giovedì 4 settembre 2014

THE DARK SIDE OF TEX! "E": ENDICOTT, MARTIN!

di Massimo Capalbo
 
Giunti al quinto appuntamento con la nostra orrorifica enciclopedia dei "mostri texiani" The Dark Side of Tex, vi intratteniamo stavolta con una sola, ma interessantissima voce.  Ricordiamo nuovamente che questo è il terzo dizionario bonelliano realizzato da Massimo "Max" Capalbo per Dime Web - vocabolario che viene pubblicato in contemporanea all'Atlante di Mister No e agli Zagor Monsters. Questo gruppo di ricerche filologiche su tre fra i più importanti personaggi della SBE (quelli sui quali più forte è l'impronta nolittiana) saranno essenziali per ogni futuro, similare intervento sulla produzione di Via Buonarroti.
Rammentiamo che tra gli altri parla in Rete del nostro lavoro - definendolo "fantastico ed erculeo" - anche il prestigioso sito portoghese di esperti bonelliani Tex Willer Blog: l'articolo dedicato a Dime Web si intitola Il lato oscuro di Tex. Ringraziamo di nuovo per l'attenzione l'animatore del sito Zeca (e tutta la sua gang di appassionati lusitani), blog che ospita in traduzione anche i nostri articoli annuali di Diamo i numeri!
Ribadiamo infine che le illustrazioni che precedono le voci sono sempre inserite autonomamente dalla "redazione": Saverio & Francesco (ma soprattutto il secondo... ehm... ehm...) stavolta hanno fatto le cose "sul serio", scegliendo per sdrammatizzare alcune gustose parodie texiane; le altre immagini sono invece state scelte dallo stesso Max! (s.c & f.m.)


(c) Disney

LEGENDA 
  • I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’opera. Fanno eccezione i nomi del protagonista della serie, TEX, e quelli dei suoi pards – KIT CARSONTIGER JACKKIT WILLER - che sono sempre scritti in questo modo, tranne quando sono inseriti nei crediti di una storia o fanno parte del titolo di un libro (ad esempio: Atlante di Tex). 
  • Con l’unica eccezione di TÉNÈBRES, RAPHAEL, i personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con la loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.:TAGLIATORE DI TESTE invece che BARRERA, JUANSVENTRATORE invece che BARLOW, SALLY).
  • Alcuni personaggi sono stati indicati con il soprannome piuttosto che con il nome vero (ad es.: COLORADO BELLE invece che MORROW, ALICEEL MORISCO invece che JAMAL, AHMED). Riguardo al citato EL MORISCO, la voce a lui dedicata è stata inserita sotto l’iniziale del soprannome vero e proprio – quindi la M -, invece che sotto la E, cioè l’iniziale dell’articolo. 
  • Per quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia alla memoria dei lettori in modo più efficace (anche se, in alcuni casi, il nostrotitolo non coincide con quello usato abitualmente dai lettori). Ad esempio, la storia dei nn. 265-268 viene indicata con il titolo del n. 267, Tex contro Yama, perché esso è, per l’appunto, più rappresentativo rispetto a L’ombra di Mefisto (n. 265), La strega (n. 266) e I Figli del Sole (n. 268).

    (C) Disney
Nota sui collegamenti ipertestuali

The Dark Side of Tex è un "lavoro in corso" che si svilupperà nei prossimi mesi, abbracciando numerosi post - uno per ogni lettera dell'alfabeto - fino ad arrivare alla conclusione.
I collegamenti ipertestuali fra le varie voci non saranno dunque possibili tutti e subito... e vi spieghiamo subito perché!
Collegheremo con link diretti ogni riferimento ad altre voci dell'opera partendo necessariamente dalle voci già apparse.
Ci preme dunque ribadire e sottolineare che, non essendo possibile creare link a post futuri, ricostruiremo tutti i link a ritroso solo quando sarà possibile. I link saranno però sempre e soltanto fra URL diverse e non all'interno di uno stesso post. Vorrete perdonarci (e segnalarci!) eventuali errori e omissioni! I link - essendo come abbiamo detto sopra fra URL diverse - porteranno sempre e comunque all'inizio di un altro post e non esattamente alla voce di riferimento.
Per facilitare fin dall'inizio l'uso dell'opera, abbiamo creato una pagina apposita di collegamenti alle varie voci, alla quale potete accedere dovunque siate, andando sotto al logo Dime Web: anche in questo caso il link vi porterà al post giusto, scorrendo il quale troverete in un attimo la voce cercata!


