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giovedì 6 febbraio 2025

BONELLI IN DIGITALE - PUNTATA # 6

di Giampiero Belardinelli




Introduzione

Iniziamo il 2025 di Bonelli in digitale con un racconto inconsueto di Julia, la criminologa creata da Giancarlo Berardi nel 1998. Questo volume cinquantatré, pubblicato a febbraio 2003, si apre con una copertina claustrofobica di Marco Soldi. Com’è noto, Berardi ha chiesto ai disegnatori di dare a Julia il volto di Audrey Hepburn, nota per eleganza e umanità. Julia riflette queste qualità, sovrapponendosi talvolta al personaggio reale.

Dopo questo cappello introduttivo, siete pronti per scoprire questo racconto? Coraggio, saliamo in ascensore!





Un’ambientazione insolita

Sono diversi i luoghi prediletti dagli autori di storie d'investigazione: i meandri più nascosti di una metropoli; una piccola e contraddittoria città di provincia; l'interno di un'abitazione dall'aspetto minaccioso… Più difficile per un autore immaginare un racconto ambientato in gran parte in un ascensore. Ma quando l'autore si chiama Giancarlo Berardi, abituato a ben più ardue sfide sulle pagine di Ken Parker, il difficile può trasformarsi in un gioiellino narrativo, come questo cinquantatreesimo albo di Julia. Sono veramente pochi gli autori di thriller capaci di realizzare dei racconti ambientati in un solo angusto locale. E tra quei pochi non si può non citare il maestro Alfred Hitchcock, regista, tra gli altri, del capolavoro Una finestra sul cortile (USA 1954), che, come scrisse François Truffaut,

è un film dell'indiscrezione, dell'intimità violata e sorpresa nel suo carattere più ignobile, della felicità impossibile, della biancheria sporca che si lava in cortile, della solitudine morale: una straordinaria sinfonia della vita quotidiana e dei sogni distrutti.

Un po' come accade in questo racconto ideato da Berardi.





La trama: Julia intrappolata

La criminologa arriva all'ufficio delle tasse prima delle ferie. Dopo diversi contrattempi, Julia e uno sconosciuto rimangono bloccati in ascensore poiché la sicurezza spegne allarmi ed ascensori, credendo che l'edificio sia vuoto.





Ansia claustrofobica e verità nascoste

Un'idea apparentemente semplice che, dopo poche sequenze, comunica una terribile ansia claustrofobica: a Julia e al suo sventurato compagno si prospettano quindici giorni di lenta agonia. Mentre tutti si prodigano nel cercare Julia, nell'ascensore le autenticità umane dei due sfortunati protagonisti vengono fuori senza filtri di sorta. Se nella vita relazionale, soprattutto in quella pubblica, si tende a mostrare un solo aspetto della propria personalità, in una situazione come quelle narrata da Berardi le persone invece scoprono tratti caratteriali sconosciuti perfino a sé stessi. I due protagonisti perdono ogni remora e la stessa Julia si scopre meno fragile e legata a quella consuetudine di buona educazione che mostra nella sua vita quotidiana. La lunga sequenza nell'ascensore, tra l'altro, permette a Berardi di raccontare di come i due protagonisti intendano i rapporti sentimentali tra uomini e donne. Entrambi hanno la loro verità, ma infine comprendono che in amore non c'è nessuna verità, ma soltanto le pulsioni di chi, pur tra mille difficoltà, cerca di trovare la propria via affettiva.





Il vero e il falso

Ma il tema di fondo del racconto è soprattutto quel labile confine tra il vero e il falso: infatti, dinanzi alla prospettiva di non uscire vivo dalla terribile esperienza, Milton Roth non esita a raccontare di aver assassinato la moglie per ereditarne le proprietà. È esemplare il modo in cui Berardi rende credibile il racconto di Milton nella realtà claustrofobica dell'ascensore, per poi renderla quasi irreale e impalpabile all'esterno. Alla fine, quando tutto sembra perduto, il tenente Alan Webb intuisce qualcosa e, insieme a Leo Baxter e Big Ben Irving, libera Julia e Milton. Quest’ultimo – che nel frattempo ha intrapreso una brillante carriera di romanziere – fa perdere le sue tracce e, come un personaggio di un ancestrale passato, lascia la nostra Julia con l'interrogativo se quanto ascoltato nell'ascensore sia realtà o invece leggenda. È una situazione che, sotto certi aspetti, ricorda i reality show della televisione, dove ogni racconto abilmente costruito a tavolino appare più reale di quello che magari assistiamo nella nostra vita quotidiana o vediamo nelle cronache dei telegiornali.





La maestria di Berardi

Berardi, in definitiva, si dimostra ancora una volta uno scrittore di prim'ordine, riuscendo ad intrecciare un racconto tesissimo pur senza far ricorso alla violenza e alla spettacolarizzazione della stessa. Senza dimenticare la delicatezza con cui lo sceneggiatore si sofferma nel tratteggiare le necessità più intime di Julia, come i suoi bisogni fisiologici. Questo approccio, più psicologico che fisico, permette al lettore di entrare profondamente in empatia con i personaggi, vivendo quasi in prima persona le loro angosce e speranze. Berardi riesce a creare un’atmosfera opprimente e al tempo stesso affascinante, dove ogni parola e ogni gesto dei protagonisti assumono un significato profondo e rivelatore. Inoltre, l'abilità dell'autore nel mantenere alta la tensione per tutta la durata del racconto è davvero notevole, riuscendo a tenere il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. La sua capacità di esplorare tematiche complesse attraverso situazioni apparentemente semplici è una delle caratteristiche che rendono Berardi un maestro del genere.





Zaghi in digitale

La collaborazione tra Berardi e Zaghi è ancora una volta un'opera armoniosa, dove testo e disegno si completano a vicenda, creando un'esperienza di lettura immersiva e coinvolgente. I disegni di Roberto Zaghi non solo catturano l'essenza dei personaggi, ma arricchiscono anche la narrazione con dettagli visivi che amplificano l'atmosfera complessiva. I tratti delicati e precisi di Zaghi conferiscono una profondità emotiva ai volti dei personaggi, rendendo visibili le sfumature delle loro emozioni e dei loro tormenti interiori.

La pubblicazione in digitale di questa storia permette inoltre di apprezzare ogni dettaglio delle illustrazioni di Zaghi, grazie alla qualità delle immagini ad alta risoluzione. I lettori possono così ammirare la finezza delle linee e la ricchezza delle espressioni, che contribuiscono a rendere ancora più vivida la drammaticità della situazione vissuta da Julia e Milton. La scelta del digitale, infine, rende l'opera accessibile a un pubblico più ampio, permettendo a nuovi lettori di scoprire il talento di Berardi, e dei vari collaboratori della testata, a chi non ha mai letto o collezionato la serie Julia.





