martedì 3 maggio 2022

UN ALTRO ANGELO NEI CAMPI ELISI DEL FUMETTO... ADDIO A LUCA BOSCHI: UN OMAGGIO ILLUSTRATO

di Francesco Manetti

Quando ho sentito la carissima voce dell'amico fraterno Saverio Ceri non immaginavo certo che la notizia sarebbe stata così brutta. Se n'era andato nelle ore piccole del 3 maggio 2022 Luca Boschi, ad appena 66 anni, dopo una malattia dalla quale sembrava che si stesse riprendendo.
In un attimo l'Italia aveva perso uno dei suoi massimi esperti del cartooning e del fumetto internazionale - disneyano in particolare. E non solo: Luca era anche un grandissimo disegnatore, un valente sceneggiatore, un traduttore impeccabile dall'inglese e dal francese, e curatore di mille attività nel campo del comicdom - mostre, manifestazioni, conferenze. Nella sua carriera fu spesso insegnante nelle scuole del comic. Aveva una mente vulcanica come pochi altri. Non so quante pubblicazioni portino la firma di Luca, forse migliaia.


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Per noi di "Collezionare" e di "Dime Press" Luca Boschi fu più che un amico e un collaboratore: fu un maestro, una guida, un alleato. Una persona gioviale, scherzosa, SEMPRE disponibile, soprattutto nei confronti dei giovani fanzinari, lo stesso humus da cui lui era venuto.
Il Francesco Manetti critico del fumetto senza di lui non sarebbe mai esistito. Lo conobbi nei primi anni '80 quando, ragazzino, frequentavo "Al Fumetto", un negozio di fumetti di Firenze che pubblicava anche una bellissima fanzine piena di roba disneyana, "Funnies", di cui Luca (insieme ad Alberto Becattini) era il curatore. Fu lui a disegnare la copertina del Collezionare Speciale Carl Barks del 1988, il mio primo libro in assoluto. Fu lui a presentarmi a Rinaldo Traini che nel 1990 cercava nuovi collaboratori per le sue riviste "Comic Art" e "Horror". Senza di lui non sarei nemmeno entrato in Immagine, l'associazione culturale che curava il Salone del Fumetto di Lucca e poi Expocartoon a Roma. Fu lui a presentarmi a Bovini, per la rivista "Star Comìx". Io non sono nulla: sono un semplice magazziniere di farmacia che si diletta a mettere su carta quattro parole in croce. Ma Luca Boschi ha dato un'impronta indelebile alla critica fumettistica italiana: scrivere quasi per gioco, sempre divertendosi, ma sempre avendo alle spalle una ricerca minuziosa, maniacale, delle fonti.


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Ci mancherà tantissimo Luca Boschi, a noi di "Dime Web". Personalmente lo ricorderò quando lo incontrai l'ultima volta, per caso, poco prima della pandementia, al mercatino del bric-a-brac a Seano, una frazione di Carmignano. Luca era in compagnia di Pier Luigi Gaspa, altro amico fumettista di vecchia data, e mi salutò, bisbigliandomi alle spalle: "Esimio Dottor Manetti", proprio mentre stavo contrattando per un vecchio gioco da tavola.
Carissimo Luca, tienimi un posto in prima fila nella Duckburg celeste, se vuoi.

Francesco Manetti

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P.S. Le illustrazioni di questo ricordo sono tutte INEDITE e vengono dalla mia collezione personale. Non mi interessava pubblicare foto già note.


LEGENDA STORICA DELLE IMMAGINI:

1) Autoritratto di Luca Boschi, ottobre 1992: mentre io e Mauro Bruno stavamo montando la mostra su Benito Jacovitti, ci accorgemmo che alcune tavole erano state inquadrate leggermente storte. Per un attimo fu il panico e pensammo di sdrammatizzare la situazione facendo fare questo disegno a Luca. Poi terminò il temporale che aveva bloccato la città (con mezza Toscana) e Traini riuscì a mandarci gli allestitori professionisti che rimisero tutto a posto in tempo per l'inaugurazione! Questo disegno non fu dunque mai esposto.

2) Originale del cartello con la "freccia-salame" jacovittesca da riprodursi in più copie per indicare ai visitatori il percorso da seguire fra le tavole della mostra del 1992. Non ricordo se fu effettivamente usato, ma penso di sì.

3) Originale senza scritta della copertina dello speciale di "Collezionare" dedicato a Carl Barks nel 1988.

4) Auguri di Natale (primi anni '90). Il riferimento "di lavoro" è a una storia per Gozo (un personaggio a fumetti di Boschi pubblicato su "Star Comìx") che avevo scritto ma che non fu mai portata a termine (credo per la chiusura della rivista).

5) Cartolina inviata da New York nell'estate del 1992 (c'è un riferimento a una storia di Gozo, che non era la "mia").

6) Cartolina postale scritta nel giugno 1989. Si fa riferimento a "Collezionare" n. 14, il primo ad essere pubblicato con impaginazione al computer, e a una futura collaborazione a "Exploit Comics", che sarebbe diventata effettiva poco tempo dopo.

7) Auguri di Natale (primissimi '90), firmati Gianfranco de Turribus (de Turris, al tempo collaboratore alle riviste di Traini, esattamente come me e Boschi).

8) Pico De' Paperis (primi anni '90).

9) Una pagina della mia sceneggiatura di Gozo (1993? Boh...), con correzioni e disegnino a matita di Luca.

10) Tovagliolino del Maddalena (un locale di Prato dove andavamo con lo staff della mostra di Pratilia) con la strega Nocciola. Primi '90

11) Stesso tovagliolino: ancora la strega Nocciola e un altro personaggio disneyano non ben definito

12) Il Lupo Norberto, con un riferimento scherzoso ad Alfredo Castelli (realizzato non prima del 1988 e credo non dopo il 1990).

13) Badge di Lucca '90, la prima alla quale collaborai come membro di Immagine. Luca volle impreziosirmi il cartellino con un lavoro davvero certosino da glossatore e miniatore!


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1 commento:

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