di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin
Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.
Prosegue su questo Classic la vicenda del Drago nero, tratta dall'omonima serie a striscia di Tex. In particolare in questo albo ritroviamo ristampate a colori le uscite dalla 13a alla 18a di quella collana, pubblicate per la prima volta tra l'agosto e il settembre del 1960. Le 64 tavole di questo Classic vennero pubblicate per la prima volta in formato Bonelli sul numero 46 dell'attuale serie ammiraglia della casa editrice; albo di cui torneremo a parlare nella seconda parte di questa puntata. Intanto occupiamoci della cover del 104° Classic di Aquila della Notte.
Il titolo, La porta delle mille felicità, è preso in prestito dal quarto capitolo contenuto in questo albo, e non ha praticamente attinenza con l'immagine di copertina, a meno che non si voglia far passare da "porta", l'ingresso della caverna della storica cover de L'enigma del feticcio. Più che porta parrebbe uno stargate, ma che conduce tutt'altro che alla felicità visti i pipistrelli e i sinistri totem. Dell'immagine di questa copertina ci siamo già occupati nella puntata 59, allorché venne scartata nel ballottaggio per la cover di quel Classic. In quell'occasione ripercorremmo le tappe della carriera editoriale di quell'immagine; stavolta, grazie ai nostri valenti collaboratori Francesco Bosco e Mauro Scremin, andiamo a scoprirne l'origine segreta.
Bosco & Scremin ci ricordano che la quarta e quinta serie dell'Albo d'Oro di Tex presentano numerose copertine ispirate al più famoso personaggio di José Luis Salinas, Cisco Kid. Inutile dire che Salinas è stato uno dei fumettisti più grandi mai esistiti. Un genio nel realizzare i cavalli, presi a riferimento dai disegnatori di tutto il mondo. La fonte de L'enigma del feticcio, compresa la testa di Tex presa di profilo, appartiene appunto a una striscia del "The Cisco Kid" uscita nel 1952 per la King Features Syndicate.
Effettivamente, come sottolineano Bosco e Scremin, Salinas era riferimento per molti illustratori, compreso l'italiano Alberto Giolitti che in quegli anni lavorava per l'americana Dell e che pochi mesi prima di Galep in occasione di Tonto 25 (novembre 1956/gennaio 1957), aveva già utilizzato come fonte di ispirazione lo stesso cavallo impaurito. Lo ritroviamo, infatti, alla seconda vignetta della pagina 29 di quell'albo.
Lo stesso equino, dopo essere passato da Cisko Kid a Tonto, evidentemente viene poi prestato a Tex per la cover del quarto numero della quarta serie degli albi d'oro: stessa posa, stesso terrore negli occhi del cavallo.
Ma torniamo alla copertina de L’enigma del feticcio; Bosco e Scremin ci segnalano che nel passaggio alla serie principale di Tex, lo sfondo, ovvero il portale della grotta, il totem e i pipistrelli, viene appositamente realizzato da Franco Bignotti. Da sottolineare che il titolo dell'albo è da ascrivere senza ombra di dubbio a Sergio Bonelli, nonostante molte fonti lo attribuiscano sempre a Bignotti. Rispetto alla copertina dell'Albo d'Oro, nella quale Tex indossa una camicia gialla, nell'Enigma del feticcio questa muta in rosso per evidenti ragioni cromatiche: ne è causa lo sfondo giallo su cui si staglia la figura del Ranger.
In questa gif animata riassumiamo tutti i passaggi che hanno portato alla cover del Classic attualmente in edicola, partendo dalla storica immagine di Salinas del 1952.
Torniamo, prima di chiudere, a parlare della cover di Tex 46, come promesso in apertura. La posizione di Aquila della Notte sulla copertina di quell'albo dell'agosto 1964 è ispirata chiaramente dalla copertina di Cheyenne 20, del marzo 1961, una pubblicazione americana, sempre targata Dell. Potete vedere entrambe le cover in sequenza qui sotto.
Se proviamo a sovrapporre la cover de Il sicario con la foto di Clint Walker che appare sulla copertina di Cheyenne, oltre ad appurare una somiglianza quasi perfetta, scopriamo una curiosa versione di Tex quasi in carne e ossa.
La stessa cover ovviamente è stata utilizzata anche in occasione delle ristampe Tutto Tex e Tex Nuova Ristampa, con l'aggiunta di uno sfondo fatto di cielo azzurro e deserto, simile alla versione della rivista americana.
Una curiosità sullo sfondo di questa copertina: in Italia lo abbiamo conosciuto soltanto negli anni ottanta in occasione dell'uscita di Tutto Tex, ma Galep (o qualcuno per lui) lo aveva disegnato almeno venti anni prima. Nell'edizione francese di questa cover infatti, scopriamo che lo scenario alle spalle di Tex esisteva già nel marzo del 1967.
In Brasile questa cover è stata usata almeno tre volte: in un paio di occasioni dall'editora Vecchi per la prima e seconda edizione del numero 88 del Tex carioca, e poi dalla Globo per il numero 52 della Tex Coleçào.
E con questo trittico di cover brasiliane chiudiamo anche questa puntata di Secret Origins. Appuntamento tra due settimane per scoprire nuove curiosità sulle copertine del ranger più popolare del fumetto italiano.
Saverio Ceri
N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index, visto che molte sono state recentemente aggiornate con nuove immagini e nuovi riferimenti.
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