di Francesco Manetti
L'evocativa
cover
dipinta da Angelo Stano per il Dylan Dog Speciale n. 26, Viaggio
senza speranza
di Giovanni Gualdoni e Luigi Piccatto uscito nell'ottobre 2012, è
dedicata al tema dell'infinito. Il nastro di Moebius che vi appare non ha niente a
che fare con lo pseudonimo artistico scelto dal compianto Jean Giraud,
eminente fumettista francese scomparso il 10 marzo 2012 appena
settantaquattrenne; il Moebius in questione (perdonatemi se non lo
scrivo con la “o” sormontata dalla umlaut,
visto che va bene anche la “oe”), al nome del quale il papà del
Garage Ermetico si era evidentemente ispirato, era il matematico e
astronomo tedesco August Ferdinand, vissuto a cavallo fra il XVIII e
il XIX secolo.
August Ferdinand Moebius (1790 - 1868), ideatore del geniale "nastro ritorto" che da lui prende il nome. |
Discendente di Martin Lutero, allievo di Gauss,
cattedratico a Lipsia ed esperto in topologia, il Moebius teutonico
aveva ideato quella singolare figura bidimensionale partendo da una
striscia rettangolare, sottoponendola a una mezza torsione e unendo i
due lati più corti. Le due facce della superficie a due dimensioni
diventano così una sola, entrano in un certo modo nel mondo
tridimensionale e possono essere percorse entrambe senza soluzione di
continuità, in eterno. Curiosamente, una volta creato, il nastro di
Moebius ricorda il simbolo matematico dell'infinito, l'8
sdraiato, ma è solo una coincidenza: quest'ultimo si deve infatti
allo scienziato inglese John Wallis, uno dei padri del calcolo
infinitesimale, vissuto nel XVII secolo e morto ai primi vagiti del
XVIII. Leggendo la storia che si cela dietro la copertina scopriamo
che ormai per Dylan Dog (intendi: “per la collana di Dylan Dog”)
tutto è possibile, bastando semplicemente allargare un po' di più
le maglie che separano il naturale dal sovrannaturale, il logico
dall'illogico. E dunque ben venga anche un epico scontro fra falsi
angeli (ma sedicenti tali) e veri demoni!
C'è tutta una
cinematografia in queste pagine di lotta del Male contro il Bene, da
L'Esorcista
a Gabriel a Constantine. Vexilla regis prodeunt, pesantemente, quelle del Mito. Ogni riferimento è puramente voluto a Orfeo
ed Euridice, al viaggio agli Inferi per recuperare l'amata perduta, e
alla fine della speranza quando l'eroe semidivino cede alla curiosità
e all'impazienza tutte umane.
Orfeo ed Euridice, gruppo marmoreo del Canova, 1775 |
Un mishmash
incredibile, questo albo autunnale, il cui retrogusto più marcato, ciò che ti rimane sedimentato maggiormente in bocca, ricorda molto
da vicino quello di certi fumetti della DC Vertigo degli anni
Novanta... Sandman, Preacher e Hellblazer in testa, nei quali la
dottrina neopagana del New Age (un cascame sessantottino e
settantasettino che pretendeva di detronizzare il Dio del Libro in
nome di un più sfumato misticismo o spiritualismo di blanda
ispirazione celtico-druidica, con un tocco di moderno ecologismo e un
pizzico di dottrine e pratiche orientaleggianti) viene acutamente
messa alla berlina, con le soprendenti caratterizzazioni parodistiche
di diavoli, luciferi, cherubini, arcangeli, putti e discendenti in
linea diretta di Cristo Re.
Sandman (c) DC Comics |
E il Dylan Dog che rinasce
dall'esperienza oltremondanda raccontata da Gualdoni, è un
personaggio ormai invincibile, che può permettersi di sfidare il
reame stesso di Satana, fuori dallo spazio-tempo, e le sue
affascinanti guardiane arpie. Sembra di ritrovare, in questo Dylan,
il Superman pre-Crisis, al quale tutto era concesso, capace com'era
di viaggiare in ogni epoca, in ogni dimensione e in ogni universo
parallelo - senza più nessuna regola che non fosse quella della
fantasia stessa degli autori. E la kryptonite, in tutte le sue
incarnazioni multicolori, non bastava più, perché veniva sempre
trovato dall'invincibile Kal-El il modo di neutralizzarla. Anche
Chuck Jones poteva permettersi di far resuscitare mille e mille volte
il suo Wile E. Coyote – quantunque periglioso e profondo fosse l'abisso
roccioso!
La copertina di Angelo Stano per il Dylan Dog Speciale n. 26 (C) Sergio Bonelli Editore |
Dylan
Dog Speciale 26
VIAGGIO
SENZA SPERANZA
Ottobre
2012
pagg.
164,
€ 5,20
Testi:
Giovanni Gualdoni
Disegni:
Luigi Piccatto
Francesco
Manetti
(n.b. trovate le altre recensioni bonelliane sul Giorno del Giudizio)
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