lunedì 28 febbraio 2022

SECRET ORIGINS: MISTER NO 70

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


Entra nel vivo l'avventura di Castelli e Bignotti che ci racconta degli eccessi hollywoodiani trasferiti nella giungla amazzonica. Mister No accompagna nella foresta la troupe dei cineasti statunitensi per girare Olocausto-Indio, un film documentario, ma a causa dei sadici eccessi del regista, dello scrittore e del protagonista, tutto il gruppo si ritrova nei guai. Al termine dell'albo dopo vari episodi drammatici, tra cui la morte di Turax, aspirante attore locale, ucciso da un anaconda sotto l'occhio delle telecamere, l'albo termina con l'intera troupe in fuga dal villaggio degli indios Tucuna a causa di un tentativo di violenza, perpetrato dal regista ai danni di una giovanissima indigena.


L'albo originale è del marzo 1981 ed è ispirato, come ci racconta Fabio Licari nell'introduzione del volume della Gazzetta dello Sport, al film Cannibal Holocaust diretto da Ruggero Deodato e uscito l'anno precedente.
Nella copertina dell'edizione attualmente in edicola in abbinamento con la rosea, segnaliamo lo "svelamento" di tutta la zona superiore del disegno, in parte coperto del titolo nell'albo originale e in parte disegnata per l'occasione.
La ristampa, uscita 14 anni dopo, si segnala invece per la mancanza di disegno rispetto all'originale; in particolare notiamo l'assenza del megafono delle mani del regista. 


La stessa posizione della mano del regista, a stringere il nulla, la ritroviamo sulla cover, completamente ricolorata, dell'edizione della If che ha usato questa immagine per il 35° albo della sua ristampa, datato marzo 2010.


Qualche piccolo ritocco a china per la versione francese di questa cover, utilizzata dell'editore transalpino di Mister No per il numero 85 della collana, intitolato Le roi de l'horreur, Il re dell'orrore, riferendosi ovviamente al regista senza scrupoli, preso a pugni da Jerry nell'illustrazione di cui ci stiamo occupando.


Chiudiamo con la cover di Lunov Magnus Strip, la collana jugoslava che pubblicava le avventure di Mister No. Questa lunga avventura apparve sui numeri dal 730 al 732, il primo dei quali presenta la cover di Cinema Crudele, ma porta il titolo della prima parte dell'avventura apparsa in chiusura dell'albo italiano precedente: Ciak! Si gira! Quasi superfluo sottolineare l'ennesima scomparsa del quadrifoglio dalla manica del giubbotto di Jerry.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.

sabato 26 febbraio 2022

THE DARK SIDE OF TEX! "M", XIV PARTE: "IL MAESTRO" (2a)

di Massimo Capalbo

Prosegue con la quattordicesima parte della lettera "M" il nostro dizionario bonelliano "The Dark Side of Tex", creato e scritto dal super-esperto Max Capalbo; TDSOT è dedicato ai mostri, all'orrore e alla magia presenti nella saga di Aquila della Notte. Torniamo adesso a occuparci del "super-criminale" deforme il Maestro, uno dei più apprezzati della saga di Tex. Non ci resta che augurarvi buona lettura e... mille spaventi! (f.m. & s.c.)




LEGENDA

  • I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’opera. Fanno eccezione i nomi del protagonista della serie, TEX, e quelli dei suoi pards – KIT CARSONTIGER JACKKIT WILLER - che sono sempre scritti in questo modo, tranne quando sono inseriti nei crediti di una storia o fanno parte del titolo di un libro (ad esempio: Atlante di Tex). 
  • Con l’unica eccezione di TÉNÈBRES, RAPHAEL, i personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con la loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.:TAGLIATORE DI TESTE invece che BARRERA, JUANSVENTRATORE invece che BARLOW, SALLY).
  • Alcuni personaggi sono stati indicati con il soprannome piuttosto che con il nome vero (ad es.: COLORADO BELLE invece che MORROW, ALICEEL MORISCO invece che JAMAL, AHMED). Riguardo al citato EL MORISCO, la voce a lui dedicata è stata inserita sotto l’iniziale del soprannome vero e proprio – quindi la M -, invece che sotto la E, cioè l’iniziale dell’articolo. 

