di Massimo Capalbo
Max Capalbo ci presenta la seconda puntata dedicata alla lettera "R", del dizionario del lato oscuro texiano, totalmente occupata dalla voce "RASCAR". Vi ricordiamo che le immagini iniziali hanno una funzione puramente estetica; quelle di corredo al testo sono state scelte dallo stesso Max Capalbo, autore anche delle didascalie. Buona lettura e patimenti! (f.m. & s.c.)
Versione francese dell'albo in cui compare Rayado - illustrazione di Orestes Suarez |
LEGENDA
- I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’opera. Fanno eccezione i nomi del protagonista della serie, TEX, e quelli dei suoi pards – KIT CARSON, TIGER JACK, KIT WILLER - che sono sempre scritti in questo modo, tranne quando sono inseriti nei crediti di una storia o fanno parte del titolo di un libro (ad esempio: Atlante di Tex).
- Con l’unica eccezione di TÉNÈBRES, RAPHAEL, i personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con la loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.:TAGLIATORE DI TESTE invece che BARRERA, JUAN; SVENTRATORE invece che BARLOW, SALLY).
- Alcuni personaggi sono stati indicati con il soprannome piuttosto che con il nome vero (ad es.: COLORADO BELLE invece che MORROW, ALICE; EL MORISCO invece che JAMAL, AHMED). Riguardo al citato EL MORISCO, la voce a lui dedicata è stata inserita sotto l’iniziale del soprannome vero e proprio – quindi la M -, invece che sotto la E, cioè l’iniziale dell’articolo.
Versione a colori di Repubblica per l'episodio cubano di Tex |
Nota sui collegamenti ipertestuali
The Dark Side of Tex è un "lavoro in corso" che si svilupperà nei prossimi mesi, abbracciando numerosi post - uno per ogni lettera dell'alfabeto - fino ad arrivare alla conclusione. I collegamenti ipertestuali fra le varie voci non saranno dunque possibili tutti e subito... e vi spieghiamo subito perché! Collegheremo con link diretti ogni riferimento ad altre voci dell'opera partendo necessariamente dalle voci già apparse. Ci preme dunque ribadire e sottolineare che, non essendo possibile creare link a post futuri, ricostruiremo tutti i link a ritroso solo quando sarà possibile. I link saranno però sempre e soltanto fra URL diverse e non all'interno di uno stesso post. Vorrete perdonarci (e segnalarci!) eventuali errori e omissioni! I link - essendo come abbiamo detto sopra fra URL diverse - porteranno sempre e comunque all'inizio di un altro post e non esattamente alla voce di riferimento. Per facilitare fin dall'inizio l'uso dell'opera, abbiamo creato una pagina apposita di collegamenti alle varie voci, alla quale potete accedere dovunque siate, andando sotto al logo Dime Web: anche in questo caso il link vi porterà al post giusto, scorrendo il quale troverete in un attimo la voce cercata!
Per quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia alla memoria dei lettori in modo più efficace (anche se, in alcuni casi, il nostro titolo non coincide con quello usato abitualmente dai lettori). Ad esempio, la storia dei nn. 265-268 viene indicata con il titolo del n. 267, Tex contro Yama, perché esso è, per l’appunto, più rappresentativo rispetto a L’ombra di Mefisto (n. 265), La strega (n. 266) e I Figli del Sole (n. 268).
RAYADO
Il mayombero o stregone che, ne I ribelli di Cuba (G. Nolitta [sog.] - M. Boselli [scen.] - O. Suarez [dis.], Speciale Tex n. 24), ordina a MAÎTRE ANDRÉ di rapire il tredicenne Matt Picard, figlio del ricco uomo politico e piantatore della Louisiana, Henri. Convinto di essere l'incarnazione del dio Shangò, il malvagio Rayado - in spagnolo “inciso, segnato”, visto che costui si è fatto incidere su tutto il corpo, con un coltello, dei simboli magici - è un ex schiavo fuggiasco e, come molti insurrectos, ha il suo covo sulle montagne dell'Oriente cubano. Interessato molto di più al potere personale che alla lotta contro i dominatori spagnoli, egli tiene soggiogati i suoi uomini con il terrore, compreso suo fratello Dada, come risulta evidente già nella prima scena in cui i due compaiono. In essa, Rayado dice al fratello di aver fatto un sogno premonitore: Un'aquila bianca calava dal cielo e ghermiva con i suoi artigli un grande serpente. Poiché il serpente è uno dei simboli di Shangò e rappresenta quindi Rayado stesso, lo stregone è inquieto; pertanto, dopo aver fatto portare Matt Picard nella sua capanna, compie davanti a questi ed a Dada un rito magico, invocando il dio infernale Kadiempembe e soffiando il fumo di un sigaro sul teschio di un prigioniero spagnolo, sopra il quale ha versato del rum e il sangue di un gallo appena sgozzato.