Giampiero Belardinelli


N.B. Trovate i link alle altre puntate di Bonelli in digitale su Cronologie & Index!

domenica 22 dicembre 2024

BONELLI 2024: BOSELLI VERSO L'INFINITO E OLTRE!

Diamo i numeri 87

di Saverio Ceri 

Bentornati a Diamo i numeri. In questa seconda puntata dedicata al riassunto annuale bonelliano in cifre, ci occuperemo degli sceneggiatori che hanno realizzato le 19750,83 tavole inedite pubblicate sulle testate dell'editore di Via Buonarroti in questo 2024.  

Scoprite chi si nasconde dietro l'albo di Dampyr, e saprete chi è lo scrittore bonelliano più pubblicato nel 2024. 

Gli sceneggiatori impegnati su albi bonelliani nel 2024, sono stati, per il terzo anno consecutivo, 73! Ne uno di più, ne uno di meno: non so quantificare quante possibilità ci fossero statisticamente di pubblicare esattamente lo stesso numero di scrittori per tre anni di seguito, ma non credo siano tante.
Gli sceneggiatori alla loro prima esperienza bonelliana sono stati otto, due in più rispetto al 2023. Nella tabella sotto appaiono segnalati come esordienti, ma alcuni di loro hanno alle spalle già una discreta carriera in ambito fumettistico. Nella graduatoria qui sotto trovate tutti i 73 sceneggiatori del 2024, incolonnati per numero di pagine inedite pubblicate; scoprirete a quali personaggi hanno collaborato e se il risultato degli ultimi dodici mesi è il loro Personal Best (PB verde se superato, o giallo se eguagliato), oppure se, come dicevamo poc'anzi sono all’esordio in casa editrice (E). 


Il podio
Aggiorniamo, come ogni anno da quando questa rubrica viene pubblicata su Dime Web, la contabilità da record di Mauro Boselli: anche quest'anno la medaglia d'oro degli sceneggiatori bonelliani più prolifici è sua. E' la ventunesima vittoria in carriera per lo sceneggiatore milanese, la quattordicesima consecutiva.
Per Mauro si tratta del 21° podio consecutivo, 27° complessivo. Boselli oltre alle ventuno virtuali medaglie d'oro, può infatti vantare  anche cinque argenti e un bronzo conquistati nei suoi 37 anni di carriera bonelliana da sceneggiatore. In numero di tavole è il suo decimo risultato di sempre, in altre nove occasioni infatti ha superato quota 2000; che per Boselli è quasi una routine, ma non è un exploit così comune. Nella storia della casa editrice a parte Mauro, hanno sfondato quota 2000 pagine in un solo anno, Nizzi, per tre volte, e una volta a testa Nolitta e Piani: ovvero, in 84 anni, delle sole 14 volte in cui è successo, ben 9 volte l'artefice di tale straordinario risultato di prolificità è stato Mauro Boselli...; ma non quest'anno. Per poco. 

Moreno Burattini ha sfornato per noi lettori bonelliani 1085 tavole in questo 2024. E' stato secondo solo a Boselli

Ottocento ventisei pagine più in basso troviamo Moreno Burattini, che conquista la medaglia d'argento del 2024, e il suo sesto podio in carriera, a cinque anni di distanza dal precedente. Con il secondo posto di quest'anno Moreno può vantare un palmares di 1 oro, 2 argenti e 3 bronzi.

Rimane sul podio per  il quinto anno consecutivo e per la decima volta in carriera Pasquale Ruju, quest'anno terzo. Aggiorniamo il suo medagliere bonelliano: 1 oro, 5 argenti e, con quello appena conquistato, 4 bronzi.

Un podio quasi inedito; i tre sceneggiatori solo un'altra volta, nel 2007, salirono in contemporanea sul podio, ma scambiandosi di posto: in quell'occasione l'ordine fu Burattini, Ruju e Boselli. Praticamente sul podio ci sono i tre vincitori dello "scudetto" degli sceneggiatori bonelliani dal 2006 a oggi. L'ultimo sceneggiatore a mettersi alle spalle i tre medagliati di quest'anno fu Claudio Nizzi nel 2005. Nizzi che quest'anno ritroviamo piacevolmente in Top Ten dopo sedici anni di assenza.

Pasquale Ruju, sul podio bonelliano dall'inizio del decennio, si conferma autore tra i più prolifici della case editrice.

La Top Ten
A proposito di Top Ten segnaliamo rispetto allo scorso anno l'ingresso di tre volti "nuovi": il veterano Nizzi, appunto, il navigato Vigna e il promettente Eccher. Lasciano i piani alti, almeno per quest'anno, Medda, dodicesimo; Rauch ventunesimo; e Baraldi ventottesima.
Sempre parlando di Top Ten, Boselli è presente per la 32a volta, e ininterrottamente da 31 anni; Berardi è alla 30a presenza di cui le ultime 10 consecutive; Burattini arriva ai piani alti per la 29a volta di cui cinque consecutive; Nizzi, dopo una lunga attesa, conquista la sua 26a Top Ten in carriera;  Ruju è ospite fisso  della Top Ten da 11 anni e la raggiunge per la 20a volta in carriera; una presenza in meno, 19 complessive, 3 consecutive, per Vietti, il suo sodale Enoch si posiziona tra i primi dieci per la 10a volta (8 consecutive); 8 presenze per Vigna, 3 per Eccher. Grazie al suo record personale Russo si piazza per il secondo anno consecutivo al decimo posto. 

Claudio Nizzi, dopo sedici anni di nuovo in Top Ten, è di gran lunga lo sceneggiatore più anziano ad aver firmato un albo bonelliano, - il Tex mensile appena uscito - ad 86 anni e tre mesi. Ovviamente vista la ripresa collaborazione, prossimamente migliorerà questo record. Il secondo in questa particolare graduatoria è Gianluigi Bonelli,  che si fermò a 82 anni e 1 mese, poco più. 

