di quanto vende oggi Dampyr, mentirei, ma essere arrivato sin qui, alla vigilia del n. 200, è un gran traguardo, oggigiorno.



Da Dampyr n. 177, Scomparsi!, di Boselli e Bocci



DW - Cosa ci riserverà il futuro di questi due amati personaggi? Ci sono novità in arrivo per la serie dell’ammazza-vampiri? E Aquila della notte proseguirà imperterrito il suo cammino?

MB - Harlan Draka invaderà la Dimensione Nera e parteciperà a una guerra civile contro le Armate dell’Inferno. Insieme a Kurjak e altri amici e nemici sarà rapito nella Casa ai Confini del Mondo che vagherà nel Multiverso. Affronterà i Grandi Antichi e il mistero celato nel passato di Ann Jurging. Aiuterà Kurjak a svelare il mistero di suo figlio... anzi, dei suoi figli. Finalmente incontreremo il Dampyr del passato e assisteremo alle sue imprese contro Mordha, Marsden, Amber e altri Maestri della Notte delle Isole Britanniche. Sho-Huan, Madame Bobash. Black Annis e Maitre Abel si riveleranno alleati... eccetera eccetera. Tex ritroverà El Morisco, Lupe Velasco, Il Maestro, Pat Mac Ryan, la sua giovinezza da fuorilegge e, naturalmente, affronterà di nuovo Yama, in una storia disegnata da Civitelli.

Da Dampyr n. 177, Scomparsi!, di Boselli e Bocci



DW - Per concludere: quale personaggio dei comics vorresti essere, se fosse possibile?

MB - Flash, l’uomo più veloce del mondo.



Mauro Boselli!







 

a cura di Franco Lana

N.B. trovate i link alle altre Interviste di Dime Web sulla pagina Interviste & news!

P.S. del 7 ottobre 2014: L'intervista a Boselli sta riscuotendo un notevole successo in Rete; vi consigliamo, tra gli altri, di dare uno sguardo al Tex Willer Forum!