giovedì 28 marzo 2019

DIME WEB INTERVISTA GIORGIO SOMMACAL! (LE INTERVISTE LXVII)

a cura di Filippo Pieri

Il nostro amico e collaboratore Filippo Pieri ha realizzato questa intervista a Lucca Collezionando, domenica 24 marzo 2019, presso lo stand di Sbam! Comics; come tutti sappiamo anche Filippo, come Sommacal, è autore per Sbam!, con Viviane l'Infermiera (insieme a Cryx) e altro ancora. Buona lettura! (s.c. & f.m.)



Dime Web - Ciao Giorgio, è un piacere per noi di Dime Web incontrarti! Ci puoi raccontare da cosa nasce la tua passione per disegno?

Giorgio Sommacal - Intanto grazie a tutti per l’intervista! È semplice: la mia passione nasce nell’infanzia. Credo di avere imparato a guardare le immagini prima di avere imparato a leggere, perché avevo sempre in mano un fumetto - che fosse "Geppo", "Trottolino", "Tiramolla" e poi dopo in seguito "Il Giornalino"… insomma son nato con questa passione, ce l'ho fin da piccolo!


DW - Sei un autore molto versatile, che riesce a passare con facilità dal fumetto umoristico a quello realistico…

GS - Ti ringrazio, ma non sono così convinto di essere estremamente versatile. Penso di avere nelle corde più il fumetto umoristico grottesco; poi, per ovvie necessità lavorative e di natura estremamente alimentare, mi sono piegato a fare anche lavori di tipo più realistico... anche se già avevo cominciato a fare una sorta di realistico con le cose fatte su "Il Giornalino" come "Zia Agatha" e la serie "Contatti" che feci negli anni ’90. Tutte le altre cose che sto facendo adesso con la Bonelli, a cominciare dalla collaborazione con Piccatto su "Dylan Dog" e "Demian", poi un albo di "Adam Wild" con Manfredi e adesso, dopo il Cico della miniserie "A spasso nel tempo", sto facendo un lavoro su "Zagor". Però sul realistico fatico molto, io sono un autodidatta non arrivo da scuole, dall’Accademia, dall’Artistico, per cui è una faticaccia! Però, se mi dici che c’è questa versatilità… diciamo che non capisco, ma mi adeguo! (ride - n.d.r.)


Qui e sopra: Adam Wild, Dylan Dog e Cico del bonelliano Sommacal


DW - Un tuo lavoro che ci ha colpito moltissimo è "Bestiacce!"... Ci puoi raccontare com’è nato questo progetto?

GS - C’è un’altra parte della mia attività lavorativa che riguarda un po’ i libri per ragazzi. Con questa casa editrice di Torino, che si chiama Giralangolo, ed è la parte dedicata ai libri per ragazzi della casa editrice EDT, famosa per le guide "Lonely Planet" e "Il Giornale della Musica", ho prodotto alcuni titoli con un amico scrittore, Pino Pace: siamo entrambi autori di questi libri. Il primo si intitola Bestiacce! mentre il secondo Univerzoo. Sono bestiari fantastici, alla maniera dei bestiari medioevali, dove ci sono animali assolutamente improbabili con alieni anche loro assolutamente improbabili, che questi due esploratori, in una sorta di viaggio alla Darwin, hanno scoperto in giro per il mondo! E allora, per esempio, c’è l’Orsomaro, la Cammellula, il Pignocco, il Rinocerocchio… Il primo libro è uscito nel 2010, il secondo nel 2011 e continua ad avere ristampe e successo, soprattutto tra i bambini, perché è molto divertente. È una rivisitazione di una vecchia idea - che fece anche Jacovitti, che fece Paul Campani nella pubblicità - di fare questi bestiari con giochi di parole, unendo insieme due animali diversi. Il bello di questo libro è che è nato come gioco con Pino Pace; siamo autori entrambi per la prima volta perché anche nel mondo dell’editoria per ragazzi lo scrittore ha una sua dignità e l’illustratore in genere non è l’autore ed è pagato a forfait, mentre io ho preteso di essere riconosciuto come di fatto sono, l’autore di questo libro. Aggiungo che di questa serie lo studio Bozzetto, che fu di Bruno e adesso c’è il figlio Andrea, ha un progetto di una serie a cartoni animati che sta andando, spero, in porto.




Qui e sopra: l'incredibile Univerzoo di Bestiacce!



DW - Sei bravissimo come disegnatore/illustratore, ma a realizzare una storia a fumetti anche come soggettista/sceneggiatore ci hai mai pensato?

GS - Ho iniziato, ahimè, 30 anni fa. La prima pubblicazione da professionista è stata la prima delle tre uniche storie per "Lupo Alberto" che ho scritto nel 1989, quindi nel 2019 sono 30 anni di carriera. A quei tempi, oltre a queste tre storie, mi sono scritto anche storie per "Cattivik"; poi ho preferito fare il disegnatore e dare agli sceneggiatori il loro ruolo perché comunque è un altro tipo di lavoro che mi impegna tantissimo e molto di più. Poi magari mi può venire l’idea del soggetto, però ho perso semplicemente la mano perché come per un disegnatore, anche per lo sceneggiatore il lavoro quotidiano è importantissimo per raggiungere una certa qualità. Però… c’è un progetto mio e mia moglie, Laura Stroppi, che è pure autrice di testi, potrebbe sicuramente occuparsi lei di questa parte.


Il Cattivik di Sommacal



DW - Progetti per il futuro?

GS - Tanti! Nonostante l’età ho sempre molto entusiasmo e progetti non solo di fumetti ma anche di libri per ragazzi. Per scaramanzia non dico nulla, però!


Qui e sopra: "Rapa Nui" con dedica a Filippo Pieri


DW - C’è una domanda che non ti abbiamo fatto e alla quale avresti invece voluto rispondere?

GS - Non lo so... credo che abbiam parlato dell’essenziale. Della vita privata… magari un’altra volta!


DW - Grazie Giorgio, alla prossima!

GS - Grazie mille a voi!


a cura di Filippo Pieri

N.B. trovate i link agli altri colloqui con gli autori su Interviste & News! 

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