I veterani
Celebriamo Alfredo Castelli, che grazie alla storia di Zio Boris di gennaio e alle tavole aggiunte sulla ristampa del Docteur Mystère, ha trovato il modo di entrare in classifica anche  nell'anno in cui ci ha lasciati orfani della sua genialità, a 53 anni dall'esordio in casa Bonelli. Il testimone di veterano bonelliano passerà dal 2025 a Giancarlo Berardi che pubblica su albi SBE da 47 anni; quest'anno ritroviamo tra i decani pure Giorgio Pezzin, tornato sulle pagine bonelliane a 46 anni dall'esordio. Tra i veterani della casa editrice possiamo annoverare anche Maurizio Mantero, che leggiamo su albi Bonelli da 45 anni; Nonché Claudio Nizzi  che ha esordito 43 anni or sono, e Luigi Mignacco che frequenta Via Buonarroti da 41 anni; lo stesso tempo di Daniele Brolli, ma con tutt'altro tipo di assiduità. 
Tra gli autori pubblicati ininterrottamente ogni anno su albi Bonelli, registriamo inevitabilmente  che si ferma la striscia positiva di Alfredo Castelli a 48 anni: dal 1977 a oggi abbiamo letto almeno una sua storia. Luigi Mignacco, che lo segue in questa particolare classifica di costanza produttiva viene pubblicato ininterrottamente da 38 anni, seguito da Vigna (37 anni), Chiaverotti (36), Boselli (33), Burattini (32), Berardi (31), Ruju (30), Vietti (29), Enoch (26), Barbato e Mantero (25), Calza, Cajelli e Recagno (23). 

Giorgio Pezzin torna a pubblicare su albi Bonelli dopo 21 anni. Ovvero dai tempi di Legs Weaver 90 (maggio 2003). 

Serie per serie
Proseguiamo con la lista degli sceneggiatori più prolifici per ogni serie, almeno quelle con 320 tavole pubblicate nell'annata appena conclusa. Riportiamo qui sotto una tabella riassuntiva, con numero di tavole pubblicate dallo scrittore più presente nel 2024, e numero di vittorie annuali dello stesso autore relativamente alla serie in questione. 


Apriamo con Dampyr che per il 24° anno, il settimo consecutivo, incorona Mauro Boselli come autore principale. Il più prolifico sceneggiatore bonelliano della storia, non perde l'occasione per guadagnarsi anche un secondo scudetto in questo 2024: quello di Tex; per lui è il sesto titolo di Aquila della Notte consecutivo e il sedicesimo in carriera. Ancora distante dai 22 scudetti texiani di Nizzi, ma soprattutto dai 35 di Bonelli padre.
Stefano Vietti torna a primeggiare, dopo sei anni, nel derby con Enoch sulle pagine di Dragonero, aggiudicandosi il sesto titolo sul filo di lana, per sole 15 tavole sul co-creatore del personaggio.
Si interrompe la sequenza "rosa" nell'albo d'oro di Dylan Dog. Dopo tre anni di vincitrici, quest'anno abbiamo un vincitore: Alessandro Bilotta, che conquista il suo primo scudetto di Dylan Dog col minimo sforzo. Le 254 pagine con le quali ha superato gli altri 25 sceneggiatori dylaniati del 2024, rappresentano lo score più basso mai ottenuto dello sceneggiatore principale dell'anno dell'Indagatore dell'Incubo.  

E' Alessandro Bilotta lo scrittore più pubblicato su Dylan Dog nel 2024

Scontati il 27° successo di Giancarlo Berardi su Julia e il 10° di Claudio Chiaverotti su Morgan Lost
In mezzo ai due veterani, troviamo Giovanni Eccher che si impone come più prolifico autore di Martin Mystère per la seconda volta, con lo stesso numero di pagine, a due anni dal suo primo scudetto del mystero.
Allo stesso modo, dopo un'anno di interregno, torna a essere il più pubblicato su Nathan Never, Bepi Vigna, che giungendo al decimo "scudetto alfa" può appuntarsi una virtuale stella sulla maglia.
Torna ad essere il più pubblicato su Zagor, Moreno Burattini alla 29a affermazione annuale.

Gli Anni Venti
Come per i personaggi torniamo a parlare della classifica del decennio. Siamo esattamente a metà strada, alla quinta delle dieci tappe che ci diranno quali saranno gli sceneggiatori più pubblicati degli Anni venti del XXI secolo. Questa per ora la Top Ten della graduatoria che deriva dalla somma delle annate dal 2020 al 2024.


Nella classifica degli anni Venti, la Top Ten per il terzo anno consecutivo è composta dai soliti dieci nomi, ma in posizioni differenti: nessun nuovo sceneggiatore, infatti, è riuscito neppure quest'anno a conquistarsi il posto nei piani alti a scapito di un collega. Eppure ce ne sono diversi nel giro di poche centinaia di pagine che gravitano subito sotto il decimo posto.  
Praticamente consolidate le prime due posizioni, saldamente in mano di Boselli e Ruju; un po' più instabile il terzo posto, ma ancora per quest'anno occupato da Enoch. Sale al quarto Burattini, che punta a salire sul podio del decennio, mentre Vigna scala al quinto posto, perdendo una pozione anche quest'anno. Berardi si alterna con Rauch al sesto posto, mentre Vietti continua la risalita guadagnando un'altra posizione, quest'anno scavalcando Chiaverotti. Chiude la Top Ten Mignacco, che rimane stabile al decimo posto.


All-Time

Nella graduatoria storica bonelliana (ovvero dal gennaio 1941 a oggi), non si registrano sorpassi degni di nota, almeno nei primi venti posti; segnaliamo però che con le tavole pubblicate in questo 2024 Moreno Burattini ha superato quota 30.000 pagine bonelliane, è solo il sesto sceneggiatore, nella ultra ottantennale storia della casa editrice  a superare questa boa. Negli stessi dodici mesi Pasquale Ruju a superato invece quota 25.000 in casa bonelli, portando a  dieci il numero degli autori che possono affermare di aver tagliato questo traguardo. 

Anche per questa seconda parte è tutto. Se vi fosse sfuggita vi invitiamo a leggere la prima parte dedicata ai personaggi pubblicati nel 2024, e vi diamo appuntamento ai prossimi giorni con tutti i numeri dei disegnatori bonelliani e coi dati dei copertinisti, coloristi e albi speciali

Saverio Ceri 

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.

sabato 23 dicembre 2023

BONELLI 2023: SECONDA STELLA PER BOSELLI!

Diamo i numeri 82
di Saverio Ceri 

Bentornati a Diamo i numeri. In questa seconda puntata dedicata al riassunto annuale bonelliano in cifre, ci occuperemo degli sceneggiatori che hanno realizzato le 18494 tavole inedite pubblicate sulle testate dell'editore di Via Buonarroti in questi ultimi 12 mesi. 

Illustrazione di Massimo Gamberi dedicata, qualche tempo fa, allo sceneggiatore più pubblicato nel 2023 su albi Bonelli. Indovinate un po' chi è?

Gli sceneggiatori impegnati su albi bonelliani nel 2023, sono stati, esattamente come lo scorso anno, 73Gli sceneggiatori alla loro prima esperienza bonelliana sono stati sei, uno in più rispetto al 2022. Nella tabella sotto appaiono segnalati come esordienti, ma alcuni di loro hanno alle spalle già una discreta carriera in ambito fumettistico. Nella graduatoria qui sotto trovate tutti i 73 sceneggiatori del 2023, incolonnati per numero di pagine inedite pubblicate; scoprirete a quali personaggi hanno collaborato e se il risultato degli ultimi dodici mesi è il loro Personal Best (PB verde), oppure se, come dicevamo poc'anzi sono all’esordio in casa editrice (E). 


