venerdì 26 aprile 2019

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 57

di Saverio Ceri
Nuova puntata dedicata alle vicende più o meno segrete che si celano dietro alle cover della collana Tex Classic. 
Stavolta il quattordicinale a colori dedicato a Aquila della Notte ci ripropone i sei albetti che vanno dal n.13 al n. 18, gli ultimi della nona serie a striscia del Ranger usciti nella primavera del 1955. Gli stessi episodi furono raccolti nei numeri 23 e 24 della terza serie di Albi d'Oro di Tex nel febbraio del 1957, anche in questo caso si tratta degli ultimi due albi della serie. Ed è proprio dal n.24 che la copertina di questo classic proviene. Qui sotto sia la copertina del 1957 che quella del 2019.



Una puntata decisamente breve,  ma già dal prossimo numero con l'ingresso nella decima serie delle strisce, corrispondente alla quarta degli albi d'oro, non mancheranno spunti per riscoprire molte curiosità delle cover texiane della seconda metà del secolo scorso.

Saverio Ceri

N.B. Trovate i link alle altre Secret Origins in Cronologie & Index!


lunedì 22 aprile 2019

ZAGOR & CICO... DOLCI CONSORTI!

di Filippo Pieri

Su "Enigmistica PIÙ" n. 16, Anno 4, del 24 Aprile 2019, a pagina 36, c'è un "Rebus" con protagonisti Zagor e Cico. I due sono a braccetto - in un'interpretazione della celeberrima immagine di Gallieno Ferri oggetto del poster allegato a "Zagor" n. 90 ("Zenith" 141) del dicembre 1972 - e la soluzione dell'enigma pare ironizzare proprio su questo!

Zagor e Cico disegnati da Il Tram (?)
L'immagine originale (1972), dove Zagpr ha il braccio alzato.


N.B. Trovate i link agli altri appuntamenti enigmistici bonelliani su Interviste & News!

domenica 21 aprile 2019

IL PERSONAGGIO CREATO DA GUIDO NOLITTA

di Filippo Pieri

Su "Enigmistica MIA" n. 16, anno 2, del 22 Aprile 2019, c'è una citazione bonelliana. Infatti all'interno del "Cruciverba" a pagina 33 il 10 orizzontale chiede: Il personaggio creato da Guido Nolitta. Visto che gli spazi sono cinque e che il 10 verticale si riferisce alle zanzare la soluzione nolittiana non può che essere...


N.B. Trovate i link agli altri enigmi bonelliani su Interviste & News!

sabato 20 aprile 2019

IL MOSAICO DI TEX

di Filippo Pieri

Sulla "Settimana Enigmistica" n. 4132 del 4 Giugno 2011, a pagina 32, troviamo la rubrica "Il mosaico". Tra le "Definizioni B" c'è Il Willer dei fumetti. Nell'immagine più in basso la soluzione.




N.B. Trovate i link ad altri bonellian-enigmi su Interviste & News

giovedì 18 aprile 2019

DIME WEB INTERVISTA CASTY! (LE INTERVISTE LXVIII)

a cura di Elio Marracci



Casty nel 2016

Andrea Castellan, in arte Casty, è un fumettista nato a Gorizia nel 1967. Comincia a scrivere e disegnare avventure di Topi & Paperi all'età di dieci anni, arricchendole di splendide copertine realizzate con la sua variopinta collezione di pastelli. Una volta pronte, le storie venivano “affittate” agli amici, ma solo per pochissimo tempo e dietro congruo compenso, il che gli fa nascere l'idea che forse il fumetto avrebbe potuto diventare un mestiere per il suo futuro. Così, preso il diploma di Maestro d'Arte, manda i suoi lavori a una lunga lista di editori e di lì a poco comincia a collaborare stabilmente con la Acme di Silver, dando vita a una lunga serie di strisce di Cattivik e Lupo Alberto. Nel frattempo però, non ha abbandonato il vecchio sogno di lavorare per "Topolino". Così dal 2002 comincia a collaborare con la redazione del noto periodico scrivendo e disegnando storie dalle trame avvincenti e dallo stile inconfondibile. Tra i numerosi personaggi da lui creati per il mondo Disney figurano: Estrella Marina, Vito Doppioscherzo, Eurasia Tost, Uma, gli Iperborei, Aljoska, Tabìa Anirudda, Pippo Gian Frusaglia e Anton Rebeliot. Il suo Topolino, un po' timido e indifeso, ma generoso e determinato nell'aiutare chi subisce soprusi, ricorda quello di Romano Scarpa, a cui liberamente si ispira. L'artista ha voluto rispondere ad alcune domande che gli ho posto. Quindi senza indugiare oltre lascio a lui la parola! (e.m.)



