domenica 19 ottobre 2014

THE DARK SIDE OF TEX! "H": "HO-YAN"!

di Massimo Capalbo

Una sola voce per la lettera H di The Dark Side of Tex, l'enciclopedia dei mostri affrontati dal Ranger che "Max" Capalbo sta portando avanti con impegno e passione per Dime Web! Prima di lasciarvi alla lettura vi ricordiamo che le immagini introduttive sono state rintracciate in Rete dalla redazione (la fonte, quando è necessario, viene regolarmente citata), mentre quelle di corredo alla scheda sono state selezionate appositamente dallo stesso Massimo. (s.c. & f.m.)

Il tex di Igor Jovchevski!


LEGENDA 


  • I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’opera. Fanno eccezione i nomi del protagonista della serie, TEX, e quelli dei suoi pards – KIT CARSONTIGER JACKKIT WILLER - che sono sempre scritti in questo modo, tranne quando sono inseriti nei crediti di una storia o fanno parte del titolo di un libro (ad esempio: Atlante di Tex). 
  • Con l’unica eccezione di TÉNÈBRES, RAPHAEL, i personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con la loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.:TAGLIATORE DI TESTE invece che BARRERA, JUANSVENTRATORE invece che BARLOW, SALLY).
  • Alcuni personaggi sono stati indicati con il soprannome piuttosto che con il nome vero (ad es.: COLORADO BELLE invece che MORROW, ALICEEL MORISCO invece che JAMAL, AHMED). Riguardo al citato EL MORISCO, la voce a lui dedicata è stata inserita sotto l’iniziale del soprannome vero e proprio – quindi la M -, invece che sotto la E, cioè l’iniziale dell’articolo. 
  • Per quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia alla memoria dei lettori in modo più efficace (anche se, in alcuni casi, il nostrotitolo non coincide con quello usato abitualmente dai lettori). Ad esempio, la storia dei nn. 265-268 viene indicata con il titolo del n. 267, Tex contro Yama, perché esso è, per l’appunto, più rappresentativo rispetto a L’ombra di Mefisto (n. 265), La strega (n. 266) e I Figli del Sole (n. 268)

Tex in Francia (giugno 1968)



Nota sui collegamenti ipertestuali 

The Dark Side of Tex è un "lavoro in corso" che si svilupperà nei prossimi mesi, abbracciando numerosi post - uno per ogni lettera dell'alfabeto - fino ad arrivare alla conclusione.
I collegamenti ipertestuali fra le varie voci non saranno dunque possibili tutti e subito... e vi spieghiamo subito perché!
Collegheremo con link diretti ogni riferimento ad altre voci dell'opera partendo necessariamente dalle voci già apparse.
Ci preme dunque ribadire e sottolineare che, non essendo possibile creare link a post futuri, ricostruiremo tutti i link a ritroso solo quando sarà possibile. I link saranno però sempre e soltanto fra URL diverse e non all'interno di uno stesso post. Vorrete perdonarci (e segnalarci!) eventuali errori e omissioni! I link - essendo come abbiamo detto sopra fra URL diverse - porteranno sempre e comunque all'inizio di un altro post e non esattamente alla voce di riferimento.
Per facilitare fin dall'inizio l'uso dell'opera, abbiamo creato una pagina apposita di collegamenti alle varie voci, alla quale potete accedere dovunque siate, andando sotto al logo Dime Web: anche in questo caso il link vi porterà al post giusto, scorrendo il quale troverete in un attimo la voce cercata!
Il Tex di G. Cestaro per la locandina di una mostra cosentina.

H
HO-YAN


HO-YAN

Stregone dei Seminole che compare per la prima volta nella storia Terrore sulla savana (G. L. Bonelli [sog.&scen.] – A. Galleppini [dis.], nn. 93-95), ambientata nelle Everglades, l’estesa regione paludosa della Florida. In quest’avventura, le abilità chirurgiche e le arti magiche di Ho-Yan si rivelano determinanti per le sorti della sua tribù, minacciata da MEFISTO e dai suoi alleati vuduisti. Ho-Yan, infatti, prima salva la vita al sakem Yampas, gravemente ferito, con una freccia, da Dambo, il colossale nero al servizio di BARON SAMEDI (l’alleato principale del negromante); poi, interrogando il Mondo delle Ombre, scopre che lo stesso Dambo si accinge ad attaccare, con i suoi guerrieri, il villaggio Seminole. Pertanto, lo stregone rivela subito la sua visione a Yampas, il quale gli ordina di svegliare tutti i Seminole affinché si preparino a partire.

