sabato 30 dicembre 2023

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 178

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.


Su Tex Classic 178 troviamo ristampate a colori 192 strisce, pubblicate in origine sui numeri dal 25 al 27 della Serie Cobra, la 35a di Tex nel formato originale, usciti  nel maggio del 1966. Le stesse pagine sono state ristampate per la prima volta nel formato bonelliano sul numero 84 della serie principale di Tex dell'ottobre 1967. Il titolo del Classic, Una freccia nella notte è quello del ventiseiesimo albo della Serie Cobra. La copertina di Claudio Villa, scelta dalla redazione, ricorda sicuramente il titolo, ma non è legata a questo episodio, dove, tra l'altro, non si vede un pellerossa neppure a pagarlo oro, bensì si ispira all'episodio Terra Promessa di G.L.Bonelli e Ticci, pubblicato su Tex  dal numero 146 al 149, usciti a cavallo tra il 1972 e il 1973. L'illustrazione di Villa in questione ha da poco compiuto venti anni, è apparsa infatti per la prima volta in appendice a Tex Nuova Ristampa 88 del giugno 2003.

Nel luglio del 2007, quattro anni dopo la prima apparizione, l'illustrazione fece il suo esordio come copertina,  per il numero 6 della collana Tex Especial de férias della brasiliana Mythos.


La stessa illustrazione di Villa, è già stata utilizzata prima d'oggi come copertina anche in Italia. La Repubblica, infatti la sfruttò per Ombre rosse, il nono numero della collana collaterale, le Grandi Storie di Tex.


L'efficacia di questa illustrazione come cover, non sfugge neppure a uno degli editori turchi di Tex, che la utilizza per il numero 8 della collana Tex Altin Kutu.


E pensare che una copertina realizzata appositamente per queste pagine esisteva gia! Claudio Villa, infatti nel maggio 2000, per il miniposter allegato a Tex Nuova Ristampa 51, aveva scelto di rappresentare il momento in cui il giovane Tex e Gunny Bill vengono sorpresi dai rurales messicani  prima di essere inseguiti da essi nel deserto.

Nel febbraio dell'anno successivo l'illustrazione divenne copertina per il numero 46 della Tex Edição Histórica realizzata dalla brasiliana Mythos.


Il povero Gunny Bill ci lascerà poche pagine dopo, e la scena di Tex sulla sua sepoltura diverrà una delle più iconiche del personaggio.


Venne fin da subito utilizzata, con chine leggermente diverse come cover del numero 25 della Serie Cobra, Il re del Rodeo, albetto che da il titolo anche al numero 84 dell'attuale serie principale di Tex.


La cosa che oggi fa strano è vedere l'immagine di copertina di Tex 83 col titolo di Tex 84. In effetti nel settembre del '67, quando nelle ultime pagine del numero 83 della serie "gigante" del ranger, iniziò la ristampa della vicenda de Il passato di Tex, venne scelto di dedicare all'importante episodio la copertina dell'albo, e di rappresentare l'intera avventura nel suo complesso, con la suggestiva immagine dell'ultimo saluto del protagonista al vecchio amico Gunny; frangente della storia che si vedrà pubblicato però nell'albo successivo, quello di ottobre, che venne intitolato, come sempre accadeva, con uno dei titoli delle strisce in esso contenute; in quel caso la scelta cadde su Il re del rodeo, che, come abbiamo appena visto, nella sua prima uscita in edicola in formato orizzontale riportava in copertina proprio Tex sulla sepoltura di Gunny.  



I nostri Bosco e Scremin ci raccontano, attraverso i loro volumi, che questa storica cover di Galep è ispirata all'illustrazione di copertina del romanzo The Trackers di Ray Hogan stampato da Signet Book nel 1964. L'illustrazione in questione sembra sia attribuibile a Frank McCarthy.   


La copertina de Il passato di Tex è riapparsa ovviamente in edicola sulle ristampe Tutto Tex e Tex Nuova Ristampa, e in entrambi i casi il cielo di sfondo assume i colori del tramonto, o forse dell'alba visto che la scena si svolge al sorgere del sole.


Fuori dai confini nazionali la copertina di Tex 83 è apparsa inizialmente in  Francia, nel dicembre del 1968 come cover del numero 208 della collana Rodeo, p
oi nel settembre 1971 in buona parte d'Europa grazie alle varie collana della Williams. Qui sotto vediamo nell'ordine la versione francese e poi quelle "sinottiche" svedese, danese, finlandese, tedesca, inglese, norvegese e olandese, ognuna col suo titolo e la sua grafica.


Le uniche varianti di questa copertina con si diversificano dall'originale sono le due versioni brasiliane pubblicate della editora Vecchi. si tratta della prima e dalla seconda edizione del numero 25 della collana dedicata a Tex dall'editore italiano trapiantato a Rio de Janeiro.


Un'ultima copertina prima di chiudere. Il passato di Tex è stato ristampato nel 2001 anche dalla Mondadori nel 2010 in un volume formato Oscar.

La cover in questo caso deriva in parte da quella di Tex 190, El Muerto di cui abbiamo già parlato recentemente e di cui riparleremo quando la storia verrà ristampata sul Classic, visto che questa iconica posa di Tex è stata usata in svariate occasioni.

Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.  

giovedì 28 dicembre 2023

BONELLI 2023: COVERS & COLORS

Diamo i Numeri 84
di Saverio Ceri

E siamo giunti, anche per il 2023, all'ultimo appuntamento con il riassunto dell'annata bonelliana in cifre. Dopo personaggi, sceneggiatori e disegnatori, andiamo stavolta  a scoprire quali sono stati gli illustratori che hanno realizzato copertine inedite per albi bonelliani, e i professionisti che sono stati chiamati a colorare le tavole, inedite o meno, in questo 2023. 