Una curiosità: Leomacs autore di questa cover, tredici anni dopo è entrato a far parte dello staff dei disegnatori di Tex


E
ENDICOTT, MARTIN



ENDICOTT, MARTIN

Compare ne L’uccisore di indiani (C. Nizzi [sog.&scen.] – A. Venturi [dis.], Almanacco del West 1996) ed è il giovane medico di Ponderosa, un villaggio del Nuovo Messico poco distante dalla riserva degli Apache Jicarilla. Impazzito dopo che una banda di predoni Apache gli ha stuprato e ucciso la moglie (incinta al settimo mese) e ha scalpato lui vivo, Martin diventa un implacabile assassino seriale, uccidendo e scotennando nei due anni successivi alla tragedia una ventina di indiani.


Almanacco del West 1996 (n. 3), gennaio 1996. Disegno di Villa
L’assassino scotenna una delle sue vittime – Almanacco del West 1996, p. 42


In visita alla suddetta riserva, TEX e CARSON vengono a sapere dal capo Lontra Gialla dell’esistenza di questo misterioso uccisore di Apache e, per porre fine ai suoi delitti, giungono a Ponderosa, dove si scontrano subito – nel saloon-albergo del paese - con due balordi, Ross e Stowell. Costoro lavorano alle dipendenze del signor Endicott, padre di Martin e proprietario dell’unica miniera della zona. Autentico padrone di Ponderosa, Endicott senior ordina a Ross e Stowell di lasciare il saloon e fa la conoscenza dei due ranger, i quali gli spiegano il motivo del loro arrivo in paese. Endicott senior dice ai Nostri che stanno sprecando il loro tempo, visto che, secondo lui, nessun abitante del posto può essere lo scotennatore di indiani. Tuttavia, quella notte, un misterioso individuo – che si scoprirà essere il reverendo Lonegan, l’ex e ormai alcolizzato pastore del paese - si mette in contatto con TEX e CARSON, inviandogli un messaggio. I due pards lo raggiungono sotto la tettoia della stalla, e Lonegan dice loro di aver visto in faccia l’assassino e di aver scritto la verità nel suo testamento spirituale.

Tex stringe la mano al dottor Endicott, ignaro che questi è l’uccisore degli Apache - Almanacco del West 1996, p. 85

Tex è costretto a uccidere lo scotennatore - Almanacco del West 1996, p. 115


TEX insiste affinché Lonegan gli dica subito il nome, ma proprio quando il reverendo sta per rivelarglielo, qualcuno lo uccide, sparandogli alla schiena. I due ranger si gettano all’inseguimento del killer, il quale altri non è che Stowell. Non riescono però ad acciuffarlo a causa dell’intervento del suo complice Ross, il quale spunta all’improvviso e spara contro di loro. TEX viene ferito al braccio sinistro, ma riesce comunque ad ammazzare il suo avversario. La sparatoria fa accorrere sul posto Endicott senior e i suoi uomini. Vedendo TEX ferito, Endicott conduce lui e CARSON dal medico di Ponderosa, cioè suo figlio Martin. Questi ricuce la ferita del ranger, il quale nemmeno lontanamente immagina di trovarsi di fronte allo spietato assassino cui sta dando la caccia. TEX, infatti, sospetta proprio di Stowell, e il giorno seguente chiede a Endicott senior di accompagnare lui e CARSON nell’abitazione del fuggiasco, una baracca che si trova ai margini del bosco. Poiché TEX tiene il braccio al collo, CARSON si mette a rovistare da solo ogni angolo della baracca e trova, in una cassa, diversi scalpi indiani legati assieme con una cordicella. A questo colpo di scena, che pare inchiodare in modo definitivo Stowell, ne segue un altro: i pards e Endicott sono appena usciti dalla baracca che gli uomini di quest’ultimo spuntano dal bosco dicendo di aver trovato il fuggiasco, o meglio: il suo cadavere. Stowell, infatti, è stato ucciso e pure scalpato, e secondo Endicott senior sono stati gli Apache a farlo: Occhio per occhio, dente per dente. Gli indiani lo hanno ripagato della stessa moneta.

