di Andrea Cantucci
Il terzo album cartonato e inedito dedicato a Tex ad apparire nella collana "Romanzi a Fumetti" della Bonelli, dopo i precedenti L’Eroe e la Leggenda e Frontera, pur avvalendosi dei disegni di un autore alieno alla saga texiana come Angelo Stano, si caratterizza come un’avventura un po’ più convenzionale rispetto alle altre due. Se il primo album mostrava un Tex molto diverso dal solito e ben più selvaggio, quasi un vero e proprio “indiano bianco”, e il secondo lo presentava nelle vesti relativamente insolite di un detenuto abbruttito nelle carceri messicane, in due avventure sicuramente ambientate entrambe durante la giovinezza del famoso eroe (e precisamente negli anni tra la sua affiliazione ai Navajos e la nascita del figlio Kit), il nuovo episodio presenta un Tex più posato e meno impetuoso, quindi apparentemente un po’ più maturo.
Inoltre qui Tex indossa per tutta la storia il suo tipico costume indiano, che nella serie regolare gli avremmo visto portare solo in un periodo successivo, non prima che il figlio Kit fosse grandicello, anche se nulla vieta che l’avesse indossata anche in precedenza all’insaputa dei lettori. La storia Painted Desert di Boselli e Stano potrebbe quindi essere ambientata in qualsiasi periodo della saga di Tex successivo alla sua unione ai Navajos, data anche la presenza di Tiger Jack ma l’assenza del giovane Kit Carson dai capelli e dai baffi scuri, che negli altri due album poteva fungere un po’ da precisa e utile indicazione temporale.
I disegni di Stano, che possono ricordare solo molto vagamente lo stile di disegnatori texiani relativamente moderni, come Civitelli, arricchiscono i tipici paesaggi della serie con le leggere e sapienti “pennellate” di una tavolozza digitale capace di rendere il famoso Deserto Dipinto, dalle sfumature ora rossastre e ora violacee, quasi come fosse davvero dipinto a mano e non al computer. Tale efficace risultato cromatico non può del resto stupire data l’esperienza pittorica dell’artista, già autore in passato di un gran numero di copertine e illustrazioni a colori di Dylan Dog dallo stile espressionista direttamente mutuato da quello di Egon Schiele.
Qui invece la relativa uniformità dei cieli e altri elementi scenici rendono chiaro che grazie alla tecnologia anche Stano può ora faticare un po’ meno coi pennelli. Ma qualche dettaglio, certe ombre tratteggiate in modo volutamente “sporco” o certe sfumature che sembrano “graffiare” terreni e pareti, tradiscono ancora le sue ascendenze grafiche ideali. Comunque qui si nota una maggior cura e raffinatezza dei colori rispetto alla sua precedente storia Mohawk River, uscita su "Speciale Le Storie" n. 2 nel luglio 2015 sempre in coppia con Boselli, e anche la resa dei toni cromatici appare migliore sul volume di Tex, certo anche grazie alla carta patinata che li rende più brillanti. Painted Desert è insomma un vero e proprio album di lusso alla francese, in cui anche la gabbia delle pagine, quasi sempre su quattro strisce, richiama l’impostazione dei più classici fumetti franco-belgi, e a un prezzo che equivale o è appena più basso di quello di altri cartonati da edicola.
Quella che tutto sommato non è particolarmente significativa è la storia, per quanto sia molto ben congegnata e sceneggiata dall’attuale curatore di Tex Mauro Boselli. L’inseguimento di un gruppo di rapinatori di banche che hanno rapito la moglie di uno sceriffo, braccati prima da quest’ultimo e poi da Tex e Tiger, e non solo da loro, riserva sì qualche colpo di scena qua e là, ma lascia anche in sospeso qualche interrogativo che forse nel formato più lungo della serie regolare avrebbero potuto essere spiegati meglio.
Per esempio, non è chiaro perché i banditi all’inizio rapinano una banca, correndo quindi i loro rischi, se avevano già torturato uno sciamano hopi facendosi rivelare l’ubicazione di un tesoro che subito dopo si mettono a cercare. Se non avessero assalito la banca nessuno li avrebbe inseguiti e si sarebbero potuti appropriare del tesoro degli Hopi in modo quasi indisturbato, o almeno avrebbero avuto molte più possibilità di farla franca… Del resto nel finale, che si chiude un po’ repentinamente come succede quando ci si accorge di non avere più molte pagine a disposizione, sembrano essere accadute così tante cose in breve tempo che nessuno si ricorda neanche più di recuperare il denaro rubato e di riportarlo alla banca, sceriffo compreso.
