martedì 20 giugno 2023

MAURO BOSELLI: CINQUANTAMILA!

Diamo i Numeri 80

di Saverio Ceri

Che Mauro Boselli sia l'autore più prolifico della pluri-ottantennale storia della Sergio Bonelli Editore è cosa nota, almeno crediamo, ma da giovedì 22 giugno 2023, con l'uscita del texone di Dotti, avrà anche un altro record, probabilmente ineguagliabile: sarà il primo e unico sceneggiatore ad aver scritto almeno 50.000 tavole a fumetti per la principale case editrice italiana del settore. 
Noi lo celebriamo, con questo post, a modo nostro, dando i numeri; i suoi numeri. Un resoconto di tutte le tavole, personaggio per personaggio, disegnatore per disegnatore, sceneggiate dal "boss del fumetto".

Un "severo" Mauro Boselli visto da Emiliano Mammucari

Mauro Boselli si regala questo nuovo primato per il suo 70° compleanno, con alcune settimane di anticipo; è nato infatti il 30 agosto 1953, e, dopo molta gavetta in redazione, ha esordito come sceneggiatore praticamente in incognito l'8 luglio 1986, con una storia firmata da Gianluigi Bonelli, ma, come si scoprirà in seguito, concepita e congegnata da Mauro con lo zampino anche di Giorgio Bonelli, secondogenito di Gianluigi. Una cosa numericamente curiosa la ritroviamo già nella data di esordio, dato che l'8 luglio dell'86, Mauro ha 32 anni,10 mesi e 8 giorni, ovvero esattamente 12.000 giorni di vita; ne uno di più, ne uno di meno. Da allora sono passati altri 13.498 giorni e 50.057 tavole (o 50.160 se si volessero contare anche quelle "extra", commissionategli per kermesse o per riviste non marchiate SBE, ma legate ai personaggi dell'editore meneghino). 
La straordinaria prolificità boselliana sintetizzata da questa illustrazione di Maurizio Dotti

Quell'episodio del ranger bonelliano per un po' di tempo rimane un caso isolato, Mauro torna a dedicarsi al lavoro redazionale, che si concretizza, tra le altre cose, in vari albetti allegati agli speciali bonelliani della seconda metà degli anni Ottanta. Ritroviamo una sua sceneggiatura, anche stavolta "in incognito", solo nel gennaio 1990, nelle ultime trentadue tavole dell'ultimo numero del Comandante Mark. Pochi mesi dopo, nel luglio 1990, eredita da Sergio Bonelli River Bill, il personaggio inedito creato per gli ultimi numeri della collana Tutto West. E poi arrivano sceneggiature per Zagor, per il Piccolo Ranger, per Mister No, e per tutti gli altri; decine di migliaia di tavole, che vi elenchiamo qui sotto nella prima tabella di questa puntata, dove riassumiamo tutte le serie per cui Mauro ha scritto almeno una pagina di sceneggiatura, sia per albi ufficiali bonelliani, che per iniziative esterne alla casa editrice.   


Il personaggio più "frequentato" dal recordman di Via Buonarroti è Tex, sia nella sua versione classica, che nella recente versione delle origini, riscoperta e riproposta proprio da Mauro Boselli. Il "Boss" è stato infatti autore del libro in prosa, Tex Willer - il romanzo della mia vita, pubblicato per Mondadori nell'aprile del 2011; da quel volume, sapientemente illustrato da Fabio Civitelli, il co-creatore di Dampyr  ha iniziato a scavare nel passato del personaggio, tirandone fuori prima Il magnifico fuorilegge, un texone illustrato da Stefano Andreucci, poi Il vendicatore, un volume "alla francese" sempre disegnato dall'illustratore romano, infine Nueces Valley, un Maxi affidato a Pasquale Del Vecchio. I tre episodi usciti in rapida successione, tra il giugno e l'ottobre del 2017, fanno da preludio alla collana regolare mensile dedicata al giovane Tex Willer a partire dal novembre 2018, divenuta rapidamente la seconda testata più venduta della casa editrice dopo Tex.    


