domenica 22 marzo 2015

L'ATLANTE DI MISTER NO. "M", IV PARTE: "MISTER NO" (I PARTE)! 1975 - 2015: VERSO I 40 ANNI DI JERRY DRAKE!

di Massimo Capalbo

Ci eravamo lasciati esattamente il 17 giugno 2014 con queste parole: "Il nostro Atlante di Mister No - il più grande progetto bonelliano di Dime Web, certosina realizzazione di Massimo 'Max' Capalbo e perennemente presente come link sulla homepage di Jerry Drake nel sito della Sergio Bonelli Editore - arriva alla terza parte della lettera M. L'Atlante e il suo successo hanno convinto Max e Dime Web a inaugurare altri due, curatissimi, dizionari bonelliani: Zagor Monsters e The Dark Side of Tex! Buona lettura!" Anche se i link di cui parlavamo non sono più sulla homepage predetta, sono pur sempre presenti sul sito... In questi nove mesi (una gestazione!) di "pausa" Capalbo ha in realtà lavorato alle altre due enciclopedie, con lo scopo principale di portare tutte e tre le sue opere allo stesso livello "alfabetico"; nel contempo preparava la voce più impegnativa dell'Atlante, quella dedicata al protagonista stesso, della quale potete ora leggere la prima parte (corrispondente al IV appuntamento della lettera M). Ritornando così a Manaus iniziamo (a modo nostro, raccontandovi in ordine cronologico la vita di Mister No), i "festeggiamenti" per i 40 anni del personaggio, nato nel giugno 1975 dalla fantasia di Nolitta. Vi segnaliamo infine che tutte le illustrazioni sono state scelte dallo stesso Max, comprese le due introduttive! (s.c. & f.m.)

Il Mister No di Pino Rinaldi (dal suo blog personale)


Legenda

  • I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’Atlante.

  • I nomi dei personaggi cui è dedicata una voce sono indicati per cognome - ovviamente se questo è conosciuto (per esempio: AMARAL, STELIO; REMY, ANOUK). In alcuni casi, però, abbiamo optato per il soprannome (per es.: ESSE-ESSE invece che KRUGER, OTTO). Riguardo poi a personaggi come O BISPO ed EL LOCO, le voci a loro dedicate sono state inserite sotto l’iniziale del nome, invece che sotto l’iniziale dell’articolo: per es., EL LOCO, si trova alla lettera L di LOCO e non alla lettera E di EL (che in spagnolo è appunto un articolo e corrisponde al nostro IL).

  • I personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con il nome della loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.: DEMONE ETRUSCO, GIUSTIZIERE DI BONAMPAK).

  • Quando i personaggi vengono citati in una voce che non è a loro dedicata, solo il cognome è scritto in neretto e stampatello, in modo da rimandare immediatamente alla lettera sotto la quale sono stati inseriti (per es.: nel testo della voce ANACONDA, il personaggio Daniel Murdock è citato come Daniel MURDOCK). L’unica eccezione a questa regola riguarda il protagonista della serie, il cui nome - attenzione: non il nome proprio Jerry Drake, ma appunto il soprannome MISTER NO - è sempre scritto in neretto e stampatello, tranne ovviamente quando è inserito nel titolo di un fumetto o di un libro (per es.: Mister No Index Illustrato, Mister No Riedizione If).

  • Per quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia alla memoria dei lettori in modo più efficace. Per esempio, la storia dei nn. 17-20 viene indicata con il titolo del n. 19, "Operazione Poseidon" perché esso è più rappresentativo, più calzante rispetto ad Agente segreto Zeta 3 e Tragica palude, che sono i titoli rispettivamente del n. 17 e del n. 19 (del tutto avulso poi il titolo del n. 20, Evasione!, visto che si riferisce alla storia successiva). 
Per le Note sui collegamenti ipertestuali e le Note sulle illustrazioni vedi la prima parte.

