sabato 3 febbraio 2024

BREVIARIO SUL FUMETTO ITALIANO - PRIMA PARTE: IL NUOVO LIBRO DI FRANCESCO MANETTI & SAVERIO CERI!

a cura della Redazione






Dopo alcuni ritardi dovuti essenzialmente alla pandemenza e poi ad altre situazioni e progetti che hanno impegnato gli autori fra il 2021 e il 2023, esce finalmente la prima parte del "Breviario sul fumetto italiano", scritto da Francesco Manetti e Saverio Ceri e curato da Nicola Magnolia per la Phasar Edizioni (la stessa casa editrice che aveva pubblicato dello stesso terzetto il Dylan Dog Index 1-25 nel 2018). Il volume è disponibile su tutte le piattaforme online e sul sito della casa editrice; può inoltre essere richiesto in qualsiasi libreria d'Italia. Nell'opera Manetti e Ceri raccolgono sotto "un unico tetto" oltre 2.500 personaggi del fumetto italiano, coprendo un periodo che va dagli albori (dicembre 1908, quando uscì il primo numero del "Corriere dei Piccoli") fino al 31 dicembre 2019, quando il Nostro fumetto, al termine degli anni 10 del XXI secolo, compiva esattamente 111 anni; al termine pubblicheremo un volume di aggiornamenti e correzioni. Il primo tomo copre le prime tre lettere dell'alfabeto ed è illustratissimo!
Potete scrivere a "Dime Web" per indicare suggerimenti o rilevare errori.


Moreno Burattini mostra una copia del Breviario appena arrivata in Bonelli (14 febbraio 2024)





Ecco un ampio estratto dall'introduzione:


Una giungla di carta

 

di Francesco Manetti


È molto facile (oggi come nel passato) trovare in vendita in libreria, in fumetteria, nei mercatini o sul Web ottimi dizionari fumettistici che nascono con l’intento di non tralasciare nulla. Dentro possiamo scovarvi di tutto un po': sceneggiatori, disegnatori, personaggi, scuole, collane e riviste del mondo intero... Accade sempre che, per evidenti ragioni di spazio, solo ciò che l’autore considera “il meglio del meglio” venga però accolto in quelle pagine, con dolorosi e invevitabili depennamenti. Sul versante opposto abbiamo i saggi monografici, impostati o non in ordine alfabetico - dedicati ai Disney Italiani, a Jacovitti, a Tex, a un particolare genere narrativo fumettistico (il Giallo, la Fantascienza, l'Orrore...), a una qualche scuola nazionale, a Magnus, a Max Bunker, a Superman, a Diabolik, alla Marvel, alla Bonelli, etc. etc., solo per citare i primi ci vengono in mente. Col 1995 avevamo assistito a un lodevole tentativo di percorrere la via di mezzo – mai battuta prima - di una guida che avesse un obbiettivo molto circoscritto. Nel maggio di quell’anno uscì infatti presso Lo Scarabeo un cofanetto in formato mignon composto da quattro volumetti illustrati: era Il fumetto italiano di Franco Fossati. Il compianto critico, prendendo spunto dalla sua memorabile collezione di disegni originali eseguiti da vari artisti internazionali su cartoncini grandi come biglietti del bus, aveva isolato trecento personaggi pensati per il mercato italiano (e dunque non sempre creati da fumettisti italiani, come nel caso di Alack Sinner). Si trattava però soltanto di un assaggio…

Il Breviario sul fumetto italiano che andrete a leggere ha avuto una lunghissima gestazione. Il nocciolo, il cuore del progetto, risale addirittura al 1994; minimi stralci erano stati pubblicati in Rete agli inizi del 2018 sui Quaderni Bonelliani di “Dime Web”, con l'intenzione di aggiornare il tutto solo fino al Duemila, ovvero al Novecento, prendendo il XX secolo come punto fermo; nella primavera del 2018, puntando alla pubblicazione cartacea, abbiamo cominciato a correggerlo, editarlo, emendarlo, integrarlo con il ventennio mancante, e massivamente ampliarlo; le ultime correzioni sono state aggiunte nel dicembre 2023.



 


L'opera che avete fra le mani nasce per aprire orizzonti più vasti rispetto ad analoghi titoli del passato, sottolineando fortuitamente nel 2019, dove questo scritto si ferma (al 27 dicembre, e poi spiego perché), la curiosa – quasi cabalistica, trinitaria, angelica - ricorrenza dei 111 anni del fumetto italiano, del fumetto di una delle maggiori, più nobili e affermate scuole dell'Ottava Arte. Per convenzione il “fumetto italiano” in senso moderno (non parliamo dunque dei “protofumetti”, quali le vignette satiriche dei giornali ottocenteschi, o di opere ancora più antiche, come i cicli pittorici sulle vite dei santi, e via dicendo) nasce infatti con il primo numero del “Corriere dei Piccoli”, datato 27 dicembre 1908: su quel fascicolo, insieme a tavole d'importazione americana (evirate degli allora odiati balloon e dotate di didascalie in rima, gli “ottonari”), apparvero i primi e mai dimenticati “eroi” del nostro fumetto nazionale, come l'immortale Bilbolbul di Attilio Mussino.