Oltre a Tex, ovviamente, Mauro si è occupato molto anche della sua creatura Harlan Draka, il Dampyr, che dalla primavera del Duemila scorrazza nelle edicole italiane, realizzandone praticamente la metà delle circa trentaduemila tavole pubblicate fino ad oggi.
Sul podio dei personaggi più scritti da Boselli sale anche Zagor per il quale Mauro ha sceneggiato quasi ottomila tavole, soprattutto negli anni Novanta, quando in coppia con Moreno Burattini contribuì al rilancio del personaggio. 

Il primo albo zagoriano firmato da Boselli in coppia con Maurizio Colombo. Copertina di Ferri.

Se un lettore volesse leggere tutta la produzione boselliana dovrebbe procurarsi 515 albi; tante infatti sono le pubblicazioni inedite uscite in edicola che contengono le 308 storie in cui Mauro ha messo lo zampino, quattro delle quali solo come soggettista. Nella tabella qui sotto trovate tutte le collane su cui sono apparse storie di Mauro Boselli, suddivise in quattro macro gruppi: le testate texiane, le dampyriane, le zagoriane, e quelle di tutti gli altri personaggi. All'interno di ogni gruppo, potete scoprire quante storie, su quanti albi, e quante tavole scritte da Boselli sono apparse testata per testata. La "posizione", che vedete nella prima colonna, è stabilita in base al numero di storie scritte per ogni collana. Ad esempio: la testata bonelliana per cui Mauro ha scritto più storie in assoluto, ben 120, è la serie regolare di Dampyr, la trovate nel secondo gruppo, quello delle collane dampyriane.


Stabilito il primato del mensile Dampyr come numero di storie, andiamo a scoprire le altre collane più frequentate da Boselli. Al secondo posto troviamo la serie regular di Tex, con "sole" 62 storie, seguita da quella di Zagor che ha ospitato appena 27 avventure scritte da Mauro. Lo stesso podio si ottiene anche considerando il numero di albi che portano la firma dello sceneggiatore meneghino, anche se con distacchi molto differenti: Dampyr con 155 albi viene tallonato da Tex con 149, più staccato Zagor con 78. Le distanze si accorciano inevitabilmente dato che storicamente le storie di Aquila della Notte sono più lunghe, mentre quelle del Dampyr spesso occupano un solo albo. Se poi si considerano il numero di tavole, la serie regolare del ranger scavalca, grazie agli albi più corposi, quella dell'ammazza vampiri, molto staccata quella dello Spirito con la Scure.  
Da notare che la quarta testata che ha pubblicato più storie di Mauro Boselli è la Collana Almanacchi: ben 17 storie di quattro personaggi differenti. Troverete per questo motivo i dati relativi a  questa storica collana separati, in ognuno dei quattro macro gruppi. 

L'unica avventura di Mister No scritta da Mauro Boselli è apparsa sul primo almanacco dedicato al pilota amazzonico

Delle 308 storie bonelliane che hanno visto il coinvolgimento di Boselli, le più lunghe le trovate nella tabella qui sotto, idealmente un Top Ten, anche se in realtà, a causa di un ex-aequo al nono posto, ne trovate elencate quattordici. 



A questa Top Ten, colorata soprattutto dei colori di Zagor e Tex seguono altre duecentonovanta storie, fino ad arrivare alle otto più brevi, tutte dedicate al mondo di Dampyr e tutte raccolte sui due speciali a colori del personaggio usciti fino a oggi, che vanno da un minimo di 10 a un massimo di 24 tavole. Mancano all'appello ancora quattro storie, per le quali, come dicevamo, Mauro ha realizzato solo il soggetto, per poi affidare la sceneggiatura a altri autori, ovvero Burattini, in due occasioni zagoriane, Falco e Febbrari per un paio di avventure di Dampyr. Queste quattro sono le storie più "brevi" di Boselli in quanto nel nostro conteggio delle tavole vanno inevitabilmente contate come... zero. 
Per completezza segnaliamo anche le otto storie realizzate da Mauro Boselli per iniziative esterne alla Sergio Bonelli Editore, anche se con personaggi bonelliani, che aggiungono, al già fantastico score dell'autore, altre 103 tavole.  