Per quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia alla memoria dei lettori in modo più efficace (anche se, in alcuni casi, il nostrotitolo non coincide con quello usato abitualmente dai lettori). Ad esempio, la storia dei nn. 265-268 viene indicata con il titolo del n. 267, Tex contro Yama, perché esso è, per l’appunto, più rappresentativo rispetto a L’ombra di Mefisto (n. 265), La strega (n. 266) e I Figli del Sole (n. 268).





Nota sui collegamenti ipertestuali

The Dark Side of Tex è un "lavoro in corso" che si svilupperà nei prossimi mesi, abbracciando numerosi post - uno per ogni lettera dell'alfabeto - fino ad arrivare alla conclusione. I collegamenti ipertestuali fra le varie voci non saranno dunque possibili tutti e subito... e vi spieghiamo subito perché! Collegheremo con link diretti ogni riferimento ad altre voci dell'opera partendo necessariamente dalle voci già apparse. Ci preme dunque ribadire e sottolineare che, non essendo possibile creare link a post futuri, ricostruiremo tutti i link a ritroso solo quando sarà possibile. I link saranno però sempre e soltanto fra URL diverse e non all'interno di uno stesso post. Vorrete perdonarci (e segnalarci!) eventuali errori e omissioni! I link - essendo come abbiamo detto sopra fra URL diverse - porteranno sempre e comunque all'inizio di un altro post e non esattamente alla voce di riferimento. Per facilitare fin dall'inizio l'uso dell'opera, abbiamo creato una pagina apposita di collegamenti alle varie voci, alla quale potete accedere dovunque siate, andando sotto al logo Dime Web: anche in questo caso il link vi porterà al post giusto, scorrendo il quale troverete in un attimo la voce cercata!



M14


MAESTRO (parte II)

Il diabolico Andrew Liddel ritorna ne L'ombra del Maestro (M. Boselli [sog.&scen.] - M. Dotti [dis.], nn. 696-699), prima avventura texiana ambientata a New York. In essa, Boselli si riallaccia non solo a Wild West Show, ma anche ad un'altra sua storia, ovvero El Supremo (M. Dotti [dis.], nn. 637-640), dalla quale recupera l'indovinato villain Nick Castle, abilissimo con le pistole e i travestimenti. In altre parole, L'ombra del Maestro vede un team-up - il primo del genere nella saga - tra due nemici del Ranger: Liddel e Castle, appunto. E' proprio il secondo a far evadere, con un piano rocambolesco, lo scienziato pazzo dal Louisiana State Penitentiary, salvandolo dall'impiccagione e ingannando TEX e CARSON, invitati dal governatore ad assistere all'esecuzione. A dire il vero, TEX non tarda a mangiare la foglia e, assieme al suo pard, si lancia subito all'inseguimento dell'evaso e dei suoi complici (oltre a Castle, c'è pure il braccio destro di costui, il possente Muggs), i quali però gli sfuggono e s'imbarcano appunto per New York. Qui, Castle - che ha con sé il ricco bottino del defunto El Supremo - rileva l'enorme e lussuoso Eden Palace, dove, sotto falso nome, dà inizio a una lucroso attività a base di esibizioni in costume e freak show. Poiché il Maestro, a causa del suo volto mostruoso, non passerebbe inosservato nemmeno in una grande metropoli come quella newyorkese, l'Eden Palace costituisce per lui un rifugio perfetto; infatti, mascherato da Abominevole uomo del Tibet (una delle attrazioni del suddetto freak show), egli può celare il suo vero aspetto e organizzare in tutta tranquillità il suo progetto criminale. Progetto che consiste nel prendere il dominio di tutte le gangs della città (tra cui, le realmente esistite Whyos, Smoky Hollow Gang e Hook Gang), uccidendone i capi in modo crudele, ossia gettando loro addosso il suo terribile veleno, il liquido contenente i letali bacilli che, come sappiamo, deformano in maniera orribile il volto delle vittime.