Il mayombero o stregone che, ne I ribelli di Cuba (G. Nolitta [sog.] - M. Boselli [scen.] - O. Suarez [dis.], Speciale Tex n. 24), ordina a MAÎTRE ANDRÉ di rapire il tredicenne Matt Picard, figlio del ricco uomo politico e piantatore della Louisiana, Henri. Convinto di essere l'incarnazione del dio Shangò, il malvagio Rayado - in spagnolo “inciso, segnato”, visto che costui si è fatto incidere su tutto il corpo, con un coltello, dei simboli magici - è un ex schiavo fuggiasco e, come molti insurrectos, ha il suo covo sulle montagne dell'Oriente cubano. Interessato molto di più al potere personale che alla lotta contro i dominatori spagnoli, egli tiene soggiogati i suoi uomini con il terrore, compreso suo fratello Dada, come risulta evidente già nella prima scena in cui i due compaiono. In essa, Rayado dice al fratello di aver fatto un sogno premonitore: Un'aquila bianca calava dal cielo e ghermiva con i suoi artigli un grande serpente. Poiché il serpente è uno dei simboli di Shangò e rappresenta quindi Rayado stesso, lo stregone è inquieto; pertanto, dopo aver fatto portare Matt Picard nella sua capanna, compie davanti a questi ed a Dada un rito magico, invocando il dio infernale Kadiempembe e soffiando il fumo di un sigaro sul teschio di un prigioniero spagnolo, sopra il quale ha versato del rum e il sangue di un gallo appena sgozzato.
Per scoprire chi è l'aquila del suo sogno, il mayombero compie un inquietante rito magico – Speciale TEX 24, p. 185 |
Attraverso il fumo, il mayombero riesce a vedere a
distanza e scopre che l'aquila del suo sogno è TEX, giunto a Cuba
da alcuni giorni assieme a Montales proprio per liberare Matt. Picard
padre, infatti, non ha voluto cedere al ricatto di Rayado, il quale
pretendeva da lui, in cambio della vita di suo figlio, l'invio di fucili e
munizioni. Lo stregone vede TEX e Montales quando costoro sono da
poco arrivati al villaggio dei mambises (ribelli) comandati da Capitan
Miguel, che ha accettato di aiutarli.
Rayado vede a distanza Tex, l'Aquila Bianca, e i suoi amici Montales, Serrano e Capitan Miguel – Speciale TEX 24, p. 189 |
Per
intimidire i suoi nemici, Rayado fa comparire nel villaggio una
sinistra visione: un enorme serpente da cui
poi scaturisce un incendio - il fuoco è un altro simbolo di Shangò
- che i mambises si affrettano a spegnere. Il giorno dopo, i
Nostri, scortati dai soldati di Capitan Miguel e affiancati dal mambì
Alonso e dal proprietario
terriero e rivoluzionario Rafael Serrano, giungono nei pressi del
rifugio di Rayado, che ha dato ordine a Dada e ad una parte dei
suoi uomini di uccidere TEX e compagni. Il Ranger, però, riesce a
convincere Dada - che vorrebbe liberarsi di suo fratello, ma ne ha paura
- a inscenare una finta battaglia ed a condurre lui e Montales da Rayado
fingendo che siano suoi prigionieri.
