venerdì 10 settembre 2021

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 118

di Saverio Ceri

con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 



Il Classic in edicola, 118° della serie, ci presenta i cinque capitoli finali della storia Linciaggio! e il primo capitolo de Il grande Re, avventura che ci terrà compagnia fino al numero 122. Le sei strisce originali, le ultime della Serie Navajo e la prima della serie Leopardo Nero, giunsero in edicola tra il marzo e il maggio del 1962; furono tutte ristampate sul numero 53 di Tex Gigante, ma la cover scelta, proviene da La sconfitta, mitico numero 99 del personaggio. Il titolo invece è preso in prestito dal l'ultimo albetto della Serie Navajo.

La storia della copertina, ha in comune col precedente Classic la misteriosa trasformazione del protagonista, da Kit Carson a Tex. Ma andiamo con ordine: questa immagine è apparsa per la prima volta come copertina di un'albo di Tex in occasione del nono numero della settima collana Albo d'Oro, albetto di cui abbiamo già accennato nella puntata 89. Nella cover del quindicinale ritroviamo Kit Carson sfinito nel deserto alla mercé degli avvoltoi che pregustano un imminente lauto pasto con la carcassa di Capelli d'Argento.


Come ci raccontano Francesco Bosco e Mauro Scremin con questa cover la cover siamo in presenza di un vero e proprio enigma grafico. L’illustrazione è probabilmente di Galleppini, se ne riconosce lo stile dalle pennellate dell’avvoltoio in primo piano e del paesaggio di contorno, anche se la figura del personaggio sembra conservare tratti non riconducibili al creatore grafico di Tex. Ricordiamo che siamo a metà del 1959 e che in quel periodo la collaborazione di Mario Uggeri ed Emilio Uberti con l’Audace/Araldo, seppur sporadica, era ancora viva. Tuttavia, siccome trattasi di una copiatura assai precisa dalla fonte americana del Real Men Magazine (agosto 1958), di cui è autore Clarence Doore, è possibile che l’intera copertina sia stata realizzata da Galep. Praticamente un ricalco certosino. Con i ricalchi è facile finire per non distinguere lo stile di un autore.


La stessa cover di Real Men parrebbe avere a sua volta un'altra fonte; esiste, infatti una cover di Adventure (men’s magazine del novembre 1957), illustrata da Emmett Kaye, pseudonimo del grande Mort Kunstler, che mostra un impianto scenico molto simile a quella del Real Men che potrebbe aver influenzato Clarence Doore.


Ma torniamo la nostro ranger preferito. La cover dell'Albo d'Oro dicevamo, venne utilizzata, con importanti ritocchi, nel gennaio del 1969 per confezionare la copertina di uno degli episodi più memorabili di Tex, La sconfitta. Nell'edizione più famosa infatti il Kit assetato si trasforma in Tex ferito, gli avvoltoi scompaiono, ma in compenso compare una piccola parte del corpo di colui che è riuscito a sconfiggere Tex in duello.


Nelle edizioni successive lo sfondo viene maggiormente curato e, seppur in lontananza, rifanno capolino quelli che parrebbero essere avvoltoi, che rimasti a bocca asciutta con Carson ci riproveranno, ovviamente senza fortuna, con Tex.


La versione del Classic, ora in edicola perde gli avvoltoi sullo sfondo, ma soprattutto elimina completamente la ferita sanguinante di Tex, chiaro segno della sconfitta subita dal ranger; ma essendo in questo caso il titolo Battaglia sulle Montagne Rocciose, l'elemento importante è la presenza dei rilievi sullo sfondo.
Un'altra curiosità: mettendo in parallelo le tre cover, quella di Real Men, quella dell'Albo d'Oro e quella del Tex 99, si evidenzia come nell'ultimo passaggio, prima di trasformare lo sfinito Kit nello sconfitto Tex, in redazione dovettero ruotare leggermente l'immagine in senso orario. Chissà perché? Forse per acuire il senso di impotenza del protagonista sconfitto; per lo stesso motivo, probabilmente, anche la spalla sinistra di Tex è stata ridotta di dimensioni rispetto alle versioni originali: quella mano premuta a terra con quella spalla alta conferivano ancora troppa forza al braccio ferito dell'eroe. Con le modifiche apportate da Galep al disegno, l'immagine risultava sicuramente più plausibile per il nuovo contesto a cui era stata destinata.


Prima di chiudere diamo un'occhiata a come questa iconica immagine è stata utilizzata fuori dei confini nazionali.
Nella immagine sotto vedete come curiosamente nelle versioni europee (le cinque in alto, rispettivamente francese, jugoslava, e le tre "sinottiche" olandese, finlandese e norvegese), viene rispettato il colore originale di sfondo, quello chiaro, assolato, della copertina di Tex 99; mentre nelle tre versioni sudamericane, tutte  brasiliane, lo sfondo è sempre stato, fin dalla prima versione del 1971, azzurro. 
Inoltre, come abbiamo già notato in altre occasioni, scopriamo che il cambio fondamentale sul disegno di copertina del Classic, in questo caso l'assenza del sangue, risale addirittura alla versione francese, come se in redazione avessero come ultima stesura dell'immagine, quella da cui partire per confezionare la cover del Classic, proprio la versione transalpina.

  

E con questo gruppetto di immagini straniere, chiudiamo anche questa puntata di Secret Origins: Tex Classic, appuntamento alla prossima.

Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index. 

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