di Massimo Capalbo
Giunti al quinto appuntamento con la nostra orrorifica enciclopedia dei "mostri texiani" The Dark Side of Tex, vi intratteniamo stavolta con una sola, ma interessantissima voce. Ricordiamo nuovamente che questo è il terzo dizionario bonelliano realizzato da Massimo "Max" Capalbo per Dime Web - vocabolario che viene pubblicato in contemporanea all'Atlante di Mister No e agli Zagor Monsters. Questo gruppo di ricerche filologiche su tre fra i più importanti personaggi della SBE (quelli sui quali più forte è l'impronta nolittiana) saranno essenziali per ogni futuro, similare intervento sulla produzione di Via Buonarroti.
Rammentiamo che tra gli altri parla in Rete del nostro lavoro - definendolo "fantastico ed erculeo" - anche il prestigioso sito portoghese di esperti bonelliani Tex Willer Blog: l'articolo dedicato a Dime Web si intitola Il lato oscuro di Tex. Ringraziamo di nuovo per l'attenzione l'animatore del sito Zeca (e tutta la sua gang di appassionati lusitani), blog che ospita in traduzione anche i nostri articoli annuali di Diamo i numeri!
Ribadiamo infine che le illustrazioni che precedono le voci sono
sempre inserite autonomamente dalla "redazione": Saverio & Francesco (ma soprattutto il secondo... ehm... ehm...) stavolta hanno fatto le cose "sul serio", scegliendo per sdrammatizzare alcune gustose parodie texiane; le altre immagini sono invece state scelte dallo stesso Max! (s.c & f.m.)
(c) Disney |
LEGENDA
- I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’opera. Fanno eccezione i nomi del protagonista della serie, TEX, e quelli dei suoi pards – KIT CARSON, TIGER JACK, KIT WILLER - che sono sempre scritti in questo modo, tranne quando sono inseriti nei crediti di una storia o fanno parte del titolo di un libro (ad esempio: Atlante di Tex).
- Con l’unica eccezione di TÉNÈBRES, RAPHAEL, i personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con la loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.:TAGLIATORE DI TESTE invece che BARRERA, JUAN; SVENTRATORE invece che BARLOW, SALLY).
- Alcuni personaggi sono stati indicati con il soprannome piuttosto che con il nome vero (ad es.: COLORADO BELLE invece che MORROW, ALICE; EL MORISCO invece che JAMAL, AHMED). Riguardo al citato EL MORISCO, la voce a lui dedicata è stata inserita sotto l’iniziale del soprannome vero e proprio – quindi la M -, invece che sotto la E, cioè l’iniziale dell’articolo.
- Per
quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna
storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a
nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la
trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia
alla memoria dei lettori in modo più efficace (anche se, in alcuni casi,
il nostrotitolo non coincide con quello usato abitualmente dai
lettori). Ad esempio, la storia dei nn. 265-268 viene indicata con il
titolo del n. 267, Tex contro Yama, perché esso è, per l’appunto, più rappresentativo rispetto a L’ombra di Mefisto (n. 265), La strega (n. 266) e I Figli del Sole (n. 268).
(C) Disney
Nota sui collegamenti ipertestuali
The Dark Side of Tex è un "lavoro in corso" che si svilupperà nei prossimi mesi, abbracciando numerosi post - uno per ogni lettera dell'alfabeto - fino ad arrivare alla conclusione.
I collegamenti ipertestuali fra le varie voci non saranno dunque possibili tutti e subito... e vi spieghiamo subito perché!
Collegheremo con link diretti ogni riferimento ad altre voci dell'opera partendo necessariamente dalle voci già apparse.
Ci preme
dunque ribadire e sottolineare che, non essendo possibile creare link a
post futuri, ricostruiremo tutti i link a ritroso solo quando sarà
possibile. I link saranno però sempre e soltanto fra URL diverse e non
all'interno di uno stesso post. Vorrete perdonarci (e segnalarci!)
eventuali errori e omissioni! I link - essendo come abbiamo detto sopra
fra URL diverse - porteranno sempre e comunque all'inizio di un altro
post e non esattamente alla voce di riferimento.