Di queste otto storie, cinque sono poi state ristampate su albi bonelliani in un secondo tempo; del numero zero di Dampyr  attribuiamo solo quattro tavole a Boselli, su un totale di otto, perché scritto in coppia con Maurizio Colombo; A parte le storie di Zagor e Dampyr le altre nascono a colori o hanno beneficiato della quadricromia in occasione dell'edizione bonelliana.

Il volume della Comic Art che per primo raccolse le tre avventure di Zona X, tra cui la prima storia breve di Boselli, apparse sulla rivista l'Eternauta nei primi anni Novanta. Copertina di Alessandrini

Chi segue regolarmente la nostra rubrica, sa che nel resoconto annuale a volte paragoniamo il primeggiare nella classifica degli autori più prolifici dell'anno allo scudetto calcistico. In questo senso Boselli sta tentando in questo 2023 di potersi fregiare di una seconda stella virtuale sulla sua maglietta. A oggi infatti Mauro è stato per 19 volte, di cui le ultime 12 consecutivamente, lo scrittore più pubblicato dalla Bonelli nell'arco dei dodici mesi. Nella tabella qui sotto riassumiamo le tavole scritte dal "Boss" anno per anno dal 1986 a oggi, suddivise anche per personaggio. Nella terza colonna trovate la posizione occupata da Boselli nella classifica generale bonelliana di quell'annata. I numeri evidenziati nelle colonne delle serie stanno a indicare che in quell'annata lo scrittore milanese è stato lo sceneggiatore più pubblicato per quel personaggio. Il numero evidenziato nella seconda colonna all'anno 2013 sta a indicare un altro record assoluto di Boselli: 2774 è il numero massimo di tavole pubblicate su albi bonelliani di un singolo autore nel corso di un anno solare. 


Scorrendo i dati della tabella scopriamo anche che Boselli è stabilmente nella Top Ten degli autori più pubblicati esattamente da 30 annate e che da 20 sale regolarmente sul podio; che ha "vinto" 42 "scudetti" di serie: 22 di Dampyr, 14 di Tex, 2 di Tutto West e 1 ciascuno di Zagor, Piccolo Ranger, Le Storie, Deadwood Dick; che nel 2000 e nel 2019 ha pubblicato per quattro differenti personaggi, mentre in questo 2023, almeno fino a oggi, si è dedicato solo a Tex. Appuntamento, quindi, alla fine dell'anno su queste pagine elettroniche per scoprire se Boselli sarà riuscito a primeggiare per il 13° anno consecutivo e conquistarsi la seconda stella.

Il primo volume de Le Storie dedicato alla saga settecentesca scritta da Boselli per Angelo Stano. Copertina di Aldo Di Gennaro 

I disegnatori con cui Boselli ha collaborato in questi 37 anni per realizzare le oltre cinquantamila tavole sono stati 97, e li trovati tutti elencati qui sotto in ordine di tavole realizzate su sceneggiatura di Mauro, in generale e per singolo personaggio. In questo caso il numero evidenziato nelle colonne dei vari personaggi sta a indicare  quale illustratore ha disegnato più pagine boselliane per il personaggio in questione. 

Maurizio Dotti è il più fedele collaboratore di Boselli, e lo diventa proprio ora. Col texone in edicola, infatti scavalca in vetta alla classifica degli aficionados boselliani, il compianto Carlo Raffaele Marcello, illustratore di indimenticabili storie di Tex e Zagor. Sul terzo gradino del podio Stefano Andreucci unico, insieme a Luca Rossi, ad aver collaborato con Boselli su ben quattro personaggi differenti. Alfonso Font, fuori dal podio, si consola per essere colui che ha disegnato più pagine di Tex scritte da Mauro; alle sue spalle Nicola Genzianella che invece è il più assiduo collaboratore di Boselli su Dampyr.

Tex e Dampyr, i due personaggi principalmente scritti da Boselli, rappresentati da Maurizio Dotti, il suo collaboratore più assiduo.

A parte i disegnatori che hanno trasformato in tavole a fumetti le sceneggiature di Mauro Boselli, tra gli illustratori che hanno collaborato con lui, soprattutto in qualità di redattore e supervisore di un paio di collane, ci sono da aggiungere alla lista precedente anche i copertinisti, che hanno condiviso con lui i 515 albi su cui sono apparse le sue cinquantamila tavole. Anzi 515+44, perché in occasione di alcune ristampe delle storie boselliane, o come variant, sono state appositamente realizzate alcune, quarantaquattro appunto, copertine inedite.
Nella tabella qui sotto potete scoprire chi ha realizzato le 559 illustrazioni inedite realizzate per le copertine di avventure boselliane inedite e non.