DIME WEB - Per i lettori che non ti conoscono potresti presentarti in due parole?


CASTY - Ciao a tutti, sono Casty, ho 52 anni e scrivo e disegno avventure per "Topolino" dal 2002.


Casty e Bonfatti, dalla ACME alla Disney



DW - Come è nata in te la passione per il fumetto e l'illustrazione?

CY - Amavo scrivere e disegnare fin da piccolo: disegnavo ovunque c'era uno spazio, ma soprattutto mi piaceva inventare e creare storie. Le mie primissime avventure risalgono addirittura al periodo delle elementari, e facevo un po' di tutto: storie con personaggi Disney, western e cose di robottoni giapponesi.


DW - Quali studi hai fatto?

CY - Ho il diploma di Maestro d'Arte.


DW - Da dove prendi spunto per le tue storie?

CY - Dovunque capiti. Da libri letti, film, altri fumetti, articoli di giornale. Soprattutto Internet è una fonte inesauribile di ispirazione. Sono sempre alla ricerca di notizie “misteriose” che possano ispirare una qualche trama thriller o di fantascienza.


DW - C'è un motivo particolare per cui firmi i tuoi lavori con uno pseudonimo?

CY - “Casty” era il soprannome con cui mi chiamavano da piccolo i compagni di scuola, e questo è proseguito poi alle Medie, alle Superiori e anche nei posti in cui lavoravo... Mi piace, e lo usavo come pseudonimo anche nei primissimi fumetti di cui parlavo prima.


Casty vince il Premio Bottaro nel 2011


DW - Sei sia sceneggiatore, sia disegnatore di storie a fumetti. Quale delle due attività è più nelle tue corde?

CY - Amo entrambe, anche se sicuramente sono meglio come scrittore che come disegnatore. Ho sempre rimpianto di non aver avuto un maestro, a fianco, che mi insegnasse il mestiere.


DW - Sei autore esclusivamente di fumetto comico. Non hai mai pensato di rivolgere la tua arte a storie realistiche o addirittura alla narrativa tout court?

CY - Si, anzi in realtà la mia ambizione agli inizi era diventare proprio un autore di fumetti realistici. Fu quasi per caso che mi ritrovai a fare del fumetto comico, quando iniziai la mia carriera su "Cattivik" e poi "Lupo Alberto". Scoprii però che mi piaceva un sacco, e che mi veniva anche abbastanza bene. Per cui poi non ho mai più provato a cimentarmi col realistico.


DW - Dopo gli esordi su "Lupo Alberto" e "Cattivik", agli inizi degli anni 2000 arrivi alla Disney. Puoi raccontare ai lettori le tappe che ti hanno portato ad approdare alla casa di Topolino?

CY - Verso l'inizio degli anni 2000 lavoravo con costanza sia su "Cattivik" sia su "Lupo Alberto": avevo anche iniziato a disegnare le mie prime storie per il Genio del Male, ma... sentivo che mi mancava qualcosa. Continuavano a restarmi nel cassetto tutte quelle idee per avventure gialle, thriller e di fantascienza che amavo tanto scrivere. Così pensai di adattarne alcune proprio per Topolino: preparai i soggetti e li spedii alla redazione. Dopo un paio di settimane mi risposero, approvandomi uno dei soggetti, e lì iniziò la mia avventura in Disney. Quello fu un periodo molto intenso, perché mi ritrovavo a lavorare per tre testate contemporaneamente. Tuttavia, gradualmente, abbandonai abbastanza a malincuore il Lupo e Cattivik per potermi dedicare esclusivamente a Topolino.

