giovedì 16 maggio 2013

L'UOMO DEI PAPERI: CRONOLOGIA RAGIONATA DEL FUMETTO DI CARL BARKS. IX PARTE: MAGGIO 1944. PAPERINO E... GLI PSEUDOPAPERINI ANTESIGNANI. BARKS INVENTORE CHIMICO!

di Francesco Manetti

NOTA: Tutto il materiale illustrativo pubblicato in questo post è di proprietà della WALT DISNEY PRODUCTIONS e degli altri aventi diritto ed è qui riprodotto ai soli fini di studio, documentazione e identificazione.


I personaggi di Carl Barks: due parole prima di iniziare

Arrivati alla nona puntata della nostra cronologia ragionata iniziamo a occuparci dei personaggi che animano l'universo barksiano. Non ci limiteremo alle creature dell'Uomo dei Paperi (ovvero Paperone, Archimede, Gastone, Amelia, i Bassotti, etc.), consapevoli che il Maestro, anche quando ha dovuto spostare pedine su scacchiere dove la partita era già iniziata, l'ha fatto con tattiche e strategie di sua pura invenzione.
Gran parte del testo di ciascun intervento proviene da una "fusione" fra quanto è stato da me scritto sullo Speciale Carl Barks di Collezionare e nei redazionali della collana Paperino Carl Barks (Comic Art & Epierre), con eventuali correzioni e aggiunte inedite.
Abbiamo adottato un criterio... "cinematografico", pensando ai film dove i protagonisti sono elencati nei titoli "in ordine di apparizione"; anche qui, analogamente, leggerete la storia dei personaggi nell'ordine in cui sono apparsi nelle avventure dell'oregoniano; il titolo di ogni "scheda" è semplice: nome italiano e, fra parentesi, nome originale e data della prima pubblicazione (con link al post dove l'episodio è stato inserito e commentato).
E dunque, prima Paperino, poi Paperopoli (che è un vero e proprio character!), successivamente Qui Quo Qua, indi Gambadilegno, e via dicendo.


Paperino in una classica domenicale di Taliaffero.



Prima parte: Paperino (Donald Duck, agosto 1942)

Paperino. Uhm... Un personaggio "pesante", questo starnazzante anatide vestito alla marinara, e difficile da affrontare senza essersi raccomandati alla buonanima di Walt. Insieme a Topolino, Donald Duck è il baluastro (pilastro e baluardo, nel ben neologismo creato da Stefano Benni in Bar Sport) del fumetto disneyano. Intorno alle due figure ideate per i cartoon - che si avviano leste a compiere (rispettivamente nel 2028 e nel 2034) un secolo di vita e di successi - generazioni di autori in tutto il mondo hanno creato poderose impalcature narrative per i comic. 
Per quanto riguarda la "vera" nascita di Paperino la questione è aperta. Paperi e papere appaiono continuamente associati a Topolino, fin dalla fine degli anni Venti, nei cartoni animati, nelle strisce e nei libri illustrati.



Retrocopertina di The Adventures of Mickey Mouse n. 1, 1931. E' questa la prima apparizione di Donald Duck?

Donald Duck viene nominato (di sfuggita e quasi casualmente) per la prima volta nel libro The Adventures of Mickey Mouse n. 1 del maggio 1931 (pubblicato dalla Dave McKay Company di Philadelphia) in una lista di "amici del cortile" di Topolino; un papero abbastanza caratterizzato viene disegnato sulla retrocopertina del libro.


The Adventures of Mickey Mouse n. 1 (1931): nella pagina a destra viene per la prima volta nominato Donald Duck!



Ritroviamo "Paperino" per la seconda volta nel britannico Mickey Mouse Annual n. 3 del dicembre 1932, in una poesia (dai contenuti analoghi a quelli del volume della McKay) dove venivano di nuovo elencati i barnyard friends di Topolino. E fra questi "amici dell'aia" tornava per l'appunto un certo Donald Duck!
Ma queste sono soltanto curiosità.


Model sheet per la Silly Symphony The Wise Little Hen (1934), con il primo Paperino ufficiale!

La prima apparizione ufficiale di Paperino è nel mondo dell'animazione, il 9 giugno 1934, data di uscita della Silly Symphony The Wise Little Hen (in italiano La gallinella saggia), animata da Art Babbitt, Dick Huemer, Dick Lundy e Ward Kimball, sotto la regia di Wilfred Jackson; il cartone fu adattato a fumetti da Al Taliaferro (da settembre a dicembre dello stesso anno) per le sunday pages sindacate pubblicate sui giornali. In questa prima versione il becco e le zampe palmate erano più grandi e "animaleschi" di quelli del Paperino moderno. Taliaferro stesso fu il primo "ristrutturatore" di questo personaggio: gli donò un'auto, una casa, una fidanzata (platonica, a dire il vero...) e tre pestiferi Nipotini - tanto identici da parere gemelli clonati.