Attraversata dalle pallottole di Tex e di Montales, la spaventosa visione inviata da Rayado dà vita ad un incendio – Speciale TEX 24, p. 187 |
Dada finge che Tex e Montales siano suoi prigionieri, ma il diabolico Rayado sa già tutto – Speciale TEX 24, p. 200 |
Giunti però nel villaggio del mayombero,
essi trovano una brutta sorpresa: Rayado ha non solo soggiogato la
volontà di Matt Picard (che ha lo sguardo perso nel vuoto, il volto
dipinto e un minaccioso coltello in mano) ma, per mezzo dell'amuleto protettivo
donato a Dada, ha già scoperto il suo tradimento. Lo stregone - che si è
vestito come Shangò, con tanto di corona, mantello e ascia bipenne
(la quale, come scopriremo, è in grado di ritornare indietro come un boomerang)
- ipnotizza suo fratello e ordina a questi ed a Matt di uccidere
ripettivamente l'Aquila Bianca, ovvero TEX, e Montales.
Rayado - vestito come lo Shangò in cui s'identifica - mostra a Tex ed a Montales il suo ostaggio, la cui volontà è stata soggiogata dallo stregone – Speciale TEX 24, p. 201 |
Inoltre, ordina ai suoi fedelissimi di sparare contro i loro compagni passati
con Dada. Quest'ultimo tenta invano di pugnalare TEX, per poi
finire ucciso proprio da una delle pallottole sparate dagli accoliti di Rayado.
Matt invece, dopo aver ferito Montales, viene bloccato da costui,
ma riesce a liberarsi e si rifugia nella capanna dello stregone. Il Ranger
e l'amico messicano si rifugiano a loro volta nella foresta circostante, senza
immaginare che Rayado li abbia seguiti. Il mayombero - che
poco prima ha respinto con la sua ascia magica i proiettili di TEX - fa
apparire tra gli alberi un impressionante serpente di fuoco, che comincia a
divorare la vegetazione e, spinto dal vento, il suo stesso covo.
Con la sua ascia bipenne, Rayado respinge senza problemi i proiettili del Ranger – Speciale TEX 24, p. 205 |
Montales spara invano contro il serpente di fuoco fatto apparire da Rayado – Speciale TEX 24, p. 207 |
Incurante di
ciò, Rayado si avvicina alle spalle dei Nostri e, scagliando l'ascia,
disarma il Ranger. Mentre Montales, per salvare Matt,
ritorna di corsa al villaggio in fiamme (gli uomini dello stregone sono intanto
fuggiti), TEX lotta con Rayado, che ormai è impazzito del tutto.
Lo scontro sembra favorevole al mayombero, ma proprio quando
questi sta per vibrare il colpo fatale, TEX gli conficca nel petto un
grosso ramo spezzato, uccidendolo. La morte di Rayado fa immediatamente
ritornare in sé Matt, che stava per accoltellare Montales. I tre
riusciranno poi a salvarsi dal fuoco scendendo da una scarpata e si riuniranno
ai già menzionati Alonso e Serrano.
Mentre il mayumbero si accinge a colpire Tex con la sua ascia, Matt tnta di nuovo di accoltellare Montales – Speciale TEX 24, p. 212 |
Morto Rayado, Matt ritorna in sé – Speciale TEX 24, p. 213 |
Per quanto riguarda invece Shangò
(o Xangó), si tratta di una divinita che non fa parte solo del
pantheon dei culti cubani, ma anche di quelli del VUDU e della Macumba
brasiliana. Come si legge infatti a p. 38 della Guida a Vudu e Macumba
(cit.), Xangó è il dio dei fulmini e delle tempeste. Si dice
che in vita fosse il quarto re della dinastia Oyó, che regnava sul vasto impero
africano del Benin. […] Xangó è di carattere collerico e violento e ha
in genere l'aspetto di un uomo vigoroso, forte e conquistatore di donne, perciò
la sua danza è atletica e selvaggia. I colori di Xangó sono il bianco e il
rosso, i suoi simboli il meteorite e la scure a doppia lama, la bipenne. È
stato identificato con S. Giovanni Battista, e il 24 giugno, festa di questo
santo, si celebra Xangó con lancio di fuochi artificiali. Diversamente che
in Brasile, aggiungiamo noi, a Cuba questo dio viene invece
identificato con Santa Barbara.
Il dio Shangò (o Xangó), con la sua tipica ascia bipenne |
Massimo Capalbo
N.B. Trovate i link alle altre voci di The Dark Side of Tex nella pagina dedicata ai dizionari bonelliani e nella vecchia pagina del Navigatore!
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