All'interno del Breviario, in ordine alfabetico, troverete i personaggi (o serie, il cui titolo può o meno coincidere con il nome del protagonista) del fumetto italiano, nel senso di personaggi fittizi; character creati da disegnatori e da sceneggiatori italiani - per il mercato italiano, certo, ma pure per quello straniero (pensiamo per esempio a molte opere dell'italianissimo Ugo Prat, universalmente noto come Hugo Pratt, opere che videro la luce in Argentina, dove l'artista lavorò per lunghi decenni, e solo dopo arrivarono nello Stivale); possono esserci anche casi dove solo uno degli autori è italiano (quasi sempre opere nate per il mercato francese o sudamericano).

I personaggi che qui appaiono sono solitamente “ricorrenti”, ovvero protagonisti di miniserie, serie o collane più o meno lunghe, e non di storie uniche autoconclusive. Non potevano però mancare doverose eccezioni, come certe opere di autori immortali, a partire da Albertarelli; e non potevamo nemmeno tralasciare le grandi riduzioni a fumetti della più importante letteratura universale (Salgari, Verne, Poe, Dumas, Shakespeare, Lovecraft, etc.), firmate da maestri assoluti, tra cui Guido Moroni Celsi e Dino Battaglia; se esistono più adattamenti dello stessa opera, abbiamo riunito le varie storie sotto il nome dell'autore alla quale si sono ispirate (per esempio, trovate La maschera di ferro di Piffarerio e I tre moschettieri di Longhi e Gattia sotto la voce Dumas). Delle “spalle”, cioè dei “collaboratori” del protagonista, e dei personaggi di contorno, abbiamo inserito schede nominative solo per alcuni di quelli, i più importanti, che hanno avuto l'onore di serie o collane autonome (per esempio Cico, spalla di Zagor, e Groucho, assistente di Dylan Dog).



 


Nel Breviario ci sono i più grandi fumetti dei maggiori “giornali” per ragazzi editi dagli inizi del Novecento in poi (“Il Corriere dei Piccoli”, “Il Vittorioso”, “Topolino”, “Intrepido”, “Il Monello”, “Il Giornalino”, “Il Corriere dei Ragazzi”, etc.) e quelli delle nuove “riviste-contenitore”, pubblicazioni “di rottura”, nate fra gli anni Sessanta e gli Ottanta, molte delle quali tramontate poco prima o poco dopo l'arrivo del XXI secolo: da “Eureka” a “Linus”, da “Comic Art” a “L'Eternauta”, da “Frigidaire” a “Corto Maltese”, fino a “Blue” (non trascurando le testate più “misteriose”).

Un grande spazio è stato riservato al fumetto “popolare” - avventuroso, horror, fantascientifico, umoristico, western, etc. - con le grandi produzioni della Sergio Bonelli Editore, della Editoriale Corno, della Dardo, e via dicendo.

Abbiamo dato voce e dignità a quelle che furono le tendenze più innovative nei rivoluzionari anni Ottanta e Novanta, occupandoci sia della piccola e media editoria (che propose periodici come "Cyborg", "Nova Express", il nuovo "Intrepido", la nuova "Fumo di China", etc.), sia delle cosiddette “autoproduzioni” (un gruppo di autori, qualora non avesse trovato un editore disposto a pubblicarne le opere, poteva decidere di stamparsi, pubblicizzarsi e distribuirsi in proprio, creando una piccola casa editrice ad hoc).

Non sono stati lasciati al palo i pocket, le strisce, gli albi... i grandi e piccoli “porno” (quelli pubblicati e creati da Renzo Barbieri con la Ediperiodici e la Edifumetto, per esempio, sono stati una vera e propria fucina di maestri e capolavori), i grandi e piccoli “neri” (come dimenticare le creazioni di Max Bunker, con o senza Magnus, e il Diabolik delle sorelle Giussani?) e i “popolari” minori, come i numerosi protagonisti avventurosi (western, pirateschi, polizieschi, “tarzanidi” e “bonellidi” vari) apparsi dagli anni '40 in poi. Grande spazio è stato poi dedicato al “pupazzettismo” italiano (delle edizioni Alpe, Bianconi e non solo), che nei decenni – ispirandosi inizialmente alla scuola del cartooning americano – ha saputo ritagliarsi una sua grande originalità.