Tex 696, ottobre 2018. Disegno di Villa

Faccia a faccia tra Tex e il Maestro nel Louisiana State Penitentiary – TEX 696, p. 37


Il Maestro, appena evaso, con i suoi liberatori Nick Castle (ancora travestito da guardia carceraria) e Muggs – TEX 696, p. 55


Pat Mac Ryan accetta la proposta del subdolo Castle, alias Mick Crane – TEX 696, p. 91


L'immensa e affollatissima New York lascia basiti Tex e (soprattutto) Carson – TEX 696, p. 99


Tex 697, novembre 2018. Disegno di Villa

Il primo incontro tra i due pards e l'Ispettore capo Byrnes - TEX 697, p. 13


Una delle vittime “illustri” del Maestro: Jack MacManus, capo dei famigerati Whyos – Tex 697, p. 22


I membri di spicco della gang dei Whyos in una foto dei primi anni '80 dell''800, quando la banda newyorkese era al suo apice


Il Maestro e Castle sterminano la Hook Gang - TEX 697, p. 36



Su consiglio di Buffalo Bill (che ha associato questi delitti con quelli compiuti a suo tempo dal Maestro a New Orleans), l'Ispettore capo della polizia di New York, Thomas F. Byrnes, chiama TEX e CARSON, i quali, giunti nella metropoli, non sanno ancora che Castle ha ingaggiato come pugile uno dei loro più cari amici, l'irlandese Pat Mac Ryan (che, ovviamente, è all'oscuro delle reali intenzioni di Castle). All'inizio, i rapporti tra i due Rangers e Byrnes non sono per nulla facili: mentre i Nostri sono certi che ad uccidere i capi delle gangs newyorkesi siano stati il Maestro e il suo complice, il poliziotto è convinto invece che dietro i succitati omicidi ci siano le Tong di Chinatown. In realtà, Liddel ha sottomesso anche queste ultime (o almeno così crede), ricorrendo, oltre che al suo veleno, ad un sinistro travestimento: quello dello Jangshi, demone vampiro del folklore cinese. Low Yet, membro anziano del consiglio delle Tong, finge di obbedire al mad doctor, ma si allea segretamente con TEX, fornendogli preziose informazioni sulle mosse di Liddel/Jangshi. Ignaro di ciò, il Maestro invia un messaggio a Byrnes, in cui minaccia di avvelenare l'acqua di New York se, entro una settimana, non gli verranno consegnati due milioni di dollari. Per rendere più concreta la sua minaccia, Liddel infiltra i suoi alleati Dusters (una gang - anch'essa storicamente esistita - i cui membri fanno uso di cocaina) e il fido Castle tra gli spettatori della commedia - al Bowery Theatre di Manhattan - nella quale TEX e CARSON hanno accettato di recitare. Informati in tempo da Low Yet, i Nostri - coadiuvati, oltre che dagli agenti di Byrnes, da Annie Oakley e Ned Buntline (il famoso autore di dime novels che ha scritto per loro la commedia in questione) - sgominano i Dusters, impedendo loro di compiere, con il veleno del Maestro, una vera e propria strage (Castle riesce però a scappare). Sempre grazie al vecchio cinese, TEX e compagni vengono a conoscenza del successivo piano di Liddel e Castle, o meglio: del piano che Low Yet medesimo, dando prova di grande astuzia, ha proposto al pistolero, che lo mette in atto con l'aiuto di Muggs.