Ma il Paperino che conosciamo oggi è frutto della fervida mente barksiana: l'irascibilità, la sfortuna, la schiavitù nei confronti dei debitori e dello Zio Paperone, la competizione continua con il cugino Gastone, etc., sono tutte caratteristiche che si fanno strada a partire dal 1942, anno in cui Barks disegna metà della storia Paperino e l'oro del pirata, adottando e facendo pian piano suo il personaggio.
Paperino, come tutti gli altri paperi non campagnoli, abita a Duckburg (Paperopoli) in una villetta in Via Quack (ex Via dei Palmipedi) n. 1313. La sua auto è una vecchia decappottabile anni '30, col sedile posteriore richiudibile ed esterno, nel quale stanno ficcati i Nipotini: la marca del veicolo è sconosciuta, mentre il numero di targa è il 313, cifra che poi diventerà il nomignolo della macchina stessa. Il numero di telefono è il 9720, con prefisso 3 per chi chiama da fuori città.


Progetti e sezione della 313! Disegno di Claude Lacroix (dal Journal de Mickey n. 2415 del settembre 1998).



Il cortile di Paperino confina con quello di Mr. Jones, suo alter-ego, incomprensibile come lui, e come lui capacissimo di vedere la pagliuzza nell'occhio del prossimo, senza accorgersi di avere una trave nel proprio!
Paperino è l'ideale moderno dell'anti-eroe: nelle sue avventure non sempre vince, non sempre trova il coraggio necessario ad affrontare la situazione che viene e a presentarsi. E' un Indiana Jones ante-litteram. E Spielberg stesso ha confessato in più di un'intervista di essersi ispirato alle avventure barksiane per tratteggiare la scanzonata figura dell'archeologo giramondo interpretato per più di 30 anni da Harrison Ford. In questo senso Paperino è l'esatto contrario di Topolino: in Mickey Mouse, infatti, la vittoria del Bene sul Male è assicurata; il protagonista delle storie di Gottfredson non si sognerebbe mai di rompere il salvadanaio di Morty; Topolino è fortunato e intelligente... e mai in bolletta!


Il primo dei quattro film di Indiana Jones (1981-2008)



Paperino ha sempre invidiato la sfacciata buona sorte di Gladstone Gander, capace di inciampare su un portafogli pieno, scansando così un vaso che stava piombandogli sulla testa. Nelle storie in cui compare Gastone, Paperino è ancora più scalognato e impacciato nei movimenti, quasi che il cugino catalizzasse tutta la jella del pianeta per scaricarla addosso a Donald! L'invidia ha sicuramente un suo ruolo negli scontri fra i due cugini, ma Paperino non riesce proprio a capire come una persona possa arricchirsi improvvisamente senza muovere un dito, senza aver sudato almeno un po', senza aver rischiato, senza aver spalato nemmeno un misero quintale di monete d'oro nel Deposito di Paperone... 
Fannullone, scansafatiche e poltrone? Forse... Ma nei racconti dell'oregoniano Donald è arrivato a fare moltissimi mestieri - dai più banali ai più incredibili, nei panni del libero professionista o in quelli di dipendente. In ogni storia fa qualcosa di diverso. Del resto, come tutti i piccoli e grandi borghesi del mondo, si guadagna il pane con le proprie mani e con le proprie risorse. E coglie l'attimo, l'occasione lavorativa del momento - una sana lezione, valida anche e soprattutto nella depressa prima metà del XXI secolo. Talvolta eccelle, talaltra combina disastri. Però va avanti, testardo e risoluto, ogni volta ricominciando da capo, annullando il passato con un colpo di spugna. Il Donald Duck barksiano incarna alla perfezione il mito del self-made man, che rischia i suoi averi e le sue penne in iniziative e imprese, puntando al benessere e alla felicità (la libertà di ricerca della quale è costituzionalmente garantita negli USA - per quanto poi il dettato legislativo sia stato perennemente disatteso nei fatti); quel che conta non è la consistenza del risultato economico, ma l'orgoglio e la soddisfazione di riuscire, di vincere la sfida contro sé stessi e gli altri (i vicini di casa, i parenti, la concorrenza...).


Sempre al lavoro...