Anche i moventi psicologici e quindi le azioni della moglie dello sceriffo, che naturalmente non anticipiamo, non risultano sempre del tutto chiari. Si avverte come la mancanza della spiegazione di qualche piccolo retroscena. Alcuni passaggi sono lasciati del tutto all’intuizione dei lettori mentre almeno nel finale avrebbero potuto essere chiariti in modo più preciso ed esauriente, se il volume non fosse stato chiuso così in fretta.
In questo racconto decisamente filo-indiano, con tutti i nativi dalla parte giusta e solo certi bianchi da quella sbagliata, hanno comunque un certo fascino le leggende e divinità hopi citate dagli autori, con cui i criminali devono in qualche modo fare i conti. Particolarmente riuscito è anche il personaggio di Silent Foot (Piede Silenzioso), un curioso esempio di anziano cacciatore di uomini indiano, che riceve i suoi incarichi anche in sogno ed è assunto perfino da uomini morti, i quali ci si chiede se e come poi possano ripagarne i servigi…
In conclusione è un album che vale la spesa sia per gli appassionati più fedeli del famoso ranger che per gli ammiratori della particolare arte grafica di Stano, mentre i lettori che non fossero particolarmente interessati ad avere proprio tutto del personaggio o del disegnatore in questione, potrebbero benissimo soprassedere all’acquisto, dato che tutto sommato non si tratta di una storia fondamentale nella mitologia dell’eroe.
Romanzi a Fumetti 23
TEX: PAINTED DESERT
Testi: Mauro Boselli
Disegni e colori: Angelo Stano
album cartonato di 52 pag. a colori - € 8,90
Marzo 2016
Andrea Cantucci
N.B. Trovate i link alle altre recensioni sul Giorno del Giudizio!
P.S. Questa recensione esce anche sul blog La seconda cosa di Filippo Pieri.
Il terzo album cartonato e inedito dedicato a Tex ad apparire nella collana "Romanzi a Fumetti" della Bonelli, dopo i precedenti L’Eroe e la Leggenda e Frontera, pur avvalendosi dei disegni di un autore alieno alla saga texiana come Angelo Stano, si caratterizza come un’avventura un po’ più convenzionale rispetto alle altre due. Se il primo album mostrava un Tex molto diverso dal solito e ben più selvaggio, quasi un vero e proprio “indiano bianco”, e il secondo lo presentava nelle vesti relativamente insolite di un detenuto abbruttito nelle carceri messicane, in due avventure sicuramente ambientate entrambe durante la giovinezza del famoso eroe (e precisamente negli anni tra la sua affiliazione ai Navajos e la nascita del figlio Kit), il nuovo episodio presenta un Tex più posato e meno impetuoso, quindi apparentemente un po’ più maturo.
Pag. 7 |
Inoltre qui Tex indossa per tutta la storia il suo tipico costume indiano, che nella serie regolare gli avremmo visto portare solo in un periodo successivo, non prima che il figlio Kit fosse grandicello, anche se nulla vieta che l’avesse indossata anche in precedenza all’insaputa dei lettori. La storia Painted Desert di Boselli e Stano potrebbe quindi essere ambientata in qualsiasi periodo della saga di Tex successivo alla sua unione ai Navajos, data anche la presenza di Tiger Jack ma l’assenza del giovane Kit Carson dai capelli e dai baffi scuri, che negli altri due album poteva fungere un po’ da precisa e utile indicazione temporale.
Pag. 12: il Deserto Dipinto in Tex... |
...e nella realtà. |
I disegni di Stano, che possono ricordare solo molto vagamente lo stile di disegnatori texiani relativamente moderni, come Civitelli, arricchiscono i tipici paesaggi della serie con le leggere e sapienti “pennellate” di una tavolozza digitale capace di rendere il famoso Deserto Dipinto, dalle sfumature ora rossastre e ora violacee, quasi come fosse davvero dipinto a mano e non al computer. Tale efficace risultato cromatico non può del resto stupire data l’esperienza pittorica dell’artista, già autore in passato di un gran numero di copertine e illustrazioni a colori di Dylan Dog dallo stile espressionista direttamente mutuato da quello di Egon Schiele.