 
Ancora Pino Rinaldi alle prese con Mister No (dal blog personale dell'artista)


M (parte IV)


MISTER NO (parte I)

Jerry Drake alias MISTER NO nasce a NEW YORK all’incirca nel 1922. Suo padre è Jerome DRAKE, un professore di Lettere; nulla sappiamo invece di sua madre, che probabilmente muore quando il Nostro è ancora in tenera età. Come vediamo nel primo dei due flaskback presenti nella storia Vent’anni dopo (L. Mignacco e M. Masiero [sog.&scen.] – R. Diso e O, Suarez [dis.], nn. 292-294) e datato 1936, i rapporti tra padre e figlio non sono per nulla facili: il quattordicenne Jerry ha un carattere ribelle e allo studio preferisce di gran lunga il violento spettacolo offerto dalla boxe clandestina, il che non fa certo piacere a papà Jerome. Le tue ambizioni sono piuttosto misere, ragazzino! – dice costui al figlio, che sogna di diventare egli stesso un pugile - Vedere due energumeni che si picchiano in mezzo a una strada avrebbe dovuto farti capire che con la violenza non si va lontano… …se vuoi vincere le battaglie nella vita prima pensa a studiare e a costruirti delle basi solide!.

Mister No n. 1, giugno 1975. Disegno di Ferri
 
La prima, indimenticabile (e antieroica) apparizione di Jerry Drake alias Mister No – MNO 1, p. 8

Mister No n. 292, settembre 1999. Disegno di Diso

New York 1937: il piccolo Jerry è tutt’altro che entusiasta per l’imminente partenza di suo padre Jerome per la Guerra di Spagna - MNO 292, p. 84

Jerry, però, non ne vuole proprio sapere di studiare e si sente trascurato e incompreso da DRAKE senior. Inoltre, non riesce a spiegarsi alcuni comportamenti del padre, come, ad esempio, il rifiuto di denunciare i tre ladri che gli sono entrati in casa e lo hanno brutalmente pestato. In realtà, Jerome non sporge denuncia perché, avendo riconosciuto in essi alcuni degli operai cui fa scuola serale, spera che si redimano; Jerry pensa invece che egli si comporti così per paura e vigliaccheria, e ciò lo fa soffrire molto. Ancora più incomprensibile, per il Nostro, è la decisione di suo padre, nel 1937, di andare a combattere in Spagna - sconvolta dalla guerra civile scoppiata l’anno prima - tra le file delle Brigate Internazionali. Prima di partire con il suo amico Logan Sinclair - un ambizioso giornalista idolatrato da Jerry, che lo contrappone al compassato genitore - DRAKE senior affida il figlio a sua sorella Martha, donna dolce e affettuosa che però ha la sventura di essere sposata con Joe WALLACE, un poliziotto violento e corrotto. Da questo momento ha inizio per Jerry un periodo – narrato in C’era una volta a New York (M. Colombo [sog.&scen.] – G. Bruzzo [dis.], Maxi Mister No n. 2) – che, oltre a rivelarsi di enorme importanza per la sua maturazione, segnerà il suo destino.


Maxi Mister No n. 2, luglio 1999. Disegno di Diso
Locandina originale del film Ali (William A. Wellman, 1927)

Jerry con sua zia Martha – Maxi MNO n. 2, p. 41

Jerry ascolta estasiato, per la prima volta, When the saints go marching in - Maxi MNO n. 2, p. 80



E’ nel suddetto periodo, infatti, che il futuro MISTER NO si appassiona agli aerei (vede il film di William A. Wellman Ali [Wings, 1927] ben sei volte e decide che da grande farà il pilota), s’innamora per la prima volta e fronteggia il suo primo, feroce nemico (vedi Raphe e Lizzy JENKINS), rafforza la sua amicizia con il pugile di strada TRENO Kowalsky (conosciuto prima che il padre partisse per la Spagna), e instaura un rapporto filiale con il gangster Frankie MESSACANTATA. Inoltre, privo com’è di pregiudizi razziali, diventa grande amico di due fratelli neri provenienti da una famiglia poverissima: Pete e Ray Dubois. Quest’ultimo, autentico prodigio del pianoforte, fa nascere nel nostro Jerry l’amore per il jazz. In una delle più belle sequenze di C’era una volta a New York, TRENO Kowalsky e il suo manager Strother portano Jerry al mattatoio, per fargli conoscere colui che il pugile definisce un mago. Si tratta appunto di Ray, cui TRENO chiede di suonare il pianoforte che lui e Strother hanno caricato sul cassone del loro autocarro.