In questa graduatoria compaiono 12 autori non presenti nella precedente, che sommati ai 97 già citati portano a 109 il numero degli illustratori con cui Mauro Boselli ha collaborato nella sua carriera bonelliana. Claudio Villa supera di poco Enea Riboldi, uno della pattuglia dei dodici copertinisti che non hanno mai disegnato uno storia scritta da Boselli. Sul gradino più basso del podio troviamo Gallieno Ferri, mentre in forte ascesa segnaliamo Dotti, copertinista della testata Tex Willer, una delle serie che Boselli ama di più scrivere.

Copertina inedita per la ristampa in volume dello storica avventura, pubblicata su uno speciale di Tex Willer, in cui il giovane Tex e Zagor si incontrano. Illustrazione di Massimo Carnevale.

In conclusione quindi, sul 39° texone troverete la tavola cinquantamila firmata da Boselli; anzi ne troverete ben due. Se consideriamo solo le tavole apparse in prima battuta su albi bonelliani, lo storico traguardo di Boselli è a pagina 183 (ovvero la 167a tavola della storia); la tavola del record è invece quella di pagina 80, se volessimo contare anche le storie pubblicate altrove. 
L'albo dello storico traguardo boselliano e bonelliano. Cover di Maurizio Dotti

Saverio Ceri

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri. 

lunedì 19 giugno 2023

SECRET ORIGINS: MISTER NO 138

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


Termina con questo volume l'unica avventura di Mister No disegnata da Roberto Taito. Nelle pagine finali Mister No liberatosi della "sua" squadra riesce a raggiungere l'amico Rodriguez, che ha trovato rifugio in un villaggio di indios. Tra gli indigeni Jerry scopre un importante tassello del passato di Bispo, quando ancora era un religioso. Grazie a questa informazione riesce a convincere il suo nemico a tornare, almeno parzialmente, sulla retta via, liberandosi del suo socio De Moura e restituendo i terreni auriferi ai legittimi proprietari. 
Nella seconda parte dell'albo prende il via una nuova avventura di Sclavi; i disegni sono del veterano Bignotti. L'episodio come tutti, o quasi, quelli scritti dal creatore di Dylan Dog si svolge dichiaratamente nel 1953, anno della sua nascita. Siamo presumibilmente in febbraio, visto che impazza il carnevale, e Jerry dopo misteriosi incontri nella favela della città, viene coinvolto dal suo amico capo tribù Taiku, nella ricerca della figlia scomparsa Ayua; la ragazza pur essendo cresciuta tra gli indios è una bianca, salvata dalle acque del fiume e "adottata" dagli indigeni, quand'era ancora in fasce.


La copertina dell'albo si ispira a una delle prime scene dell'albo in cui Jerry sta per essere giustiziato dall'ultimo membro sopravvissuto della squadra punitiva inviata alla ricerca di Rodriguez. La cover del novembre 1986 era già riapparsa in edicola in occasione della raccolta 36.


A livello internazionale l'illustrazione di questa copertina è quasi sconosciuta. La ritroviamo solo in Jugoslavia, nel 1990, come copertina del numero 869 di Lunov Magnus Strip, intitolato Nessuna pietà. Ovviamente dalla spalla di Jerry sparisce il quadrifoglio.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index. 

sabato 17 giugno 2023

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 164

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.


Su Tex Classic 164 troviamo ristampate a colori 192 strisce, pubblicate la prima volta sui numeri dal 31 al 33 della Serie Pueblo, la 34a di Tex nel formato originale, usciti in edicola tra settembre e ottobre del 1965. Le stesse pagine erano state pubblicate per la prima volta nel formato bonelliano a cavallo tra i numeri 76 e 77 della serie principale di Tex, datati febbraio e marzo 1967
Il titolo del Classic, La mandria, è quello del numero 32 della Serie Pueblo, mentre la cover, che la redazione ha ritenuto più idonea per questo albo proviene da Tex 194, Uomini senza paura, del dicembre 1976. Ovviamente Tex, Tiger e Kit non stanno osservando una mandria, come potrebbe suggerire il titolo, ma potrebbero invece prepararsi, da uomini senza paura (appunto), a difendersi da un'attacco indiano come accade nelle prime tavole dell'albo ai due ranger.