Travestitosi da Jangshi, il Maestro terrorizza i capi delle Tong – TEX 697, p. 49


Castle e Muggs, alias Alexei e Roscoff, si esibiscono sul palco dell'Eden Palace – TEX 697, p. 60


Tiny Tom toglie al Maestro la finta peluria dell'Abominevole uomo del Tibet – TEX 697, p. 64


Tex 698, dicembre 2018. Disegno di Villa

Tex a colloquio con Low Yet - TEX 698, p. 11


Tex e Carson si esibiscono assieme a Buffalo Bill sul palco del Bowery Theatre – TEX 698, p. 75


Tex cattura un Duster – TEX 698, p. 82


Carson ritrova sul palco la bella Annie Oakley, per la quale ha un debole – TEX 698, p. 88


Travestito da Liddel, il capo dei Dusters minaccia di gettare la boccetta del veleno sul pubblico del Bowery Theatre - TEX 698, p. 101



Fingendosi operai polacchi, Castle e il suo degno compare avvelenano l'acqua di due cisterne: quella di un palazzo della ricca Madison Avenue e quella di un caseggiato popolare di Little Italy. Intervenendo tempestivamente, Byrnes e i pards sventano l'attentato, ma, per evitare che il Maestro e il già sospettoso Castle si accorgano del doppio gioco di Low Yet, viene diffusa la falsa notizia che tre persone sono state infettate (di cui due morte) e che il sindaco di New York intende cedere al ricatto di Liddel. Arriva quindi il giorno dell'incontro di pugilato organizzato da Castle, incontro che vede affrontarsi, nel prestigioso Madison Square Garden, Pat Mac Ryan e il nero Johnny Jones. Ben sapendo che la presenza dell'irlandese attirerà TEX e CARSON, il Maestro incarica il suo complice - che, adeguatamente travestito, farà da secondo al pugile - di avvelenare l'acqua con cui detergerà Pat negli intervalli del match. Quando vedranno, dopo il primo round, il loro amico vittima dei sintomi del morbo, accorreranno sul ring!... - dice Liddel a Castle - ...E allora subiranno la sua stessa sorte! Ma non voglio che muoiano subito! Voglio che portino a lungo sul viso i segni della malattia e che siano, come me, oggetto di scherno e d'orrore!. Tuttavia, all'incontro si presenta il solo CARSON, in compagnia di Byrnes; TEX, infatti, seguendo il suo sesto senso e le informazioni di Low Yet, si reca proprio all'Eden Palace e, vedendo l'Abominevole, intuisce subito che questi è il Maestro. Mentre il Ranger, penetrato nel nascondiglio di Liddel, costringe costui alla fuga attraverso il passaggio segreto che conduce ad un sotterraneo dei Five Points (il famigerato quartiere non lontano da Chinatown); CARSON, al Madison Square Garden, avverte in tempo Pat e, con il suo aiuto, riesce a catturare sia Castle (il quale finisce contaminato dalla stessa acqua avvelenata e si salva solo grazie all'antidoto fornitogli dal Maestro) che Muggs. Poi, assieme all'irlandese ed a Byrnes, raggiunge TEX nel sopracitato sotterraneo e, con lui, va all'inseguimento di Liddel, il quale, dopo essersi sbarazzato di alcuni cinesi che avevano tentato di fermarlo e aver quindi scoperto l'inganno di Low Yet, si è diretto, a bordo di una barca, a Central Park.


Tex 699, gennaio 2019. Disegno di Villa

Ancora ignaro del doppio gioco di Low Yet, il Maestro crede che il piano di Castle abbia avuto successo - TEX 699, p. 61


Travestito da Abominevole, il Maestro spia Tex – TEX 699, p. 72


Castle avvelena l'acqua destinata a Pat – TEX 699, p. 74


La Donna Barbuta conduce Tex allo stanzino del Maestro – TEX 699, p. 75


Pat colpisce Castle con il secchio dell'acqua avvelenata – TEX 699, p. 84


L'irlandese mette ko Muggs – TEX 699, p. 87


Scambiandolo per Tex, il Maestro uccide con il suo veleno uno degli ultimi Dusters. La vignetta superiore ricorda, crediamo volutamente, la copertina del n. 310, “La minaccia invisibile”, la prima storia in cui compare Liddel. – TEX 699, p. 93


Uno scorcio dei Five Points, il quartiere più pericoloso della New York di fine '800-inizio '900


