a cura di Francesco Manetti
Abbiamo già conosciuto Luigi Siviero su Dime Web: sua, infatti la quarta puntata dei nostri servizi dedicati alla cover bonelliana più citata nel panorama fumettistico italiano. Oggi Luigi torna a trovarci, ma "dall'altra parte della barricata", perché è autore di una serie di interessantissimi saggi sul comic e sui rapporti fra comic, storia e letteratura gialla. E non solo: il Nostro è anche dottore, romanziere, fumettista e poeta!
Luigi Siviero, fotografato da Martina Ruffo |
Dai comunicati stampa leggiamo infatti che nell'ultimo decennio "Luigi
Siviero - nato a Trento il 6 giugno 1977 e laureato in
giurisprudenza - ha realizzato il breve saggio Analisi
del fumetto. La composizione delle coppie di tavole
(Abigail Press, 2007), il fumetto sperimentale (C6H10O5)n
(Abigail Press, 2009) e interventi critici pubblicati
nell'antologia Garth
Ennis. Nessuna pietà agli eroi
(Edizioni XII, 2010) e nel catalogo della mostra Interni
immaginari
dedicata ad Ausonia dal festival Lucca Comics & Games
(Associazione culturale DOUble SHOt, 2010). Nel
2012 è uscito Dylan
Dog e Sherlock Holmes: indagare l'incubo
(Edizioni NPE), un libro che contiene un'analisi del Dylan
Dog
di Tiziano Sclavi accompagnata da un'intervista al creatore
dell'indagatore dell'incubo. Nel
2013 è stato pubblicato il saggio Dall'11
settembre a Barack Obama. La storia contemporanea nei fumetti
(Edizioni NPE), dedicato ai fumetti che hanno come temi gli attentati
terroristici dell'11 settembre 2001 e la Guerra al Terrore. È
del 2016 il libro Sherlock
Holmes. L'avventura nei fumetti
(ProGlo – Prospettiva Globale), una monumentale catalogazione
sistematica dei fumetti legati a Sherlock Holmes usciti in tutto il
mondo dalla fine dell'Ottocento al 2016. Ha
pubblicato racconti, poesie, fumetti e articoli nelle riviste «Lahar
Magazine», «Fumo
di China»
e «Trentino Mese», nei siti Fumetti
di Carta,
Lo
Spazio Bianco
e BilBOlBul
e in diverse antologie. Assieme al disegnatore Simone Michelini ha
realizzato un fumetto di Daryl Dark apparso nell'antologia Daryl
Dark – Stagione due
(Cagliostro EPress, 2016). Le
sue poesie sono apparse in tre libri autopubblicati intitolati Velo
d'oscurità
(2013), La
composizione chimica dell'Inferno
(2013) e Elogio
del suicidio
(2014). Nel
2016 ha vinto il Premio Fogazzaro nella sezione Microletteratura e
social network – Premio speciale umorismo."
Come vedete, un curriculum di tutto rispetto per cui l'intervista che segue si impone...
NPE, 2012 |
DIME WEB - Luigi
Siviero e il fumetto
LUIGI SIVIERO - Ho
letto di tutto senza limiti. Mi riferisco a limiti, diciamo così,
culturali: ho sempre tentato di non mettere confini alle mie letture.
Così ho provato i fumetti di Thomas Ott, Alberto Breccia, Ai Yazawa,
Marco Corona, Go Nagai, David Prudhomme, Rob Liefeld, Grazia Nidasio,
Joe Sacco, Jules Feiffer, Giuseppe Palumbo, Juan Jiménez, Suehiro
Maruo e così via... Francamente
trovo buffo che ci siano lettori specializzati, per esempio, in
fumetti giapponesi. È come se dei lettori di romanzi fossero
specializzati in romanzi russi e si rifiutassero di leggere i romanzi
di tutti gli altri Paesi perché li considerano ontologicamente
diversi da quelli russi. Ma l'importante è che siano contenti e si
godano le loro letture. Altri
tipi di limiti alle mie letture ci sono stati: limiti economici, di
reperibilità dei fumetti e di tempo. In passato ho vissuto il limite
del tempo come una tragedia. Ero ossessionato dall'impossibilità di
leggere tutto: c'erano troppi fumetti e troppo poco tempo a
disposizione per leggerli, e come se non bastasse avevo dei naturali
limiti mnemonici. Oggi mi sono rassegnato alle lacune, all'ignoranza,
alla mancanza di tempo e alla morte. Non mi
sono limitato a leggere i fumetti. Per un sacco di tempo ho curato il
blog di informazione House of Mystery e ho scritto saggi su vari argomenti: i più importanti sono Dylan
Dog e Sherlock Holmes: indagare l'incubo (sul Dylan Dog di
Tiziano Sclavi), Dall'11 settembre a Barack Obama. La storia contemporanea nei fumetti (sui fumetti incentrati principalmente
sugli attentati dell'11 settembre 2001, sulla Guerra al Terrore e
sull'elezione di Barack Obama: mi sono occupato di centinaia di opere
fra cui L'ombra delle torri di Art Spiegelman, Doonesbury
di Garry B. Trudeau, Gaza 1956 di Joe Sacco e Ultimates
di Mark Millar e Bryan Hitch, ma anche di Julia di Giancarlo
Berardi, di Dylan Dog n. 312 di Giovanni Gualdoni e Luca
Dell'Uomo e di David Murphy 911 di Roberto Recchioni e Matteo
Cremona)
e Sherlock Holmes. L'avventura nei fumetti, che è dedicato ai
fumetti legati in vario modo a Sherlock Holmes.