Già dalle prime storie brevi balza agli occhi una netta propensione (e predisposizione) di Donald Duck verso le arti e i mestieri, e verso ogni tipo di hobby, per riempire ogni minimo spazio della giornata. È un papero piuttosto attivo e non gli manca il coraggio di affrontare le più rischiose situazioni. Nel gruppetto di short dei primi Anni Quaranta - che furono pubblicate nel periodo fra l'uscita del Pirate Gold e quella del Mummy's Ring - Paperino è impegnato come agricoltore, come bagnino e come trapper; per ingannare il tempo va a cavallo abbigliato da cow-boy, va nei dintorni di paperopoli a godersi la natura, va al Museo per un gita culturale insieme ai curiosissimi Qui Quo Qua; legge il giornale, corteggia le belle bagnanti e si impegna a fare buone azioni nel vicinato. Certo, molte volte scende ai bassi livelli di piccole meschinerie... Ma dobbiamo avere pazienza: il Paperino di carl Barks stava muovendo i primi passi, stava crescendo e maturando. Stava diventando un vero e proprio eroe borghese.


Le storie in ordine cronologico. VIII parte: maggio 1944

Ho deciso, per la cronologia ragionata delle storie a fumetti realizzate da Barks (anche per i soli testi o per i soli disegni), di seguire la scelta fossatiana della numerazione progressiva.

Ogni storia è preceduta dai seguenti dati:

a) Titolo originale (quando esiste; molte delle storie brevi hanno solo il nome del protagonista; se non esiste è indicato fra parentesi il titolo - o i titoli - con il quale è ora conosciuto nelle più note cronologie)
b) Titolo italiano (e numero di strisce per tavola - in media due vignette per striscia)
c) Prima edizione americana
d) Prima edizione italiana
e) Numero di tavole
f) Data di consegna (se fra parentesi significa che è incompleta o presunta)
g) Personaggi principali in ordine alfabetico (nome originale e italiano; se sono identici c'è solo quello!)
h) Luoghi principali in ordine alfabetico
i) Mappa di Paperopoli in ordine alfabetico (se la storia - tutta o in parte - è ambientata a Duckburg)
j) Mestieri di Paperino in ordine alfabetico (quando c'è Paperino - e se svolge qualche mestiere!)
k) Ipse Dixit (battuta e/o sketch buffi e/o significativi) con numero della tavola e della vignetta dove appare

Potete notare che le categorie di dati che vanno da a) a f) sono consuete nelle cronologie barksiane; la categoria g) si trova raramente; le ultime quattro categorie non sono invece mai - o quasi mai state usate (intendendo: nei volumi e nei siti più noti).

Ai dati seguono:

1) Cover dell'albo originale
2) Riassunto e commento (con eventuali curiosità e trivia)
3) Vignetta significativa







1944

18. Donald Duck This Month The Mad Chemist
Paperino chimico pazzo (4 strisce)
Walt Disney's Comics and Stories 44 - maggio 1944
Topolino libretto 3 (giugno 1949)
 
10 tavole 
dicembre 1943

Personaggi principali:
Donald Duck (Paperino), Huey Dewey & Louie (Qui Quo & Qua), Dr. U. Qwik, Sindaco di Paperopoli

Luoghi principali

Duckburg (Paperopoli), spazio, Luna
Mappa di Paperopoli:
casa di Paperino, campagne, colline e montagne nei dintorni
Mestieri di Paperino:
chimico, astronauta 
Ipse Dixit:
Paperino: Ma certo che sto bene! Mi sento come un superuomo!



Walt Disney's Comcis and Stories n. 44, maggio 1944



Dario Bressanini è un chimico, ricercatore universitario, divulgatore scientifico, giornalista, scrittore e autore di numerosi libri, rubriche e interventi sul web. Negli articoli dedicati (su carta e in Rete) alla Scienza in cucina si occupa del lato divertente e imprevisto della chimica - quello che si nasconde dietro l'esperienza di tutti i giorni.
Lasciamo volentieri a lui la parola (con l'estratto di un pezzo tratto dal sito del mensile Le Scienze) per aprire il commento a questa spassosa storia breve barksiana.

Nel 1944, il grande Carl Barks – disegnatore di Zio Paperone, Paperino, Qui Quo Qua, e scrittore di memorabili avventure di tutta la famiglia dei paperi – nella storia Paperino Chimico Genio, narrava di come, prendendo una botta in testa per aiutare i nipotini Qui Quo e Qua con il loro “piccolo chimico”, Paperino diventasse il più grande chimico dell’Universo. Con un buffo linguaggio pseudochimico, pieno di termini inventati di sana pianta, Paperino inventa la “Paperite”, il più potente esplosivo mai inventato, che sfrutta poi come carburante per andare con un razzo attorno alla luna. Per produrre la Paperite, Paperino utilizza il Metilene, CH2, dando così inizio alla chimica dei Carbeni. 