Tex e Carson scoprono il tragico segreto di Endicott - Almanacco del West 1996, p. 117

Endicott senior racconta ai due ranger l’episodio che ha causato la pazzia del figlio - Almanacco del West 1996, p. 122


Tuttavia TEX, pur essendo convinto, fino a un momento prima, della colpevolezza di Stowell, sente che c’è qualcosa che non quadra. Ritornato in albergo con CARSON, TEX dice a questi che, secondo lui, qualcuno ha manovrato Ross e Stowell e li ha usati come capri espiatori. Il ranger si ricorda poi del riferimento di Lonegan al suo testamento spirituale, e, qualche ora dopo, quando è ormai scesa la notte e sul paese si è scatenato un violento temporale, lui e il suo pard penetrano nella casa del povero reverendo. Dopo una breve ricerca, trovano il suddetto testamento, dove scoprono la vera, insospettabile identità dello scotennatore. Usciti dalla casa di Lonegan, i Nostri notano un cavaliere che sta lasciando al galoppo il paese. Avendo intuito che si tratta dell’assassino, i due seguono le sue tracce, che portano a una capanna isolata dove vive un Apache. Lo psicopatico si accinge ad ammazzare l’indiano, ma TEX, con un colpo di pistola, gli fa saltare il pugnale dalla mano. Con l’altra mano, l’assassino estrae la pistola, costringendo il ranger a ucciderlo.

L’ultimo atto della tragedia: il suicidio di Endicott senior - Almanacco del West 1996, p. 126


TEX gli toglie poi il cappello, trovando conferma di quanto scritto da Lonegan: l’uccisore di indiani è proprio il dottor Martin Endicott. Scopre inoltre che questi portava una parrucca, perché era stato per l’appunto scalpato. I due pards riportano il cadavere di Martin da suo padre, che racconta loro il tragico episodio che aveva causato la follia omicida del figlio. Endicott senior confessa anche di aver ordinato lui a Ross e Stowell di uccidere Lonegan (sospettava infatti che costui sapesse qualcosa) e di aver non solo ammazzato e scotennato egli stesso Stowell, ma pure nascosto nella sua baracca gli scalpi (che in realtà erano i feticci di Martin), in modo da far credere che fosse l’assassino. Alla fine, Endicott chiede ai due ranger di poter dare un ultimo saluto a Martin. Fate pure gli risponde TEX, non sospettando quali siano le vere intenzioni dell’uomo. Questi vuole infatti sottrarsi alla vergogna dell’arresto, e, una volta entrato nella stanza dove giace il corpo del figlio, prende una pistola, tenuta in un cassetto, e si spara alla tempia. La mattina dopo, terminati i funerali di Endicott padre e figlio, i due pards lasciano Ponderosa.

Copertina del n. 6 della quinta edizione di Kinowa (Dardo Editore, 1976)


Curiosità: Martin Endicott richiama subito alla mente Kinowa, il più famoso scalpato vivo del fumetto italiano. Creato nel 1950 dallo sceneggiatore Andrea Lavezzolo e dal trio EsseGesse (composto dai disegnatori e sceneggiatori torinesi Pietro Sartoris, Dario Guzzon e Giovanni Sinchetto) per l’Editoriale Dardo, Sam Boyle alias Kinowa – che cela il suo volto sotto una maschera demoniaca - è un implacabile massacratore di pellerossa, divenuto tale dopo che i Pawnee, oltre ad averlo scotennato, gli hanno ucciso la moglie e il figlioletto. Endicott ricorda, inoltre, due memorabili villains della saga di Zagor, anch’essi acerrimi nemici degli indiani: Ben Stevens alias il Re delle Aquile, il quale è un altro scalpato vivo; Jan Siegel alias l’Avvoltoio, che, per vendicare la morte dei suoi famigliari, uccide le donne e i bambini della tribù Honiasont. Al pari di Endicott, l’Avvoltoio compie i suoi delitti di notte e indossa un lungo mantello e un cappellaccio.


Massimo Capalbo

N.B. Trovate i link alle altre lettere di The Dark Side of Tex andando sul Navigatore!

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