venerdì 16 settembre 2016

FAKE COVER 6: DYLAN DOG PRECIPITA NEL MARVEL UNIVERSE!

di Roberto Coltro

Dopo aver affrontato, nelle divertentissime Fake Covers di Roberto Coltro, gli eroi della DC Comics e i personaggi dei fumetti italiani, Dylan Dog prova adesso a sgomitare nel Marvel Universe! Ci riuscirà? Leggete l'assurda storia che vi narreremo e lo scoprirete! Chi non si diverte alzi la mano, che gliela mozziamo! (s.c. & f.m.)


In un cinema londinese Dylan Dog sta vedendo per la 42a volta Venerdì 13... Presto le palpebre gli calano - complice la pizza acciughe, nutella e ananas divorata a cena - e precipita in un mondo da Incubo tutto da Indagare...



All'inizio The Dream of the Porky Pizza Fiend sembra del tutto innocuo, infantile...



...poi Dylan si accorge con sgomento che è finito in un vero e proprio manicomio. Gente sgarbata, tra l'altro... A mensa aveva chiesto al n. 4, che gli sedeva accanto, di allungargli il sale, che aveva proprio accanto alla scodella di brodo. Ma quello aveva rifiutato dicendo che non ci arrivava con il braccio...


Stessa gentaccia anche durante l'ora d'aria, nel cortile dell'ospedale psichiatrico, dove aveva incrociato lo sguardo di uno che già conosceva...


Un uomo appiccicoso, fastidioso come un insetto, che per diversi giorni gli aveva ronzato intorno. Per un momento aveva pensato di scacciarlo via, e aveva già arrotolato il giornale. Ma poi Dylan aveva riflettuto che in quei giorni era solo: Groucho era negli USA a una convention di sosia di Marx e l'ennesima ragazza gli aveva dato il due di picche. Aveva così deciso di invitare a cena il tizio, tanto per scambiare due chiacchiere...


L'amaro era già stato servito da ore... ma il tizio mascherato non voleva saperne di levare le tende. Inventava di tutto pur di restare, faceva e disfaceva la tela, si arrampicava sugli specchi con mille scuse. Dylan, alle quattro del mattino, aveva capito l'antifona e l'aveva messo bruscamente alla porta.


Quello di prima non aveva fatto in tempo a svoltare l'angolo di Craven Road che già il campanello di Dylan urlava. Era un piazzista, conosciuto nel quartiere come Il Diavolo delle Enciclopedie! No, grazie - gli aveva risposto Dylan - I Quindici ce li ho già, e anche Conoscere, Sapere e Jesus!


Mavaffandoom! Era proprio destino che Dylan non potesse liberarsi facilmente dei rompiscatole...



 ...come l'ultima fidanzata, che era riuscita quasi a trascinarlo davanti al prete! Non fosse stato per quel tipo dal grilletto facile conosciuto al pub vegano sarebbe finito ben presto a cambiare pannolini e a stappare omogeneizzati!


Per un momento, nel sogno, le acque sembravano essersi calmate... ma una nuova marea di guai era in arrivo. Dylan lo capì dall'apparizione di un tizio che amava fare lo splendido, uno sempre sulla cresta dell'onda, amante della tavola, uno che dava lustro alla sua famiglia, ma che solitamente era araldo di cattive notizie... Occhio, Dylan - gli aveva detto - i ritratti con i quali hai riempito casa tua, con quella gente che ha più anni del primo topo, non valgono una cicca!


Giuda ballerino - pensò Dylan - il tizio argentato aveva ragione! I quadri che ho acquistato in blocco da un fallimento sono vere e proprie croste. Soprattutto questo qua, col mascherone viola: già stinge!



Per dimenticare la delusione artistica Dylan si gettò a capofitto nel suo lavoro! Nuovi killer stavano infatti infestando i vicoli più squallidi di Londra. Prima un canadese dall'indole poco adamantina e dalle unghie mal curate che si credeva la reincarnazione di Jack lo Squartatore...


...poi un damerino del New Jersey che si era invaghito delle opere di Stevenson...


...e infine un impiegato di un parco tematico del Kent che non si toglieva mai il costume di peluche e che faceva morire dal ridere le sue vittime dicendo loro che ne avrebbe succhiato le menti! Invece succhiava solo mentine.


Liberata Londra dai più pericolosi criminali Dylan, vegetariano convinto, doveva ora disfarsi dei più orribili gestori di baracchini di street food e finger food! C'era quello che vendeva ranocchi fritti dalle parti di Piccadilly Circus...


...e quello che arrostiva salsicce e wurstel nella zona dei teatri di Soho.



E infine occorreva eliminare i ciarlatani: il fabbro che si credeva un dio e che ripeteva sempre che occorre battere il ferro finché è caldo; suo fratello, notoriamente un gran cornuto...

...il venditore di auto usate che gli aveva rifilato un catorcio immondo ed era scappato via a razzo quando Dylan era andato a chiedergli  spiegazioni...


...e infine quello che aveva proposto una soluzione un po' troppo "radicale" per risolvere il problema delle buche, dei topi e degli storni per le vie della capitale (britannica)!


Ragazze nemmeno a parlarne! L'ultima gli aveva fatto vedere non quello che Dylan legittimamente si aspettava, bensì i sorci verdi... Non restava che andarsene via, superare la propria paura di volare, prendere un aereo...


...e lasciare per sempre l'Inghilterra, in tutta tranquillità! Tranquillità? Una parola senza significato... in un INCUBO!


Roberto Coltro

N.B.: Trovate i link alle altre Fake Covers in Cronologie & Index

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