Neanche Tex può riuscire a fermare la cavalcata di Piccinelli, anche in questo 2023 il copertinista più prolifico

Per i copertinisti c'è da precisare che le cover che appaiono in classifica sono quelle inedite commissionate dalla Bonelli per propri albi. Non sono conteggiate immagini "riciclate", ovvero realizzate in passato per altri scopi (come cover di edizioni straniere o illustrazioni per kermesse fumettistiche), e utilizzate come copertine per albi da edicola o volumi da libreria; così come non vengono conteggiate copertine, seppur inedite, pubblicate da altri editori. Non vengono conteggiate neppure cover realizzate redazionalmente assemblando e colorando immagini interne dell'albo. Fanno parte di questa categoria le cover del recente volume di Tex con la storia "ritrovata" di Tarquinio o i tre Dragonero/Conan contenuti nel box lucchese.
Per i coloristi c'è da precisare che per gli albi firmati a più mani ho cercato, per quanto possibile, di accreditare al meglio le varie tavole; non è detto che ci sia riuscito; in alcuni casi quando impossibile differenziare gli stili ho semplicemente diviso in parti uguali: e questo spiega anche alcuni numeri decimali della graduatoria. Sollecito i coloristi coinvolti in questi albi multi-firma a segnalarmi inesattezze, se le riscontrano, aiutandomi così a correggere le cronologie delle serie coinvolte, attribuendo a ognuno i propri meriti.

Tra le copertine conteggiate nel 2023 non troverete quella della variant del numero 700 contenuta nello Zagor Box, dato che è una rielaborazione grafica redazionale da una vignetta dello stesso albo.

I copertinisti

Quest'anno per realizzare le 222 copertine inedite degli albi e volumi di casa Bonelli, sono stati coinvolti 49 illustratori; 181 cover sono state commissionate per pubblicazioni inedite e 41 per ristampe o variant. Quasi tutti dati in calo rispetto allo scorso anno; si tratta del 4,72 di copertine in meno, del 14,03% di copertinisti in meno, e di un 7,65% di copertine destinati a albi o volumi inediti in meno, rispetto al 2022. Solo le cover nuove, ma destinate a ristampe o variant, sono esattamente 41, come nei dodici mesi precedenti.
Qui sotto nel grafico trovate il numero dei copertinisti impegnati in Casa Bonelli negli ultimi 15 anni. 


L'annata 2023 come numero di copertinisti impegnati è la sesta di sempre. Se parliamo invece di numero di copertine inedite, l'anno appena concluso si piazza al 7° posto;  l'anno più ricco di copertine e copertinisti rimane il 2018 con 270 cover per 65 disegnatori.
Qui sotto trovate la classifica dei copertinisti, per numero di cover pubblicate, la "E" di esordiente si riferisce al fatto che si tratta dell'esordio in questa categoria per la Bonelli.


Il podio
Conquista nuovamente la vetta per il terzo anno consecutivo, e per la quarta volta in carriera, Alessandro Piccinelli, copertinista di tutti gli albi di Zagor del 2023; Per lui è anche il settimo anno consecutivo sul podio: quattro ori e tre argenti nel suo palmares da copertinista.
A proposito di palmares: aggiunge una medagli d'argento al suo Claudio Villa, dopo un anno fuori dal podio; quello di quest'anno è il settimo argento per il disegnatore di Lomazzo, che può vantare anche due bronzi oltre che a ben venti ori!
Conferma il podio, ma un gradino più in basso rispetto a dodici mesi fa, Maurizio Dotti; per il copertinista di Tex Willer è il terzo podio in carriera; negli ultimi tre anni si è aggiudicato un argento e due bronzi.
Nella Top Ten  ritroviamo i soliti dieci copertinisti dello scorso anno anche se in posizioni diverse.

Autoritratto di Claudio Villa, che nel 2023 riconquista il podio dei copertinisti, dopo un anno di assenza

I veterani
Il veterano dei copertinisti, tra quelli pubblicati quest'anno è  Giancarlo Alessandrini che ha disegnato la sua prima copertina bonelliana nel 1977 per Un uomo, un'avventura; dopo di lui Enea Riboldi che collabora alle cover Bonelli dall'Indiana Jones del 1985, e Claudio Villa che disegna cover dalla prima mitica copertina di Dylan Dog del 26 settembre 1986. 
Tra i più continui copertinisti troviamo lo stesso Alessandrini che realizza illustrazioni per copertine per il 42° anno consecutivo; Villa è alla sua 30a annata senza interruzioni; Soldi, seppur al ritmo di una cover all'anno, è alla 26a presenza consecutiva; infine Riboldi compare in classifica costantemente da 24 anni.

Le tre copertine di esordio dei copertinisti veterani Alessandrini, Riboldi e Villa. Risalgono rispettivamente al 1977, 1985 e 1986

Gli Anni Venti
Come per le altre graduatorie sommiamo i dati degli ultimi quattro anni per scoprire la classifica provvisoria degli Anni Venti. Almeno le prime dieci posizioni, sulle 96 complessive. Piccinelli rafforza la leadership su Claudio Villa; a seguire, troviamo Dotti che scavalca e distanzia Giardo. Quinto Pagliarani che prende un piccolo vantaggio sulla coppia di inseguitori più immediati, ovvero Riboldi, raggiunto al sesto posto da Spadoni. Stabili l'ottava e la nona posizione di Alessandrini e dei fratelli Cestaro, mentre De Tommaso perde terreno al decimo posto; verosimilmente nel 2024 dovrà lottare con Biglia per mantenere una posizione in Top Ten


Copertinisti storici
Nella classifica All-time dei copertinisti bonelliani, grazie alle cover del 2023 Piccinelli guadagna ben 4 posizioni passando dal 18° al 14° posto, ai danni di Bignotti, Atzori, Donatelli e Roi.

