sabato 21 gennaio 2023

UNA INSOLITA AVVENTURA DI QUARANT’ANNI FA

di Saverio Ceri

Una vicenda personale, l’arrivo al lavoro di un architetto argentino in cerca di un impiego in Italia, mi ha fatto ricordare, e accorgere, che esattamente quarant’anni or sono è accaduto un piccolo episodio, che forse potrebbe suscitare ricordi anche a qualcuno dei nostri  lettori. 

Marco, il protagonista dell'omonimo cartone con la sua inseparabile scimmietta Peppino
(copyright degli aventi diritto)

C’era una volta un cartone animato giapponese, tratto da un italianissimo libro, Cuore di Edmondo De Amicis. La serie animata si ispirava in particolare a un racconto che si trova all’interno del romanzo: Dagli Appennini alle Ande. De Amicis narra del lungo viaggio di Marco, un tredicenne genovese, alla ricerca della madre, emigrata in Argentina due anni prima, per trovare lavoro. Il paese sudamericano, infatti, fino agli anni Cinquanta del XX secolo, era una delle mete da raggiungere se si voleva trovare un impiego (l’esatto contrario di oggi); succedeva anche nel mondo del fumetto a diversi autori, tra cui il più famoso è sicuramente Hugo Pratt, che in Argentina risiedette e disegnò  per oltre un decennio.

Locandina del film italo-argentino del 1959 tratto dal racconto di De Amicis
 
Ma torniamo al racconto: Il coraggioso giovane troverà la madre in fin di vita a San Miguel de Tucuman, una piccola cittadina a pochi chilometri dalle Ande; sarà proprio la vista inaspettata del figlio a ridare forza alla donna per sopravvivere. Le 52 puntate del cartone di cui stiamo parlando, intitolato in Giappone Tremila miglia alla ricerca della mamma (1976), vennero trasmesse da Rai 1 col titolo Marco, dagli Appennini alle Ande, dall’8 febbraio al 21 aprile del 1982. La serie giapponese faceva parte di un progetto della Nippon Animation, denominato World Masterpiece Theater, che  prevedeva di produrre una serie animata ogni anno traendo spunto dai più famosi libri per ragazzi di tutto il mondo.  Oltre alla serie dedicata a Marco facevano parte di questo progetto anche altri famosi  cartoni nipponici giunti nel nostro paese, tra i quali Heidi, Peline Story, Anna dai Capelli Rossi, Tom Story, solo per citare i più conosciuti.

Marco in Argentina con la compagna di viaggio Violetta (copyright degli aventi diritto)

Pur avendo tra gli animatori un certo Hayao Miyazaki, la serie non era tra le mie preferite, allora  undicenne, cresciuto a robottoni: troppo strappa lacrime, ma soprattutto troppo poco fantascientifica! Credo di avere visto pochi episodi. Il “me undicenne”, però, era già un lettore di fumetti e tra le testate che allora riusciva a farsi comprare dai genitori, c’era il settimanale Tv Junior, edito dalla Rai col marchio ERI, sul quale venivano pubblicati brevi episodi a fumetti, realizzati in Italia, delle serie in onda sui canali della tv di Stato. 

Alcuni dei 275 numeri di TV Junior, settimanale per bambini e ragazzi pubblicato dalla ERI tra il 1978 e il 1984. 

Quando la serie di Marco, così legata al nostro paese, venne trasmessa in TV, qualcuno in Rai pensò bene di organizzare un concorso che portasse un bambino italiano a ripercorrere le orme del personaggio di De Amicis, circa un secolo dopo. No, non mandarono la mamma in Sudamerica e poi il figlio appresso tra mille difficoltà; semplicemente, il primo premio del concorso, veicolato tramite TV Junior, sarebbe stato un viaggio in Argentina, per il vincitore e per i suoi genitori: dall’Italia fino a San Miguel de Tucuman, attraverso Buenos Aires e Mendoza.
Un’iniziativa a premi un po’ anomala, visto che nessun altro concorso lanciato da Tv Junior aveva mai avuto un premio in palio così ricco, né tanto divario di valore tra il primo premio e i premi successivi. I “vincitori” furono in realtà circa cinquecento bambini che avevano il “tabellone” vincente, il numero 13, come ben evidenziato sulla copertina del numero 16 del 1982.

Il "grande" annuncio del tabellone vincitore, direttamente sulla copertina del numero 16 del 1982 

Tra quel mezzo migliaio di lettori che inviarono a Roma il proprio tabellone/biglietto vincente furono estratti i 19 vincitori dei premi più importanti, compreso il viaggio in Argentina.
Che c’entra tutto questo con Dime Web? Quasi nulla, a parte il fatto che TV Junior, nel  gennaio 1983, su tre numeri consecutivi, pubblicò il resoconto del viaggio-premio, sotto forma di diario. Quel diario, a quarant’anni esatti di distanza, è  la prima cosa pubblicata a mio nome, dato che il fortunato vincitore di quell’ inusuale  concorso fu il sottoscritto.

I tre TV Junior con il "mio" diario di viaggio. 

Qui sotto trovate le tre parti del diario pubblicate all’epoca.



  
A onor del vero il diario fu scritto quasi completamente dal giornalista Rai che  accompagnò me e i miei genitori in Argentina ed ebbe la geniale intuizione di mettere in piedi tutta l’operazione, sia per poter accedere al paese sudamericano, ancora sotto la dittatura militare e  per questo molto restio a far entrare giornalisti stranieri, sia,  forse, perché a Buenos Aires aveva anche dei parenti stretti che non vedeva da molti anni.

Saverio Ceri

P.S. Inutile dire che dopo quel viaggio fu più facile chiedere i soldi ai miei per comprare i fumetti.

P.P.S. Il primo vero pezzo scritto completamente da me, in realtà, apparve sei anni dopo su Collezionare numero 15 e anche quello era un resoconto. La cronaca  del primo incontro dei fanzinari italiani, tenutosi a Signa (FI) nella primavera dell’89, e organizzato da noi di Collezionare, capitanati da Moreno Burattini, e a cui parteciparono redattori delle più importanti fanzine  fumettistiche dell’epoca a partire da Fumo di China.

La pagina di TV Junior che nella primavera del 1982 annunciava i vincitori del concorso.

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