di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin
Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.
Su Tex Classic 157 troviamo ristampate a colori 192 strisce, pubblicate la prima volta sui numeri dal 14 al 17 della Serie Pueblo, la 34a di Tex nel formato originale, usciti in edicola tra maggio e giugno del 1965. Le stesse pagine erano state pubblicate per la prima volta nel formato bonelliano sul numero 73 della serie principale di Tex, del novembre 1966.
Il titolo del Classic, La campana d'oro, è quello del numero 16 della Serie Pueblo, mentre la cover, che la redazione ha ritenuto più idonea per questo albo, proviene da Tex 188, Il sentiero dei Broncos, del giugno 1976.
Gli irriducibili cercatori di fonti texiane Francesco Bosco e Mauro Scremin, ci segnalano che per questa cover di Tex Galleppini si ispirò a l'illustrazione di copertina del volume del 1968 della First Books, The hanging at Whiskey Smith, scritto da Eric Allen.
In questo caso il protagonista del dipinto in copertina veste anche i colori classici di Tex: camicia gialla e jeans.
La cover di Galep, prima della versione odierna del Classic era stata utilizzata anche per Tutto Tex e Tex Nuova ristampa, con alcuni piccoli aggiustamenti sui colori, specialmente dello sfondo, e con una maggior definizione grafica delle rocce in primo piano.
Dopo la pubblicazione italiana l'illustrazione galleppiniana è apparsa in tutto il mondo a partire dalle edizioni europee curate dalla Williams nel 1977, di cui vi mostriamo qui sotto l'olandese e la norvegese, seguite dalla serie francese della Lug del 1980, la più fedele ai colori della copertina originale.
Oltre oceano ritroviamo questa illustrazioni in almeno tre copertine brasiliane. Le prime, della Editora Vecchi per le due edizioni del numero 76 della propria collana dedicata al ranger bonelliano, si distinguono dall'originale italiana rispettivamente per i colori e per il disegno completamente rifatto da un illustratore locale. La più recente è della Mythos per la collana Tex Coleção.
A proposito della seconda edizione della Vecchi vi riproponiamo qui sotto l'immagine ingrandita per apprezzare come il disegno sia chiaramente di un'altra mano che ricalca l'illustrazione di Galep.
Segnaliamo anche un paio di versioni turche di questa copertina, entrambe pubblicate sulla solita collana Yeni Teks; prima sul numero 34, ridipianta da un artista locale; poi sul numero 101 ribaltando l'illustrazione galleppininana.
Prima di chiudere il dinamico duo Bosco/Scremin ci segnala che anche la copertina del numero 16 della Serie Pueblo, ha una fonte americana, anzi italo-americana, visto che, come spesso accade, l'autore è Alberto Giolitti, impegnato con la casa editrice americana Dell, per la collana Have Gun Will Travel.
Le due vignette originali che danno lo spunto a Galep per la cover della Serie Pueblo sono del luglio-settembre 1962. Queste due inquadrature, con i personaggi in primo piano di spalle, sono tra le preferite di Galleppini, dato che le ha utilizzate per la realizzazione di almeno 6 copertine delle strisce di Tex; quasi tutte che raccontano di qualcuno in agguato o nascosto dalle rocce.
Il creatore grafico di Tex in questo caso prende un personaggio per vignetta e li unisce in un unica immagine in primo piano, poi aggiunge le rocce per nasconderli, e infine, sullo sfondo, l'elemento distintivo della cover; stavolta un carro che percorre un ponte sul fiume.
Saverio Ceri
N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.
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