Introduzione
Nel
settembre 2023 esce nelle edicole e nelle librerie "Le grandi
storie Bonelli" numero 9. Il volume raccoglie il racconto Le
Sette Città di Cibola, pubblicato nella "Collana Zenith" da
febbraio ad aprile 1995 ("Zagor Gigante" nn. 355-357). Sono trascorsi
giusto trent'anni dalla prima uscita di questa avventura, inserita in
un lungo ciclo di storie in cui Zagor e Cico hanno attraversato il
continente nordamericano dai ghiacciai artici, passando per la
California, arrivando poi in alcune regioni del sud-ovest. Partiti
dalla California, i Nostri attraversano il deserto della Valle
della Morte in Arizona. Senza acqua, sono in seria difficoltà,
ma vengono salvati dagli indiani Hopi. Da questo incontro nasce uno
dei racconti più suggestivi di questa nuova Odissea americana.
Nella prefazione del volume, Mauro Boselli scrive:
Città
nascoste e valli perdute sono un cosiddetto topos (in greco
luogo, e quindi, in parole povere, luogo narrativo,
schema ricorrente) delle storie avventurose. Lo sono in
particolare di quelle che giocano sul senso del meraviglioso, che non
si collocano dunque sul versante del più puro realismo, bensì al
confine del fantastico, rimanendo però, più o meno, nei limiti del
possibile.
 |
Le Grandi Storie 9 |
La
sinergia artistica tra Boselli e Chiarolla
La
collaborazione tra Mauro Boselli e Alessandro Chiarolla rappresenta
una perfetta fusione tra narrazione e arte visiva. Boselli, con la
sua maestria nel tessere racconti ricchi di riferimenti storici e
mitologici, trova un interprete ideale in Chiarolla, il cui stile
dinamico e dettagliato dà vita alle ambientazioni e ai personaggi.
La profondità delle trame di Boselli si esalta attraverso le
vignette di Chiarolla, che catturano con precisione ogni sfumatura
emotiva e scenografica. Questo approccio visivo si collega
perfettamente alla leggenda degli Anasazi, dove mito e conoscenza si
intersecano in una narrazione carica di significato.
 |
Gli Anasazi |
La
leggenda degli Anasazi
La
leggenda degli Anasazi si intreccia con i miti di Atlantide e Mu,
creando un racconto affascinante nella saga zagoriana. Boselli ha
fuso questi elementi in un unico racconto, dove la conoscenza gioca
un ruolo centrale. Don Diego de Coronado, consumato dalla cupidigia e
accecato dall'ossessione per un tesoro impossibile, intraprende un
cammino fatale che lo conduce alla rovina. In netto contrasto, il
Navajo Nakai, inizialmente in conflitto con Zagor e gli Hopi, vive un
percorso di trasformazione personale. Confrontandosi con la filosofia
degli Hopi e lo spirito combattivo di Zagor, Nakai evolve
profondamente, imboccando il sentiero del rispetto per ciò che è
giusto e autentico. Le sette città, che mi fanno pensare a Le
città invisibili di Italo Calvino, diventano il simbolo delle
scelte che plasmano il destino di chi le contempla.
 |
Don Diego De Coronado e Sombra |
 |
Nakai |
 |
La furia di Nakai |
Miti
e tecnologia nelle Sette Città di Cibola
Il
contrasto tra gli scenari desertici del sudovest americano, come la
Valle della Morte e i pueblo incastonati tra le rocce, e le
misteriose civiltà antidiluviane nascoste, crea un mix straordinario
che incarna uno dei tratti distintivi della storia. Questi ambienti,
ricchi di fascino e suggestività, si fondono perfettamente con la
presenza di antiche invenzioni e segreti millenari, aggiungendo
profondità e mistero alla narrazione. Il risultato è una fusione
mirabile tra l'estetica western e gli elementi fantascientifici, dove
il fantastico e il reale si intrecciano in un equilibrio avvincente e
unico.
 |
La Città Nera |
 |
La Città Rossa |
 |
La Città del Vento |
Un
classico moderno
Un
classico dell’epoca moderna zagoriana, questa storia brilla per la
sua capacità di intrecciare magistralmente elementi mitologici,
storici e ambientali. I pueblo degli Hopi, custodi di tradizioni
millenarie, diventano il palcoscenico ideale per uno sviluppo
narrativo che unisce il fascino del passato con l’immaginazione del
fantastico. La potenza evocativa delle Sette Città di Cibola e la
profondità dei personaggi arricchiscono ulteriormente una trama che
si colloca tra le vette creative dell’intera saga, trasformando
ogni dettaglio in un tassello di grandezza narrativa.
 |
Il guardiano |
 |
Il riscatto di Nakai |
Difendere
la pace!