Il podio
Aggiorniamo, come ogni anno da quando questa rubrica viene pubblicata su Dime Web, la contabilità da record di Mauro Boselli: anche quest'anno la medaglia d'oro degli sceneggiatori bonelliani più prolifici è sua. E' la ventesima vittoria in carriera per lo sceneggiatore milanese, la tredicesima consecutiva. Se Mauro fosse una squadra di calcio, potrebbe cucirsi sulla maglietta, oltre che lo scudetto per il prossimo anno, anche la seconda stella... per sempre. Proprio in quest'annata, curiosamente, l'unico altro sceneggiatore della storia della casa editrice che può fregiarsi di un paio di stelle, G.L. Bonelli torna per "regalarci" un inedita, riscoperta, avventura, apparendo per la prima volta nella nostra graduatoria, dato che la sua ultima avventura era stata pubblicata nel 1991 e Diamo i Numeri ha debuttato nel gennaio del 1993.
Per Mauro si tratta del 20° podio consecutivo, 26° complessivo. Boselli oltre alle venti virtuali medaglie d'oro, può infatti vantare  anche cinque argenti e un bronzo conquistati nei suoi 37 anni di carriera bonelliana da sceneggiatore. 
Staccato di "sole" 950 tavole troviamo Luca Enoch al suo miglior risultato annuale di sempre. Lo sceneggiatore di Dragonero, quarto lo scorso anno, balza sul podio battendo il suo record di 1062 pagine, che gli valse, l'unico altro podio della carriera, ovvero il terzo posto nel 2014.

Luca Enoch, ha stabilito nel 2023 il proprio record di tavole pubblicate in un anno come sceneggiatore.

Pur scendendo di un gradino, mantiene il posto sul podio, per il quarto anno consecutivo, Pasquale Ruju; ben lontano dalle 1604 tavole, che costituiscono il suo record, e che gli consentirono nel 2010, ultimo ad esserci riuscito, di superare Boselli in fatto di pagine pubblicate. Per Pasquale è il nono podio in carriera: Il suo palmares bonelliano è composto da una medaglia d'oro, 5 argenti e 3 bronzi, dal 1995, anno del suo esordio, a oggi. 
Nonostante la sua annata record, Jacopo Rauch, non riesce per sole 4 tavole a conquistare il secondo podio in carriera.

La Top Ten
Nei piani alti, i primi dieci posti in classifica, troviamo tre new entry rispetto al 2022: Michele Medda, che riesce a conquistare la Top Ten per la decima volta in carriera, l'ultima volta era stato nel 2021; oltre a Barbara Baraldi, e Alessandro Russo alla prima apparizione. La Baraldi riporta il gentil sesso in Top Ten dopo il podio della Barbato del 2016. Escono dai primi dieci, Vigna, Rigamonti e Eccher.
Sempre parlando di Top Ten, Boselli è presente per la 31a volta, e ininterrottamente da 30 anni; Berardi è alla 29a presenza di cui le ultime 9 consecutive; Burattini arriva ai piani alti per la 28a volta di cui quattro consecutive; Ruju è ospite fisso  della Top Ten da 10 anni e la raggiunge per la 19a volta in carriera; una presenza in meno, 18 complessive, 2 consecutive, per Vietti, il suo sodale Enoch si posiziona tra i primi dieci per la 9a volta (7 consecutive) e Rauch per la 5a volta (la terza consecutiva).

La nuova responsabile di Dylan Dog, Barbara Baraldi, entra per la prima volta nel gruppo dei dieci autori più pubblicati in Casa Bonelli.

I veterani
Escludendo Giovanni Luigi Bonelli, che a tutti gli effetti appare con una storia inedita a 83 anni dalla pima scritta per la casa editrice avviata insieme alla moglie, tra gli scrittori pubblicati quest’anno il veterano è sempre Alfredo Castelli, giunto al suo 52°anno bonelliano; Dopo il BVZA, la più lunga militanza in casa Bonelli è quella di Giancarlo Berardi che pubblica su albi SBE da 46 anni; seguito da Maurizio Mantero, che  ha esordito in casa editrice un paio d'anni dopo, quindi lo leggiamo da 44 anni; Seguono Claudio Nizzi  a 42, e Luigi Mignacco che in questo 2023 ha festeggiato il suo quarantesimo anno di carriera bonelliana. 
Tra gli autori pubblicati ininterrottamente ogni anno su albi bonelli, il record è del già citato Castelli; sono infatti 47 anni, dal 1977 a oggi, che leggiamo almeno una sua storia, lo segue a distanza Luigi Mignacco, che viene pubblicato ininterrottamente da 37 anni, seguito da Vigna (36 anni), Chiaverotti (35), Boselli (32), Burattini (31), Berardi (30), Ruju (29), Vietti (28), Enoch (27), Barbato e Mantero (26), Calza, Cajelli e Recagno (22). 

Non possiamo non approfittare della presenza in classifica di Giovanni Luigi Bonelli, per dedicargli un immagine in questa rubrica. A 115 anni dalla nascita, riesce a pubblicare ancora storie inedite.

Serie per serie
Proseguiamo con la lista degli sceneggiatori più prolifici per ogni serie, almeno quelle con 350 tavole pubblicate nell'annata appena conclusa. Riportiamo qui sotto una tabella riassuntiva, con numero di tavole pubblicate dallo scrittore più presente nel 2023, e numero di vittorie annuali dello stesso autore relativamente alla serie in questione. 


Apriamo con Dampyr che per il 23° anno, il sesto consecutivo, incorona Mauro Boselli come autore principale, anche se con "sole" 408 pagine. Le 1658 pagine mancanti al suo score annuale Boselli le ha dedicate a Tex, risultando anche in questo caso l'autore più prolifico dell'annata, e l'unico a conquistare due "scudetti" di serie, in questo 2023.
Tutti gli sforzi bonelliani di Luca Enoch invece sono stati dedicati a Dragonero, in questi ultimi dodici mesi, portandolo per l'ottava volta a ad essere lo scrittore più pubblicato del personaggio.
Sulle miriadi di testate dedicate a Dylan Dog, la più pubblicata dell'anno è Barbara Baraldi, che conquista il suo primo "scudetto" dell'incubo; La neo curatrice di Dylan Dog va ad allungare l'albo d'oro al femminile in questa categoria, succede infatti alla coppia Porretto-Mericone impostasi nel 2022 e a Paola Barbato la più pubblicata nel 2021.
Scontati il 26° successo di Giancarlo Berardi su Julia e il 9° di Claudio Chiaverotti su Morgan Lost
In mezzo ai due veterani, nella tabella, troviamo il nome di Alex Dante, debuttante come sceneggiatore in casa Bonelli e in particolare su Martin Mystère: grazie alla storia in tre parti pubblicata subito dopo il numero quattrocento, Alex risulta essere lo scrittore più prolifico dell'anno sul mensile del Detective dell'Impossibile; è il quinto sceneggiatore diverso in cinque anni ad apparire nell'albo d'oro degli scrittori più pubblicati del personaggio. 
Nonostante sia una dei creatori di Nathan Never, Michele Medda, quest'anno il principale autore delle avventure dell'Agente Alfa, vince solo il suo terzo scudetto di serie, il precedente risale al 1994! 
Terza vittoria annuale anche per Jacopo Rauch sulle testate dedicate a Zagor, dopo i successi del 2018 e 2021.

