giovedì 30 marzo 2023

WESTERN ALL'ITALIANA: IL VOLUME CINQUE SI FA IN QUATTRO!

 di Saverio Ceri

E' uscito il primo fascicolo del quinto volume di Western all'Italiana di Francesco Bosco e Mauro Scremin. I "nostri" instancabili ricercatori di fonti texiane stavolta hanno deciso infatti di pubblicare il quinto e ultimo tassello del loro immenso lavoro su più fascicoli, almeno quattro secondo i programmi attuali.




Nel primo fascicolo scopriamo, tra le altre cose, l'arte di trasformare una copertina della Domenica del Corriere in una vignetta o in una copertina di Tex; la fonte di ispirazione di molte cover del Piccolo Ranger e delle Avventure del West; di come alcuni topi disegnati da Manara fossero nati sulle pagine di Tex.
Insomma, come sempre tante imperdibili curiosità fumettistiche tutte da scoprire. Per maggiori informazioni sul fascicolo e su come riceverlo vi rimandiamo al sito Baci & Spari curato dal dinamico duo Bosco/Scremin.  

Saverio Ceri

martedì 28 marzo 2023

SECRET ORIGINS: MISTER NO 126

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


Prosegue per tutto l'albo l'ultima avventura di Mister No firmata da Claudio Cicogna, almeno a quanto afferma il volume Tutto Bonelli pubblicato dall'editore di Via Buonarroti pochi anni or sono. I credits di quest'albo della Gazzetta, attribuiscono invece i testi al più famoso fratello, Graziano Cicogna. Sui disegni invece non coi sono dubbi, si tratta dell'avventura di esordio dell'aretino Marco Bianchini. Dopo l'introduzione all'insegna delle schermagli amorose tra la fotografa Nadia e il magnate olandese Jan, Mister No e Esse-esse vengono ingaggiati da quest'ultimo per condurlo a Komodo, una piccola isola indonesiana nel Mar della Sonda, dove l'olandese possiede una grande piantagione di tabacco. Sull'isola accadono strane sparizioni, e spesso conseguenti ritrovamenti di cadaveri straziati, che i locali non hanno difficoltà ad accreditare a mostruose creature.

La copertina di Roberto Diso, datata novembre 1985, non si riferisce a nessuna vignetta interna in particolare, ma trasmette bene il senso di inquietudine di Mister No, che si riflette sul lettore, mentre punta la torcia contro un qualcosa di misterioso che sta davanti a lui nel buio della notte. 
La copertina del Maestro romano venne utilizzata in Francia per il numero 159 della collana targata Mon journal, intitolato Mystère à Komodo. Ovviamente non si riferisce al personaggio di Alfredo Castelli che si reca sull'isola indonesiana.


In Jugoslavia, a sorpresa, sulla copertina in questione, utilizzata per il numero 848 dell'antologico Lunov Magnus Strip, troviamo sulla spalla destra di Mister No il classico quadrifoglio, fino a oggi sistematicamente cancellato dai grafici balcanici. La copertina appare molto più pallida dell'originale italiana, smorzando quel contrasto di luci e ombre che la caratterizza, mentre, ironia della sorte, il titolo si potrebbe tradurre come Giochi di luce. Titolo che si riferisce ad avvenimenti contenuti nella parte iniziale del prossimo volume.


L'episodio, in terra slava, era però iniziato nel numero precedente, l'847, che presentava una copertina, inedita in Italia, realizzata di Marinko Lebovic, ma già utilizzata per il numero 716 della stessa collana. Tra le due edizioni, cambiano alcuni colori, ma soprattutto varia il titolo: stavolta è Persuasione, riferito ai tentativi di Jan di farsi accettare come fidanzato dalla bella Nadia, nelle prime pagine dell'avventura. 


Qui sopra vedete la copertina di entrambi i numeri. Da notare come nel giro di 130 numeri (due anni e mezzo), il prezzo della collana balcanica è più che centuplicato!!

Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index. 

P.S. Sullo store online di Gazzetta scopriamo che la collana continua! almeno fino al numero 160.

sabato 25 marzo 2023

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 158

di Saverio Ceri

con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.


Su Tex Classic 158 troviamo ristampate a colori 192 strisce, pubblicate la prima volta sui numeri dal 17 al 19 della Serie Pueblo, la 34a di Tex nel formato originale, usciti in edicola nel giugno del 1965. Le stesse pagine erano state pubblicate per la prima volta nel formato bonelliano  sui numeri 73  e 74 della serie principale di Tex, rispettivamente del novembre e dicembre del 1966
Il titolo del Classic, Lo stregone Comanche, è quello del numero 19 della Serie Pueblo, mentre la cover, che la redazione ha ritenuto più idonea per questo albo, risale al febbraio 1973, ed è una porzione della copertina di Tex 148Kento non perdona, ma senza il torturato in primo piano.  

Galleppini anche per questa copertina trasse ispirazione dall'illustrazione di un collega, ma stavolta per scoprire qual'è dovete procuarvi almeno il quarto fascicolo, di imminente uscita, del quinto volume di Western all'Italiana dei nostri collaboratori Franesco Bosco e Mauro Scremin, dove il dinamico duo ci mosterà la fonte in questione, scoperta molto recentemente, insieme a tantissime altre chicche. Trovate maggiori informazioni sul sito Baci & Spari curato dalla coppia di appassionati ricercatori di fonti iconografiche texiane, e non solo.
La copertina di Kento non perdona prima di oggi era tornata in edicola anche in occasione delle ristampe Tutto Tex e Tex Nuova ristampa, con colori molto diversi dall'originale, soprattutto per quanto riguarda la camicia del protagonista e il cielo sullo sfondo. A proposito di sfondo notate come si abbassa l'orizzonte tra la prima e al seconda ristampa.


Nel 1993, questa copertina, e quell'avventura, di Tex, furono protagoniste nel nostro paese anche del decimo videogioco della Simulmondo dedicato ad Aquila della Notte. La copertina di quell'edizione è l'unica a mostarci un Tex in camicia rossa. 


Uscendo dai confini nazionali segnaliamo le due edizioni brasilane targate Editora Vecchi, che mostrano entrambe Tex in camicia azzurra.


Le altre edizioni europee che hanno utilizzato questa illustrazione, infine, hanno optato per la maggior parte dei casi un Tex in bianco, come nell'originale italiano. In particolare qui sotto vedete la versione olandese, norvegese e jugoslava. Non manca però una curiosa varante in verde spagnola. La cover turca infine essendo la versione più recente si rifà, come colori e come grafica del titolo, alla cover della Nuova Ristampa.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.

sabato 18 marzo 2023

SECRET ORIGINS: MISTER NO 125

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


Giunge a conclusione l'avventura dai risvolti misteriosi, legata al contenuto di un diario ricevuto in eredità da Mister No, scritta da Castelli per i pennelli dei fratelli Di Vitto, forse. Il "forse" è realativo ai disegnatori; il primo mistero di questa avventura è legato proprio a loro, e rimane tale anche dopo quest'ultima parte: il dubbio è ancora s se Domenico Di Vitto abbia o meno partecipato alla realizzazione di questa storia, visto che anche stavolta, a pagina 71, troviamo la firma del solo Stefano.

Il secondo mistero è la lingua degli indigeni dell'Urucu, che Mister No incontra all'inizio dell'albo. Gli indios, essendo tra le popolazioni più isolate del piantea, parlano un incomprensibile idioma, che a tratti parrebbe... giapponese, come nella vignetta qui sotto: "Shin Takara Jima Koda Sha Tezuka Osamu..." dice il nativo sudamericano al nostro pilota. 

