mercoledì 19 settembre 2012

MARTIN MYSTERE 322: DUE PASSI FRA LE NUVOLE

di Francesco Manetti


Due passi fra le nuvole

Nel 2006 il britannico Gavin Pretor-Pinney pubblicò The Cloudspotter's Guide, versione cartacea del sito web espressione del club The Cloud Appreciation Society, fondato nel 2004. Il libro fu tradotto in italiano da Federica Oddera e curiosamente editato da Guanda con un'altro titolo inglese, Cloudspotting, forse con un pensiero al celeberrimo Trainspotting scritto da Irvine Welsh nel 1993, che ispirò l'omonima pellicola del 1996 diretta da Danny Boyle, opere entrambe di grande successo nel Belpaese. Il volume di Pretor-Pinney è - come recita il sottotitolo -una guida per i contemplatori di nuvole. Potrebbe sembrare un esercizio sul niente. Cloudspotting è invece un puntuale, seppur semiserio, trattato sulle nuvole, un intellettuale invito a prendersi il proprio tempo e ad affrontare con calma e serenità la vita. Cumuli, cumulonembi, strati, stratocumuli, altocumuli, altostrati, nembostrati, cirri, cirrocumuli, cirrostrati, nubi stratosferiche, nubi mesosferiche, nubi particolari come l'australiana Morning Glory. E scie di condensazione.

La copertina di Cloudspotting (c) Guanda, 2006

Apparse nei nostri cieli alla vigilia del primo conflitto mondiale, scrive Pretor-Pinney,le scie di condensazione (o contrails, abbreviazione di condensation trails in inglese) sono nuvole rettilinee, fabbricate dall'uomo, che si formano in coda agli aerei d'alta quota. Sono loro le nuove figlie illegittime di cui si è arricchita la famiglia delle nuvole, per quanto definirle tali suoni un po' troppo dispregiativo. In un'epoca come la nostra, è forse più giusto dire che non sono state concepite esattamente nello stesso modo delle loro sorelle maggiori. () Il meccanismo che origine alle scie di condensazione è lo stesso per cui il nostro respiro diventa visibile nelle giornate invernali. Mentre la maggior parte delle nubi si forma perché l'aria si raffredda salendo, i gas di scarico roventi degli aerei subiscono un drastico calo di temperatura mescolandosi con l'atmosfera gelida delle normali quote di crociera. I velivoli viaggiano di solito ad altitudini comprese tra gli 8.500 e i 12.000 metri, dove il termometro non segna più di -30 °C e può arrivare fino a -60 °C. Le emissioni dei motori, calde e ricche di umidità, si raffreddano rapidamente in un clima così rigido, per cui una parte del vapore acqueo si condensa in goccioline liquide, che ben presto si solidificano in cristalli di ghiaccio più o meno a distanza d'ala dall'apparecchio. () I gas di scarico degli aeromobili non contengono solo vapore acqueo. Gli altri componenti includono anche anidride carbonica, ossido di zolfo e di azoto, idrocarburi, ossido di carbonio, residui di combustibile e microscopiche pagliuzze di fuliggine e di metallo. Queste ultime hanno un ruolo importante nella formazione dei contrails: agiscono infatti da nuclei intorno ai quali il vapore acqueo si condensa per creare goccioline e cristalli.