ProGlo, 2016 |
DW - Luigi
Siviero prima e oltre il fumetto
LS - Per
quanto riguarda il “prima” c'è poco da dire perché in pratica
ho iniziato a leggere con i fumetti! Quanto
all'“oltre”, nel 2013 ho incominciato a scrivere poesie e
racconti. In precedenza la mia attività di scrittura aveva
riguardato solo la saggistica e l'informazione sui fumetti. Alcuni
miei racconti sono stati pubblicati nella rivista Lahar Magazine e in varie antologie, e nel 2016 ho vinto il Premio Fogazzaro nella categoria Microletteratura e social network - Premio speciale
umorismo. In rete si può leggere qualche mio racconto... Per
quanto riguarda le poesie finora non mi sono proposto molto a case
editrici, siti e riviste. Alcuni miei haiku sono stati pubblicati in
un'antologia e ho autopubblicato altre poesie. Di recente ho scritto
un gran numero di poesie con la scrittura automatica e con una
tecnica di scrittura di mia invenzione, vagamente simile al cut-up.
In futuro spero di riuscire a farne qualcosa, sia di questa tecnica
di scrittura sia delle poesie che ho accumulato.
DW - Luigi
Siviero e Dylan Dog
LS - I
fumetti di Dylan Dog sono stati uno dei grandi amori della mia
adolescenza, ma non è per questioni di nostalgia che molti anni più
tardi ho deciso di scrivere un saggio intitolato Dylan Dog e
Sherlock Holmes: indagare l'incubo. Semplicemente, ritenevo
Tiziano Sclavi un grande autore (il libro è incentrato solo sui
fumetti di Dylan Dog scritti da Sclavi) e pensavo che si potessero
scrivere cose interessanti sulle sue opere. Inoltre mi intrigava
l'idea di immergermi a lungo nella lettura sistematica di un fumetto
di alto livello e in una serie di letture parallele affascinanti. Le
letture parallele (ma anche la visione di film) erano soprattutto i
libri (e i film) che erano serviti a Sclavi come basi culturali per
creare il personaggio e scriverne i fumetti.
Ho
scritto anche due romanzi di dieci parole (cioè racconti composti
esattamente da dieci parole, non una di più e non una di meno)
ispirati al mondo di Dylan Dog:
1.
Morgana
La
sogno. Mi sveglio. Ma è impossibile: mi ha abortito.
2.
Xabaras
Muore,
rinasce.
Ogni
giorno.
Nel
Crepuscolo, dove è mio padre.
NPE, 2013 |
DW - Luigi
Siviero e il giallo
LS - Ho
letto la mia piccola dose di gialli: soprattutto di Agatha Christie e
Georges Simenon (il mio scrittore preferito!), ma anche di James
Ellroy, Ed McBain, Friedrich Dürrenmatt e così via. Nel
2011 ho letto tutto lo Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle,
di cui in precedenza conoscevo solo i quattro romanzi e una manciata
di racconti: mi serviva per scrivere un capitolo di Dylan Dog e
Sherlock Holmes: indagare l'incubo incentrato sulla comparazione
fra Dylan Dog e Sherlock Holmes. Qualche
anno più tardi, in occasione della stesura di Sherlock Holmes.
L'avventura nei fumetti, mi sono avvicinato anche ai cosiddetti
apocrifi sherlockiani, vale a dire racconti con protagonista Sherlock
Holmes (o simili) scritti da autori diversi da Doyle. Ce n'è una
quantità sterminata e di anno in anno diventano sempre di più.