Ora: l'avventura venne pubblicata nell'ottobre del 1985, e pochi mesi prima l'epierre di Gianno Bono aveva pubblicato un bellissimo catalogo della casa editrice giapponese Kodansha, in lingua inglese, per promuovere i manga del principale produttore nipponico di fumetti presso gli editori europei alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. Il promotore, e curatore, di quel fondamentale volume in un  isolito formato orizzontale, era proprio Alfredo Castelli. Il creatore di Martin Mystère, nasconde tra parole della fantasiosa lingua della regione dell'Urucu anche il nome del re dei manga Osamu Tezuka, della casa editrice che ne pubblicava i fumetti in quel periodo, la Koda(n)sha, e il titolo di uno dei fumetti più classici dello stesso autore, Shin Takara Jima, conosciuto anche come New Treasure Island .   

Il catalogo curato da Alfredo Castelli nella primavera del 1985

Il re de manga, Osamu Tezuka, citato dall'inconsapevole indigeno amazzonico

I protagonisti di Shin Takara Jima, la serie del 1947, che negli anni Cinquanta del secolo scorso evidentemente già spopolava tra gli indios della zona dell'Urucu.

Tra le misteriose parole, che ricordano molto la lingua del popolo del sol levante, a un certo punto spunta pure un Obi Wan, che non possiamo non ricollegare a uno dei protagonisti principali della saga di Star Wars.

Ma torniamo all'avventura del nostro pilota, che  viene in contatato, nell'inesplorata foresta, con due tribù che sembrano conoscere molto bene il mondo occidentale e in particolare l'isola di Manhattan. La prima tribù idolatra New York, i suoi grattacieli, e i  suoi taxi; la seconda invece considera la Grande Mela come l'inferno sulla terra. Alla fine scopriremo che tre indigeni (di cui uno si chiama Lamù, come la protagonista di una famossissimo manga di Rumiko Takahashi, edito però dalla  Shogakukan, concorrente della Kodansha), erano stati sedati nella loro foresta, e portati ancora addormentati a New York, per studiare la loro reazione al risveglio in un mondo per loro alieno. L'esperimento estremo finì in tragedia, come avevamo già scoperto nelle pagine iniziali dell'avventura, con la morte di un bambino e di uno degli indigeni. Gli altri due furono riporati subito indietro, lasciando in loro inevitabilmente una traccia, che essi interpretano in maniera opposta, l'uno crede di aver visitato in sogno l'inferno e l'altro il paradiso. Il diario ricevuto da Mister No conteneva il resoconto di questa incresciosa vicenda, mentre il misterioso signor Sanford, che appare anche in copertina, scopriremo essere il padre del bambino ucciso dall'indio, deciso a vendicarsi del professore che aveva condotto il folle esperimento.
Nelle pagine finali inizia una nuova avventura che ci terrà compagnia fino al numero 128. E' l'ultima storia di Claudio Cicogna, che tiene a battesimo sulle pagine di Mister No, Marco Bianchini, destinato a divenire uno delle colonne portanti della serie con oltre 2300 tavole realizzate per il personaggio.


La copertina, come dicevamo, vede protagonisti il nostro pilota a terra e Mister Sanford che lo minaccia armato. Roberto Diso per realizzarla si ispira alla vignetta dei Di Vitto che troviamo a pagina 66. 

Prima dell'odierna versione della Gazzetta dello Sport la copertina di Mister No 125 era già stata utilizzata, completamente ricolorata, anche dalle edizioni If per il 63° albo della loro ristampa del persoanggio nel luglio del 2012. 


Facciamo il primo passo fuori dei confini nazionali, fino alla vicina Francia, dove questa copertina venne utilizzata nel febbraio del 1989 per il numero 158 della collana locale dedicata a Jerry Drake, intitolato Dieux ou démons, Dei o demoni, per indicare il punto di vista diametralmente opposto delle due tribu indigene.


