venerdì 13 settembre 2019

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 67

di Saverio Ceri
Bentornati all'ormai classico appuntamento quattordicinale con Secret Origins, la rubrica che ci conduce, alla scoperta della vicenda editoriale di Tex attraverso le sue copertine, in particolare quelle legate alla collana Tex Classic.
Stavolta, in occasione del 67° numero della più recente ristampa bonelliana dedicata alle avventure del Ranger, la redazione di Via Buonarroti ha scelto una immagine che fa eccezione, rispetto alla regola non scritta di eleggere a copertina del Classic una delle due cover degli Albi d'Oro in esso riproposti.
In questo albo, infatti, troviamo ristampati in quadricromia i sei numeri finali della dodicesima serie a striscia dedicata a Aquila della Notte, la serie Topazio, usciti tra il maggio e il giugno del 1956. Gli stessi episodi furono riproposti nel dicembre del 1957, anche sugli Albi d'Oro numeri 19 e 20, gli ultimi della quarta serie di quella collana quindicinale. 
Come dicevamo a sorpresa, almeno apparentemente, si è scelto di andare a ripescare come immagine di copertina di questo Classic, quella apparsa sul numero 5 della quarta serie degli Albi d'Oro uscito nel maggio 1957. Qui sotto in sequenza trovate rispettivamente la cover odierna e quella vintage.



Tra le due non notiamo differenze segnalabili, a parte l'inevitabile adattamento dell'immagine al nuovo formato quasi quadrato imposto dalla grafica del Classic, e qualche cromatismo modificato.
La scelta di andare a pescare fuori dal dittico classico, in realtà era ampiamente prevista, perché, come sa chi segue regolarmente questa rubrica, in casa Bonelli prediligono usare per questa testata cover poco viste, e le due degli Albi d'Oro stavolta papabili, avevano entrambe già avuto il loro momento di celebrità sulla prima serie gigante dedicata a Tex.
Andiamo in ordine di apparizione: la cover del diciannovesimo Albo d'Oro, nasce dall'ultima striscia del numero 10 della serie Topazio, questa:


I quattro pards arrivano sulla scena di un massacro, compiuto ai danni dell'abitato di Aultman, da Apaches sul piede di guerra. L'albo successivo, l'undicesimo della serie reca in copertina la stessa drammatica scena, ma senza Tiger Jack.

 
La stessa immagine arricchita di qualche particolare, ma decisamente impoverita a livello cromatico è stata utilizzata anche come cover della raccoltina numero 61 della serie rossa.


L'immagine evidentemente fu ritenuta adatta a divenire una cover anche in occasione della ristampa nella collana quindicinale degli Albi d'Oro, e perdendo un altro paio di pard, a causa del formato verticale imposto dalla collana, Tex si ritrova solo a contemplare il massacro perpetrato dai pellerossa, e la cittadina di Aultman sembra ridursi a una sola casa, ovviamente distrutta.


Con un po' più di colore l'immagine viene riciclata anche per il numero 24 della prima serie gigante di Tex  a fine 1959.

 

Curiosamente molti anni dopo, nel gennaio 1981, sulla cover di Tex 243, troviamo quello che normalmente in casa Bonelli si cerca (o almeno si cercava) di evitare: fare una copertina che ne ricordi una passata. Questo per evitare che il lettore distratto decidesse di non comprare l'albo appena uscito scambiandolo per una delle tante ristampe.


Chiudiamo con l'altro Albo d'Oro ristampato in questo volume, il numero 20. In questo caso la vicenda editoriale della cover è molto più lineare: dopo essere stata utilizzata per il Tex quindicinale, l'immagine venne scelta, come cover del volume che raccoglieva, tra gli altri, proprio le rese di quell'albo: il Tex Gigante prima serie numero 19.  Qui sotto in sequenza le cover delle due edizioni giunte in edicola a meno di un'anno di distanza l'una dall'altra. La vicinanza temporale non ha tuttavia impedito la lontananza cromatica tra le due versioni.



E anche per stavolta è tutto. Appuntamento tra due settimane.

Saverio Ceri

N.B. Trovate i link alle altre Secret Origins in Cronologie & Index!

2 commenti:

  1. Ciao e complimenti per le vostri rubriche e saggi. Mi permetto di porvi degli interrogativi relativi alle copertine degli Albi d'Oro (AO) n° 19, 4° serie del 1.12.1957 e n° 20, 4° serie de 15.12.1957.. Della prima indicate la sua utilizzazione sul n° 24 "Il totem nel deserto" del febbraio 1960, mentre della seconda sul n° 19 "Il Re dei tiratori" a pochi mesi di distanza dall'edizione AO. Che io sappia, la redazione avendo scelto una periodicità molto ampia (trimestrale) per gli albi della 1° serie Gigante allo scopo di avere sempre a disposizione tutto il materiale occorrente per confezionare gli albi gigante (6 fascicoli quindicinali per albo, che nell'insieme danno 3 mesi), fissarono dei mesi (marzo, giugno, settembre, dicembre) in cui gli stessi sarebbero comparsi in edicola per offrire ai pochi appassionati che desideravano procurarseli (dati i pochi resi e di conseguenza le poche copie degli albi gigante confezionati, venduti nel solo milanese, il che spiega il perchè molti appassionati non ne fossero a conoscenza) un riferimento il più sicuro possibile. Di conseguenza il n° 24 dovrebbe essere uscito in dicembre 1959 e il n° 18 in settembre 1958. A presto!

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  2. Ciao Carlo, grazie per i complimenti. Sul tema delle date della prima serie gigante, non essendo riportate sull'albo, ne in nessuna cronologia ufficiale cerco sempre di stare sul vago, perché la cronologia che mi sono ricostruito effettivamente potrebbe essere opinabile. In questo caso mi è sfuggita una data che differisce di un paio di mesi da quella che mi dici tu (anche perché ho sbagliato linea su excel). In ogni caso , mi risulta da vari testi che il primo volume fosse del gennaio 1954 e poi essendo trimestrale, la serie dovrebbe concludersi col gennaio 1961, ma in tutti i testi consultati la testata parrebbe cessata nel 1960. In qualche momento dev'essere cambiata la periodicità. A te cosa risulta?

    Saverio Ceri

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