Maurizio Dotti conquista in questo 2023 la terza posizione tra i più prolifici copertinisti del decennio.

I coloristi
Quest'anno le pagine che presentano colori realizzati appositamente, sia per albi inediti che per ristampe, sono state complessivamente 4962,33, ovvero un 13,42% in più dello scorso anno, un dato in controtendenza in questa annata quasi tutta contrassegnata da dati in ribasso.  L'incremento rispetto al 2012 si deve soprattutto all'annata di festeggiamenti che ha visto l'uscita di ben quattro albi celebrativi in quadricromia: Martin Mystère 400, Julia 300, Zagor 700 e il Tex del 75° anno.
Di queste 4962,33 pagine a colori, 1476 sono tavole di storie del passato, colorate per la prima volta nel 2023; le restanti 3486,33 sono tavole inedite, pubblicate fin da subito in quadricromia, ovvero il 16,09% in più dei precedenti dodici mesi.
Il grafico qui sotto riporta l' incidenza delle tavole a colori sul totale di quelle inedite pubblicate, dal 2015, anno del lancio della linea libraria della Bonelli, a oggi. Come si può leggere la quantità delle tavole in quadricromia rappresenta quest'anno il 18,85% del totale. Rispetto allo scorso anno ci riavviciniamo leggermente al dato del 2017 quando oltre un quarto delle tavole venne pubblicato direttamente a colori. Percentualmente parlando è il quinto anno più colorato di sempre in casa Bonelli.  


Per differenza possiamo affermare che le tavole inedite in bianco e nero pubblicate quest'anno sono circa 15.000; per la cronaca in fatto di sole pagine in monocromia date alle stampe, si tratta del dato più basso dal 1997 a oggi.

I coloristi (o studi di coloristi) impiegati a colorare albi bonelliani sono stati negli ultimi dodici mesi, 49, ben quattordici in più dello scorso anno; altro dato in controtendenza rispetto alle altre categorie. Qui sotto nel grafico vedete l'andamento di questo dato negli ultimi nove anni.


Una precisazione: non vengono attribuite tavole già colorate in precedenti occasioni e semplicemente ripubblicate; mancano dal conteggio, ad esempio, le tavole di Tex e Zagor Classic (dato che i cromatismi sono i soliti della Collezione Storica di Repubblica); o tavole bonelliane colorate quest'anno, ma per altri editori, come le ristampe  in quadricromia di Mister No e Piccolo Ranger in edicola con Gazzetta dello Sport. Ecco la classifica completa dei 49 coloristi, o staff di coloristi, all'opera su albi bonelliani nel 2023:


Il podio
Per il quarto anno consecutivo vince lo studio GFB Comics, col team di lavoro coordinato da Valentina Mauri, che si è occupato di colorare, anche quest'anno 7 albi su 12 della ristampa di Storia del West. Lo staff guidato da Valentina è al quinto podio consecutivo: oltre ai quattro ori citati, vanta anche un argento datato 2019
Pur con poche pagine colorate in più dello scorso anno, sale dal settimo al secondo posto, aggiudicandosi quindi la medaglia d'argento Adele Matera, all'opera su ben 4 collane da libreria: per lei è il primo podio.
La colorazione degli altri cinque albi di Storia del West dell'annata, portano sul terzo gradino del podio Flavio e Francesco Chiumento: anche per la coppia in forza alle edizioni If è il primo podio bonelliano.
Adele Matera, qui premiata all'ultima edizione di Etna Comics, è stata una delle coloriste più impegnate in casa Bonelli nel corso del 2023.

Gli Anni Venti
Anche per i coloristi diamo un'occhiata alla classifica degli Anni Venti del XXI secolo, dopo la quarta tappa. Qui sotto le prime 10 posizioni. 


Da segnalare come le prime tre piazze, invariate rispetto ai dodici mesi precedenti, siano occupate da coloristi che si occupano esclusivamente di ristampe. Dalla quarta alla decima posizioni al contrario troviamo coloristi che si occupano prevalentemente di creare le cromie per albi inediti. Escono dalla Top Ten Arzani e De Biase, entrambi legati alla collana Odessa, e al loro posto entrano Matera e Vattani che guadagnano rispettivamente tre e cinque posizioni rispetto al 2022.

I fuori serie

Terminiamo la quarta e ultima parte dei numeri bonelliani del 2023, con i dati relativi agli speciali. Quest'anno gli albi speciali, tra giganti, maxi, magazine, cartonati alla francese, color, miniserie e spin-off vari, sono stati 51, uno in meno dello scorso anno, portando la quantità dei fuoriserie bonelliani  a 1121 "speciali" da Cico Story in poi.
Le pagine inedite pubblicate su albi fuoriserie nell'anno appena trascorso sono state 5634, ovvero 284 in meno rispetto al 2022, ma anche la quantità annuale più bassa dal 2009 a oggi; Queste 5634 pagine incidono sul totale della produzione inedita dell'annata per un 30,46%; una quantità in ascesa rispetto ai dodici mesi precedenti, ma tutto sommato in media con gli anni dal 2001 a oggi (30,02%). La media pagine inedite per ogni fuori-serie è stata 110,47,la più bassa da quando esistono gli speciali. Praticamente uno speciale Bonelli in questo momento è mediamente solo mezza pagina più lungo di un Tex o un Julia mensile. Gli "speciali" insomma stanno diventando sempre più "normali", tant'è che i Bis, l'ultima novità in fatto di fuoriserie, altro non sono che albi standard in tutto e per tutto, ma fuori numerazione.