Bambini hopi nel 1898 |
Pag. 19 |
Qui invece la relativa uniformità dei cieli e altri elementi scenici rendono chiaro che grazie alla tecnologia anche Stano può ora faticare un po’ meno coi pennelli. Ma qualche dettaglio, certe ombre tratteggiate in modo volutamente “sporco” o certe sfumature che sembrano “graffiare” terreni e pareti, tradiscono ancora le sue ascendenze grafiche ideali. Comunque qui si nota una maggior cura e raffinatezza dei colori rispetto alla sua precedente storia Mohawk River, uscita su "Speciale Le Storie" n. 2 nel luglio 2015 sempre in coppia con Boselli, e anche la resa dei toni cromatici appare migliore sul volume di Tex, certo anche grazie alla carta patinata che li rende più brillanti. Painted Desert è insomma un vero e proprio album di lusso alla francese, in cui anche la gabbia delle pagine, quasi sempre su quattro strisce, richiama l’impostazione dei più classici fumetti franco-belgi, e a un prezzo che equivale o è appena più basso di quello di altri cartonati da edicola.
Pag. 25: Kokopelli in Tex... |
...e nella realtà (petroglifo, New Mexico). |
Quella che tutto sommato non è particolarmente significativa è la storia, per quanto sia molto ben congegnata e sceneggiata dall’attuale curatore di Tex Mauro Boselli. L’inseguimento di un gruppo di rapinatori di banche che hanno rapito la moglie di uno sceriffo, braccati prima da quest’ultimo e poi da Tex e Tiger, e non solo da loro, riserva sì qualche colpo di scena qua e là, ma lascia anche in sospeso qualche interrogativo che forse nel formato più lungo della serie regolare avrebbero potuto essere spiegati meglio.
Per esempio, non è chiaro perché i banditi all’inizio rapinano una banca, correndo quindi i loro rischi, se avevano già torturato uno sciamano hopi facendosi rivelare l’ubicazione di un tesoro che subito dopo si mettono a cercare. Se non avessero assalito la banca nessuno li avrebbe inseguiti e si sarebbero potuti appropriare del tesoro degli Hopi in modo quasi indisturbato, o almeno avrebbero avuto molte più possibilità di farla franca… Del resto nel finale, che si chiude un po’ repentinamente come succede quando ci si accorge di non avere più molte pagine a disposizione, sembrano essere accadute così tante cose in breve tempo che nessuno si ricorda neanche più di recuperare il denaro rubato e di riportarlo alla banca, sceriffo compreso.
Pag. 31 |
Anche i moventi psicologici e quindi le azioni della moglie dello sceriffo, che naturalmente non anticipiamo, non risultano sempre del tutto chiari. Si avverte come la mancanza della spiegazione di qualche piccolo retroscena. Alcuni passaggi sono lasciati del tutto all’intuizione dei lettori mentre almeno nel finale avrebbero potuto essere chiariti in modo più preciso ed esauriente, se il volume non fosse stato chiuso così in fretta.
In questo racconto decisamente filo-indiano, con tutti i nativi dalla parte giusta e solo certi bianchi da quella sbagliata, hanno comunque un certo fascino le leggende e divinità hopi citate dagli autori, con cui i criminali devono in qualche modo fare i conti. Particolarmente riuscito è anche il personaggio di Silent Foot (Piede Silenzioso), un curioso esempio di anziano cacciatore di uomini indiano, che riceve i suoi incarichi anche in sogno ed è assunto perfino da uomini morti, i quali ci si chiede se e come poi possano ripagarne i servigi…
Pag. 43 |
In conclusione è un album che vale la spesa sia per gli appassionati più fedeli del famoso ranger che per gli ammiratori della particolare arte grafica di Stano, mentre i lettori che non fossero particolarmente interessati ad avere proprio tutto del personaggio o del disegnatore in questione, potrebbero benissimo soprassedere all’acquisto, dato che tutto sommato non si tratta di una storia fondamentale nella mitologia dell’eroe.
Romanzi a Fumetti 23 (Tex), marzo 2016. Disegno di Stano |
Romanzi a Fumetti 23
TEX: PAINTED DESERT
Testi: Mauro Boselli
Disegni e colori: Angelo Stano
album cartonato di 52 pag. a colori - € 8,90
Marzo 2016
Andrea Cantucci
N.B. Trovate i link alle altre recensioni sul Giorno del Giudizio!
P.S. Questa recensione esce anche sul blog La seconda cosa di Filippo Pieri.
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