Nel
racconto emerge con forza la filosofia di Zagor, un uomo
profondamente votato alla pace ma consapevole che, in certi momenti,
la difesa della libertà richiede di affrontare con coraggio chi
tenta di opprimere. La sua visione non indulge in un falso pacifismo,
bensì riconosce la responsabilità morale di proteggere ciò che è
giusto. Questo è espresso con intensità in una significativa frase
pronunciata dall’eroe (in questo volume la trovate a pagina 57):
Amare la pace non è un buon motivo per chinare la testa davanti
alla violenza! Chi è nel giusto ha il dovere di difendere la sua
casa e la sua libertà! Lo sciamano Masewi continua a
chiamare Zagor Pahana, notando la somiglianza fisica tra i due:
l’uomo della medicina hopi ha notato questo particolare nel momento
in cui, una nascosta base di Mu, ha assistito insieme ai Nostri
all’ologramma destinato a informare i posteri. Pahana è
considerato da Masewi una sorta di Ghandi ante litteram,
ma è la determinazione dello Spirito con la Scure a incarnare al
meglio questa filosofia di equilibrio tra amore per la pace e la
necessità di agire contro l’ingiustizia.
 |
Difendere la pace |
 |
L'eroe della pace |
 |
Pahana |
Chiarolla
in digitale
Alessandro
Chiarolla debutta sulle pagine della testata con questa storia di
indubbio fascino. Le vignette sono precise e spettacolari, come lo
scontro tra Zagor e un robot o gli scenari delle Sette Città di
Cibola. Zagor è ritratto come un eroe solare e generoso. Cico è
goffo e rotondo ma al momento opportuno, seguendo le indicazioni
dello sceneggiatore, mostra una determinazione invidiabile. Shumavi,
degna figlia dello sciamano Masewi, in alcune frangenti mostra una
tenacia ammirevole. L’artista le dà inoltre una notevole
sensualità, che è pari alla sua fierezza. La qualità del disegno
di Chiarolla raggiunge il suo massimo splendore grazie alla visione
in digitale su grande schermo, che esalta ogni dettaglio, dai volti
ai paesaggi, facendo immergere il lettore nell’universo narrativo
con straordinaria vividezza.
 |
Shumawi |
 |
Masewi |
 |
La fine di De Coronado |
Nessun commento:
Posta un commento
I testi e i fumetti di nostra produzione apparsi su Dime Web possono essere pubblicati anche altrove, con la raccomandazione di citare SEMPRE la fonte e gli autori!
Le immagini dei post sono inserite ai soli fini di documentazione, archivio, studio e identificazione e sono Copyright © degli aventi diritto.
Fino al 4 gennaio 2017 tutti i commenti, anche i più critici e anche quelli anonimi, venivano pubblicati AUTOMATICAMENTE: quelli non consoni venivano rimossi solo a posteriori. Speravamo e contavamo, infatti, nella civiltà dei cultori di fumetti, libri, cinema, cartooning, etc.
Poi è arrivato un tale che, facendosi scudo dell'anonimato, ha inviato svariati sfoghi pieni di gravi offese ai due redattori di Dime Web, alla loro integrità morale e alle loro madri...
Abbiamo dunque deciso di moderare in anticipo i vostri commenti e pertanto verranno cestinati:
1) quelli offensivi verso chiunque
2) quelli anonimi
Gli altri verranno pubblicati TUTTI.
Le critiche, anzi, sono ben accette e a ogni segnalazione di errori verrà dato il giusto risalto, procedendo a correzioni e rettifiche.
Grazie!
Saverio Ceri & Francesco Manetti