Il titolo dell'edizione jugoslava stranamente non ha bisogno di traduzioni, l'albo numero 842 di Lunov Magnus Strip, riporta in copertina il titolo Zona Rio Uruku, che in italiano significa esattamente la stessa cosa: la parte di foresta amazonica teatro della vicenda. Il grafico slavo tolse, come sempre, il qudrifoglio dalla spalla di Mister No.

Nel febbraio del 2013, la croata Libellus ristampa l'intera avventura nella sua collana cronologica, e utilizza per la prima volta nei Balcani la versione della cover col quadrifoglio portafortuna. Il titolo del volume cartonato è Il segreto del diario.


Con grafica e colori simili all'edizione croata, segnaliamo anche il trantaduesimo balenottero della turca Lal Kitap che raccoglie i vulumi italiani che vannno dal 125 al 128.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index. 

domenica 12 marzo 2023

SECRET ORIGINS: MISTER NO 124

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


L'avventura di Castelli e dei fratelli Di Vitto, iniziata nelle ultime pagine del precedente volume, entra nel vivo. A Mister No viene lasciato in eredità da Cliff, collega pilota, un diario che a suo dire stimolerà la curiosità del nostro Jerry. Il protagonista non appena uscito dal notaio testamentale, viene aggredito e derubato del volume. A questo punto inevitabilmente Mister No si mette alla ricerca di indizi per capire chi gli ha sottratto il diario e cosa contenesse di tanto importante. Il lettore sa che tutto ruota intorno alla misteriosa apparizione di un indio a New York, narrata all'inizio dell'episodio, mentre Jerry con le sue ricerche piano piano si sta avvicinando alla verità: per il momento si trova in una quasi inesplorata parte di foresta con l'aereo impantanato nel fango dopo avervici accompagnato il misterioso signor Sanford. Di misterioso c'è pure il fatto che, come nella precedente avventura dei Di Vitto, troviamo un paio di vignette, le vedete qui sotto, firmate solo "S. Di Vitto" come se Domenico non ci avesse messo mano. Sono solo alcune vignette o è tutta la storia realizzata solo dal fratello maggiore?  


La copertina di Diso risale al settembre 1985 e racconta del tentativo di difesa di Mister No nei vicoli di Manaus. Il protagonista prova a non farsi sottrarre il diario, visibile a terra in primo piano, ma senza successo. 


Anche perché l'aggressore non è solo uno, ma quattro come scopriamo dalle vignette all'interno dell'albo. Due di questi li vediamo anche nella striscia che servì da ispirazione a Diso per la cover.


La copertina era riapparsa in edicola già un paio di volte prima dell'attuale edizione della Gazzetta; prima come copertina della 29a raccolta realizzata con le rese delle edicole dei numeri 124 e 125.


Successivamente, nel giugno 2012, fu la If di Gianni Bono ad utilizzarla per il 62° volume della sua ristampa delle avventure del pilota amazzonico, ricolorandola, aggiungendo degli effetti cinetici vicino alla gamba e al piede, ingrandendo i protagonisti rispetto alla sfondo, e spostando in alto il diario, che da il titolo all'albo, per non farlo finire fuori dalla cover.


La prima apparizione fuori dall'Italia di questa cover si deve all'edizione francese targata Mon Journal; venne utilizzata per il numero 156 del dicembre 1998, intitolato Le tonneau de la mort, con riferimento alla spregiudicata acrobazia aerea che all'inizio dell'avventura porta alla morte di Cliff, il collega di Mister No.


Per la differente foliazione dell'edizione transalpina, fu necessario per l'editore francese far realizzare una copertina inedita per questa storia, quella del numero successivo, il 157 del gennaio 1989, intitolato Entreprise périlleuse, Impresa pericolosa, come quella che decide di affrontare Mister No quando si mette in testa di recuperare il diario rubato. L'illustrazione probabilmente è opera di Francesco Gamba, che in quegli anni collaborava con l'editore d'oltralpe.


