martedì 3 luglio 2018

MAXI DYLAN DOG: 100 AVVENTURE IN 20 ANNI


Diamo i Numeri 51

di Saverio Ceri

Curiosamente col 33° Maxi Dylan Dog appena giunto nelle edicole, la redazione dell’Indagatore dell’Incubo può festeggiare in contemporanea due avvenimenti: i 20 anni di permanenza in edicola della collana e le 100 avventure pubblicate sul balenottero dedicato all’Old Boy.

Il 33° Maxi Dylan Dog, con il quale si festeggiano le 100 avventure e i 20 anni dall'esordio. Cover di Andrea Accardi
La collana in questi quattro lustri ha cambiato periodicità, grafica, copertinisti e “destinazione d’uso”; ripercorriamo brevemente la sua storia editoriale: a fine giugno 1998 la redazione di Dylan decise di sfruttare il fatto che l’estate è (o era) il periodo in cui si vendono più fumetti e il fatto che il prolificissimo duo Montanari & Grassani è (o era) la coppia di illustratori più amata dai lettori dell’Indagatore dell’Incubo, per confezionare un albo “maxi”, sulla falsariga di quello già realizzato solo pochi mesi prima per Tex. L’ appellativo di Maxi per indicare un albo di lunghezza tripla rispetto al normale, contenente storie inedite, era stato infatti appena coniato… per il secondo “maxi” del ranger; il primo balenottero (così li indicano affettuosamente in redazione, fin dall’esordio) di Aquila della Notte era uscito ben 6 anni prima, ma fino ad allora era stato indicato solo come “Tex Oklahoma”. In quei mesi aveva esordito pure un altro “malloppone”, Agenzia Alfa, che però non è mai rientrato nella categoria dei Maxi, anche se per anni ne ha svolto le funzioni, prima che un vero e proprio Maxi Nathan Never esordisse in edicola. In generale, vale per tutti o quasi i personaggi, in questi balenotteri  vengono pubblicate le storie che, prodotte in abbondanza dai team creativi delle varie collane, non trovano spazio, per un motivo o per un altro, sugli albi mensili.

Il volume di esordio, datato Luglio 1998 - Cover di Angelo Stano
Torniamo a Dylan Dog: per anni la formula tripla dose di Montanari e Grassani da leggersi sotto l’ombrellone è stata la peculiarità del malloppone dedicato all’inquilino di Craven Road 7, e, tutto sommato, per quanto ne so, è stata un’alchimia vincente, tanto che nel 2011 si decise di raddoppiare le uscite del Maxi realizzandone una versione invernale, in edicola a febbraio, con una variante ai disegni: non l’abituale dinamico duo, ma, a rotazione tutti gli altri disegnatori, in albi mono-illustratore. Nei quattro anni di questo assetto editoriale della collana, abbiamo letto volumi disegnati completamente da Roi, Freghieri, Piccatto e Cossu, altre quattro colonne grafiche del personaggio, di cui i primi tre prolificissimi, tant’è che sono pure gli unici ad aver disegnato oltre 5000 tavole dell’anti-eroe di Sclavi.
Con l’avvento di Recchioni alla supervisione del personaggio, il maxi si trasforma, col numero 22, in un qualcosa di diverso; a livello di periodicità diviene quadrimestrale, inaugurando pure la versione autunnale in edicola sempre nei giorni in prossimità di Halloween; a livello grafico risente dell’intervento di Paolo Campana che si occupa in quel periodo del restyling di quasi tutte le collane dylaniate, differenziandosi da tutti gli altri maxi della casa editrice; cambia pure il copertinista con l’avvento di Gigi Cavenago al posto di Angelo Stano; ma soprattutto cambia la logica della testata. Nella serie regolare si era deciso di dare uno scossone improvviso alla vita del personaggio proiettandolo nel ventunesimo secolo e concedendo all’ispettore Bloch l’agognata pensione. Il cambio repentino inevitabilmente rese obsolete decine di storie già pronte di stampo “classico”; per pubblicarle  senza riscriverle o ridisegnarle profondamente, si è pensato bene di trasformare il balenottero che pubblica ben 9 avventure l’anno (quasi come un mensile parallelo), in una sorta di raccoglitore di avventure del Dylan del passato, quello che abbiamo sempre conosciuto e apprezzato, chiuso nel suo limbo tra gli anni ottanta e novanta, dove il tempo non scorre, e dove Bloch ancora lo aiuta benevolmente da dietro la sua scrivania di Scotland Yard; per legare ancora di più la collana a questa realtà è stato modificato il logo in “Maxi Dylan Dog Old Boy”, che richiama subito il passato, ma anche la presenza dell’amico ispettore, l’unico a chiamare “Old boy” l’Indagatore dell’Incubo.