La 19a avventura della giovane Julia è ospitata sul secondo Bis della collana (dopo 10 almanacchi e 7 speciali). Con l'introduzione del tenente Webb, sembra che le avventure della giovane criminologa stiano per ricongiungersi all'esordio della serie: rispetto al cast principale ora manca solo Emily.
 
Il personaggio di cui sono state pubblicate più pagine fuori dalla serie regolare è stato quest'anno, col numero record di 1796 tavole extra, Tex, che  per la quarta volta  conquista il comando di questa classifica. Per cercare la precedente affermazione di Aquila della Notte bisogna tornare al secolo scorso: era infatti il 1997 l'ultimo anno in cui Tex era stato il personaggio a cui erano state dedicate più pagine extra. Dylan Dog cede il comando annuale, pur rimanendo di gran lunga il personaggio più "speciale" dal 1979 a oggi. Terza posizione per Zagor, staccatissimi tutti gli altri. Ai soli tre personaggi sul podio sono state dedicate ben l'85,69% delle tavole fuori serie dell'annata che sta volgendo al termine.

L'albo "in più" di Tex che ha consentito a Aquila della Notte di scavalcare Dylan Dog ed essere il personaggio più "speciale" del 2023

Mauro Boselli col 828 pagine è stato lo scrittore più pubblicato su albi fuoriserie in questo 2023; vince per la terza volta questa particolare classifica. Alle sue spalle sul podio Russo e Ruju.
La medaglia d'oro dei  disegnatori fuori serie va, per la sesta volta in carriera a  Roberto Diso, autore in questo 2023 di 336 tavole "speciali". Completano il podio, molto texiano Alessandrini e Dotti.
Alessandro Piccinelli, con 9 cover, è il copertinista più pubblicato su albi fuori serie per il sesto anno consecutivo. Sul podio insieme a lui Dotti e Villa.

Per il 2023 Bonelliano in cifre, è tutto. Appuntamento al 2024.

Saverio Ceri

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri. 

martedì 26 dicembre 2023

BONELLI 2023: L'ANNO DI GERASI

Diamo i numeri 83

di Saverio Ceri

Terzo appuntamento con il riassunto in cifre dell'annata bonelliana. Una premessa sempre valida, prima di iniziare, soprattutto visto che si parlerà di disegnatori: Alcuni albi sono firmati a più mani, molte mani; Questa abbondanza di firme, talvolta impedisce alla redazione di indicare quali singole pagine dell’albo siano disegnate dall’uno o dall’altro illustratore. Così succede di avere albi in cui hanno messo mano dai due ai sei disegnatori, di cui molti esordienti (e quindi con un tratto meno riconoscibile), “amalgamati” in alcuni casi dai coloristi, che se da una parte col loro lavoro facilitano la fusione tra gli stili impedendo brutali stacchi di disegno, dall’altra appunto complicano l’attribuzione delle chine sottostanti. Così pur cercando di accreditare al meglio le varie tavole, non è detto che ci sia riuscito; anzi sollecito i disegnatori e i coloristi coinvolti in questi albi multi-firma a segnalarmi inesattezze, se le riscontrano, aiutandomi così a correggere le cronologie delle serie coinvolte, attribuendo a ognuno i propri meriti.

Sergio Gerasi, il disegnatore più pubblicato su albi bonelliani in questo 2023

Stavolta sotto i riflettori, come dicevamo, ci sono gli illustratori, i 167 disegnatori che quest'anno ci hanno allietato con le loro matite e chine. 
Prosegue la tendenza al ribasso degli ultimi anni, stavolta gli illustratori sono undici in meno dei precedenti 12 mesi. Già 62 in meno dell'annata record 2018. Nel grafico qui sotto, che confronta i dati degli ultimi quindici anni, vediamo che quello del 2023 è il peggior dato dagli ultimi dieci anni, ma, a onor del vero è anche il decimo miglior dato di sempre, dato che è superiore a tutti quelli degli anni dal 1941 al 2013.


Quest'anno i disegnatori esordienti in casa Bonelli sono stati sette, due in meno dello scorso anno; li rintraccerete tutti nella prossima tabella perché indicati con la lettera E a fianco del numero delle tavole. 
Nella tabella troverete incolonnati per numero di tavole pubblicate tutti i 167 illustratori, compresi i fratelli Cestaro e i fratelli Esposito che, lavorando abitualmente in coppia, occupano una sola posizione. Ricordiamo anche che il "PB" verde accanto al nome sta per Personal Best, nel caso il disegnatore in questione abbia stabilito quest'anno il suo record personale di pagine bonelliane pubblicate (il "PB" è giallo in caso di primato uguagliato), e che i numeri decimali sono la conseguenza di storie firmate a più mani. 


Il podio
Grazie alla collaborazione con ben tre serie in questo 2023 Sergio Gerasi è per la prima volta, col proprio record personale di 528 tavole,  il disegnatore più pubblicato dell'anno su albi bonelliani; per lui è anche la prima volta sul podio e direttamente sul gradino più alto.
Alle sue spalle sui gradini più bassi del podio si accomodano due veterani bonelliani Stefano Di Vitto e Roberto Diso. 
Nonostante la lunga militanza bonelliana per Stefano Di Vitto è solo il primo argento della carriera, dato che fino praticamente all'inizio di quest'anno ha firmato le tavole in coppia col fratello Domenico, anche se ho il dubbio, come ho più volte scritto nelle puntate della rubrica Secret Origins: Mister No, che le tavole fossero nella maggior parte dei casi da accreditarsi al solo Stefano, data la firma ricorrente sulle stesse tavole "S. Di Vitto", interpretabile però anche come "Studio Di Vitto".
Terzo posto per l'incredibile Roberto Diso che, ultranovantenne, continua a sfornare tavole a fumetti; quest'anno oltre che al classico  Tex, si è regalato anche l'esordio sulle pagine di Zagor. Per Diso è il nono podio in carriera: il suo palmares comprende l'oro del 2010 come disegnatore più prolifico dell'anno, tre argenti e, con quello di quest'anno, cinque bronzi.