Giancarlo Berardi festeggia il 25° anno di Julia, firmandone, come sempre, tutte le avventure (a  quattro mani). Illustrazione di Cristiano Spadoni, realizzata per la locandina della mostra di Città di Castello dedicata al creatore di Ken Parker e di Julia nell'autunno del 2023.  

Gli Anni Venti
Come per i personaggi torniamo a parlare della classifica del decennio. Siamo alla quarta delle dieci tappe che ci diranno quali saranno gli sceneggiatori più pubblicati degli Anni venti del XXI secolo. Questa per ora la Top Ten della graduatoria che deriva dalla somma delle annate dal 2020 al 2023.



Nella classifica degli anni Venti, la Top Ten contiene, seppur in  posizioni diverse, i soliti nomi dello scorso anno: nessun nuovo sceneggiatore, infatti, è riuscito quest'anno a conquistarsi il posto nei piani alti a scapito di un collega. 
Praticamente consolidate le prime due posizioni; Enoch guadagna la terza, grazie all'exploit del 2023, ai danni di Vigna che scende di un gradino rispetto al 2022, perdendo anche un po' di terreno dal co-creatore di Dragonero. In scia rimane stabile Burattini, che vede avvicinarsi pericolosamente il collega zagoriano Rauch che, grazie alla buona annata appena trascorsa, continua a scalare posizioni: quest'anno a farne le spese è stato Berardi, che scende dal sesto al settimo posto. Staccato, ma stabile, Chiaverotti; lo inseguono, non molto distanti, l'altro creatore di Ian Aranill, Vietti e Mignacco che si sono scambiati di posizione negli ultimi dodici mesi.

Jacopo Rauch è stato il più pubblicato su Zagor nel 2023.  Ritratto di Fabrizio Russo

All-Time

Nella graduatoria storica bonelliana (ovvero dal gennaio 1941 a oggi), segnaliamo che grazie alle tavole pubblicate quest'anno Ruju entra nella Top Ten degli sceneggiatori più pubblicati di sempre in casa Bonelli. Ruju, oggi decimo, guadagna la posizione ai danni di Chiaverotti. Dal canto suo Enoch scavalca negli ultimi 12 mesi sia Faraci che D'Antonio, e si piazza in 17a posizione tra gli scrittori più pubblicati dalla Bonelli dalla sua nascita ai giorni nostri.
Ricordiamo anche che durante il 2023 Mauro Boselli ha superato, primo tra tutti, il traguardo delle 50.000 tavole sceneggiate per l'editore. Michele Medda, sempre nel corso degli ultimi dodici mesi, invece ha superato quota  15.000 tavole: è il 15° scrittore a superare questa barriera. 

Anche per questa seconda parte è tutto. Se vi fosse sfuggita vi invitiamo a leggere la prima parte dedicata ai personaggi pubblicati nel 2023, e vi diamo appuntamento ai prossimi giorni con tutti i numeri dei disegnatori bonelliani e coi dati dei copertinisti, coloristi e albi speciali

Saverio Ceri 

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.

lunedì 26 dicembre 2022

BONELLI 2022: SUPER BOSELLI

Diamo i numeri 76

di Saverio Ceri 

Bentornati a Diamo i numeri. In questa seconda puntata dedicata al riassunto annuale bonelliano in cifre, ci occuperemo degli sceneggiatori che hanno realizzato le 19754 tavole inedite pubblicate sulle testate dell'editore di Via Buonarroti in questi ultimi 12 mesi.

Mauro Boselli rappresentato da Maurizio Dotti mentre sforna innumerevoli pagine di sceneggiatura. tra pochi mesi raggiungerà quota 50.000 in casa Bonelli.

Gli sceneggiatori impegnati su albi bonelliani nel 2022, sono stati "solo" 73, otto in meno dei dodici mesi precedenti. E' il dato più basso degli ultimi sei anni, ma notevolmente più alto del periodo precedente al 2016. Nel grafico qui sotto, che riporta i dati degli ultimi 15 anni scopriamo infatti come in questi anni recenti si siano moltiplicati gli scrittori delle avventure degli eroi bonelliani.  


Gli sceneggiatori alla loro prima esperienza bonelliana sono stati cinque, la metà rispetto al 2021. Nella tabella sotto appaiono segnalati come esordienti, ma alcuni di loro hanno alle spalle già una discreta carriera in ambito fumettistico. Nella graduatoria qui sotto trovate tutti i 73 sceneggiatori del 2022, incolonnati per numero di pagine inedite pubblicate; scoprirete a quali personaggi hanno collaborato e se il risultato degli ultimi dodici mesi è il loro Personal Best (PB verde se superato, PB giallo se eguagliato), oppure se, come dicevamo poc'anzi sono all’esordio in casa editrice (E). I numeri periodici che troverete sono figli di storie scritte a più mani.


Il podio
Ancora una volta assegniamo la medaglia d'oro dell'annuale "gara" degli scrittori più prolifici a Mauro Boselli, per il dodicesimo anno consecutivo, il diciannovesimo in carriera. Si tratta anche del suo 19° podio consecutivo, 25° complessivo. Mauro oltre alle diciannove virtuali medaglie d'oro, può infatti vantare  anche cinque argenti e un bronzo conquistati nei suoi 36 anni di carriera bonelliana da sceneggiatore. 
Il distacco dal secondo classificato è notevole, 1222 tavole, ma non è un record, anzi non è neppure tra i primi tre maggiori distacchi inflitti dal vincitore della medaglia d'oro al collega meritevole dell'argento. Il record spetta allo stesso Boselli, che nel 2013 precedette di ben 1646 tavole Enna, battendo lo storico record del 1976 di Nolitta, che aveva superato Canzio di 1497 pagine. Nel frattempo Nizzi nella sua annata migliore, il 1989, aveva distanziato Toninelli di 1273 tavole. Il vantaggio di quest'anno di Boselli su Ruju è solo il quarto della storia bonelliana.
Pasquale Ruju, dicevamo, per il terzo anno consecutivo sul podio e al secondo posto. Per lui è l'ottavo podio in carriera: Il suo palmares bonelliano è composto da una medaglia d'oro conquistata nel 2010, 5 argenti e 2 bronzi, dal 1995, anno del suo esordio, a oggi.
Alle spalle di Ruju, a poca distanza, troviamo per la prima volta sul podio Bepi Vigna, uno dei tre creatori di Nathan Never: per lui una meritata medaglia di bronzo in questo 2022, in cui ha battuto anche il suo record personale di tavole pubblicate su albi bonelliani. 