Nuova grafica, nuovo copertinista, nuova periodicità, nuova filosofia a partire dal 22° Maxi - Cover di Gigi Cavenago
In questo nuovo format quadrimestrale, l’unico punto fermo rimane l’appuntamento estivo con un volume tutto disegnato da Montanari e Grassani, o quasi; in questi ultimi due anni, infatti, a dare una mano a Grassani per inchiostrare le matite di Montanari sono arrivati Valeri, Lopresti e Santoro. 
L’ultimo cambio si registra col numero 29, quando Accardi sostituisce alle copertine Cavanago, nel frattempo promosso titolare sulla serie mensile.

Ultimo cambio: arriva Andrea Accardi alle copertine e partire del numero 29.
Se la matematica non è un opinione, in trentatré albi da tre storie si dovrebbero contare novantanove avventure pubblicate, invece, come dicevamo in apertura siamo esattamente a quota cento. Questo grazie a due volumi che in quest’ultimo periodo, un po’ più anarchico per la collana, hanno presentato un menù diverso dal solito: il numero 28 con ben sei storie, di cui quattro brevi probabilmente destinate originariamente alla collana gigante, soppressa dalla programmazione annuale; e il numero 30 con una sola lunga avventura in tre atti. Praticamente sette storie in due albi, anziché sei: grazie a questa storia in più, si arriva esattamente a 100 storie in 33 albi.
Volete saper chi in questi 20 anni ha realizzato più storie sui Maxi Dylan Dog? Scopriamolo, a partire dagli sceneggiatori, nelle tabelle che seguono.


Sceneggiatori
tavole
storie
Di Gregorio
1504
16
Marzano
1222
13
Mignacco
1222
11
Ruju
1034
11
Gualdoni
846
12
Cavaletto
470
5
Barbato
376
4
Enna
376
4
Chiaverotti
282
3
De Nardo
282
3
Faraci
282
3
12°
Accatino
188
2
12°
Manfredi
188
2
12°
Porretto/Mericone
188
2
15°
Artusi/Lombardo
94
1
15°
Bilotta
94
1
15°
Contu
94
1
15°
Gualtieri/Marsiglia/Monteleone
94
1
15°
Recchioni
94
1
15°
Santarelli
94
1
15°
Sclavi
94
1
15°
Simeoni
94
1
15°
Wood
94
1
Totali
9306
100




Giovanni Di Gregorio ha firmato 16 dei 100 episodi apparsi sul maxi, circa un sesto del totale, seguono Marzano e Mignacco, entrambi al secondo posto come numero di pagine, ma, mentre Marzano lo è anche per numero di storie, altrettanto non si può dire per Mignacco, scavalcato anche da Gualdoni; questo perché Mignacco è l’autore di “Oltre ai confini della realtà”, quella storia unica che ha occupato tutto un maxi, che è quindi anche la storia più lunga pubblicata sui balenotteri di Dylan, mentre Gualdoni, al contrario è l’autore di quelle quattro storie brevi apparse sull’altro maxi atipico che citavamo poco sopra, e con la storia “Cuore di mamma” di sole 22 tavole è dunque l’autore dell’avventura più corta pubblicata sulla collana.


Dopo i 27 sceneggiatori che si sono cimentati con l’Old Boy, passiamo ai 31 disegnatori: ovviamente Montanari e Grassani la fanno da padroni.



