di Francesco Manetti
Dopo la scomparsa di Antonio Vianovi, lo scorso agosto, se ne va oggi un altro amico, mio personale, e di "Dime Web": Giuseppe Lippi. Classe 1953, è stato uno dei massimi esperti di letteratura fantastica in Italia. Curatore di "Urania" da decenni, non si contano i suoi interventi e i suoi libri nel mondo della SF. Grande appassionato e studioso dell'opera di Lovecraft, di Howard, di Poe; scopritore di talenti, quali Evangelisti e Tonani. Viene ricordato anche come "bonelliano", per i suoi gustosi e approfonditi articoli sulla collana "Almanacchi"/"Magazine". Nel 2015, entusiasta - bontà sua! - dei miei lavori per la Mondadori (le introduzioni ai volumi di ristampe bunkeriane), facemmo amicizia, prima sui social e poi nella vita reale. Sensibile alla catena di attentati islamisti, che ancora oggi non si ferma, mi commissionò un articolo sul "fantaislam" (quel filone della fantascienza internazionale che prevede un futuro di Mezzaluna per la Terra) e volle perfino intervistarmi per "Urania Collezione": la cosa mi onorò e mi riempì di orgoglio. A mia volta lo intervistai per "Dime Web". Porterò sempre nel cuore il ricordo del carissimo Giuseppe, al quale mi accomunava anche un certa "visione del sociale".
Ci rivedremo, in un altro tempo, in un'altra dimensione!
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L'ultimo libro di Lippi |
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Il grande Giuseppe Lippi, seduto nella sua libreria. |
Era anche amministratore di un gruppo di appassionati della Silver Age della D.C.. Ogni suo like, ogni suo intervento a riguardo di qualche mio articolo o qualche post era come la garanzia di aver fatto un buon lavoro. Ci mancheranno i suoi commenti lucidi e taglienti e la sua competenza da vero appassionato.
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