di Francesco Manetti
Il film Madonna che silenzio c'è stasera fu girato nel 1982 dal regista romano Maurizio Ponzi (che era stato anche assistente di Pasolini) e interpretato con irripetibile genialità dal pratese Francesco Nuti - nella sua prima prova cinematografica senza i colleghi Alessandro Benvenuti e Athina Cenci - dopo il successo di Ad ovest di Paperino dell'anno precedente. La pellicola, meravigliosamente surreale (com'era nello stile espressivo dei moderni comici toscani, come i Giancattivi, Novelli, Monni, Benigni..., prima cioè dell'arrivo delle commedie rosa un po' boccaccesche e sboccate di Pieraccioni, Ceccherini & compagnia bella, e delle maschere televisive di Panariello), ha un'unica location: la città tessile di Prato, un tempo gloria economica d'Italia e oggi decaduta, impoverita e preda della (micro?) criminalità internazionale e dell'abusivismo commerciale asiatico. Una delle sequenze più spassose è quella che si svolge sul pianerottolo del condominio, quando l'appiccicosa e apprensiva madre di Francesco, al figlio sgarbato e spregioso che non vuol saperne di tornare a casa (si era trasferito nell'appartamento accanto), intima: Ricordati, di mamme ce n'è una sola!
E meno male - rispondiamo noi in coro col protagonista - pensando anche alla storia La cara mamma pubblicata sull'Almanacco della Paura 2013!
Circondato dai consueti, precisi e puntuali servizi sul terrore multimediale (fra i quali un bel saggio su Neil Gaiman redatto da Giuseppe Lippi), l'episodio a fumetti, scritto da Giancarlo Marzano e disegnato da Giovanni Freghieri, è un canto della doppiezza. Il finale è doppio, doppio è il colpevole (o meglio: uno solo è il colpevole degli efferati omicidi in serie, e non è quello che veniamo abilmente indotti a sospettare fin dalle prime pagine), doppia è la mostruosità (la presunta cannibale si rivela una vera indemoniata), doppia è l'anima della madre. La detective story si mischia con il thriller, con l'horror e con il soprannaturale - nella più sana tradizione di Dylan Dog, tradizione talvolta tradita nella collana mensile...
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Una daily strip della serie Momma, il capolavoro di Mell Lazarus che ancora oggi viene pubblicato sui giornali statunitensi, dopo oltre 40 anni dal debutto. |
E sicuramente, il vero mostro non è tanto l'assassino decapitatore, e nemmeno la bella e cinica diavolessa che chiede aiuto a Dylan Dog per essere liberata da un fetido e insopportabile involucro di raggrinzita carne; e soprattutto il mostro non è il timido e mite Timothy. Il vero mostro è la mamma del capufficio, l'anziana invalida signora così com'è, senza bisogno di essere indiavolata. Archetipo della madre-matrona, della donna-domina, lontanissima - seppur per certi versi accomunata - da altre invadenti genitrici del cartooning (come la Momma delle strisce giornaliere di Mell Lazarus), comanda il suo miserevole microcosmo dal letto della propria paralisi (corrispettivo fisiologico del blocco psicologico nel quale è stato costretto a campare il vessato frutto dei suoi lombi), come un'imperatrice dal trono. I suoi incantesimi da orrida strega non hanno bisogno di magie per essere efficaci: dalla sua bocca escono solo ordini e rimproveri, mai parole di affetto verso la genuflessa progenie, che vive solo del suo nero riflesso. Quando si dice i misogini... Ma nell'ultima vignetta c'è forse una speranza di riscatto, nella catena che stringe fra le mani dietro la schiena Mr. Lang, aspirante acqua cheta.
Di mamme ce n'è una sola... E meno male!
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Angelo Stano: la copertina dell'Almanacco della Paura 2013 |
Almanacco
della Paura 2013
(Collana Almanacchi 120)
LA CARA MAMMA
Aprile 2013
pag. 180 (in b/n e a colori), € 6,00
Testi: Giancarlo Marzano
Disegni: Giovanni Freghieri
Copertina: Angelo Stano
Editoriale: Graziano Frediani
Dossier, articoli e servizi: Davide Barzi, Maurizio Colombo, Gianmaria Contro, Luca Fassina, Graziano Frediani, Giuseppe Lippi, Stefano Priarone
LA CARA MAMMA
Aprile 2013
pag. 180 (in b/n e a colori), € 6,00
Testi: Giancarlo Marzano
Disegni: Giovanni Freghieri
Copertina: Angelo Stano
Editoriale: Graziano Frediani
Dossier, articoli e servizi: Davide Barzi, Maurizio Colombo, Gianmaria Contro, Luca Fassina, Graziano Frediani, Giuseppe Lippi, Stefano Priarone
Francesco Manetti
N.B. Trovate le altre recensioni bonelliane sul Giorno del Giudizio!