di Saverio Ceri
Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.
Terza storia colombiana consecutiva, e anche in questo caso, come nell'episodio precedente, essendo entrambi firmati da Nolitta, non troviamo traccia di temi "politici" legati alla dittatura in corso in quel periodo, argomenti affrontati invece da Castelli nella prima avventura del trittico colombiano. In questa storia, che occuperà anche tutto il prossimo albo, Mister No partendo da Bogotà porterà un connazionale, appassionato di archeologia, in una zona sperduta del sud del paese, ricca di imponenti rovine di una civiltà precolombiana e in cui, dopo una serie di misteriose morti sembra riaffiorare l'antico culto del dio giaguaro.
L'inquietante copertina realizzata da Gallieno Ferri ci catapulta subito nel fitto di una foresta, con l'incombente minaccia di una figura animalesca, che l'osserva dall'alto di una rupe il protagonista, che pur essendo di spalle percepisce l'imminente pericolo. Praticamente la stessa descrizione che si potrebbe fare di un'altra classica copertina firmata dal Maestro ligure: quella di Zagor 49 (o Zenith 100 se preferite), le vediamo entrambe qui sotto accoppiate. La prima è datata1969, la seconda è del 1978.
La copertina in questione è poi riapparsa in edicola in un altro paio di occasioni, prima della versione odierna della Gazzetta dello Sport. Nel marzo del 1992 come Tutto Mister No 34 e poi nel settembre 2008 come diciassettesimo albo della ristampa delle edizioni If. In entrambi i casi si tratta di versioni ricolorate rispetto all'originale.
Passando alle versioni straniere segnaliamo che in Francia la storia è apparsa, non su due, ma su tre albi, e quindi gode di una copertina extra tratta proprio da questo numero. La vallée aux idoles, la valle degli idoli, è il titolo legato alla prima parte dell'episodio che ha come copertina la stessa cover italiana di Mister No 34 con un po' di ritocchi alla base della rupe e al fogliame della foresta.
Il numero successivo, datato maggio 1979, porta invece il titolo Le dieu jaguar e immortala in copertina proprio il presunto redivivo dio, in una illustrazione realizzata probabilmente da un grafico di redazione, basandosi sulla vignetta centrale di pagina 71 realizzata da Bignotti
L'anonimo copertinista confezionò la cover del numero 41 di Mister No Pistes Sauvages unendo gli elementi che si trovavano nella striscia ispiratrice: la luna un po' più in alto, le rovine, sia quelle di destra che di sinistra, più a ridosso del personaggio leopardato, pardon.... "giaguarato".
In Jugoslavia l'albo esce come numero 609 della collana antologica Lunov Magnus Strip, con la copertina ferriana, sembrerebbe, ma come sempre col quadrifoglio eliminato dalla spalla del pilota. Il titolo è leggermente diverso: L'apparizione del giaguaro, come se la figura sullo sfondo della cover fosse più uno spirito che un personaggio in carne e ossa.
Passiamo in Grecia, con la copertina che presenta qualche sfumatura diversa da quella originale, mentre il titolo identico a quello italiano.
Chiudiamo, come spesso accade, con la consueta segnalazione della storia zagoriana firmata da Luigi Mignacco che rende omaggio alle cover di Mister No realizzate da Ferri, Spedizione all'inferno. La trentaquattresima cover venne ricordata con questa vignetta disegnata dallo stesso Gallieno Ferri, con Zagor sorpreso da una minacciosa figura nella nebbia.
Saverio Ceri
N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.
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