venerdì 24 aprile 2020

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 82

di Saverio Ceri

In questo e nel prossimo Tex Classic viene ristampata interamente la diciottesima serie a striscia del personaggio, uscita tra il febbraio e l'aprile del 1958. La breve serie venne battezzata Colorado, proseguendo l'utilizzo di nomi geografici, inaugurato con la 13a serie della Collana del Tex. Qui sotto ne vedete la copertina del primo albo.


I dodici albi della serie sono completamente occupati dell'avventura Attentato a Montezuma, che vede nuovamente come coprotagonista Pat l'Irlandese, ormai presente in pianta stabile del cast della serie.
Ma veniamo alla cover di questo Classic, che nasce dalla vignetta che vedete qui sotto, tratta dal secondo albo della serie a striscia. In realtà si tratta della solita scena presente nella cover, vista qui sopra: Tex appena sceso dal treno, viene preso a fucilate da tre malviventi, si rialza e parte all'inseguimento della diligenza dalla quale erano partiti i colpi.


E' questa la vicenda scelta da Galleppini per la copertina del quinto albo della sesta serie degli Albi d'Oro, il primo dei due ristampati su questo 82° Classic, entrambi datati Marzo 1959. 
Al contrario di quanto accade nella vignetta di riferimento, Tex riesce a colpire uno dei nemici in fuga. Questo oggi sarebbe impossibile: Tex non può sparare alle spalle di un qualsiasi bandito, per quanto questo possa essere malvagio.


Qui sotto vedete invece vedete la versione francese datata Febbraio 1963, dove Tex perde "magicamente" la propria arma da fuoco, ma riesce ugualmente a fermare il suo nemico armato e in corsa su una diligenza prendendolo... al lazo (?!?). L'autocensura che gli editori italiani si erano imposti, evidentemente  aveva colpito anche al di là delle  Alpi.


la versione del 2020 di Classic Tex si rifà alla versione francese. Probabilmente il malcapitato cadendo si romperà l'osso del collo, ma l'importante è non avergli sparato alle spalle.


Vi lasciamo il divertimento di rintracciare altre piccole differenze, cromatiche e non, tra la versione vintage e quella odierna.

Come a volte accade (qui o qui per esempio), quando il Classic ci da pochi spunti, andiamo a scoprire qualche curiosità legata alle cover storiche di Tex che per vari motivi non potrebbero mai apparire in questa rubrica; come il caso della copertina de Il massacro di Goldena, primo dei due romanzi con protagonista Tex, l'unico scritto da Gianluigi Bonelli, ma anche l'unico, a oggi, edito dalla stessa Bonelli. L'altro, per la cronaca, è firmato da Mauro Boselli per i tipi della Mondadori e risale al 2011.


Il romanzo, pubblicazione piuttosto atipica per la casa editrice di via Buonarroti, sembra sia stato pubblicato nel 1951; altre fonti parlano del 1954, altre del 1956. Ad accreditare la data del 1951 c'è pure il logo di Tex in basso, che è quello utilizzato per le prime due collane a striscia del personaggio, e che fu sostituito proprio a metà del 1951 con una versione embrionale di quello attuale. La copertina firmata da Galep per quell'occasione presenta un Tex dal volto quasi irriconoscibile; il motivo probabilmente va ricercato nella fonte di ispirazione per quella cover, ovvero il numero 8 della collana Tom Mix Western dell'americana Fawcett, albo a fumetti ispirato alle gesta dell'omonimo attore, famoso soprattutto come protagonista di film western, uscito nell'agosto 1948 (un mese prima della nascita di Tex!) .


Il romanzo fu ristampato in versione pressoché anastatica dall'Anafi nel 1977 e in versione rivista e corretta nel testo da parte di Sergio Bonelli, dalla SBE come allegato a Tex 575 del settembre 2008 in occasione dei sessant'anni del personaggio, con illustrazioni inedite di Aldo Di Gennaro. Una nuova versione del romanzo in un volume di grande formato, che rende giustizia alle tavole dell'illustratore, risale al luglio 2018.

Una delle illustrazioni di Di Gennaro per la versione 2008 del romanzo Il massacro di Goldena
In quel volume del 2018, il romanzo viene preceduto dalla ristampa della versione a fumetti della stessa storia. Sul finire del 1969, infatti, il romanzo venne trasformato in fumetto, grazie ai disegni di Ticci,  e pubblicato sugli albi 108 e 109 della seconda serie gigante di Tex, nel frattempo diventata la serie principale del personaggio; di quell'episodio, intitolato Territorio Apache, e delle cover legate sia alla prima pubblicazione che alle successive ristampe, avremo modo di riparlarne nella puntata 224 di Secret Origins... più o meno sul finire del 2025!
Per ora vi diamo appuntamento, tra quindici giorni per la prossima puntata.

Saverio Ceri

N.B. Vi invito a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index, visto che molte sono state recentemente aggiornate con nuove immagini e nuovi riferimenti.

4 commenti:

  1. Gianni Bono, nel suo monumentale volume "I Bonelli" (pag. 137) indica che la pubblicità per l'unico romanzo in prosa realizzato da G.L.Bonelli per Tex era presente in 4° di copertina del fascicolo a striscia n° 3 della serie "Buffalo Bill" del 29 settembre 1951. Serie composta da soli 27 fascicoli. Questo conferma l'anno 1951 come quello che ha visto la pubblicazione di questa assoluta rarità!

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  2. dalle mie ricerche emergono le vostre stesse conclusioni sulla derivazione della copertina dagli albi della Fawcett. La mia fonte fa riferimento al n° 26 degli "Albi nuove avventure" della Corrado Tedeschi Editore del luglio 1949, una edizione tascabile che ripropone diversi character, tra i quali "Colpo di Fulmine", nome italiano del personaggio "Hopalong Cassidy, tratto, assieme ad altri, dai comic book della Fawcett, con testi di Otto Binder e Paul S. Newman e disegni di Carl Pfeufer e Jhon Jordan. Il suddetto fascicolo ripropone due storie dell'eroe: "La giustizia del West" e "Il signore della Montagna Rocciosa"

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  3. dimenticavo: lo sfondo della copertina del "Massacro di Goldena" è tratto dalla 1° vignetta della 17° striscia dell'episodio "Il massacro di Aultman" (n° 10, serie Topazio del 20.05.1956). Ciao

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    1. Se parli dello sfondo della cover del romanzo bonelliano del 1951, in realtà è tratta da un'illustrazione interna dello stesso volume, che io sappia. Del resto è improbabile che sia tratta da una storia uscita cinque anni dopo.

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