Stefano Di Vitto, medaglia d'argento tra i più prolifici disegnatori bonelliani nel 2023

La Top Ten
Tra i primi dieci di quest'anno non troviamo nessun autore che era presente anche lo scorso anno e solo un paio, Gerasi e Walter Venturi, che erano presenti due anni fa. 
Tra i disegnatori della Top Ten di quest'anno, Roberto Diso è sicuramente il più abituato a raggiungere i piani alti, è infatti la 21a volta che raggiunge questi livelli. Anche Raffaele della Monica ha una certa dimestichezza con la Top Ten, raggiunta ben 11 volte, e la prima direttamente da esordiente bonelliano. All'ottava presenza tra i dieci, segnaliamo i veterani De Angelis e Alessandrini, 6 presenze per Walter Venturi, tre per Bertolini e due per Gerasi e Stefano Di Vitto. Alla prima apparizione in Top Ten invece Andrea Venturi, che ha accumulato pagine su pagine, negli anni scorsi, per vederle tutte pubblicate a cavallo tra fine 2023 e inizio 2024.

Sorprendente: Il veterano Roberto Diso all'esordio sulle pagine di Zagor a 91 anni!

Dicevamo che nessun disegnatore è stato in grado di ripetersi rispetto al 2022. Aggiungerei un'altro dato: negli ultimi dodici anni abbiamo avuto dodici vincitori differenti tra gli illustratori. In effetti non è facile bissare buoni risultati in questa categoria a un solo anno di distanza, dato che spesso le storie vengono programmate nelle varie testate solo dopo essere state terminate, e a volte i programmi sono già pieni per molti mesi, quindi capita che le  tavole di un singolo autore non si vedano per anni, specialmente nel caso di storie molto lunghe, e che poi, come dicevamo poc'anzi nel caso di Andrea Venturi, raggiungano le edicole tutte in un ristretto lasso di tempo. Per capire quali sono i disegnatori più prolifici, probabilmente andrebbe realizzata una graduatoria che prende in considerazione un periodo di tempo più lungo dei soliti 12 mesi, un periodo corretto potrebbero essere cinque anni, tempo sufficiente anche per disegnare e programmare una lunga storia di Tex. 
Ho provato a realizzare una classifica di questo tipo, una sorta di ranking dell'ultimo lustro, per ultimi 35 anni, ottenendo effettivamente una graduatoria più simile a quella degli sceneggiatori con posizioni più stabili nel tempo, con disegnatori che restano per anni  in testa alla graduatoria di prolificità, che resistono decenni nei primi dieci posti, ma anche meteore, illustratori che per un breve periodo sono pubblicatissimi, per poi scomparire o quasi. Ma di questo ne parleremo in una prossima puntata di Diamo i numeri nel 2024. Qui magari vediamo solo il ranking del quinquennio 2019-2023 con relativi spostamenti rispetto allo stesso tipo di graduatoria del lustro 2018-2022.


Max Bertolini pur non avendo mai vinto la classifica annuale, è il disegnatore più prolifico su albi Bonelli negli ultimi cinque anni, evidentemente è molto pubblicato, non moltissimo, ma in maniera costante. Pur con la quantità di tavole quinquennali del vincitore più bassa di sempre, è la prima volta che giunge in vetta a questa "nuova" classifica e supera Corrado Roi, che, sappiatelo (lo scoprirete come dicevamo poc'anzi, in una delle prossime puntate), è il re del ranking quinquennale, risultando l'illustratore più prolifico in ben nove annate di cui otto consecutive tra il 2013 e il 2020 e che è costantemente sul podio dei velocisti da ormai tredici anni. Walter Venturi è presente in questa ristretta cerchia di autori più pubblicati da tre anni e conferma il terzo posto dello scorso anno. Sergio Gerasi rientra in questa Top Ten dopo un anno di assenza, mentre Bruno Brindisi mantiene una posizione nei piani alti per il secondo anno consecutivo. Tutti gli altri, pur risultando "nuovi entrati", avevano in passato già frequentato questa classifica; qualcuno, come Alessandro Chiarolla, vincendola per tre anni di fila (tra il 2002 e il 2004), altri, come Roberto De Angelis, arrivando in un paio di occasioni sul podio. 

Max Bertolini è mediamente il disegnatore più pubblicato su albi bonelliani nell'ultimo lustro

I veterani
Tra i disegnatori pubblicati quest'anno troviamo un numero cospicuo di veterani. Ben tre collaborano con l'editore da oltre sessant'anni, a partire dal compianto Giuseppe Montanari che ha disegnato la prima volta per la Bonelli 69 anni or sono e che ci ha lasciato in questo 2023. Dopo di lui troviamo Giovanni Ticci il cui esordio bonelliano risale a 65 anni fa, cinque anni prima di Sergio Tarquinio, di cui in questa strana annata di ritrovamenti abbiamo festeggiato i sessant'anni dalla prima pubblicazione ufficiale, nonché l'esordio del disegnatore più maturo sulle pagine di Aquila della Notte a 98 anni!

A proposito di veterani: Sergio Tarquinio ci sorprende con un esordio su Tex a 98 anni!
 
