mercoledì 4 gennaio 2023

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 152

di Saverio Ceri

con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 


Su Tex Classic 152 troviamo ristampate a colori 192 strisce, pubblicate la prima volta sui numeri dal 2 al 5 della Serie Pueblo, la 34a di Tex nel formato originale, usciti in edicola a marzo del 1965. Le stesse pagine erano state pubblicate per la prima volta nel formato bonelliano a cavallo tra i numeri 70 e 71 dell'agosto/settembre 1966 della serie principale di Tex
Il titolo del Classic, Il segno di Zhenda è preso in prestito dal numero 3 della Serie PuebloLa cover che la redazione ha ritenuto più idonea per questo albo è quella di Tex 160, I killers, del febbraio 1974. Sempre meno comprensibile la scelta: che il segno di Zhenda del titolo sia quel graffio sanguinante sulla spalla? Probabile, ma all'interno dell'albo Tex non viene mai ferito, e non appare mai col suo classico abbigliamento: jeans e camicia gialla; lo vediamo sempre nel suo ruolo di capo dei navajos, col wampum a cingergli la testa.


La copertina di Tex 160, ci segnalano i nostri Bosco & Scremin, proviene direttamente dalla cover del romanzo di Louis L'amour, Guns of the Timberlands nell'edizione del 1958 della Bantam Books. L'unica aggiunta galleppiniana è la pistola a terra, a disposizione del protagonista.


La copertina ovviamente è stata poi utilizzata in tutte le ristampe di Tex incluso quella recente della Gazzetta dello Sport, "70 anni di un mito". Da notare che dopo la versione originale con la spalla sanguinante, dalle ristampe italiane successive, il sangue è scomparso.


Questa illustrazione di Galep è stata utilizzata anche in buona parte delle edizioni europee. Qui sotto vedete la testata francese Rodeo; la jugoslava, dove senza l'ombra del nemico sembra che Tex sia caduto da solo dopo aver alzato un po' troppo il gomito; e la spagnola con la quale si chiude la collana iberica dedicata al ranger dalla Buru Lan. In tutte prevale la versione edulcorata, senza sangue, proposta per la prima volta proprio dell'editore francese nel 1976 e poi evidentemente adottata anche dalla Bonelli.
Esistono poi almeno tre versioni della Williams, finlandese, norvegese e olandese, datate gennaio 1975 in cui invece il sangue sulla spalla dell'eroe abbonda, come nella cover originale.


Le versioni brasiliane di questa cover invece presentano entrambe le varianti: il braccio insanguinato in entrambe le edizioni edite da Vecchi, mentre nella ristampa Tex Coleção della Mythos, ottimamente ricolorata, il sangue scompare. 



Merita una menzione a parte la reinterpretazione pittorica della collana turca Super Teks


Gli instancabili ricercatori di fonti texiane, Bosco & Scremin, ci segnalano anche che la copertina dell'albetto a striscia che da il titolo a questo Classic, ha un'origine statunitense. La posizione degli indiani della cover della Serie Pueblo 3, infatti è ispirata a una vignetta di Alberto Giolitti pubblicata a pagina 15 del numero di febbraio/aprile 1962 di Man from Wells Fargo.


La stessa immagine con una diversa colorazione è poi apparsa in versione "estesa" sulla cover della raccoltina 161 della serie rossa.


La vicenda narrata in queste 64 pagine inoltre ha ispirato un altro paio di copertine, entrambe firmate Claudio Villa. Andiamo in ordine cronologico: nell'agosto del 1999 apparve come miniposter allegato al Tex Nuova Ristampa 42, l'immagine di Aquila della Notte che dall'alto di un pueblo scruta i segnali di fumo all'orizzonte, arma in pugno, pronto a sostenere un'assedio. 
L'immagine è stata utilizzata, poi nel febbraio del 2000, in Brasile, con i colori dello stesso Claudio Villa come copertina di Tex Edição Histórica numero 40, pubblicato dalla Mythos.


Due vignette in particolare sono poi all'origine della copertina di Tex Collezione Storica a Colori 34. Claudio Villa usò come posizione di Tex e Tiger il secondo riquadro di pagina 28 di questo Classic, mentre come "location" utilizzò l'inquadratura del pueblo della prima vignetta di pagina 40.


Il risultato è appunto la cover di Sinistri Presagi, il trentaquattresimo volume a colori uscito come collaterale di Repubblica nel settembre del 2007


La copertina  venne poi utilizzata per le edizioni a colori di Tex in mezzo mondo; dalla Finlandia alla Turchia passando per Brasile e Croazia. Qui sotto vedete appunto la versione carioca della Mythos, Tex Edição em Cores numero 42 del maggio 2020; e la versione Croata Libellus kolor biblioteka, numero 23 del febbraio 2019.



Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index. 

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