Grazie ai ricercatori texiani Francesco Bosco e Mauro Scremin sappiamo che la fonte di ispirazione di Galep per questa storica cover sono in realtà... due!!, Un paio di immagini molto simili tra loro ma utilizzate entrambe solo parzialmente. La fonte principale è il paperback The Big Drive, di Wade Everett, pubblicato dalla Ballantine, da cui il creatore di Tex trae le figure dei tre pard nella parte alta della cover. 


La parte bassa della copertina di Uomini senza paura, dal masso orizzontale in giù, è però tratta da un'altra immagine, quella che viene utilizzata come copertina anche per il romanzo The Doomsday Trail di Ray Hogan pubblicato da Signet nel 1979. Sicuramente la copertina di quel paperback si ispirava anch'essa alla cover di The Big Drive, ed era stata utilizzata anche per un altro volume pubblicato precedentemente a Tex 194.  

Prima di Tex Classic la copertina era già riapparsa in occasione delle ristampe Tutto Tex e Tex Nuova ristampa, e in entrambe le occasioni, oltre al colore di sfondo, che fa molto tramonto, al posto dal giallo chiaro originale, che ci proiettava subito in una assolata giornata nel deserto, cambia anche la posizione del teschio del bovino in primo piano, dal centro verso destra.
 

Fuori dai confini nazionali ritroviamo questa cover in un paio di occasioni francesi: Rodeo 352 del dicembre 1980, targato Lug; e Mustang 234 del settembre 1995, pubblicato da Semic. Se la prima delle due è identica all'originale nostrana, la seconda presenta un originale cielo azzurro che differenzia la copertina da tutte le altre versioni internazionali.


La Williams utilizza la cover nel 1978 sia per la collana norvegese che per quella olandese; le vedete nell'ordine qui sotto.


Oltreoceano, in Brasile la cover del numero 121 dell'editora Vecchi, presenta un inedito Tex in camicia rossa, mentre in occasione della pubblicazione sulla ristampa Tex Coleçào della Mythos, venne utilizzata la versione di Tutto Tex.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.

sabato 10 giugno 2023

SECRET ORIGINS: MISTER NO 137

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


Albo interamente dedicato alla storia di Castelli e Taito, questo 137° di Mister No. Il protagonista incontra a Serra Pelada il suo vecchio amico/nemico O'Bispo, incontrato l'ultima volta nel numero 99 della collana, che lo costringe col ricatto a svolgere una missione per lui e la sua banda, capitanata dal sedicente Colonnello De Moura, che spadroneggia nella boom town sorta nei pressi delle miniere di Serra Pelada. Per ottenere l'aiuto di Mister No De Moura, utilizza come merce di scambio la libertà per le tre prostitute, amiche di Jerry, già incontrate nell'avventura La ferrovia dei dannati (numeri 110/113), anch'esse accorse nella cittadina per intrattenere i più fortunati tra i minatori, e ora di fatto prigioniere. Mister No per salvare le ragazze dovrà guidare nella foresta una squadra di assassini, per rintracciare e uccidere tale Rodriguez, l'unico a tenere testa alla banda del Colonnello e O'Bispo. Jerry però, all'insaputa dei suoi ricattatori, conosce bene Rodriguez, suo amico, nonché socio, così cerca di ritardare il più possibile l'incontro nella giungla. Con astuzia e fortuna Jerry riesce anche a eliminare, grazie ai mille pericoli della foresta amazzonica  sempre in agguato, uno a uno i componenti della squadra punitiva; alla fine dell'albo ne rimarrà soltanto uno. Anche il suo amico Rodriguez, però, non se la passa proprio bene...