Poi, grazie soprattutto al lavoro di Saverio Ceri, nostro fraterno amico e sodale da decenni, che doverosamente firma insieme al sottoscritto il Breviario, sono stati accolti i più noti e incisivi prodotti del XXI secolo, sia quelli “tradizionali” (grandi case editrici, come la Bonelli, la Star Comics, la Panini...), sia quelli più “innovativi” (webcomics, crowdfunding, graphic journalism, piccole case editrici e ultime autoproduzioni). A proposito del “nuovo”, abbiamo fatto certe scelte anche a costo di sembrare troppo “sbilanciati” sul fumetto contemporaneo e indie (vedi per esempio il gruppo di autori – come Costarelli e Pieri - in contatto con “Dime Web”, la rivista su Rete fondata nel 2012 dal sottoscritto e dal Ceri, nella quale ci occupiamo di fumetto bonelliano e non solo).



 


Il tutto è stato trattato con sintesi e con la maggior precisione possibile - per quanto riguarda i contenuti, le date, le testate, le case editrici e le attribuzioni di paternità. Una dura selezione andava per forza fatta: molti personaggi, serie e racconti a fumetti – migliaia! - non sono entrati nel novero del Breviario e certe esclusioni potranno sembrare a qualcuno vere e proprie eresie… Prendiamo per esempio i numerosi nomi creati dalla grande scuola degli autori italici che, fin dagli anni Trenta, ha scritto e disegnato storie del cosmo disneyano. Uno di più grandi esperti in materia, Alberto Becattini, nelle “Appendici” al doppio volume Disney Italiani (NPE, 2012), ne elenca ben oltre 1.000, considerando solo quelli ricorrenti! Ma il fumetto Disney è comunque un prodotto americano, nonostante gli apporti italiani. Il nostro Breviario (“breve” soprattutto nella lunghezza, più che nel numero, delle singoli voci) non ha (e non può avere) pretese di completezza e vuole piuttosto essere uno strumento di consultazione e uno stimolo alla lettura e all'approfondimento.

Le scelte sono state fatte in base all'importanza, al successo, alla notorietà, alla visibilità - oppure anche alla sola simpatia, bizzarria o curiosità - di un dato protagonista, di un dato racconto o di una data collana, a giudizi qualitativi, a personali frequentazioni con gli autori e - perché no - alla memoria; non abbiamo tralasciato quei coraggiosi e sfortunati esperimenti che, pur essendosi esauriti in una brevissima fiammata, sono comunque testimonianza storica di un qualche impegno o caparbietà, quantomeno editoriale, se non proprio… “artistica”. Qualcuno potrà storcere il naso perché ci siamo dilungati di più su certi personaggi “minori”, rispetto a certi personaggi “maggiori”… La spiegazione è semplice: nomi come Dylan Dog, Tex, Diabolik, etc., sono ormai diventati universali e notizie su di loro possono essere rintracciate facilmente e in grande copia; per i personaggi meno noti, o più “antichi”, o troppo “nuovi”, il lavoro di ricerca è invece più “difficile”, anche perché molta meno critica è stata prodotta su di essi.

Troverete comunque tutte le creature più celebri dei massimi e più prolifici artisti del nostro fumetto nazionale. (...) Quasi coniando uno slogan possiamo dunque dire con certezza che “tutte le maggiori creazioni dei maggiori autori delle maggiori pubblicazioni delle maggiori case editrici d'Italia trovano qui rifugio”. Si tratta di circa 2400 voci (ma le opere citate sono molte di più, intorno alle 2500, visto che tante voci, come quelle sui capolavori della letteratura, comprendono al loro interno numerosi titoli), in rappresentanza di quasi 1400 autori / creatori diversi, fra sceneggiatori e disegnatori! (...)


Il Breviario non ha pretese di infallibilità. Potremmo aver sbagliato il nome di una testata o di un artista (o non averlo collegato a una scheda nel nostro indice degli autori) oppure aver messo una data errata, e via dicendo. A tal proposito vi forniamo un indirizzo email al quale potrete rivolgervi in ogni momento per segnalarci errori, omissioni gravi e lacune, per suggerimenti o altro; dimepressweb@gmail.com è la casella elettronica postale di “Dime Web”. Tutte le segnalazioni di una certa rilevanza verranno pubblicate sul blog, a integrazione “fluida” del Breviario, e ne terremo conto qualora si parlasse di una nuova edizione. (...)




Francesco Manetti & Saverio Ceri
BREVIARIO SUL FUMETTO ITALIANO
1a PARTE - ABC
a cura di Nicola Magnolia
pagg 150 - € 15,00
Phasar Edizioni

La redazione

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