Deciso a uccidere migliaia di newyorkesi, il Maestro si dirige verso il lago di Central Park – TEX 699, p. 102



Giacché il lago del parco è uno dei serbatoi di acqua potabile di New York, il Maestro ha intenzione di contaminarlo con l'ultima boccetta di veleno rimastagli. Servendosi della sua arma preferita, un fucile a canne mozze caricato a mitraglia, il mad doctor uccide i poliziotti di guardia e corre verso il lago, ma il sopraggiunto TEX lo blocca, sparandogli prima a una gamba, poi alla mano con cui tiene la boccetta, che va in frantumi. In quel preciso momento, arrivano sul posto altri agenti, i quali, desiderosi di vendicare la morte dei colleghi, crivellano di colpi il Maestro, uccidendolo (o almeno così pare). Non è ancora finita: Castle riesce a fuggire dalla carrozza della polizia dopo essersi travestito da infermiere e aver ferito un agente (a cui prende la pistola). Il caso vuole, però, che venga riconosciuto per strada da uno dei freaks dell'Eden Palace, il nano Tiny Tom, che è in compagnia Pat Mac Ryan, diventato suo grande amico. Vistosi scoperto, Castle estrae la pistola, ma, prima che possa far fuoco, Pat lo stende con uno dei suoi tremendi cazzotti.


Curiosità: L'ombra del Maestro è una storia ricca di personaggi (com'è tipico di Boselli) e di interessanti citazioni. Cominciamo proprio da Andrew Liddel, villain che racchiude in sé la figura dello scienziato pazzo e del freak. Come dice ai due pards mister Oldfield, il direttore del Louisiana State Penitentiary, il morbo che ha colpito il Maestro è progredito; infatti, il suo volto è diverso da quello che aveva nelle due precedenti storie, e ricorda non poco il volto del gobbo Quasimodo impersonato da Charles Laughton nel film Notre Dame (William Dieterle, 1939).


Tex manda in frantumi l'ultima boccetta di veleno del Maestro – TEX 699, p. 106


Gli agenti “giustiziano” il Maestro – TEX 699, p. 107


Pericoloso fino all'ultimo, Castle scappa dalla carrozza della polizia – TEX 699, p. 109


Pat stende Castle con un poderoso cazzotto – TEX 699, p. 113


Charles Laughton truccato da Quasimodo in Notre Dame (William Dieterle, 1939)


Uno degli hairy men che venivano esibiti nei freak show di fine '800 


Gli indimenticabili protagonisti di Freaks (Tod Browning, 1932)


Locandina originale de Il fantasma dell'Opera (Rupert Julian, 1925), la più riuscita trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Gaston Leroux (1909)


Un fotogramma del film di Arthur Lubin (1925): il Fantasma (Claude Rains) si appresta a far precipitare il lampadario sul pubblico dell'Opera di Parigi.




Per quanto riguarda poi il travestimento scelto dal Maestro, è evidente il riferimento agli individui affetti da ipertricosi e noti come hairy men che, assieme ad altri “mostri”, venivano esibiti appunto nei freak show da impresari circensi come il celebre Phineas Taylor Barnum, non a caso menzionato a p. 65 del n. 697 (Il grande P.T Barnum ci ha offerto una bella sommetta per comprarselo!, dice Castle a Liddel, riferendosi all'Eden Palace). L'importanza che i “fenomeni da baraccone” hanno in quest'avventura - basti citare, oltre al simpatico Tiny Tom, la gentile Donna Barbuta che conduce TEX allo stanzino del mad doctor - fa subito venire in mente il film Freaks (Tod Browning, 1932), ambientato in un circo e interpretato da veri individui deformi. Restando sempre in tema cinematografico, merita segnalare la sequenza - ambientata nel Bowery Theatre e ripresa anche nella copertina del n. 698 - in cui il capo dei Dusters (Monkey Shines), travestito da Liddel, si aggrappa all'enorme lampadario e minaccia di gettare la boccetta del veleno sul pubblico. Essa richiama, con le dovute differenze, le scene de Il fantasma dell'Opera di Rupert Julian (1925) e di Arthur Lubin (1943) in cui il personaggio del titolo - pure lui, come il Maestro, sfigurato in volto - fa cadere il lampadario del teatro parigino sulla platea. Boselli deve amare molto il bellissimo film del 1925 (dove il Fantasma è interpretato da uno straordinario Lon Chaney), visto che lo ha citato anche in una storia di Zagor del 1997-98, Il Clan delle Isole (M. Laurenti [dis.], nn. 389-391).