Un immortale classico di Scarpa nel DNA di Casty


DW - Nell'ultimo periodo di attività hai legato il tuo nome al disegnatore Massimo Bonfatti. Come vi dividete il lavoro che porta ad una storia finita? Vuoi parlarcene?

CY - Con Massimo abbiamo lavorato su decine di storie per Cattivik, da inizio anni '90 fino alla chiusura della testata, nel 2005. Ritrovarci quindi dopo dieci anni, nel 2015, per fare assieme una nuova storia, stavolta con Topolino, è stato come fare una rimpatriata tra vecchi amici. Abbiamo un sistema di lavoro piuttosto complicato, che comprende interventi di uno sulle tavole dell'altro, in continuazione: essendo però che ognuno lavora nel proprio studio, a centinaia di km di distanza, non si può dire che sia la maniera ottimale per lavorare. Diciamo che per il piacere di firmare assieme una storia, una volta ogni tanto, si può anche procedere così.


DW - Esiste una pubblicazione o un personaggio, anche non tuoi, che hai amato sopra ogni altro?

CY - Sicuramente il "Classico Disney" che contiene Topolino e la dimensione Delta, con la prima apparizione di Atomino Bip Bip, uno dei miei personaggi preferiti. Però se devo indicare un altro fumetto fondamentale, scelgo senz'altro Nausicaa di Myazaki: una folgorazione, per me.


DW - Anche se so che tutti i figli "so' pezz'e core", vorrei che tra i numerosi personaggi che hai creato per le storie Disney menzionassi i tre che preferisci.

CY - Be', direi il trio Eurasia Tost, Estrella Marina e Uma, l'agente del futuro. Sono tre personaggi che hanno significato molto per me e, mi accorgo, anche per molti lettori.


Eurasia Tost, creatura di Castt, cover girl su "Topolino"



DW - Solo due avventure delle molte che hai scritto e disegnato per Topolino sono ambientate nell'universo di Paperopoli. Perché?

CY - Ed entrambe sono state fatte su richiesta specifica della redazione. Ebbene si, preferisco scrivere avventure con Topolino: da piccolo non era così, anzi le mie primissime storie erano tutte con protagonisti i Paperi. Però oggi mi sento molto più attratto dal personaggio di Topolino, dalle dinamiche che ha con i suoi amici e pure con i suoi nemici.


DW - Sei autore di Topin Mystère, la storia in cui avviene la "disneyzazzione" del bonelliano Martin Mystère. Puoi raccontare la genesi di questa avventura? Che indicazioni hai avuto dal creatore del personaggio originale, Alfredo Castelli?

CY - L'idea della "disneyzzazione" è nata da Alfredo Castelli, durante un pranzo in cui ci siamo casualmente incontrati. Da lì, ho iniziato a rimuginare su cosa sarebbe potuto succedere in questa ipotetica avventura e, nel giro di poche ore, il progetto era quasi pronto. Poi ovviamente c'è stato il lavoro di scrittura e sceneggiatura vero e proprio, però le basi della storia sono nate in un pomeriggio. A Castelli è piaciuto tutto subito, tant'è che alla fine era felicissimo di non aver dovuto fare praticamente nulla!


Topin Mystère, da Castelli a Casty!


DW - Oltre a Romano Scarpa, di cui sei considerato l'erede, quali sono gli artisti che ti ispirano?

CY - Gottfredson e compari, e poi Barks, Pezzin, Cimino, Cavazzano... da ognuno dei grandi maestri Disney cerco di prendere qualcosa, talvolta riuscendoci e a volte no. In generale comunque mi sento ispirato da tutto ciò di interessante che vedo o leggo, per cui alle volte mi ritrovo “ispirato” da cose di cui nemmeno conosco l'autore.


DW - Quanto di te è presente nel tuo lavoro?

CY - Nel bene e pure nel male, direi che c'è molto di me.


DW - Quanto di quello che ti circonda?

CY - Idem. Ci sono un sacco di cose che poi anche succedono nella realtà, ovviamente adattate per il mondo Disney.


DW - E quanto c'è di inventato?

CY - Anche qui, ci sono un sacco di cose inventate, perché la fantasia è fondamentale per raccontare storie sempre interessanti e diverse. Cerco sempre tuttavia di dare al tutto una spiegazione razionale: non amo molto le soluzioni “magiche”.