Tex n. 93, luglio 1968
 
Ho-Yan si prende cura di Yampas, ferito da Dambo – TEX 93, p. 96

Gli indiani abbandonano in fretta le loro capanne per trasferirsi sull’Isola dei Morti, un isolotto in mezzo alla palude che funge da cimitero. Quando Dambo e i suoi uomini irrompono nel villaggio e, con grande sorpresa, lo trovano deserto, non riescono a capire chi possa aver avvertito i Seminole della loro incursione. Ignorando l’esistenza dell’Isola dei Morti, Dambo pensa che la tribù si sia rifugiata in un secondo villaggio (che sorge a poca distanza ed è costituito da palafitte), ma, una volta giuntovi, scopre che anch’esso è stato abbandonato, ed è quindi costretto a ritornare con gli altri guerrieri al castello di BARON SAMEDI. Tornando a Ho-Yan, è curioso il fatto che, quando - nel prosieguo dell’episodio - i quattro pards vengono ricevuti sull’Isola dei Morti da Yampas e dagli altri capi Seminole, dello stregone non c’è traccia, quasi come se lo sceneggiatore si sia dimenticato di lui. Per fortuna, GL lo recupera nel finale, nella scena dove i Seminole bloccano la fuga di OTAMI e di sua figlia LOA. E’ proprio Ho-Yan a ordinare ai guerrieri di uccidere OTAMI, impedendo così al temibile sacerdote VUDU di ricorrere alla sua cattiva magia.
Lo stregone Seminole ritorna ne Il figlio di Mefisto (G. L. Bonelli [sog.&scen.] – A. Galleppini [dis.], nn. 125-128), bellissimo seguito di Terrore nella savana. Saputo da Yampas che LOA – la quale, dopo l’uccisione di suo padre, era stata ridotta in schiavitù dal sakem – è fuggita dal villaggio (vi riesce grazie a YAMA), Ho-Yan conduce costui – che intende riacciuffare la donna - nella sua capanna, per interrogare gli spiriti. Dopo aver tracciato con una freccia dei segni sul terreno, Ho-Yan porge a Yampas un sacchetto, dicendogli di scegliere tre ossicini e di lasciarli poi cadere sui suddetti segni. Il sakem obbedisce e, poco dopo, lo stregone dà il suo responso: Brutto presagio, Yampas. La squaw negra ha toccato il segno del male… gli spiriti dell’ombra la proteggono… …e quando la rivedrai i tuoi piedi cominceranno a muoversi lungo il sentiero delle ombre.

Tex n. 94, agosto 1998. Disegno di Galep


Lo stregone Seminole interroga il Mondo delle Ombre – TEX 94, p. 22

Ho-Yan racconta la sua allarmante visione a Yampas – TEX 94, p. 25

Nonostante la funesta profezia di Ho-Yan, Yampas decide lo stesso di andare alla ricerca di LOA, che si rivela però infruttuosa. Tornato al villaggio, il sakem dice allo stregone che, fortunatamente, la sua funesta profezia non si è avverata, ma Ho-Yan gli risponde che non può essersi sbagliato: Non cercare mai più quella negra, poiché nel momento in cui la rivedrai, il grande buio sarà pronto ad accoglierti e i Seminoles dovranno scegliersi un altro capo. Yampas, che tiene in gran conto le doti divinatorie dello stregone, decide di lasciar perdere, ma, purtroppo per lui, la sua ex schiava desidera vendicarsi a ogni costo. Una notte, grazie a un rito magico compiuto dal suo alleato YAMA nelle rovine del castello di BARON SAMEDI, LOA proietta il suo spirito nella capanna di Yampas e tenta di strangolarlo. Le urla del sakem fanno accorrere prima alcuni guerrieri, che però fuggono terrorizzati alla vista del volto mostruoso assunto dalla donna; poi, Ho-Yan, il quale invece non si fa impressionare e lancia il suo bastone della magia contro di essa, colpendola in testa. Così facendo, lo stregone a salvare Yampas; tuttavia, si rende conto di non poter competere con la cattiva magia dei suoi avversari (non sapendo di YAMA, egli crede che MEFISTO sia sopravvissuto al crollo del castello e si sia alleato con LOA), perciò consiglia al sakem di avvisare, tramite i soldati di Fort Myers, i tre valorosi uomini bianchi venuti l’altra volta, cioè TEX, CARSON e KIT. Il giorno successivo, due guerrieri Seminole partono per il forte con un messaggio scritto da Yampas. Prima però che i pards arrivino in Florida, LOA riesce a prendersi la sua vendetta sul sakem. La guida della tribù passa quindi a Ho-Yan, il quale avvisa tutti i Seminole della palude di stare alla larga dalla casa di pietra (le rovine del castello, per l’appunto). Sebbene, come abbiamo detto, Ho-Yan non riesca a contrastare le arti magiche di LOA e soprattutto quelle di YAMA, il contributo che egli fornisce ai pards nella lotta contro i succitati avversari è comunque importante.