A confronto i 48 anni di collaborazione di Roberto Diso sembrano una quisquilia, così come i 46 di Giancarlo Alessandrini. Anche il compagno di mille avventure di Montanari, Ernesto Grassani rientra tra i veterani di questo 2023, lo apprezziamo infatti ormai da 44 anni, seguito da Fabio Civitelli, sulla cresta dell'onda bonelliana da 43 anni. Claudio Villa, Ugolino Cossu, i fratelli di Vitto e Franco Saudelli, infine, hanno festeggiato nel 2023 il loro 40° anno in casa Bonelli.
Tra i disegnatori più costanti, quelli pubblicati ininterrottamente da decenni, segnaliamo che le tavole di Giovanni Freghieri, le leggiamo da 39 anni consecutivi, uno in più di Montanari & Grassani; seguono Michelazzo pubblicato ininterrottamente da 29 anni, e Piccoli da 26.

Giuseppe Montanari, recentemente scomparso, ha pubblicato le prime tavole su albi bonelliani nel 1954

Serie per serie
Proseguiamo con la lista dei disegnatori più prolifici per ogni serie, almeno quelle con 350 tavole pubblicate nell'annata appena conclusa. Riportiamo qui sotto una tabella riassuntiva, con numero di tavole pubblicate, e numero di vittorie annuali relativamente alla serie in questione. 


Su Dampyr il più pubblicato nell'arco di dodici mesi è, per la quarta volta, Andrea dal Campo,  che grazie alle 282 tavole dell'ammazza-vampiri stabilisce anche il suo personal best annuale. 
Sulle collane dedicate a Dragonero è l'attuale copertinista Gianluca Pagliarani a prevalere sui colleghi, raggiungendo il suo primo scudetto di serie. 
Sulle pagine di Dylan Dog in questo 2023 abbiamo letto maggiormente tavole disegnate dal vincitore assoluto dell'annata Sergio Gerasi. Per lui è il secondo "scudetto" dylaniato, dopo quello del 2021. 
Terzetto di vincitori per Julia: Piccoli, Michelazzo e Boraley, e per tutti è la settima affermazione su questa collana.
Vincitore quasi inedito per Martin Mystère: quest'anno il più pubblicato è Fabio Grimaldi, la cui prima vittoria su questa collana risaliva al 2011;
Sulle due collane dedicate a Morgan Lost il più visto è stato Matteo Mosca, per lui è il secondo "scudetto" di Morgan Lost.
Per Nathan Never, terza  vittoria annuale, seconda consecutiva per Max Bertolini; per rintracciare la precedente doppietta tra i disegnatori, sulle pagine di questa collana, dobbiamo risalire quasi agli albori della serie, quando Stefano Casini fu il più pubblicato sia nel 1993 che nel 1994.
Sulle pagine della testata ammiraglia, Tex, arriva il primo scudetto per Andrea Venturi, grazie alle prime tre parti della storia dedicata al ritorno della Tigre Nera. 
Infine il più pubblicato sulle pagine di Zagor è per la prima volta Stefano Di Vitto in solitaria. 
Autoritratto di Andrea Venturi, il disegnatore più pubblicato su Tex nel 2023.

Gli Anni Venti

Arriviamo anche per i disegnatori, alla classifica del decennio, o almeno, della prima parte del decennio, dato che per il momento degli anni Venti del XXI secolo sono passati solo quattro anni. Qui sotto la Top Ten dopo la tappa del 2023.


Walter Venturi per sole cinque pagine, pubblicate tra l'altro in extremis sul Martin Mystère "natalizio", mantiene la leadreship su Max Bertolini; Grazie all'exploit degli ultimi dodici mesi Sergio Gerasi guadagna 13 posizioni e sale , momentaneamente, sul gradino più basso del podio decennale bonelliano. Scende del podio Fabrizio Russo, che in un paio di annate cede cinque posizioni: dal primo al sesto posto. Raffaele della Monica scala la classifica fino al quarto posto, scavalcando il regolare Corrado Roi, stabile al quinto posto. In calo invece Marcello Mangiantini, settimo, davanti a un Sergio Giardo, in ascesa dal decimo all'ottavo posto. Chiudono la Top Ten del decennio, Alessandro Chiarolla, stabile nella nona piazza e il veterano Roberto Diso capace di guadagnare ben tredici posizioni. Lasciano i piani alti, Freghieri e Brindisi.

Walter Venturi è per il momento il disegnatore più pubblicato su albi bonelliani negli anni Venti del XXI secolo.

All-Time
Grazie alle, tutto sommato poche, tavole pubblicate nel 2023, Civitelli supera Brindisi, fermo al palo dopo 33 anni di ininterrotta pubblicazione su albi bonelliani, al ventesimo posto della graduatoria dei disegnatori più pubblicati di sempre in casa Bonelli. 

Stefano Di Vitto e Ugolino Cossu con le tavole di questo 2023, superano quota 5000 pagine pubblicate per la Bonelli. Attualmente sono, rispettivamente, 33° e 34° nella  graduatoria bonelliana di tutti i tempi.

Anche per questa terza parte è tutto. Se vi fossero  sfuggite vi invitiamo a leggere le prime due puntate dedicate ai personaggi e agli sceneggiatori, e vi diamo appuntamento ai prossimi giorni con i dati dei copertinisti, coloristi e albi speciali.

Saverio Ceri

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.   

sabato 23 dicembre 2023

BONELLI 2023: SECONDA STELLA PER BOSELLI!

Diamo i numeri 82
di Saverio Ceri 

Bentornati a Diamo i numeri. In questa seconda puntata dedicata al riassunto annuale bonelliano in cifre, ci occuperemo degli sceneggiatori che hanno realizzato le 18494 tavole inedite pubblicate sulle testate dell'editore di Via Buonarroti in questi ultimi 12 mesi. 

