di Saverio Ceri
Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.
Termina su Mister No 17 la seconda avventura disegnata da Donatelli. La vicenda sviluppatasi per l'intero albo precedente, trova l'epilogo nelle primissime pagine di questo volume, con la scazzottata tra il protagonista e l'ennesimo "datore di lavoro" rivelatosi un lestofante. Nella colluttazione Jerry ha la meglio, anche grazie all'aiuto dell'elica del suo piper che infligge un colpo mortale al malcapitato trafficante di droga. A Mister No non resta che seppellire il cadavere dell'avversario e ricondurre a Manaus, Brenda, l'ignara nipote del malfattore che potrà testimoniare a suo favore sull'intera vicenda. Il viaggio di ritorno si conclude con una nuova gag di carattere sentimentale: Mister No, dopo aver dimostrato un incredibile self-control in tutta la vicenda, anche in frangenti molto drammatici, perde il controllo del suo aereo alla proposta di matrimonio della giovane Brenda, rischiando di schiantarsi sulla cittadina amazzonica.
La cover del volume si riferisce alla storia successiva, che prende il via a pagina 28, Agente Segreto Zeta 3, un'avventura disegnata da Franco Bignotti e destinata a farci compagnia fino al numero 20.
L'immagine disegnata da Gallieno Ferri, racconta di un agente segreto americano, nome in codice Zee 3 - come recita il tesserino che mostra a Jerry nell'ultima vignetta di pagina 80 - ucciso con un coltello piantato nella schiena. La scena si svolge di giorno e all'aperto, mentre nella storia l'omicidio avviene di notte in un locale adibito ad arena per le lotte tra galli. Effettivamente la scena imbastita da Ferri è decisamente più attraente per un lettore; compreso l'aitante biondo cadavere, che fa molto americano; l'agente Zeta 3 della storia storia è decisamente sovrappeso, castano, e poco statunitense nell'aspetto; del resto, essendo una spia, doveva pur "mimetizzarsi" con l'ambiente in cui era chiamato ad agire.
La copertina in questione era già apparsa nelle edicole italiane in due occasioni: ovviamente sull'albo originale, datato ottobre 1976, e sulla ristampa Mister No, nello stesso mese del 1990, con colori decisamente più piatti. Stavolta dopo oltre trent'anni di assenza, la ritroviamo con i colori originali degli anni '70, ma senza il bel titolo disegnato da Luigi Corteggi.
In Francia le pagine dell'italico numero 17 apparvero in gran parte sul numero 20 dell'edizione Mon Journal, datato agosto 1977 e intitolato Herr professor Hassler, ma non essendovi ancora traccia di accoltellati, l'editore d'oltralpe incaricò Enzo Chiomenti di realizzare una cover apposita, inedita nel nostro paese. La scelta del soggetto cadde sulla lotta tra galli, uno dei passaggi più movimentati e originali dell'avventura.
Solo sul numero 21, intitolato L'assassin, a omicidio compiuto, venne utilizzata la cover di Ferri
Orfani dell'edizione spagnola targata Zinco, terminata col numero precedente, scopriamo com'è stata pubblicta questa storia in Grecia e in Jugoslavia.
L'edizione ellenica, la seconda, quella del 1986, presenta come spesso accade l'immagine riflessa, ma il titolo identico a quello italiano; la versione dell'immagine di Ferri, pubblicata su Lunov Magnus Strip, invece nel senso corretto, ma misteriosamente l'agente segreto del titolo (senza Z3), perde il coltello piantato nella schiena. Molto probabilmente l'editore balcanico ha ritenuto che quell'arma fosse uno spoiler troppo importante.
In Turchia come sempre, non si riscontrano particolari attinenze tra le pittoriche cover degli albi e le avventure a fumetti in essi contenute. Qui sotto tre copertine legate alle avventure contenute in questo albo.
Solo qualche anno più tardi in occasione di una ristampa, la cover ferriana di questo volume venne utilizzata come fonte di ispirazione. Anche nell'immaginario avventuroso dei turchi, evidentemente, la spia americana è bionda. Sembra Ken Parker!
Saverio Ceri
N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.
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