venerdì 8 ottobre 2021

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 120

di Saverio Ceri

con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 


In Tex Classic 120, troviamo ristampati a colori gli albi a striscia dall'ottavo al tredicesimo della Serie Leopardo Nero, pubblicati originariamente a cadenza settimanale  dal 23 giugno al 28 luglio del 1962. La vicenda narrata è sempre quella del Grande Re, iniziata nell'albo 118 e destinata a concludersi nel numero 122. Questi sei episodi sono stati ristampati per la prima volta nel formato classico bonelliano sul numero 54 di Tex dell'aprile 1965, ma la copertina scelta è stata concepita oltre cinque anni dopo, nel novembre del 1970, per Tex 121, quando ormai le strisce erano solo un ricordo e la testata principale di Tex era ormai diventata quella mensile "gigante", che tutt'oggi esce in edicola. Il titolo invece proviene dall'ultimo capitolo contenuto in questo Classic. 
La cover originale di Dugan, il bandito, con quella sfumatura di cielo che partiva dal viola, aveva tutt'altro fascino.


I colori "impossibili" di questa copertina vennero naturalizzati in occasione delle pubblicazioni Tutto Tex e Tex Nuova Ristampa. Lo sfondo da verde diviene di aridi toni di beige, e il cielo crepuscolare lascia il posto a un torrido cielo del deserto americano.
La copertina del Classic odierno mixa le varie versioni precedenti, accoppiando allo sfondo montano, di colore decisamente più naturale, un rossastro cielo al tramonto. 


L'immagine di Tex di questa copertina è talmente iconica che venne utilizzata nel 1998 anche per la mostra tenutasi a Milano per festeggiare il mezzo secolo di storia del personaggio. Qui sotto vediamo una locandina, il catalogo e la cartolina realizzati in quell'occasione.


Dopo il 1970, data di pubblicazione italiana, la copertina di Galep venne utilizzata in molte edizioni straniere di Tex. Nell'immagine qui sotto ne vedete una dozzina, a partire, nella prima fila, dalla Francese (che già nel 1972 aveva attenuato il verde di fondo); la jugoslava (dal cielo fuxia); la greca (con lo sfondo rosso fuoco); e la spagnola (coi colori più naturali, a parte il cielo giallo).
Nella fila centrale trovate le versioni sinottiche della Williams, rispettivamente per il mercato tedesco, norvegese, svedese e inglese, tutte con un curioso cielo nuvoloso in toni di rosa. Infine nell'ultima fila le edizioni extra continentali: due recenti versioni turche e due versioni brasiliane, una storica e l'altra più vicina ai nostri giorni.


Questa immagine, se pur diventata famosa in tutto il globo grazie alle varie edizioni di Tex, non è completamente farina del sacco di Aurelio Galleppini. Come ci segnalano i nostri preziosi ricercatori di fonti texiane Francesco Bosco e Mauro Scremin, il Maestro, sardo di origine, toscano di nascita e ligure di adozione, si era ispirato per la posizione di Tex della copertina di Dugan, il banditoalla cover dell'edizione del 1967 del romanzo Segundo, scritto da Frank O'Rourke e pubblicato per la prima volta nel 1956 dalla Dell Publishing. La copertina ispiratrice venne dipinta da Robert Kennedy Abbett. 

Chiuso il capitolo dedicato alla cover di questo Classic, segnaliamo, sempre grazie alla coppia Bosco-Scremin che anche l'ottava copertina della Serie Leopardo Nero, ha una fonte di ispirazione statunitense: si tratta di una vignetta di Alberto Giolitti tratta dall'albo Man from Wells Fargo  del febbraio/aprile 1962, sempre edito dalla Dell


Altre due copertine di Tex sono state ispirate dalle vignette contenute in questo albo, entrambe le troviamo nelle pagine finali. La prima delle due è nella penultima pagina, e fu presa come riferimento per la copertina dello stesso albetto di fine luglio '62, che da pure il titolo a questo Classic.



La seconda immagine arriva poco dopo, e la troviamo nell'ultima pagina del Classic. Tex scruta da lontano il castello del Grande Re, l'avversario di questa lunga avventura. Come recita la didascalia sono ormai passate due ore dalle vignette precedenti e siamo prossimi alla notte, momento in cui Tex penetrerà nella fortezza.


Proprio questo momento di attesa fu scelto nel 2007 da Claudio Villa per farne la copertina del 27° numero della Collezione Storica a Colori di Repubblica. 
A seguire trovate anche tre collane straniere che hanno utilizzato la stessa cover di Villa, la collezione storica norvegese, quella finlandese e infine quella brasiliana. 



Infine prima di chiudere questa puntata, un'ultima curiosità legata al 120° Classic: l'albo termina come sempre con una striscia 32, ma di questo capitolo esiste anche una striscia 33! Almeno apparentemente. Questa anomalia è nata a partire da Tex Gigante 54, allorché per completare l'albo di Aquila della Notte mancava esattamente una striscia, e piuttosto che pubblicare solo la prima del successivo capitolo si preferì far disegnare ex novo, per l'occasione, alcune vignette, tre per l'esattezza, a completamento del volume, a aggiungendo dunque una striscia alle canoniche 32. Qui sotto vedete in parallelo la 31a e 32a striscia  del tredicesimo numero della Serie Leopardo Nero (grazie sempre alla coppia Bosco/Scremin), e le ultime tre pubblicate su Tex Gigante 2a serie numero 54 e successive ristampe. In questo caso usiamo la tavola a colori di Repubblica.

Nella versione di Tex Classic però non vedremo mai la striscia 33, ovvero quella che vedete qui sopra in basso a destra; perché sul Classic 121 la storia riparte con la prima striscia di Allarme notturno, il 14° numero della serie Leopardo Nero.

Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index. 

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