Passiamo ora ai personaggi storici che compaiono nella storia. Oltre ai già citati Buffalo Bill, Thomas F. Byrnes, Annie Oakley (già vista in Wild West Show) e Ned Buntline (con tanto di Buntline Special, la sua colt dalla lunghissima canna), troviamo il miliardario John Jacob Astor e il cuoco George Crum. Il primo, proprietario del lussuoso albergo - l'Astor House - in cui alloggiano TEX e CARSON, assiste, assieme alla moglie, alle esibizioni dei due pards al Bowery Theatre; il secondo, serve personalmente ai Nostri, proprio nel ristorante dell'Astor, le sue rinomate patatine fritte.


Thomas F. Byrnes (1842-1910), capo della divisione investigativa della polizia di New York dal 1880 al 1895


Ned Buntline tiene sotto tiro i cinesi delle Tong con la sua Buntline Special (questa scena precede, ovviamente, l'alleanza di Tex con Low Yet) – TEX 697, p. 8


Edward Zane Carroll Judson, meglio noto come Ned Buntline (1823-1886)


Colt Buntline Special con la canna di 12 pollici (ma un altro modello di questo revolver aveva la canna di ben 16 pollici!). Secondo la leggenda, anche il celebre Wyatt Earp ne possedeva una.


John Jacob Astor III (1822-1890)


Nell'Astor House, Tex esprime all'amico Buffalo Bill il suo stupore davanti allo sfarzo della sua stanza – TEX 696, p. 100


Tex e Carson assaggiano le famose patatine fritte di George Crum – TEX 696, p. 108


Un giovane Thomas Alva Edison (1847-1931) con il suo fonografo


Byrnes, Tex e Carson ascoltano il messaggio del Maestro grazie alla recentissima invenzione di Edison – TEX 699, p. 41


044: Davanti all'incredulo Carson, il sergente MacCoy telefona alla centrale – TEX 697, p. 77



Viene solo menzionato, invece, Thomas Alva Edison, il quale ha regalato a Byrnes una delle sue più note invenzioni, il fonografo. Grazie a esso, il poliziotto riesce ad ascoltare, davanti a TEX e ad uno sbigottito CARSON, il messaggio inviatogli dal Maestro sull'apposito cilindro di ottone. A proposito di invenzioni che all'epoca erano recentissime, si fa senz'altro ricordare la scena in cui l'agente MacCoy telefona alla centrale di polizia di Mulberry Street, facendo sbalordire il solito CARSON, che dice a TEX: Parla a quella specie di scatola?... Gli ha dato di volta il cervello?. E' la prima volta in vita loro che i Nostri vedono un telefono, sebbene GL avesse inserito ben tre di questi apparecchi in due dei primissimi albi della serie: Satania! (n. 5) e Il patto di sangue (n. 7). Un vistoso quanto simpatico anacronismo che fa il paio con l'automobile guidata (e distrutta) da Pat Mac Ryan nel n. 34, Sinistri incontri. Tornando alla scena “telefonica” della presente avventura, vale la pena di riportare ciò che MacCoy dice ai Rangers: Credete a me, il telefono è un giochetto divertente, anche utile per noi poliziotti... ma non capisco quelli che se lo mettono in casa! E non potrà mai soppiantare il telegrafo!. Un perfetto esempio di quelle che vengono chiamate “ultime parole famose”.


Massimo Capalbo

N.B. Trovate i link alle altre voci di The Dark Side of Tex nella pagina dedicata ai dizionari bonelliani e nella vecchia pagina del Navigatore!