Barks scopre il carbene! Vignette nn. 1, 2, 3 e 4 - tav. 2



Paperino nel 1944, precorse i tempi: l’esistenza di questa elusiva molecola non era ancora stata provata. I Carbeni sono molecole elettricamente neutre altamente reattive e instabili, con un atomo di carbonio che forma solamente due legami semplici invece di quattro, come è solito fare. La formazione di queste specie era stata ipotizzata dai chimici per spiegare alcune reazioni. Tuttavia  è solo negli anni ‘50 che i carbeni vengono osservati in laboratorio. La scoperta di Paperino fu dimenticata, fino al 1964, quando viene pubblicato un libro sulla chimica del carbene, e in un capitolo viene per la prima volta riconosciuto a Paperino il merito di aver, non solo ipotizzato l’esistenza del CH2, ma anche di averlo utilizzato per una sintesi chimica. I carbeni infatti, nonostante siano molecole estremamente instabili, possono essere sintetizzati e fatti reagire immediatamente con altre sostanze. Questo è proprio quanto fece Paperino nella sua sintesi dell’Azoto spaccatutto (tradotto malamente nel fumetto con Nitrogeno spaccatutto) per produrre la Paperite, molto prima che ai chimici umani venisse in mente. Da allora, paperino è stato citato altre volte come scopritore del metilene, addirittura in un libro di testo universitario di Chimica Organica. Paperino, sfortunatamente, rinsavisce dal suo “Risus Lomboticus del Locus Cocus” e l’universo perde così un chimico brillante.

Bressanini si riferisce in particolare alla vignetta n. 1 della tavola n. 2 e alla sequenza che ne scaturisce - una buona parte della storia, fin quando a Paperino non scompare il "bernoccolo del genio"! Una curiosità e una precisazione: ovviamente Bressanini ha ragione, visto che in italiano il termine "nitrogeno" - come sinonimo di "azoto" - è antico e desueto (e brutto); l'inganno nasce in traduzione, visto che in inglese nitrogen è il sostantivo usato per "azoto" (la trappola dei false friends...) e dal fatto che N è tuttora il simbolo chimico dell'elemento (dal francese nitrogène); nella già citata collana Paperino Carl Barks si parla però di nitrogeno screziato.
La sonda sovietica Luna 3 (1959)
 
Nella storia Barks è precursore non soltanto in chimica, ma anche in astronautica. Paperino, sul razzo spinto dalla sua Duckmite, osserva da vicino la luna - faccia nascosta compresa - circumnavigandola! E questo nel 1944. Ovvero quindici anni prima della missioni sovietiche delle sonde automatizzate Luna 1, 2 e 3 (ques'ultima fotografò per la prima volta the dark side of the moon), lanciate con successo dall'URSS verso il satellite naturale della Terra; gli americani dovettero mordere il freno fino al 1964, l'anno del Ranger 7.
Paperino chimico pazzo è la rivisitazione in chiave (fanta)scientifica e positiva del mito di Dr. Jeckyll e Mr. Hyde. Nell'anima di Paperino si nasconde un grande cervello, non un serial killer; e la nuova coscienza salta fuori non grazie alla chimica, ma grazie alla termodinamica e alla meccanica - per la chimica!
Note. La storia non era stata commentata nello Speciale Carl Barks di Collezionare, molto probabilmente perché all'epoca non avevo trovato notizie sulla curiosità della scoperta dall'Uomo dei Paperi!
La splash panel della storia fa parte della storia stessa, ma in qualche modo ne riassume anche i contenuti, con Qui Quo Qua che giocano al Piccolo Chimico.
Prima di arrivare alla sintesi del carbene (nella vignetta 7 di tavola 1) una strana formula aleggia sopra la testa di Paperino; viene qui citata ancora una volta l'OPA (vedi la storia Paperino e il gorilla), cioè l'Office of Price Administration, l'agenzia federale degli Stati Uniti che durante la Seconda Guerra Mondiale si occupava del razionamento delle merci e di calmierare i prezzi. Paperino inventa la Paperite come sostituto della benzina, proprio a causa della penuria bellica di tale carburante.
Francesco Manetti

P.S. Una piccola soddisfazione personale: arrivati al 2013 sono 25 anni che mi occupo - con pochi alti e molti bassi - di critica fumettistica! Potete leggere di qualche particolare in più sul mio blog personale Ultimo Istante! 
 
N. B. trovate le altre puntate della cronologia barksiana nella pagina dedicata!

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