Che sia di Gamba o meno, la cover sicuramente è ispirata da un paio di vignette dell'albo, una con Mister No vestito in elegante completo bianco per carpire più informazioni possibili alla prima delle due vedove di Cliff, decisamente sensibile al fascino maschile; l'altra col protagonista circondato dai quattro brutti ceffi che lo maltratteranno per sottrargli il manoscritto dello stesso Cliff.

La seconda e ultima apparizione fuori dai confini nazionali della cover di Mister No 124, si deve alla collana jugoslava Lunov Mugnus Strip, che la pubblicò nel 1989 per l'841° numero della serie, intitolato La spia, con riferimento all'informatore che ha avvertito il misterioso avversario di turno, del passaggio di proprietà del diario: da Cliff a Jerry. 


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.

venerdì 10 marzo 2023

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 157

di Saverio Ceri

con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.


Su Tex Classic 157 troviamo ristampate a colori 192 strisce, pubblicate la prima volta sui numeri dal 14 al 17 della Serie Pueblo, la 34a di Tex nel formato originale, usciti in edicola tra maggio e giugno del 1965. Le stesse pagine erano state pubblicate per la prima volta nel formato bonelliano  sul numero 73 della serie principale di Tex, del novembre 1966
Il titolo del Classic, La campana d'oro, è quello del numero 16 della Serie Pueblo, mentre la cover, che la redazione ha ritenuto più idonea per questo albo, proviene da Tex 188, Il sentiero dei Broncos, del giugno 1976. 


Gli irriducibili cercatori di fonti texiane Francesco Bosco e Mauro Scremin, ci segnalano che per questa cover di Tex Galleppini si ispirò a l'illustrazione di copertina del volume del 1968 della First Books, The hanging at Whiskey Smith, scritto da Eric Allen.


In questo caso il  protagonista del dipinto in copertina veste anche i colori classici di Tex: camicia gialla e jeans. 
La cover di Galep, prima della versione odierna del Classic era stata utilizzata anche per Tutto Tex e Tex Nuova ristampa, con alcuni piccoli aggiustamenti sui colori, specialmente dello sfondo, e con una maggior definizione grafica delle rocce in primo piano.


Dopo la pubblicazione italiana l'illustrazione galleppiniana è apparsa in tutto il mondo a partire dalle edizioni europee curate dalla Williams nel 1977, di cui vi mostriamo qui sotto l'olandese e la norvegese, seguite dalla serie francese della Lug del 1980, la più fedele ai colori della copertina originale.


Oltre oceano ritroviamo questa illustrazioni in almeno tre copertine brasiliane. Le prime, della Editora Vecchi per le due edizioni del numero 76 della propria collana dedicata al ranger bonelliano, si distinguono dall'originale italiana rispettivamente per i colori e per il disegno completamente rifatto da un illustratore locale. La più recente è della Mythos per la collana 
Tex Coleção.


A proposito della seconda edizione della Vecchi vi riproponiamo qui sotto l'immagine ingrandita per apprezzare come il disegno sia chiaramente di un'altra mano che ricalca l'illustrazione di Galep.


Prima di chiudere il dinamico duo Bosco/Scremin ci segnala che anche la copertina del numero 16 della Serie Pueblo, ha una fonte americana, anzi italo-americana, visto che, come spesso accade, l'autore è Alberto Giolitti, impegnato con la casa editrice americana Dell, per la collana Have Gun Will Travel.


Le due vignette originali che danno lo spunto a Galep  per la cover della Serie Pueblo sono del luglio-settembre 1962. Queste due inquadrature, con i personaggi in primo piano di spalle, sono tra le preferite di Galleppini, dato che le ha utilizzate per la realizzazione di almeno 6 copertine delle strisce di Tex; quasi tutte che raccontano di qualcuno in agguato o nascosto dalle rocce.