L'eroe con uno dei suoi biografi. Quest'anno quasi tutte le storie di Nathan Never sono state firmate da Bepi Vigna.

La Top Ten
Nei piani alti, i primi dieci posti in classifica, troviamo tre new entry rispetto al 2021: Giovanni Eccher, che ci arriva per la seconda volta in carriera, dopo il podio del 2017; Stefano Vietti, che arriva in Top Ten per la 17a volta, dopo tre anni di assenza; e Davide Rigamonti, che rientra tra i dieci scrittori bonelliani più prolifici dell'anno per la quarta volta in carriera; l'ultima era stata nel 2019. Escono dalla Top Ten, Zamberletti, Manfredi e Medda; di quest'ultimo, dopo l'exploit del 2021, non è stata pubblicata neppure una tavola negli ultimi dodici mesi. 
Sempre parlando di Top Ten, Boselli è presente per la 30a volta, e ininterrottamente da 29 anni; Berardi è alla 28a presenza di cui le ultime 8 consecutive; Burattini arriva in Top Ten per la 27a volta di cui quattro consecutive; Ruju è ospite fisso da 9 anni e la raggiunge per la 18a volta in carriera;  Enoch la raggiunge per la 8a volta (6 consecutive), Vigna per la 7a volta (le ultime 3 di fila) e Rauch per la 4a volta (la seconda consecutiva).

Stefano Vietti torna nella Top Ten degli scrittori bonelliani più prolifici dopo tre anni di assenza

I veterani
Tra gli scrittori pubblicati quest’anno il veterano è sempre Alfredo Castelli, giunto al suo 51°anno bonelliano; il BVZA stacca Bonelli padre la cui carriera bonelliana durò 50 anni (1941-1991); ora solo Sergio Bonelli stesso ha una carriera di sceneggiatore più lunga di Castelli su albi bonelliani. 
Dopo il creatore di Martin Mystère, la più lunga militanza in casa Bonelli è quella di Giancarlo Berardi che pubblica su albi SBE da 45 anni; seguito da Maurizio Mantero, che  ha esordito in casa editrice un paio d'anni dopo, quindi lo leggiamo da 43 anni; Tiziano Sclavi, invece è a quota 42, e precede Claudio Nizzi a 41. 
Il già citato Castelli ha già da qualche tempo, invece, un record assoluto in fatto di anni consecutivi di pubblicazione; sono infatti 46 anni, dal 1977 a oggi, che leggiamo almeno una sua storia su un'albo bonelliano. Bonelli padre si fermò a quota 42 anni consecutivi.
Tra gli autori pubblicati in questo 2022, segnaliamo poi Luigi Mignacco viene pubblicato ininterrottamente da 36 anni, seguito da Vigna (35 anni), Chiaverotti (34), Boselli (31), Burattini (30), Berardi (29), Ruju (28), Vietti (27), Enoch (26), Barbato e Mantero (25), Calza, Cajelli e Recagno (21). 
Segnaliamo che di Tito Faraci quest'anno non è stato pubblicato niente di inedito, dopo 21 anni di ininterrotta pubblicazione. 

Il BVZA, secondo solo a Sergio Bonelli come carriera bonelliana, ma primo per anni consecutivi di pubblicazione. 

Serie per serie
Proseguiamo con la lista degli sceneggiatori più prolifici per ogni serie, almeno quelle con 350 tavole pubblicate nell'annata appena conclusa. Riportiamo qui sotto una tabella riassuntiva, con numero di tavole pubblicate dallo scrittore più presente nel 2022, e numero di vittorie annuali dello stesso autore relativamente alla serie in questione. 


Su Il Commissario Ricciardi per la prima volta risulta l'autore più pubblicato Sergio Brancato, che, nonostante il primato di questo 2022, rimane terzo e ultimo tra gli sceneggiatori della serie a fumetti dedicata al personaggio creato da Maurizio De Giovanni. La classifica è molto corta, solo 96 tavole tra il primo e l'ultimo sceneggiatore della collana. In realtà quindi con un solo episodio si possono ribaltare le gerarchie interne alla serie.
Al contrario su Dampyr, non c'è dubbio su chi sia lo scrittore principale. Mauro Boselli è lo sceneggiatore più pubblicato per il 22° anno su 23 di vita editoriale del personaggio. Nell'anno del debutto cinematografico la presenza boselliana, tra l'altro, è stata massiccia: non produceva così tante pagine dampyriane dal 2008.
Luca Enoch per la settima volta, la quarta consecutiva è lo sceneggiatore più pubblicato sulle pagine di Dragonero, quest'anno la vittoria sul collega Vietti è di misura: 16 tavole in più. Poche ma fondamentali. A fine anno, infatti, dopo una serie di sorpassi e controsorpassi con Vietti, è Enoch a risultare in cima nella graduatoria all-time di Dragonero, anche se di sole 15 tavole. 
Silvia & Rita la coppia di sceneggiatrici più pubblicate su albi di Dylan Dog datati 2022

Silvia Mericone e Rita Porretto sono le sceneggiatrici più pubblicate su albi di Dylan Dog nell'anno appena concluso. Vincono il loro primo "scudetto" grazie all'esordio sulla serie regolare con due avventure, al bis estivo, e a un episodio per l'Old Boy.
Come sempre Giancarlo Berardi che firma a quattro amni tutte le sceneggiature di Julia ne è l'autore più prolifico per il 25° anno consecutivo. il suo score a fine 2022, si attesta a 19900 tavole. con l'albo di febbraio presumibilmente raggiungerà la ventimillesima tavola pubblicata a suo nome sulla serie della criminologa bonelliana. 
New entry nell'abo d'oro degli sceneggiatori più pubblicati di Martin Mystère. Con 316 tavole Giovanni Eccher vince il suo primo titolo. 
Claudio Chiaverotti, unico sceneggiatore di Morgan Lost, ne è ovviamente lo scrittore più prolifico anche in questa annata, e per l'ottava volta consecutiva. 
Bepi Vigna con 1150 tavole è l'autore più pubblicato su Nathan Never nel 2022. Con questo titolo, il nono, raggiunge Stefano Vietti come numero di "scudetti" neveriani. Nonostante il proprio primato personale in fatto di tavole pubblicate, Vigna non raggiunge però il record di pagine neveriane in un solo anno, che rimane dello stesso Vietti, scrittore nel 2006, di 1228 pagine del personaggio.

