sabato 4 aprile 2020

LA COVER PIÙ CITATA - SEDICI

di Francesco Manetti

Sempre più difficile scovare citazioni nuove della copertina del n. 1 di "Dylan Dog"... Ci eravamo però dimenticati della più importante: la quadrupla vignetta pubblicata all'interno del primo numero stesso, a pag. 61; in realtà fu Villa a ispirarsi per la sua cover al disegno di Angelo Stano, ma siccome è da questo "vignettone" che è partito tutto, non potevamo evitare di proporvelo, sia nella versione originale in bianco-e-nero, sia nella versione a colori.







Siamo riusciti anche a rintracciare la foto dell'originale della mitica copertina, nelle mani dello stesso suo autore!



Per tornare alla nostra indagine, che va avanti da anni, ecco dunque una bella tavola a colori di Severino Baraldi, non sappiamo se pubblicata oppure no. L'originale era stato messo in asta su Catawiki.





Cronaca di Topolina, la casa editrice di Taormina, pubblicò nel 2002 una litografia tiratura limitata di 300 esemplari, firmata Bruno Brindisi, intitolata significativamente L'alba dei morti viventi. Si tratta di una citazione della celebre copertina di Villa, con parecchie libertà interpretative e molte attinenze: Dylan, la pistola, gli zombie che escono da sottoterra ci sono tutti. Sembra quasi un "controcampo" rispetto all'inquadratura della cover del n. 1.


A proposito di Brindisi, ecco un bel disegno degli anni '90, dove parte della redazione bonelliana di allora venne raffigurata in chiave orrorifica: Sergio Bonelli, lo stesso Brindisi, Tiziano Sclavi (notare il vestito, identico a quello di Dylan Dog), Decio Canzio e Angelo Stano. L'inquadratura e lo zombie-Stano che esce dalla terra rimandano ancora una volta all'episodio L'alba dei morti viventi.


Qualcosa che ricorda la copertina di Villa la ritroviamo anche nella cover disegnata da Angelo Stano per il libro di Tiziano Sclavi pubblicato da Camunia nel 1991, Dellamorte Dellamore.






Dal libro il regista Michele Soavi trasse l'omonimo film del 1994, interpretato da Rubert Everett, l'attore inglese che aveva "prestato" il volto a Dylan Dog negli anni '80. Nel 2015 è uscita una nuova edizione della colonna sonora di Manuel De Sica; le copertine del disco sono state disegnate dall'artista Devon Whitehead, con interessanti rimandi al lavoro di Villa del 1986.





In Rete abbiamo rintracciato anche questa immagine opera di Alessandro Giovagnoli in arte Atzinaghy.




Infine reminescenze da Villa (più che esatte citazioni) possono essere trovate anche sulle copertine della riedizione delle storie brevi a colori della "Gazzetta dello Sport". In questo caso opera di Maurizio Di Vincenzo (n.4) e Marco Soldi (n.17)






Francesco Manetti

N.B. Trovate i link alle altre puntate della Cover più citata su Cronolologie & Index!

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