Illustrazione di Massimo Gamberi dedicata, qualche tempo fa, allo sceneggiatore più pubblicato nel 2023 su albi Bonelli. Indovinate un po' chi è?

Gli sceneggiatori impegnati su albi bonelliani nel 2023, sono stati, esattamente come lo scorso anno, 73Gli sceneggiatori alla loro prima esperienza bonelliana sono stati sei, uno in più rispetto al 2022. Nella tabella sotto appaiono segnalati come esordienti, ma alcuni di loro hanno alle spalle già una discreta carriera in ambito fumettistico. Nella graduatoria qui sotto trovate tutti i 73 sceneggiatori del 2023, incolonnati per numero di pagine inedite pubblicate; scoprirete a quali personaggi hanno collaborato e se il risultato degli ultimi dodici mesi è il loro Personal Best (PB verde), oppure se, come dicevamo poc'anzi sono all’esordio in casa editrice (E). 


Il podio
Aggiorniamo, come ogni anno da quando questa rubrica viene pubblicata su Dime Web, la contabilità da record di Mauro Boselli: anche quest'anno la medaglia d'oro degli sceneggiatori bonelliani più prolifici è sua. E' la ventesima vittoria in carriera per lo sceneggiatore milanese, la tredicesima consecutiva. Se Mauro fosse una squadra di calcio, potrebbe cucirsi sulla maglietta, oltre che lo scudetto per il prossimo anno, anche la seconda stella... per sempre. Proprio in quest'annata, curiosamente, l'unico altro sceneggiatore della storia della casa editrice che può fregiarsi di un paio di stelle, G.L. Bonelli torna per "regalarci" un inedita, riscoperta, avventura, apparendo per la prima volta nella nostra graduatoria, dato che la sua ultima avventura era stata pubblicata nel 1991 e Diamo i Numeri ha debuttato nel gennaio del 1993.
Per Mauro si tratta del 20° podio consecutivo, 26° complessivo. Boselli oltre alle venti virtuali medaglie d'oro, può infatti vantare  anche cinque argenti e un bronzo conquistati nei suoi 37 anni di carriera bonelliana da sceneggiatore. 
Staccato di "sole" 950 tavole troviamo Luca Enoch al suo miglior risultato annuale di sempre. Lo sceneggiatore di Dragonero, quarto lo scorso anno, balza sul podio battendo il suo record di 1062 pagine, che gli valse, l'unico altro podio della carriera, ovvero il terzo posto nel 2014.

Luca Enoch, ha stabilito nel 2023 il proprio record di tavole pubblicate in un anno come sceneggiatore.

Pur scendendo di un gradino, mantiene il posto sul podio, per il quarto anno consecutivo, Pasquale Ruju; ben lontano dalle 1604 tavole, che costituiscono il suo record, e che gli consentirono nel 2010, ultimo ad esserci riuscito, di superare Boselli in fatto di pagine pubblicate. Per Pasquale è il nono podio in carriera: Il suo palmares bonelliano è composto da una medaglia d'oro, 5 argenti e 3 bronzi, dal 1995, anno del suo esordio, a oggi. 
Nonostante la sua annata record, Jacopo Rauch, non riesce per sole 4 tavole a conquistare il secondo podio in carriera.

La Top Ten
Nei piani alti, i primi dieci posti in classifica, troviamo tre new entry rispetto al 2022: Michele Medda, che riesce a conquistare la Top Ten per la decima volta in carriera, l'ultima volta era stato nel 2021; oltre a Barbara Baraldi, e Alessandro Russo alla prima apparizione. La Baraldi riporta il gentil sesso in Top Ten dopo il podio della Barbato del 2016. Escono dai primi dieci, Vigna, Rigamonti e Eccher.
Sempre parlando di Top Ten, Boselli è presente per la 31a volta, e ininterrottamente da 30 anni; Berardi è alla 29a presenza di cui le ultime 9 consecutive; Burattini arriva ai piani alti per la 28a volta di cui quattro consecutive; Ruju è ospite fisso  della Top Ten da 10 anni e la raggiunge per la 19a volta in carriera; una presenza in meno, 18 complessive, 2 consecutive, per Vietti, il suo sodale Enoch si posiziona tra i primi dieci per la 9a volta (7 consecutive) e Rauch per la 5a volta (la terza consecutiva).

La nuova responsabile di Dylan Dog, Barbara Baraldi, entra per la prima volta nel gruppo dei dieci autori più pubblicati in Casa Bonelli.

I veterani
Escludendo Giovanni Luigi Bonelli, che a tutti gli effetti appare con una storia inedita a 83 anni dalla pima scritta per la casa editrice avviata insieme alla moglie, tra gli scrittori pubblicati quest’anno il veterano è sempre Alfredo Castelli, giunto al suo 52°anno bonelliano; Dopo il BVZA, la più lunga militanza in casa Bonelli è quella di Giancarlo Berardi che pubblica su albi SBE da 46 anni; seguito da Maurizio Mantero, che  ha esordito in casa editrice un paio d'anni dopo, quindi lo leggiamo da 44 anni; Seguono Claudio Nizzi  a 42, e Luigi Mignacco che in questo 2023 ha festeggiato il suo quarantesimo anno di carriera bonelliana. 
Tra gli autori pubblicati ininterrottamente ogni anno su albi bonelli, il record è del già citato Castelli; sono infatti 47 anni, dal 1977 a oggi, che leggiamo almeno una sua storia, lo segue a distanza Luigi Mignacco, che viene pubblicato ininterrottamente da 37 anni, seguito da Vigna (36 anni), Chiaverotti (35), Boselli (32), Burattini (31), Berardi (30), Ruju (29), Vietti (28), Enoch (27), Barbato e Mantero (26), Calza, Cajelli e Recagno (22). 