Giovanni Eccher quest'anno è stato lo scrittore principale di Martin Mystère è Nick Raider

Giovanni Eccher scrive per la seconda volta il suo nome in un'albo d'oro in questo 2022, grazie alle 423 tavole pubblicate su Nick Raider; le stesse attribuibili a Rigamonti visto che hanno firmato 4 albi a testa più uno a quattro mani; a quest'ultimo però vengono sottratte le 15 tavole anticipate sull'albetto del Free Comics Book Day del 2020, e quindi già conteggiate due anni or sono.  
Doppia apparizione anche per Boselli che con 1524 pagine, risulta anche il più pubblicato su Tex, per il quarto anno consecutivo e per la quattordicesima volta in carriera.
Moreno Burattini torna a primeggiare tra gli sceneggiatori di Zagor, dopo un anno di assenza. Per lui si tratta addirittura del 28° titolo.

Gli Anni Venti
Come per i personaggi torniamo a parlare della classifica del decennio. Siamo alla terza delle dieci tappe che ci diranno quali saranno gli sceneggiatori più pubblicati degli Anni venti del XXI secolo. Questa per ora la Top Ten della graduatoria che deriva dalla somma delle annate dal 2020 al 2022.


Ovviamente Boselli, almeno per ora, non teme rivali. Ruju e Vigna col risultato del 2022 guadagnano anche il podio virtuale del decennio. Segnaliamo i passi in avanti per Berardi e Rauch e l'arretramento di Burattini e Chiaverotti. Entra in Top Ten Vietti ai danni di Calza, sceso al dodicesimo posto.

All-Time

Nella graduatoria storica bonelliana (ovvero dal gennaio 1941 a oggi), segnaliamo che grazie alle tavole pubblicate quest'anno Berardi raggiunge l'ottavo posto scavalcando Manfredi; Vigna supera l'amico Medda al 14° posto; e Enoch scavalcando Lavezzolo raggiunge la 19a posizione.
Annata da ricordare per Vigna anche per aver superato la quota di 15.000 tavole pubblicate su albi bonelliani: è il 14° autore a superare questa soglia.

Anche per questa seconda parte è tutto. Se vi fosse sfuggita vi invitiamo a leggere la prima parte dedicata ai personaggi pubblicati nel 2022, e vi diamo appuntamento ai prossimi giorni con tutti i numeri dei disegnatori bonelliani e coi dati dei copertinisti, coloristi e albi speciali.

Saverio Ceri

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri. 

domenica 26 dicembre 2021

BONELLI 2021: BOSELLI XVIII

Diamo i numeri 70

di Saverio Ceri 

Bentornati a Diamo i numeri. In questa seconda puntata dedicata al riassunto annuale bonelliano in cifre, ci occuperemo degli sceneggiatori che hanno realizzato le 19661,67 tavole inedite pubblicate sulle testate dell'editore di Via Buonarroti in questi ultimi 12 mesi.

Mauro Boselli presenta la sua più recente fatica texiana: un'avventura di 440 pagine tra i ghiacci dell'artico.

Per gli sceneggiatori questo 2021 è stato quasi un anno da primato. Nonostante il calo delle pagine inedite pubblicate dalla casa editrice, di circa il 20% rispetto al record del 2019,  si registra negli ultimi 12 mesi un numero di scrittori coinvolti molto elevato. 81 sono infatti gli sceneggiatori che si sono alternati ai testi sugli albi bonelliani nell'ultimo anno. Si tratta del secondo miglior risultato di sempre nella ottantennale storia della SBE. Gli sceneggiatori alla loro prima esperienza bonelliana sono stati 10, due in più rispetto al 2020. Nella tabella sotto appaiono segnalati come esordienti anche se molti di loro hanno alle spalle già una discreta carriera in ambito fumettistico e non. Nella graduatoria qui sotto trovate tutti gli 81 sceneggiatori del 2021, incolonnati per numero di pagine inedite pubblicate; scoprirete a quali personaggi hanno collaborato e se il risultato degli ultimi dodici mesi è il loro Personal Best (PB verde se superato, PB giallo se eguagliato), oppure se, come dicevamo poc'anzi sono all’esordio in casa editrice (E). I numeri periodici che troverete sono figli di storie scritte a più mani o del fatto che da quest'anno i Bonelli Kids appaiono su Martin Mystère al ritmo di una striscia a numero (ovvero 0,33 tavole).
   


Il podio
Da quando esiste questa rubrica sulle pagine virtuali di Dime Web, abbiamo sempre commentato la vittoria di Mauro Boselli come scrittore più prolifico dell'annata bonelliana e quest'anno... non fa eccezione. Ancora una volta per l'undicesimo anno consecutivo, il diciottesimo in carriera, festeggiamo lo "scudetto" di Mauro Boselli. Si tratta anche del suo 18° podio consecutivo, 24° complessivo. Mauro oltre alle diciotto virtuali medaglie d'oro, può infatti vantare  anche cinque argenti e un bronzo conquistati nei suoi 35 anni di carriera bonelliana da sceneggiatore.
Al secondo posto, per la seconda annata consecutiva, Pasquale Ruju, principale collaboratore di Boselli su Tex, che sale sul podio per la settima volta in carriera. Il suo palmares bonelliano è composto da una medaglia d'oro conquistata nel 2010, quattro argenti e 2 bronzi, dal 1995, anno del suo esordio, a oggi.
A completare il podio un altro sceneggiatore che ha scritto nel 2021 per le testate di Aquila della Notte: Jacopo Rauch. Il principale collaboratore di Burattini su Zagor, grazie a un'annata record di quasi mille tavole pubblicate riesce a conquistare per la prima volta la virtuale medaglia di bronzo bonelliana degli sceneggiatori più prolifici dell'anno.

Jacopo Rauch, qui ritratto da Gianni Sedioli, con 978 tavole annuali stabilisce il suo record di tavole pubblicate su albi bonelliani. 