La copertina originale, dell'ottobre 1986 è l'unica, di tutta la collana, col logo inclinato per motivi che ignoriamo; non sicuramente di spazio, perché anche se orizzontale ci sarebbe entrato benissimo. L'illustrazione di Diso ci racconta di uno dei tanti escamotage messi in atto da Mister No per liberarsi della "sua" squadra: le sabbie mobili non perdonano. La copertina di Mister No 137 è stata poi scelta anche dalla If, nel gennaio 2013, per la cover del numero 69 della propria collana di ristampe.  


Fuori dai confini nazionali questa avventura è apparsa in Jugoslavia nel 1990 sugli albi 869 e 870 di Lunov Maguns Strip, presentando le cover invertite rispetto alla cronologia italiana. L'albetto che porta questa copertina si intitola Strada verso la morte.


Come sempre scompare dalla cover jugoslava il quadrifoglio portafortuna di Mister  No, sarà la croata Libellus, nel 2014, a ripristinarlo sul volume numero 64 della sua collana cronologica, intitolato La miniera della paura.


Infine approdiamo in Turchia dove questa cover è stata utilizzata per il 35° volume della raccolta cronologica della Lal Kitap.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index. 

lunedì 5 giugno 2023

SECRET ORIGINS: MISTER NO 136

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


Si conclude su Mister No 136, la prima avventura scritta da Alberto Ongaro per la testata del pilota amazzonico. Scopriamo finalmente l'identità di Taxco, l'indio assassino e chi è l'ultima vittima designata, ed entrambi sono legati a Morena, la ragazza di Rio che ha aiutato e ospitato Mister No in questa trasferta nella, allora, capitale del Brasile. L'ultimo responsabile dell'eccidio della tribù di Taxco, accaduto vent'anni prima, è il padre di Morena, appena rientrato dagli States; il giustiziere indigeno è invece Sebastian, il fidanzato di Morena, che aveva diffuso la voce di trovarsi a Londra per poter compiere liberamente la sua vendetta.
Nella seconda parte del volume torna ai testi Alfredo Castelli, nella sua penultima avventura di Mister No, che tiene a battesimo Roberto Taito, alla sua unica avventura disegnata per Jerry Drake. Il protagonista di trasferisce per questo episodio nella Serra Pelada, per incontrare e dare una mano all'amico Rodriguez, impegnato nella corsa all'oro che si è scatenata in quella zona.


Rispetto alla copertina originale, del settembre 1986, il grafico che cura l'edizione di Gazzetta aggiunge la firma dell'autore, una serie di tratteggi  per dare "rugosità" al marciapiede di Rio sul quale Mister No e il pittoresco indio lottano e soprattutto accorcia la lunghezza del campanile nella parte alta dell'immagine, avvicinandolo, così, alla realtà dei fatti. Il campanile della ex cattedrale di Nossa Senhora do Carmo, infatti somiglia molto più a quello della copertina dell'edizione della Gazzetta che a quello della cover originale. 
Lo scontro fisico della copertina del numero 136, molto distante da quello che accade all'interno dell'albo, dove Jerry affronta un nemico decisamente più sobrio nell'abbigliamento, in una casa privata e di notte, viene riproposto dalla Bonelli sulla copertina della raccolta numero 35.   


Anche la If, nel dicembre 2012, al momento di ristampare i numeri 135 e 136, ha scelto questa copertina, ricolorandola completamente e ingrandendo leggermente i due contendenti rispetto allo sfondo. 


All'estero troviamo questa immagine in Jugoslavia, come copertina di Lunov Magnus Strip 865, intitolato Taxco il vendicatore. Ovviamente niente quadrifoglio sulla spalla di Jerry, come prassi balcanica in quegli anni.


Siamo esattamente a inizio 1990, come testimonia il cambio di prezzo in copertina passato da 99.000 dinari a 9,9 dinari. Fu introdotto infatti a gennaio 1990 il cosiddetto quarto dinaro togliendo quattro zeri alla precedente valuta. La grafica e i personaggi rappresentati sulle banconote rimasero gli stessi per facilitare il passaggio, come si vede qui sotto. Per acquistare il numero 864 di Lunov Magnus Strip serviva la banconota a sinistra, per acquistare il numero successivo quella a destra.