Una curiosità: Leomacs autore di questa cover, tredici anni dopo è entrato a far parte dello staff dei disegnatori di Tex |
E
ENDICOTT,
MARTIN
ENDICOTT,
MARTIN
Compare
ne L’uccisore
di indiani
(C. Nizzi [sog.&scen.] – A. Venturi [dis.], Almanacco del West
1996) ed è il giovane medico di Ponderosa, un villaggio del Nuovo
Messico poco distante dalla riserva degli Apache
Jicarilla.
Impazzito dopo che una banda di predoni Apache
gli ha stuprato e ucciso la moglie (incinta al settimo mese) e ha
scalpato lui vivo, Martin
diventa un implacabile assassino seriale, uccidendo e scotennando nei
due anni successivi alla tragedia una ventina di indiani.
Almanacco del West 1996 (n. 3), gennaio 1996. Disegno di Villa |
L’assassino
scotenna una delle sue vittime – Almanacco del West 1996, p. 42
|
In visita
alla suddetta riserva, TEX
e CARSON
vengono a sapere dal capo Lontra
Gialla
dell’esistenza di questo misterioso uccisore di Apache
e, per porre fine ai suoi delitti, giungono a Ponderosa, dove si
scontrano subito – nel saloon-albergo del paese - con due balordi,
Ross
e Stowell.
Costoro lavorano alle dipendenze del signor Endicott,
padre di Martin
e proprietario dell’unica miniera della zona. Autentico padrone di
Ponderosa, Endicott
senior
ordina a Ross
e Stowell
di lasciare il saloon e fa la conoscenza dei due ranger, i quali gli
spiegano il motivo del loro arrivo in paese. Endicott
senior
dice ai Nostri che stanno sprecando il loro tempo, visto che,
secondo lui, nessun abitante del posto può essere lo scotennatore di
indiani. Tuttavia, quella notte, un misterioso individuo – che si
scoprirà essere il reverendo Lonegan,
l’ex e ormai alcolizzato pastore del paese - si mette in contatto
con TEX
e CARSON,
inviandogli un messaggio. I due pards lo raggiungono sotto la tettoia
della stalla, e Lonegan
dice loro di aver visto in faccia l’assassino e di aver scritto la
verità nel suo testamento spirituale.
Tex
stringe la mano al dottor Endicott, ignaro che questi è l’uccisore
degli Apache - Almanacco del West 1996, p. 85
|
Tex
è costretto a uccidere lo scotennatore - Almanacco del West 1996, p.
115
|
TEX
insiste affinché Lonegan
gli dica subito il nome, ma proprio quando il reverendo sta per
rivelarglielo, qualcuno lo uccide, sparandogli alla schiena. I due
ranger si gettano all’inseguimento del killer, il quale altri non è
che Stowell.
Non riescono però ad acciuffarlo a causa dell’intervento del suo
complice Ross,
il quale spunta all’improvviso e spara contro di loro. TEX
viene ferito al braccio sinistro, ma riesce comunque ad ammazzare il
suo avversario. La sparatoria fa accorrere sul posto Endicott
senior
e i suoi uomini. Vedendo TEX
ferito, Endicott
conduce lui e CARSON
dal medico di Ponderosa, cioè suo figlio Martin.
Questi ricuce la ferita del ranger, il quale nemmeno lontanamente
immagina di trovarsi di fronte allo spietato assassino cui sta dando
la caccia. TEX,
infatti, sospetta proprio di Stowell,
e il giorno seguente chiede a Endicott
senior
di accompagnare lui e CARSON
nell’abitazione del fuggiasco, una baracca che si trova ai margini
del bosco. Poiché TEX
tiene il braccio al collo, CARSON
si mette a rovistare da solo ogni angolo della baracca e trova, in
una cassa, diversi scalpi indiani legati assieme con una cordicella.
A questo colpo di scena, che pare inchiodare in modo definitivo
Stowell,
ne segue un altro: i pards e Endicott
sono appena usciti dalla baracca che gli uomini di quest’ultimo
spuntano dal bosco dicendo di aver trovato il fuggiasco, o meglio: il
suo cadavere. Stowell,
infatti, è stato ucciso e pure scalpato, e secondo Endicott
senior
sono stati gli Apache
a farlo: Occhio
per occhio, dente per dente. Gli indiani lo hanno ripagato della
stessa moneta.