Non possiamo non approfittare della presenza in classifica di Giovanni Luigi Bonelli, per dedicargli un immagine in questa rubrica. A 115 anni dalla nascita, riesce a pubblicare ancora storie inedite.

Serie per serie
Proseguiamo con la lista degli sceneggiatori più prolifici per ogni serie, almeno quelle con 350 tavole pubblicate nell'annata appena conclusa. Riportiamo qui sotto una tabella riassuntiva, con numero di tavole pubblicate dallo scrittore più presente nel 2023, e numero di vittorie annuali dello stesso autore relativamente alla serie in questione. 


Apriamo con Dampyr che per il 23° anno, il sesto consecutivo, incorona Mauro Boselli come autore principale, anche se con "sole" 408 pagine. Le 1658 pagine mancanti al suo score annuale Boselli le ha dedicate a Tex, risultando anche in questo caso l'autore più prolifico dell'annata, e l'unico a conquistare due "scudetti" di serie, in questo 2023.
Tutti gli sforzi bonelliani di Luca Enoch invece sono stati dedicati a Dragonero, in questi ultimi dodici mesi, portandolo per l'ottava volta a ad essere lo scrittore più pubblicato del personaggio.
Sulle miriadi di testate dedicate a Dylan Dog, la più pubblicata dell'anno è Barbara Baraldi, che conquista il suo primo "scudetto" dell'incubo; La neo curatrice di Dylan Dog va ad allungare l'albo d'oro al femminile in questa categoria, succede infatti alla coppia Porretto-Mericone impostasi nel 2022 e a Paola Barbato la più pubblicata nel 2021.
Scontati il 26° successo di Giancarlo Berardi su Julia e il 9° di Claudio Chiaverotti su Morgan Lost
In mezzo ai due veterani, nella tabella, troviamo il nome di Alex Dante, debuttante come sceneggiatore in casa Bonelli e in particolare su Martin Mystère: grazie alla storia in tre parti pubblicata subito dopo il numero quattrocento, Alex risulta essere lo scrittore più prolifico dell'anno sul mensile del Detective dell'Impossibile; è il quinto sceneggiatore diverso in cinque anni ad apparire nell'albo d'oro degli scrittori più pubblicati del personaggio. 
Nonostante sia una dei creatori di Nathan Never, Michele Medda, quest'anno il principale autore delle avventure dell'Agente Alfa, vince solo il suo terzo scudetto di serie, il precedente risale al 1994! 
Terza vittoria annuale anche per Jacopo Rauch sulle testate dedicate a Zagor, dopo i successi del 2018 e 2021.

Giancarlo Berardi festeggia il 25° anno di Julia, firmandone, come sempre, tutte le avventure (a  quattro mani). Illustrazione di Cristiano Spadoni, realizzata per la locandina della mostra di Città di Castello dedicata al creatore di Ken Parker e di Julia nell'autunno del 2023.  

Gli Anni Venti
Come per i personaggi torniamo a parlare della classifica del decennio. Siamo alla quarta delle dieci tappe che ci diranno quali saranno gli sceneggiatori più pubblicati degli Anni venti del XXI secolo. Questa per ora la Top Ten della graduatoria che deriva dalla somma delle annate dal 2020 al 2023.



Nella classifica degli anni Venti, la Top Ten contiene, seppur in  posizioni diverse, i soliti nomi dello scorso anno: nessun nuovo sceneggiatore, infatti, è riuscito quest'anno a conquistarsi il posto nei piani alti a scapito di un collega. 
Praticamente consolidate le prime due posizioni; Enoch guadagna la terza, grazie all'exploit del 2023, ai danni di Vigna che scende di un gradino rispetto al 2022, perdendo anche un po' di terreno dal co-creatore di Dragonero. In scia rimane stabile Burattini, che vede avvicinarsi pericolosamente il collega zagoriano Rauch che, grazie alla buona annata appena trascorsa, continua a scalare posizioni: quest'anno a farne le spese è stato Berardi, che scende dal sesto al settimo posto. Staccato, ma stabile, Chiaverotti; lo inseguono, non molto distanti, l'altro creatore di Ian Aranill, Vietti e Mignacco che si sono scambiati di posizione negli ultimi dodici mesi.

Jacopo Rauch è stato il più pubblicato su Zagor nel 2023.  Ritratto di Fabrizio Russo

All-Time

Nella graduatoria storica bonelliana (ovvero dal gennaio 1941 a oggi), segnaliamo che grazie alle tavole pubblicate quest'anno Ruju entra nella Top Ten degli sceneggiatori più pubblicati di sempre in casa Bonelli. Ruju, oggi decimo, guadagna la posizione ai danni di Chiaverotti. Dal canto suo Enoch scavalca negli ultimi 12 mesi sia Faraci che D'Antonio, e si piazza in 17a posizione tra gli scrittori più pubblicati dalla Bonelli dalla sua nascita ai giorni nostri.
Ricordiamo anche che durante il 2023 Mauro Boselli ha superato, primo tra tutti, il traguardo delle 50.000 tavole sceneggiate per l'editore. Michele Medda, sempre nel corso degli ultimi dodici mesi, invece ha superato quota  15.000 tavole: è il 15° scrittore a superare questa barriera. 

Anche per questa seconda parte è tutto. Se vi fosse sfuggita vi invitiamo a leggere la prima parte dedicata ai personaggi pubblicati nel 2023, e vi diamo appuntamento ai prossimi giorni con tutti i numeri dei disegnatori bonelliani e coi dati dei copertinisti, coloristi e albi speciali

Saverio Ceri 

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.