Scie di condensazione

L'autore non si limita a descrivere questo particolare genere di “inseminazione involontaria” dei cieli, operata dagli aerei di linea e da jet militari. Parla anche della cosiddetta “inseminazione artificiale” nata dalle intuizioni e dalle indagini degli scienziati Irving Langmuir, premio Nobel per la chimica, e Vincent Schaefer, suo assistente. Negli anni '40, partendo dalla studio della formazione del ghiaccio sulle ali degli aerei e dalla loro successiva precipitazione al suolo, i due idearono un sistema per modificare la struttura delle nuvole e facilitare le precipitazioni atmosferiche, all'inizio usando ghiaccio secco e poi, provando e riprovando, sfruttando il più adatto ioduro d'argento. Le sperimentazioni di quello che fu battezzato Progetto Cirrus, finanziato inizialmente dalla General Electric, furono trasferite in ambito militare negli anni '50, e su tutto calò il segreto di Stato.
Da questo momento si attraversa l'orizzonte degli eventi e si passa dall'universo luminoso della realtà scientifica a quello oscuro, insidioso, enigmatico, ma molto più attraente delle teorie del complotto e delle leggende urbane. Dagli interventi sulle formazioni nuvolose a scopo tattico nel Laos, nel Vietnam e in Cambogia (il cosiddettoProgetto Popeye), ai sospetti sullo spargimento aereo di sostanze chimiche letali (e non solo di defoglianti come l'Agent Orange) nel sudest asiatico in guerra, fino agli scenari bellici futuri di trasformazione strategica totale del clima, illustrati nel 1996 dalla USAF nel rapporto Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025 (ovvero Il clima come fattore per accrescere la potenza militare: padroneggiare il clima nel 2025).


Martin Mystère e le scie di condensazione

Congiura nei cieli, il n. 322 di Martin Mystère dell'agosto/settembre 2012, scritto da Carlo Recagno e disegnato da Esposito Bros., nella più pura tradizione della collana di Alfredo Castelli, filtra notizie vere, dati storici, voci che corrono e paranoie collettive presentando ai lettori un intreccio nuovo di zecca. Dietro i presunti danni alle popolazioni civili operati dalle scie di condensazione ci sarebbero gli Uomini in Nero, con la loro segretissima Sezione Sceneggiatori di Hollywood, fondata appositamente per creare bufale ad alto tasso di credibilità e diffonderle nel mondo.Scie chimiche, cospirazioni lunari, undici settembre, signoraggio bancario, nuovo ordine mondiale, Roswell () le cosiddette teorie di complotto hanno origine qui, spiega il MIB Mallory a un allibito Professor Mystère. E il motivo?Lo facciamo, continua il cinico e glaciale agente,per fare polverone! Creiamo complotti falsi per coprire l'esistenza di quelli veri. Perché, naturalmente, i complotti autentici sono quelli di cui nessuno viene a sapere mai nulla.Punto. L'appassionato della congiura globale, versione con tendenze psicotiche del semplice dietrologo, prolifera soprattutto nel web, e viene amabilmente canzonatoper interposto Martin Mystère - dagli autori dell'albo, uno dei più gustosi dell'epoca bimestrale della serie. Ricca e densa la rubrica finale Linee nel cielo del BVZA.

Martin Mystère n. 322, agosto/settembre 2012. Disegno di Alessandrini



Martin Mystère 322
CONGIURA NEI CIELI
Agosto/settembre 2012
pagg. 164, € 5,00
Testi: Carlo Recagno
Disegni: Esposito Bros.
Copertina: Giancarlo Alessandrini
Rubriche: Alfredo Castelli


Francesco Manetti

(v. anche Big Books Paradox prima parte e seconda parte; i link alle altre recensioni bonelliane sono sul Giorno del Giudizio!)

2 commenti:

  1. Innannzi tutto, complimenti e in bocca al lupo ('sto povero lupo ,-) per il magazine elettronico. Naturalmente, mi farà piacere, se vorrete, dare una mano con qualche recensione.
    Entrando in tema, Francesco, condivido il tuo commento sull'albo. Aggiungo: ho trovato significativo il dialogo in tv tra Martin e il suo interlocutore, in cui ho ravvisato, nelle parole dell'antagonista di Mystère, anche certi atteggiamenti aggressivi che alcuni personaggi, nei vari forum fumettistici (e non solo, immagino) riversano contro chi predilige argomentare invece di ricorrere allo sproloquio paranoico.

    Giampiero Belardinelli

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    Risposte
    1. Giampiero era uno dei più valenti collaboratori di Dime Press e ricevere da lui i complimenti è per noi un piacere immenso. Accolgo in pieno la tua considerazione su Martin Mystère 322, albo che ho trovato davvero stimolante e capace anche di scherzare sulla filosofia stessa della serie creata da Castelli. Sì all'interesse per lo strano, no all'isteria!

      Francesco Manetti

      Elimina

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