Il creatore grafico di Tex in questo caso prende un personaggio per vignetta e li unisce in un unica immagine in primo piano, poi aggiunge le rocce per nasconderli, e infine, sullo sfondo, l'elemento distintivo della cover; stavolta un carro che percorre un ponte sul fiume. 


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.

martedì 7 marzo 2023

GIORNI MISTERIOSI E NOTTI INCANTATE! STORIA DI QUESTE STORIE...

di Francesco Manetti

Agli inizi di novembre del 2021 lo storico e scrittore Fabio Calabrese, esperto in fantasy e fantascienza, che conoscevo personalmente da qualche anno visto che entrambi collaboriamo alla rivista on-line "EreticaMente", mi inviò un messaggio chiedendomi se avrei avuto piacere di entrare nel novero di autori di un'antologia di racconti fantasy che lui stava allestendo per le Edizioni Scudo. La cosa mi solleticò non poco perché fino a quel momento avevo all'attivo centinaia di articoli e tanti libri sul fumetto, qualche decina di sceneggiature, sempre a fumetti, e migliaia di pagine di traduzioni in italiano di fumetti americani. Sempre fumetti! Vero che in Rete avevo pubblicato alcuni raccontini per ragazzi ambientati nella Firenze medievale, ma si trattava dell'eccezione che confermava la regola. Scrivendo non mi ero praticamente mai allontanato dalla galassia delle "nuvole parlanti".





Il mio racconto La quercia bianca, che scrissi in un mese, apparve dunque su Gli incantesimi di Ausonia agli inizi di marzo del 2022. Pochi giorni prima Fabio mi aveva informato che stava già preparando una seconda antologia fantasy, anche quella rigorosamente italiana: se ero interessato avrei potuto parteciparvi. Non me lo feci ripetere due volte; chiesi solo se avrei potuto continuare con il Mondo di Arik, che avevo immaginato per la storia iniziale. La risposta fu affermativa: nacque così Oro bianco, racconto che entrò nell'opera Magie italiche, pubblicata a novembre del 2022.





Ma già dal maggio precedente si discuteva di una terza antologia e della mia partecipazione: il terzo racconto è quello che mi ha preso più tempo (anche perché nel frattempo avevo iniziato a pubblicare su "EreticaMente" una mia indagine sulla "poesia politica" di Lovecraft che presto - incrociando le dita - dovrebbe avere dignità cartacea), ma è nato, bello forte (credo!). Si tratta di Inferno bianco, terza puntata del Ciclo di Arik, presente sul volume Giorni misteriosi e notti incantate, uscito alla fine di febbraio del 2023, ancora una volta riccamente illustrato. Dei primi due libri abbiamo ampiamente parlato qui su "Dime Web". Nella terza antologia - che non dovrebbe essere l'ultima - oltre al sottoscritto sono presenti storie di Donato Altomare, Fabio Calabrese, Paola Calabrese, Roberto Fuiano, Andrea Gamberini, Giovanni Mongini, Paolo Ninzatti, Antonio Piras, Pierfrancesco Prosperi, Paola Secondini, Lucreazia Zerovaz e Giorgio Sangiorgi. Nomi di altissima caratura. Fra questi, oltre a Fabio, conosco di persona l'aretino Prosperi, un autore di fantascienza ucronica che ho sempre adorato (Garibaldi a Gettysburg) oltre che valente sceneggiatore bonelliano per "Martin Mystère". Ecco, per me, ritrovarmi in cotanta compagnia è stato un onore impagabile!





AA. VV. (a cura di Fabio Calabrese)
GIORNI MISTERIOSI E NOTTI INCANTATE
pagg 190 - immagini a colori - € 13,80
Edizioni Scudo - febbraio 2023


Francesco Manetti

N.B. Trovate i link alle altre novità su Interviste & News e alle altre recensioni letterarie su La biblioteca di Altrove!