giovedì 9 maggio 2013

MONDI PARALLELI: DYLAN DOG COLOR FEST 10

di Francesco Manetti

E così - en attendant buone o cattive nuove sulla sorte redazionale del curatore Giovanni Gualdoni - un'altra collana di Via Buonarroti doppia la sua prima boa. La serie a colori dell'Indagatore londinese - con la sua rarefatta periodicità prima annuale e poi semestrale - raggiunge infatti l'importante traguardo del decimo numero, con Altroquando, il Dylan Dog Color Fest datato aprile 2013.
Come suggerisce, anzi, come intima inequivocabilmente il titolo, le avventure contenute nell'albo provengono tutte da un'altra dimensione narrativa, quella della "diversa probabilità" o - per dirla alla yankee - del what if.


Il poster italiano della non straordinaria pellicola Dylan Dog: il film, con un Indagatore dell'Incubo cajun!


La prima storia - Addio, Groucho di Bilotta e Martinello - è ambientata nel futuro dell'incubo, e succede, o meglio, precede Il pianeta dei morti pubblicata sul Color Fest n. 2 dell'agosto 2008, opera dello stesso sceneggiatore. La spalla di un ingrigito Dylan, morsa viralmente, zombifica con lentezza e poi si ribella, meritando una veloce dipartita. La mente non può che andare alla non entuasiasmante pellicola del 2010 intitolata Dylan Dog - il film (in originale, con maggior fantasia, Dylan Dog - Dead of Night), diretta da Kevin Munroe. Anche lì il secondo del protagonista (che non è ricalcato sul Marx, presumiamo per questioni di vil copyright) viene azzannato dagli zombie, "non-muore", e poi risorge a nuova morte. Il finale del fumetto - con il taxi giallo che procede nelle strade di una Londra futuribile - ci ricorda l'incipit di Ranxerox a New York, capolavoro di Liberatore & Tamburini (e, in un gioco di rimandi, Liberatore era il copertinista del già citato secondo Fest...). Fra le mille suggestioni e citazioni anche quella della celluloide Aldilà dei sogni (What Dreams May Came, 1998), diretta da Vincent Ward e interpretato da Robin "Mork" Williams: laggiù, in quel di Hollywood, la ricerca testarda della moglie e qui, su carta, quella dell'amico, nell'Undiscovered Country.


Un spregiudicato Ranxerox tassista nella New York cyberpunk del futuro.


Bel gioco di matrioske e intrigante pastiche letterario è La banda maculata di Serra e Bignamini: una storia di Arthur Conan Doyle scartata dall'editore - ovvero questa, con protagonisti Dylan & Groucho nell'800 - è l'idea dalla quale scaturiranno (scaturirebbero) le Avventure di Sherlock Holmes, il detective-mago di Baker Street! Bignamini sta perfettamente al gioco dello sceneggiatore, con una scelta grafica (tratto nitido, inquadrature classiche) che rimanda agli stilemi dell'epoca in cui è (sarebbe) ambientata la vicenda.
Con I giorni oscuri di Caccivio e dei Cestaro - dopo essere partito dal Domani e aver toccato il XIX secolo - il Dylan alternativo viene sbalzato ancor più indietro nel fiume congelato del Tempo, fino ad arrivare al Seicento di Xabaras! Anche qui il filo conduttore è quello della trasformazione dall'umano al disumano, e del "diversamente vivo" (per dirla in politicallicorrettese, che va tanto di moda adesso...). La vignetta finale, con gli zombie alla porta, anticipa la corrente narrativa principale di quello che sarà (che sarebbe potuto essere) il Dylan Dog "vero" del XX secolo.


Sir Arthur Conan Doyle (1859 - 1930), il creatore di Sherlock Holmes.



Infine ecco Doppia identità di Gualdoni e Raimondo, divertente e scanzonata. Dylan è un nerd, un bamboccione (per dirla in politichese contemporaneo), che "relaziona" male con le donne e che non riesce a staccarsi dal nido della casa familiare. E' anche qualcos'altro - un serial killer - e il vero cacciatore di mostri, con tanto di Groucho al seguito, è qualcun altro.
Altroquando centra l'obiettivo. Non tutti gli episodi si ergono allo stesso livello; non tutti i colori sono vividi al massimo. Sanza 'nfamia e sanza lodo, scrisse Dante nel III dell'Inferno... Non è questo il caso, per l'amor d'Iddio! Un po' più di lode... di sicuro.



Dylan Dog Color Fest n. 10, aprile 2013. Copertina di De Cubellis.


Dylan Dog Color Fest 10
ADDIO, GROUCHO
LA BANDA MACULATA
I GIORNI OSCURI
DOPPIA IDENTITÀ
Aprile 2013
pagg. 132 (a colori), € 5,20
Testi: Alessandro Bilotta, Antonio Serra, Chiara Caccivio, Giovanni Gualdoni
Disegni: Paolo Martinello, Alessandro Bignamini, Gianluca Cestaro, Raul Cestaro, Luca Raimondo
Colori: Overdrive Studio, Paolo Martinello
Copertina: Davide De Cubellis


Francesco Manetti

P.S. Se il titolo del Color Fest Altroquando è una citazione del titolo dello Speciale Dylan Dog n. 2 (Gli orrori dell'Altroquando del luglio 1988), anche il titolo di questo post - Mondi Paralleli - è la citazione di qualcosa che a noi di Dime Web stava e sta molto a cuore! ;-)

N.B. trovate le altre recensioni bonelliane nel Giorno del Giudizio!

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