In Rete uno straordinario Omaggio a Casty da Joe7!


DW - Sei un autore metodico che lavora a orari stabiliti, oppure sei uno di quelli che si alza di notte perché gli è venuta l’ispirazione?

CY - Diciamo che sarei piuttosto metodico: sveglia tardi e a letto tardi, anche perché mi piace molto lavorare dopo cena, quando i telefoni smettono di squillare e si può scrivere con più tranquillità.


DW - Come si svolge la tua giornata tipo?

CY - Dipende molto dai periodi. Mi piace concentrare il grosso del lavoro nei mesi freddi, per poter poi godermi a pieno l'estate. Ci sono delle settimane, in inverno, in cui vivo quasi in isolamento, scrivendo e disegnando. D'estate invece lavoro molto più in relax e uso quel periodo anche per cercare nuove idee e ispirazioni.


DW - Quali fonti usi per documentarti?

CY - Oggigiorno Internet, soprattutto. Un tempo c'era la biblioteca, ed ero anche abbonato al mensile "Focus", che era una bella risorsa per chi ama scrivere storie che hanno a che fare coi misteri del pianeta.

Estrella Marina


DW - Oltre ai libri e ai fumetti che sicuramente userai per documentarti, quali altre letture fai? 

CY - Ultimamente, ahimé, leggo pochissimo: la vista purtroppo non è più quella di un tempo, e inoltre faccio davvero fatica a ritagliarmi uno spazio per la lettura continuativa, fumetti compresi. Cerco comunque di tenermi sempre aggiornato su cosa va e cosa non va, su chi scrive cosa, ecc.


DW - Visto che oggi l'utilizzo di questo macchinario è imprescindibile per qualsiasi lavoro, vorrei sapere: come ti poni nei confronti del computer?

CY - Hai ragione, ormai è indispensabile. In quanto amante della tecnologia, ho iniziato a usare il computer fin da giovane, perché lo vedevo come un mezzo fondamentale per aiutare e liberare la creatività. Credo di aver maneggiato il primo Mac nell'86, quando ancora andavo a scuola. Negli anni poi mi è servito per scrivere, ricercare e archiviare materiale, per migliorare il mio modo di disegnare e colorare. Ho fatto inoltre per parecchi anni il grafico pubblicitario. Amo i computer, quindi. Amo un po' meno l'uso a volte scriteriato che si fa degli smartphone.


DW - È innegabile il grande successo di autori come Sio e Zerocalcare, che hanno cominciato a farsi conoscere diffondendo i propri lavori su Internet. Alla luce di questa considerazione, ti chiedo: cosa ne pensi e come vedi l’utilizzo della Rete nel campo dei fumetti?

CY - Credo che se io iniziassi oggi, probabilmente la Rete sarebbe il primo posto in cui proverei a pubblicare i miei lavori, per farmi conoscere e sentire che ne pensa la gente. E credo che in futuro possa diventare un modo di fruire dei fumetti in maniera diversa da come facciamo oggi. Ci sarà una rivoluzione in questo senso, un po' come è accaduto con iTunes per la musica e con lo streaming per il cinema.


Uma, la "bionda minaccia", dal futuro



DW - Da professionista ormai affermato che consigli daresti a chi si volesse affacciare al mondo del fumetto?

CY - Di non scoraggiarsi e non demordere di fronte alle inevitabili delusioni che questo mestiere spesso comporta. Fare fumetti sembra facile e divertente... e in fondo lo è. Ma è tutto ciò che ruota intorno a questo che è complicato da gestire, o meglio è complicato proprio quanto un qualsiasi normale lavoro.


DW - A cosa stai lavorando attualmente?

CY - Ora come ora sono in una fase in cui butto giù idee e soggetti... nulla di definito, comunque. È quella fase del lavoro che sempre un po' spaventa, perché si ha sempre il terrore che le idee non arrivino!





DW - C'è una domanda che non ti è stata fatta alla quale vorresti rispondere?