Disegnatori
tavole
storie
Montanari
2937,5
30,42
Grassani
2843,5
29,8
Piccatto L.
415,17
4,42
Cossu
376
4
Roi
376
4
Freghieri
282
3
Dell'Uomo
188
2
Pontrelli
188
2
Torti Ric.
188
2
10°
Di Vincenzo
141
1,5
11°
Baggi
94
1
11°
Bigliardo
94
1
11°
Caretta
94
1
11°
Casertano
94
1
11°
Chella
94
1
11°
Coppola
94
1
11°
Pennacchioli G.
94
1
11°
Zamborlini
94
1
19°
Santaniello
86,17
0,92
20°
Massaglia
70,5
0,75
21°
Riccio R.
62,67
0,67
22°
Piccioni
47
0,5
22°
Corbetta
47
0,5
22°
Dall'Agnol
47
0,5
22°
Lopresti
47
0,17
22°
Santoro
47
0,5
22°
Valeri
47
0,17
28°
Martusciello
46
2
29°
Romeo
24
1
29°
Russo F.
24
1
29°
Piccatto F.
23,5
0,25
Totali
9306
100

Vedete molti numeri decimali, sia tra le tavole che tra le storie; ovviamente sono dovuti alle storie firmate a quattro, o più, mani. Passiamo ora ai tre copertinisti che si sono succeduti alle cover della collana, fino ad oggi.


Copertinisti
cover
Stano
21
Cavenago
7
Accardi
5
Totale
33


C’è qualcuno che ha messo le mani su più tavole di tutti gli altri per quanto riguarda i Maxi Dylan Dog, è Diana Rocchi, autrice del lettering di ben 42 episodi sui 100 presi in esame, qui sotto la vediamo precedere, nell’apposita graduatoria, nove suoi colleghi. Notate come curiosamente in calce alla classifica troviamo un episodio letterato da “nessuno” ; si tratta infatti di un episodio particolare, senza parole, pubblicato nell’epoca recchioniana.

Letteristi
Tavole
Storie
Rocchi
3948
42
Colombo
1598
17
Tuis O.
940
10
Belletti
706
8,33
Pejrano V.
658
6,33
Corda
564
6
Bozzi
470
5
Riboldi R.
188
1,33
Tuis R.
94
1
10°
Sanfelice
46
2

(nessuno)
94
1

9306
100


Chiudiamo con "Forse non tutti sanno che..." alcuni episodi realizzati per il Maxi hanno trovato spazio anche nelle ristampa Dylan Dog Superbook e nella collana I maestri della paura abbinata alla Gazzetta dello Sport nei primi mesi del 2017. Si tratta di solo dodici episodi sui cento in questione, tra questi uno in particolare è stato ristampato su entrambe le pubblicazioni citate, si tratta di Ho ucciso Jack lo Squartatore, l’unica avventura scritta da Tiziano Sclavi per questa testata, curiosamente.

Saverio Ceri

P.S. Curiosamente questo pezzo inizia e finisce con "curiosamente".

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.


Nessun commento:

Posta un commento

I testi e i fumetti di nostra produzione apparsi su Dime Web possono essere pubblicati anche altrove, con la raccomandazione di citare SEMPRE la fonte e gli autori!

Le immagini dei post sono inserite ai soli fini di documentazione, archivio, studio e identificazione e sono Copyright © degli aventi diritto.

Fino al 4 gennaio 2017 tutti i commenti, anche i più critici e anche quelli anonimi, venivano pubblicati AUTOMATICAMENTE: quelli non consoni venivano rimossi solo a posteriori. Speravamo e contavamo, infatti, nella civiltà dei cultori di fumetti, libri, cinema, cartooning, etc.

Poi è arrivato un tale che, facendosi scudo dell'anonimato, ha inviato svariati sfoghi pieni di gravi offese ai due redattori di Dime Web, alla loro integrità morale e alle loro madri...

Abbiamo dunque deciso di moderare in anticipo i vostri commenti e pertanto verranno cestinati:

1) quelli offensivi verso chiunque
2) quelli anonimi

Gli altri verranno pubblicati TUTTI.

Le critiche, anzi, sono ben accette e a ogni segnalazione di errori verrà dato il giusto risalto, procedendo a correzioni e rettifiche.

Grazie!

Saverio Ceri & Francesco Manetti