Ovviamente mi sono limitato ai più celebri, anche perché il mio
libro riguardava gli apocrifi fumettistici. Un autore italiano,
Enrico Solito, è riuscito a catturare ottimamente nelle sue storie
brevi lo spirito dei racconti originali di Doyle. Ho apprezzato anche
i racconti scritti a quattro mani da Adrian Conan Doyle (figlio di
Arthur) e John Dickson Carr, anch'essi affini alle opere originali, e
sono state delle gradevoli letture Uno studio in nero di
Ellery Queen, La soluzione sette per cento di Nicholas Meyer e
Arsène Lupin contro Herlock Sholmes di Maurice Leblanc, ma il
migliore apocrifo che mi sia capitato di leggere, oltre a quelli di
Solito, è senza dubbio L'estremo delitto di Isaac Asimov, nel
quale lo scrittore americano si è chiesto con piglio scientifico
quale potrebbe essere il contenuto dello pseudobiblium La dinamica
di un asteroide di James Moriarty citato ne La valle della
paura.
Cagliostro, 2016 |
Ho
finito anch'io con lo scrivere una quindicina di apocrifi! Ho dato
vita a un racconto lungo intitolato Sherlock Holmes e l'avventura
delle fate di Cottingley e a una serie di romanzi di dieci
parole. Eccone un paio:
1.
Sherlock Holmes contro Arsène Lupin
Travestito
da Lupin, fu arrestato da Lupin travestito da Holmes.
2.
L’apicoltore
del Sussex
Gli
alveari rispecchiavano la deliziosa, brulicante simmetria del dedalo
londinese.
Quanto
ai fumetti, le opere legate a Sherlock Holmes non sono quasi mai
racconti gialli nel senso classico del termine. Il personaggio
originale, le sue imitazioni, i suoi discendenti o altri personaggi
con il suo stesso abbigliamento sono spesso protagonisti di fumetti
comici, avventurosi, orrorifici, fantascientifici e così via ben
distanti dal giallo deduttivo. In ambito bonelliano un personaggio
con l'abbigliamento sherlockiano inserito in situazioni comiche è
Bat Batterton, che appare saltuariamente nella serie Zagor.
Personaggi di questo tipo si sono visti anche in Dylan Dog n.
125 di Tiziano Sclavi e Bruno Brindisi e in Napoleone n. 51 di
Paolo Bacilieri. Lo
Sherlock Holmes originale è invece protagonista di un notevole
numero di fumetti delle serie Martin Mystère e Storie da
Altrove sceneggiati da Carlo Recagno. A mio parere Recagno ha
fatto un'operazione diversa da quella di Solito, che come ho detto ha
preso come punto di riferimento stilistico i racconti brevi originali
di Doyle. Recagno invece ha attinto alla galassia narrativa degli
apocrifi: i suoi fumetti sono caratterizzati da contaminazioni con
altre opere (una trilogia di Storie da Altrove ha forti legami
con il telefilm Twin Peaks), dall'inserimento di Sherlock
Holmes in un quadro narrativo ricavato da opere che vanno al di là
dei racconti sherlockiani di Doyle (in Martin Mystère n. 129
e 130 compare il professor Challenger creato da Doyle nel romanzo Il
mondo perduto) e da riferimenti ad apocrifi classici (l'esistenza
del fratello maggiore Sherrinford Holmes è stata ipotizzata dallo
studioso William S. Baring-Gould; l'incontro fra Sherlock Holmes e
Arsène Lupin, narrato da Recagno in Storie da Altrove,
avvenne per la prima volta nei racconti scritti da Maurice Leblanc
all'inizio del Novecento).
Storie da Altrove n. 19, ottobre 2016. Disegno di Alessandrini |
DW - Luigi
Siviero e lo stato dell'editoria per la saggistica sul fumetto in
Italia
LS - Mi
sembra che ci siano pochi editori specializzati che pubblicano pochi
libri. Non vedo interesse neanche da parte degli editori estranei al
circuito del fumetto, a parte qualche pubblicazione sporadica al di
fuori di collane ad hoc.
DW - Luigi
Siviero: prossimamente
LS - Mi
piacerebbe pubblicare un saggio su Grant Morrison e trovare uno
sbocco per un breve romanzo già pronto intitolato Il tramezzino
e per una raccolta dei miei racconti, che ormai sono tantissimi. Nel
2016 è uscito un fumetto di Daryl Dark
disegnato ottimamente da Simone Michelini. Vorrei scrivere altri
fumetti, magari proprio di Daryl Dark, visto che è stata una bella
esperienza sceneggiare quella prima storia. Nel
corso dell'anno tre riviste pubblicheranno degli estratti da Dylan
Dog e Sherlock Holmes: indagare l'incubo e Sherlock Holmes.
L'avventura nei fumetti. Si tratta della riproposizione di
materiale già presente nei due libri, ma mi fa comunque piacere che
queste riviste abbiano mostrato interesse e apprezzamento per i miei
testi.
a cura di Francesco Manetti
N.B. Trovate i link alle altre interviste di Dime Web su Interviste & News!
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