La Top Ten
Entrano nella classifica dei primi dieci sceneggiatori più pubblicati lo stesso Rauch e Zamberletti, che vi erano giunti prima di oggi solo una volta, entrambi nel 2018. Rientrano pure Manfredi, dopo un'anno di assenza, e Medda che non raggiungeva le zone alte dal 2015. Escono dalla Top Ten, Chiaverotti e Mignacco rispettivamente dopo cinque e tre anni di ininterrotta presenza, oltre che Perniola e Recchioni; di quest'ultimo nel 2021 non è stata pubblicata alcuna pagina.
Sempre parlando di Top Ten, Boselli è presente per la 29a volta, e ininterrottamente da 28 anni; Berardi è alla 27a presenza di cui le ultime 7 consecutive; Burattini arriva in Top Ten per la 26a volta di cui tre consecutive; Manfredi la conquista per la 21a volta; Ruju è ospite fisso da 8 anni e la raggiunge per la 17a volta in carriera; Medda arriva tra i primi dieci per la 9a volta , Enoch per la 7a, e Vigna per la 6a.

Giancarlo Berardi, un habituè della Top Ten bonelliana

I veterani
Tra gli scrittori pubblicati quest’anno il veterano è sempre Alfredo Castelli, giunto al suo 50°anno bonelliano, lo seguono Giancarlo Berardi che pubblica su albi SBE da 44 anni e Maurizio Mantero, che  ha esordito un paio d'anni dopo, quindi lo leggiamo su albi bonelliani da 42 anni; Tiziano Sclavi, invece è a quota 41. Festeggia col ritorno del suo Nick Raider, anche Claudio Nizzi, che collabora con la casa editrice esattamente da 40 anni.
Dopo il già citato Castelli, giunto al suo 45° anno consecutivo di pubblicazione, segnaliamo che Mignacco  viene pubblicato ininterrottamente da 35 anni, seguito da Vigna (34 anni), Chiaverotti (33), Boselli (30), Burattini (29), Berardi (28), Ruju (27), Vietti (26), Enoch (25), Barbato e Mantero (24), Faraci (21), Calza, Cajelli e Recagno (20).

I veterani Alfredo Castelli e Claudio Nizzi, in questo 2021 hanno festeggiato rispettivamente 50 e 40 anni in Bonelli.

Serie per serie
Proseguiamo con la lista degli sceneggiatori più pubblicati per ogni serie, almeno quelle con 300 tavole pubblicate nell'annata appena conclusa. Riportiamo qui sotto una tabella riassuntiva, con numero di tavole pubblicate, e numero di vittorie annuali relativamente alla serie in questione. 


Per Il Commissario Ricciardi che quest'anno registra il record di tavole pubblicate da quando è approdato in casa Bonelli, a prevalere sono, ex-aequo, la coppia Falco e Terracciano; entrambi nel 2021 hanno all'attivo la sceneggiatura di un volume da libreria e una storia da 48 tavole sul magazine da edicola. Per il primo, attualmente lo sceneggiatore più attivo sul personaggio, si tratta del quarto titolo; Terracciano invece "vince" per la seconda volta, dopo essersi già imposto nel 2018.
Su Dampyr, è ancora una volta Boselli, co-creatore del personaggio a risultare il più pubblicato. Complice il numero record di sceneggiatori impegnati sulla testata in un solo anno -ben undici- Boselli conquista il suo 21° titolo col numero di tavole minimo della storia della collana.
Dragonero: Enoch, per il terzo anno consecutivo lo sceneggiatore più pubblicato sulla collana che ha creato insieme a Vietti, riesce quasi a colmare il gap che lo separava dal collega. In questo momento sono solo undici, le tavole separano Vietti da Enoch in vetta alla graduatoria degli scrittori più prolifici del personaggio. 

Luca Enoch e Stefano Vietti co-creatori di Dragonero in questo momento hanno sceneggiato rispettivamente 6099 e 6110 tavole del personaggio. Solo undici pagine li separano.

Paola Barbato con il successo di quest'anno, il quinto in carriera, rafforza il suo terzo posto nella classifica degli sceneggiatori di Dylan Dog di tutti i tempi. Adesso precede di oltre mille pagine Chiaverotti, ma deve pubblicare almeno altre 1500 tavole se vuole insidiare il secondo posto di Ruju.
Come sempre scontata la vittoria di Berardi su Julia, dato che firma a quattro mani tutte le sceneggiature della serie.
Meno scontata l'affermazione di Castelli su Martin Mystère. Per il BVZA, che non risultava così prolifico dal 2016, si tratta infatti solo del quarto titolo di collana negli ultimi 16 anni, dopo aver prevalso per 23 volte nei 24 anni precedenti.
Inevitabile la vittoria di Chiaverotti su Morgan Lost essendo l'unico sceneggiatore della serie.
Seconda vittoria consecutiva per Vigna, sempre più leader nella graduatoria all-time degli scrittori più prolifici di Nathan Never: Ora precede Vietti di oltre 2000 tavole.
Rigamonti chiude l'esperienza con Odessa risultando per il terzo anno su tre lo scrittore più pubblicato. 
Su Tex, terza "vittoria" consecutiva per Boselli che rafforza il terzo posto nella graduatoria storica degli scrittori del Ranger. I primi due, Nizzi e G.L. Bonelli, distano ancora ottomila tavole.
Per la seconda volta Rauch scalza Burattini dal gradino più alto del podio di Zagor, e rafforza col risultato del 2021, il suo quinto posto nella graduatoria degli sceneggiatori più prolifici dello Spirito con la Scure. 

Paola Barbato, la più prolifica scrittrice annuale di Dylan Dog, viene pubblicata ininterrottamente da 24 anni su albi bonelliani

Gli Anni Venti
Come per i personaggi torniamo a parlare della classifica del decennio. Siamo alla seconda delle dieci tappe che ci diranno quali saranno gli sceneggiatori più pubblicati degli Anni venti del XXI secolo. Questa per ora la Top Ten della graduatoria che deriva dalla somma delle annate 2020 e 2021.


Ovviamente domina Boselli, inseguito a oltre 1300 tavole di distanza da Ruju. Nella lotta per la  virtuale medaglia di bronzo del decennio prevale, per il momento, Burattini.  

All-Time

Nella graduatoria storica bonelliana (ovvero dal gennaio 1941 a oggi), segnaliamo che grazie alle tavole pubblicate quest'anno Ruju raggiunge l'11° posto scavalcando Vietti; Medda e Vigna superano Sclavi e raggiungono rispettivamente il 14° e il 15° posto. Doppio soprasso per Enoch che raggiunge il 20° posto scavalcando Antonio Serra e Mantero.
Annata da ricordare anche per Manfredi e Berardi che superano la quota di 25.000 tavole pubblicate su albi bonelliani

Anche per questa seconda parte è tutto. Se vi fosse sfuggita vi invitiamo a leggere la prima parte dedicata ai personaggi pubblicati nel 2021, e vi diamo appuntamento ai prossimi giorni con tutti i numeri dei disegnatori bonelliani e coi dati dei copertinisti, coloristi e albi speciali.

Saverio Ceri

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.