Tex n. 125, marzo 1971. Disegno di Galep

Ho-Yan colpisce con il suo bastone della magia lo spirito di Loa – TEX 125, p. 87


Nelle fasi conclusive della storia, infatti, Ho-Yan salva la vita allo scout indiano di Fort Myers ferito, nella Palude dei Mille Fiori, dai neri del VUDU (alleati di LOA e del negromante), mentre guidava i Nostri al villaggio dello stregone. Il suddetto scout – inviato da TEX proprio per chiedere l’aiuto della tribù - informa Ho-Yan, il quale ordina subito ai suoi guerrieri di correre in soccorso dei pards. Quando i Seminole, comandati da Tooyah, arrivano sul posto, i quattro satanassi hanno già sconfitto i loro assalitori, ammazzandone la maggior parte e costringendo alla fuga gli altri. Tooyah e i suoi compagni inseguono questi ultimi e li uccidono tutti, per poi accompagnare i Nostri al loro villaggio. Lì giunti, i pards vengono messi al corrente da Ho-Yan di quanto accaduto dopo la fuga di LOA e dei pericoli che si annidano tra le rovine del castello. Lo stregone, inoltre, decide di interrogare gli spiriti per rischiarare con una profezia la buia pista che i Nostri stanno per seguire. Al termine del rito compiuto nella sua capanna, Ho-Yan dice ai quattro: Gli spiriti della notte hanno potuto soltanto sussurrarmi confuse parole di morte e vaghi avvertimenti sui pericoli che vi aspettano, poi, mentre ogni voce stava svanendo, ne ho sentita una che mi bisbigliava un consiglio… che gli amici di Ho-Yan si ricordino dell’acqua quando la morte si appresterà a ghermirli! L’acqua sarà la sola via di salvezza che essi potranno seguire per uscire dal regno delle ombre! Così ha parlato l’ultima voce, e io vi ripeto ora le sue parole: ricordatevi dell’acqua!.

Tex n. 127, maggio 1971. Disegno di Galep

Lo stregone dà un prezioso avvertimento ai quattro pards - TEX 127, p. 84


Il mattino seguente, i pards lasciano il villaggio con una piccola scorta di guerrieri, i quali però – come Ho-Yan ha detto a TEX il giorno prima – li accompagneranno solo fino al punto in cui ha inizio la Grande Palude, il territorio dove sorge la temuta Casa di Pietra. Credi che li rivedremo?, chiede, riferendosi ai Nostri, Tooyah a Ho-Yan, il quale risponde: Temo di no. I presagi sono molto cattivi! Ho trascorso quasi tutta la notte chiedendo al Grande Spirito di darmi una risposta chiara, ma senza risultato!. Ho potuto vedere i nostri guerrieri che tornavano salvi alloro villaggio, ma le figure dei tre uomini bianchi e del fratello rosso del nord erano sempre avvolte da una fitta nebbia vermiglia. Ascoltato ciò, Tooyah dice: Brutto presagio, Ho-Yan. E lo stregone conferma: Sì!... Un presagio di morte!. In realtà, questa seconda visione profetica di Ho-Yan si rivelerà, fortunatamente, errata, o meglio: male interpretata. I quattro pards, infatti, usciranno sani e salvi dalle rovine del castello, e questo grazie proprio all’acqua di cui parlava la prima profezia dello stregone. 


Frank Shore, un vero stregone Seminole, in una foto del 1969

Tex Albo Speciale ("Texone") n. 22, giugno 2008. Disegno di Filippucci


 
Curiosità: Come si legge nella rubrica Sergio Bonelli racconta… del n. 46 di Tex Collezione Storica a Colori, i Seminole di Ho-Yan – con i loro caschi di penne, le loro casacche sfrangiate e i pantaloni di pelle - sono più simili agli indiani delle Grandi Praterie che ai veri Seminole. L’abbigliamento tipico di questi ultimi, infatti, era assai differente, essendo costituito da turbanti decorati con cerchi di metallo o piume di struzzo, camicie multicolori, piastre pettorali d’argento e stivali. E’ per l’appunto così che Lucio Filippucci ha raffigurato i Seminole nel ventiduesimo Texone, scritto dal compianto Gino D’Antonio. A nostro avviso, però, i Seminole texiani più memorabili rimangono, malgrado i loro improbabili costumi, proprio quelli di Terrore sulla savana e Il figlio di Mefisto.


Massimo Capalbo


N.B. Trovate i link alle altre lettere di The Dark Side of Tex sul Navigatore!

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