Tex
e Carson scoprono il tragico segreto di Endicott - Almanacco del
West 1996, p. 117
|
Endicott
senior
racconta ai due ranger l’episodio che ha causato la pazzia del
figlio - Almanacco del West 1996, p. 122
|
Tuttavia TEX,
pur essendo convinto, fino a un momento prima, della colpevolezza di
Stowell,
sente che c’è qualcosa che non quadra. Ritornato in albergo con
CARSON,
TEX
dice a questi che, secondo lui, qualcuno ha manovrato Ross
e Stowell
e li ha usati come capri espiatori. Il ranger si ricorda poi del
riferimento di Lonegan
al suo testamento spirituale, e, qualche ora dopo, quando è ormai
scesa la notte e sul paese si è scatenato un violento temporale, lui
e il suo pard penetrano nella casa del povero reverendo.
Dopo
una breve ricerca, trovano il suddetto testamento, dove scoprono la
vera, insospettabile identità dello scotennatore. Usciti dalla casa
di Lonegan,
i Nostri notano un cavaliere che sta lasciando al galoppo il paese.
Avendo intuito che si tratta dell’assassino, i due seguono le sue
tracce, che portano a una capanna isolata dove vive un Apache.
Lo psicopatico si accinge ad ammazzare l’indiano, ma TEX,
con un colpo di pistola, gli fa saltare il pugnale dalla mano. Con
l’altra mano, l’assassino estrae la pistola, costringendo il
ranger a ucciderlo.
L’ultimo
atto della tragedia: il suicidio di Endicott senior
- Almanacco del West 1996, p. 126
|
TEX
gli toglie poi il cappello, trovando conferma di quanto scritto da
Lonegan:
l’uccisore di indiani è proprio il dottor Martin
Endicott.
Scopre inoltre che questi portava una parrucca, perché era stato per
l’appunto scalpato. I due pards riportano il cadavere di Martin
da suo padre, che racconta loro il tragico episodio che aveva causato
la follia omicida del figlio. Endicott
senior
confessa anche di aver ordinato lui a Ross
e Stowell
di uccidere Lonegan
(sospettava infatti che costui sapesse qualcosa) e di aver non solo
ammazzato e scotennato egli stesso Stowell,
ma pure nascosto nella sua baracca gli scalpi (che in realtà erano i
feticci di Martin),
in modo da far credere che fosse l’assassino. Alla fine, Endicott
chiede ai due ranger di poter dare un ultimo saluto a Martin.
Fate
pure
gli risponde TEX,
non sospettando quali siano le vere intenzioni dell’uomo. Questi
vuole infatti sottrarsi alla vergogna dell’arresto, e, una volta
entrato nella stanza dove giace il corpo del figlio, prende una
pistola, tenuta in un cassetto, e si spara alla tempia. La mattina
dopo, terminati i funerali di Endicott
padre e figlio, i due pards lasciano Ponderosa.
Copertina
del n. 6 della quinta edizione di Kinowa (Dardo Editore, 1976)
|
Curiosità:
Martin Endicott
richiama subito alla mente Kinowa, il più famoso scalpato vivo del
fumetto italiano. Creato nel 1950 dallo sceneggiatore Andrea
Lavezzolo e dal trio EsseGesse (composto dai disegnatori e
sceneggiatori torinesi Pietro Sartoris, Dario Guzzon e Giovanni
Sinchetto) per l’Editoriale Dardo, Sam
Boyle alias
Kinowa – che cela il suo volto sotto una maschera demoniaca - è un
implacabile massacratore di pellerossa, divenuto tale dopo che i
Pawnee,
oltre ad averlo scotennato, gli hanno ucciso la moglie e il
figlioletto. Endicott
ricorda, inoltre, due memorabili villains
della saga di
Zagor, anch’essi acerrimi nemici degli indiani: Ben Stevens alias
il Re delle Aquile, il quale è un altro scalpato vivo; Jan Siegel
alias
l’Avvoltoio, che, per vendicare la morte dei suoi famigliari,
uccide le donne e i bambini della tribù Honiasont. Al pari di
Endicott,
l’Avvoltoio compie i suoi delitti di notte e indossa un lungo
mantello e un cappellaccio.
Massimo Capalbo
N.B. Trovate i link alle altre lettere di The Dark Side of Tex andando sul Navigatore!
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