CY - Uhm... no. Mi pare che oramai sapete proprio tutto di me: grazie per le interessanti domande, ciao a tutti!


a cura di Elio Marracci

N.B. Trovate i link agli altri colloqui con gli autori su Interviste & News!

mercoledì 17 aprile 2019

ARRIVA SBAM 44!

a cura della Redazione


È uscito in rete il numero 44 di "Sbam! Comics", la rivista a fumetti sui fumetti scaricabile gratuitamente dal sito dell'editore

IN COPERTINA
Quel rissoso, irascibile, carissimo Braccio di Ferro compie 90 anni! Doveroso celebrare uno dei campioni assoluti del fumetto umoristico mondiale, ricordandone le origini e la storia. Inoltre, il grande Sandro Dossi, copertinista d’eccezione di questo numero, ci racconta l’epopea del Braccio di Ferro “all’italiana” e delle Edizioni Bianconi e ci regala una sua storia completa da (ri)leggere!





CONAN È DI NUOVO TRA NOI
Panini Comics riporta in Italia il Cimmero più famoso delle Nuvolette, grazie al suo ritorno sotto le insegne Marvel. Ripercorriamo la “carriera” editoriale dell’eroe di Robert Ervin Howard e incontriamo Max Brighel, il curatore della nuova collana Conan il barbaro.

ARTISTE DIABOLIKE
Era dai tempi di Kalissa (nel 1963!) che non si vedeva un’artista donna sulle pagine della serie di "Diabolik", ma finalmente la lacuna è colmata: Sbam-intervista a Giulia Francesca Massaglia e Stefania Caretta, già universalmente note come "Le Diabolike" e appena sbarcate a Clerville! In più, Mario Gomboli ci parla di un certo film e di una nuova serie…

AUGURI WINX!
Le sale di Wow Spazio Fumetto ospitano una grande mostra dedicata al mondo delle Winx, le fatine create da Iginio Straffi che hanno conquistato il mondo: in mostra tutta la verità su di loro e sul mondo Rainbow, che noi di "Sbam!" ci siamo fatti svelare anche incontrando l’art director Paolo Maria Frattesi.

REVIEWS E MOLTO ALTRO
Sbam-carrellata di novità in libreria, edicola e fumetteria, con le nostre recensioni. Sempre tra noi "il Teatro" di Moreno Burattini. Gaspare Pero ci racconta la sua esperienza di recupero e catalogazione degli albi Bianconi. Per la rubrica "New Generation", intervista a Gino Udina che ci parla della sua iniziativa Comics Wall Studio. Alcune pagine-assaggio dai nostri Sbam! Libri. Le "Facce da comics" di Adriana Roveda. Le News-Flash dai vari editori.



FUMETTI
Il nostro consueto, sontuoso mucchio di strip, tra Rapa&Nui, I Chinson, Pappatacio, Gatto Pepè, Federica, PV e Kugio & Gina, oltre alla novità delle Pagine AfFOLLAte. Un episodio completo del Braccio di Ferro di Sandro Dossi. La nuova puntata dello Zio Dragoou di Ugo D’Orazio. I Sogni dei Bonelliani di Pieri & Ferretti. Prosegue la saga di Unico indizio: la luna piena, ideata da Alessandro Croce e stavolta disegnata da Emanuele De Florio. Pubblichiamo inoltre i fumetti vincitori del concorso Corri Marmotta: sul podio Riccardo Saracini, Josi Ciani e Alessandra Mita.

Tutto questo e molto altro su Sbam! Comics 44.


a cura della Redazione

N.B. Trovate i link alle altre novità su Interviste & News!

lunedì 15 aprile 2019

FOTOREPORTAGE DA TORINO COMICS 2019!

a cura di Franco Lana

Il nostro collaboratore e amico Franco "Frank Wool" Lana si è recato in "mise" zagoriana a Torino Comics 2019 (Lingotto Fiere - dal 12 al 14 aprile) e ha realizzato un simpatico e coloratissimo fotoreportage che Dime Web pubblica per intero. Chiude il servizio l'immagine del nostro inviato col grande Paolo Eleuteri Serpieri! Buona visione! (s.c. & f.m.)







































Gran finale con Eleuteri Serpieri!

a cura di Franco Lana

N.B. Trovate i link alle altre novità su Interviste & News!