Chiudiamo con un numero unico, quello che doveva essere il primo di una nuova serie francese, ma che rimase appunto il solo albo di quell'avventura editoriale della casa editrice BD13-18. L'unico tomo pubblicato dall'editore transalpino fu dunque Le dard empoisonné, Il dardo avvelenato, un volume di 288 pagine del dicembre 2012 che riprende e completa la bella avventura di Ongaro e Bignotti interrottasi con la chiusura della serie della Mon Journal nella primavera del 1990.  


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index. 

sabato 3 giugno 2023

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 163

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 


Su Tex Classic 163 troviamo ristampate a colori 192 strisce, pubblicate la prima volta sui numeri dal 29 al 31 della Serie Pueblo, la 34a di Tex nel formato originale, usciti in edicola nel settembre del 1965. Le stesse pagine erano state pubblicate per la prima volta nel formato bonelliano sul numero 76 della serie principale di Tex, datato febbraio1967
Il titolo del Classic, Formiche rosse, è quello del numero 30 della Serie Pueblo, mentre la cover, che la redazione ha ritenuto più idonea per questo albo proviene da Tex 175, I cacciatori di scalpi, del maggio 1975


Il cavallo di questa immagine non è proprio sconosciuto. Ne avevamo già parlato poche settimane fa in occasione della puntata 160, in cui, grazie ai nostri Francesco Bosco e Mauro Scremin, scoprimmo lo strano caso dei tre cavalli gemelli che vi riproponiamo qui sotto.


Il cavallo originale è quello di sinistra ed è disegnato da William Vance per una copertina del suo personaggio Ray Ringo. A seguire due cavalli galleppiniani, uno per la cover di Tex 175 cui parliamo in questa puntata, e uno per la copertina del numero 185 di cui abbiamo già parlato, appunto, nella puntata 160. Il secondo cavallo "italiano" è specchiato rispetto al primo. Il Tex che scende al volo dal cavallo e l'inquietante teschio in primo piano, sono invece ispirati a una copertina di un paperback della Corgi Books, Apache rampage firmato da J.T.Edson.
 

La copertina di Tex 175 ovviamente era già riapparsa nelle edicole italiane in un paio di occasioni, ovvero sulla collana Tutto Tex e sulla Nuova Ristampa. In entrambe le occasioni lo sfondo si arricchisce della silhouette di un canyon.


Niente canyon per le edizioni francesi, solo apparentemente molto fedeli all'originale italiano. In primissimo piano infatti il teschio umano viene sostituito da una innocua, strana, pietra decorata dalla forma molto particolare. Evidentemente si riteneva che le giovanissime pupille dei ragazzi d'oltralpe non fossero pronte a quell'orribile vista.


Gli editori brasiliani invece non si fecero questo tipo si scrupoli, e in entrambe le versioni pubblicate nel paese sudamericano, sia Globo che Mythos, lasciarono il teschio in bella vista. La prima edizione, ribaltata rispetto a tutte le altre presenta, oltre a un inedito sfondo giallo, anche un Tex mancino.


Fedelissime alla versione originale sono le quattro edizioni sinottiche del 1976 della Williams di Olanda, Norvegia, Svezia e Finlandia, che vedete qui sotto. Si distinguono solo per logo e titolo.


Prima di chiudere parliamo di un'altra copertina, legata a questo Classic, in particolare all'avventura in Alaska che si conclude nelle prime pagine dell'albo in edicola.
L'illustrazione, realizzata da Claudio Villa, immortala Tex in Alaska su una slitta trainata da cani, e viene pubblicata inizialmente come miniposter in appendice a Tex Nuova Ristampa 44 dell'ottobre 1999.

La stessa immagine diviene copertina, in Brasile, nell'aprile del 2000 sul 41° numero di Tex Edição Histórica della Mythos. A differenza della versione bonelliana la copertina brasiliana presenta i colori realizzati dallo stesso Claudio Villa.


Nel 2007 è la croata Libellus a utilizzare l'immagine per una copertina, quella del quinto volume della collana Tex Biblioteka


Infine parrebbe un omaggio alla copertina di Villa di cui stiamo parlando, anche l'illustrazione di Stefano Biglia realizzata per l'albo numero 20 di Super Tex, che approderà in edicola tra pochi giorni. Stessa inquadratura dal basso, e stessa posizione dal cane in primo piano.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.