sabato 24 settembre 2016

FAKE COVERS 7: IL DETECTIVE DEL FUMETTO IMPOSSIBILE!

di Roberto Coltro

Un altro personaggio bonelliano - dopo Tex e Dylan Dog - si affaccia alla ribalta delle Fake Covers: Martin Mystère, il Detective dell'Impossibile, altrimenti detto BVZM! Roberto Coltro, con magico realismo, si è divertito a farlo scontrare con i suoi colleghi - ottenendo risultati oltremodo spassosi! Buon divertimento! (s.c. & f.m.)



Sì, ti avevo vietato di andare su YouPorn - gli aveva urlato Diana, alitandogli sul collo - ma non ti avevo autorizzato a rispolverare le vecchie VHS erotiche giapponesi degli anni '80! Il BVZM, che ama essere preciso, aveva replicato: Ma, cara Diana, si tratta di un BETAMAX, non di un VHS! Uhm... dal CLIC del cane che hai appena alzato capisco che è l'ora di cambiare video...
Martin inserì dunque nel videoregistratore una cassetta di qualche anno prima, dove aveva riversato dal SUPER 8 un filmino delle vacanze, quando aveva girato il mondo in autostop insieme ad amici molto potenti. Un'esperienza celestiale!



Prima tappa in Egitto, sul Mar Rosso, a Sharm El-Sheik, dove però era rimasto coinvolto in una faida fra due gruppi terroristici antagonisti di ispirazione preislamica: gli Zoroastriani e i Monoteisti Faraonici. Il capo di quest'ultimi l'aveva rapito, l'aveva portato nelle sue vigne sulle colline del Nilo e l'aveva costretto a irrorare le piante con un potente antifungino: Rama tutto e sarai libero - gli aveva promesso.




Finito di ramare i faraonici vitigni, Martin aveva deciso di finire la visita delle antichità egizie, ma era incappato in un tizio che sosteneva di essere l'ultimo discendente della sua razza - anzi, di essere TUTTA la sua razza. Timoroso che il sole del deserto potesse bruciare anche il suo cervello, Mystère decise di lasciare il Nord-Africa...




...e di tornare in America. Era da tanto, infatti, che desiderava visitare una certa Foresta nel New England. Una foresta vasta come l'intera nazione, nella quale sorgevano paesi sempre diversi, scorrevano migliaia di fiumi, luccicavano migliaia di laghi, fermentavano migliaia di paludi, si ergevano a migliaia colli e catene montuose. Era ancora abitata dalle tribù indiane allo stato brado, a migliaia, tenute buone da un pittoresco individuo che sembrava attirare i guai come un parafulmine (i fulmini)...




...sia in campagna che in città!





Eh, sì, questo viaggio lo faceva ammattire. Sembrava quasi che qualcuno si fosse impadronito del suo cervello...


  

...provocandogli allucinazioni di ogni genere!



Nemmeno una tranquilla partita a scacchi al circolino sotto casa bastò a rilassare il Professore. L'antagonista aveva voluto usare un set di pezzi moderni dove non ci si capiva una benemerita: dov'erano i cavalli? e le torri? quali erano gli alfieri? che fine aveva fatto il re? E, soprattutto, chi fungeva da regina? Un pasticcio assurdo, come con quei mazzi di carte da scopa dove non si riescono a distinguere il fante dalla donna, le picche dai quadri, i fiori dai cuori... Martin decise così di dare un'occhiata all'altra metà del cielo...


Con la scusa dell'autostop conobbe bionde meravigliose...


...le uniche che poteva avvicinare perché le more meravigliose se le prendeva tutte il moro (di capelli) Java. E non c'era verso di obiettare: a un compagno di viaggio, che aveva gettato uno sguardo sull'ultima conquista mora del primitivo, il Neanderthaliano aveva strappato entrambe le braccia usando solo il mignolo del piede sinistro.



L'ultima mora, quella che si chiamava come la protagonista di Via col Vento, aveva ammaliato Java, se l'era portato in chiesa e l'aveva sposato. Martin adesso era solo, il viaggio era finito, di bionde ne era rimasta una sola - la più bella, forse. Nonostante la passione del BVZM per gli antichi e mysteriosi luoghi di sepoltura, nonostante l'amore per la tomba...



... aveva infine scelto la tomba dell'amore!


Roberto Coltro

N.B. Trovate i link alle altre Fake Covers su Cronologie & Index!

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