Copertina di un 45 giri del 1966 di Louis Armstrong, con When the saints go marching in come lato B

Jerry si divide una bottiglia di whisky con Pete Dubois - Maxi MNO n. 2, p. 86

Colpito alle spalle da Masone, Pete muore tra le braccia dell’amico Jerry - Maxi MNO n. 2, p. 153

1938, carcere di Rikers Island (New York): Jerry rompe i rapporti con suo padre - MNO 292, p. 96


Ray - racconta MISTER NO, vent’anni dopo, all’amico Harvey FENNER - ci mise un sacco di tempo, prima di appoggiare le dita alla tastiera… …ma non appena lo fece… bang, fui conquistato! La sua musica mi prese il cuore e non lo lasciò più! […] Quel giorno avevo scoperto il jazz e lui aveva scoperto me… non ci saremmo più lasciati! Pensavo che in un posto simile non ci fosse spazio per nient’altro che sofferenza e sangue… ma, grazie a Ray, quel mattatoio era diventato una filiale del paradiso in terra! Ero preda di un incantesimo… …dal quale non sarei riuscito, o meglio, non avrei mai voluto svegliarmi… . Il Nostro si appassiona così tanto al jazz da non esitare a frequentare i locali dei neri – dove i bianchi sono a malapena tollerati - e persino la loro chiesa, nella quale, ogni domenica, il talentuoso Ray suona l’organo. E’ proprio qui che un estasiato Jerry ascolta per la prima volta quella che diventerà la sua canzone preferita: When the Saints go marching in, l’allegro spiritual reso celebre da Louis Armstrong. Questa canzone piace molto anche a Pete Dubois, il quale, a differenza del fratello, non è un mago del pianoforte, bensì del furto e dello scippo.


Speciale Mister No n. 13, aprile 1999. Disegno di Diso

Il sedicenne Jerry lascia New York, partendo per l’Ovest - Speciale MNO n. 13, p. 10

Jerry bacia la seducente Maggie - Speciale MNO n. 13, p. 70


Mister No n. 145, giugno 1987. Disegno di Diso


Pete è infatti un abile ladruncolo di strada, ed è con alcune bottiglie di whisky da lui rubate – nel negozio dell’usuraio Fortunato Masone - che il nostro Jerry prende la sua prima sbronza, scoprendo così un’altra delle sue future passioni: l’alcol (di cui parleremo meglio nella seconda parte, così come del jazz). Come abbiamo già scritto nella voce dedicata a Frankie MESSACANTATA, Pete viene ucciso proprio dal sopracitato Masone, che gli spara alle spalle dopo l’ennesimo furto, raccontando poi alla polizia di essere stato costretto a difendersi. Il tragico episodio non solo addolora Jerry, ma lo indigna profondamente: diversi abitanti del quartiere, infatti, approvano il vile gesto di Masone (Maledetti negracci, così imparano a tenere le mani a posto!, dice uno di essi) e così fanno anche i due agenti che interrogano il negoziante. Costoro, invece di arrestare Masone, trascinano con la forza Jerry a casa del loro degno collega Joe WALLACE, il quale, com’è sua abitudine, riempie di botte l’odiato nipote.


California 1940: il diciottenne Jerry giunge all’aeroporto di Caniff Field - MNO 145, p. 60

Jerry pilota il suo primo aereo: il Bellanca P-200 dell’amico Bat Barlington - MNO 145, p. 90

Mister No n. 146, luglio 1987. Disegno di Diso

Il pilota Jim Gordon (John Wayne) e l’infermiera Brooke Elliott (Anna Lee) ne I falchi di Rangoon (David Miller, 1942), il primo film ispirato alle gesta delle Tigri Volanti (il titolo originale è infatti Flying Tigers)


Quel giorno fu prezioso per me… mi sembrò di non avere più dubbi… tutto fu chiaro come il sole! Avevo deciso da che parte stare!… …D’ora in poi i miei nemici sarebbero stati loroAvevo avuto tutto il tempo per conoscerli bene! Sapevo cosa nascondevano dietro i loro sorrisi… …come si comportavano una volta al sicuro da altri loro simili… …e cosa erano capaci di fare ai più deboli… …le persone oneste, la gente normale, le brave persone, quelli che credevano di avere un posto assicurato in paradiso… […] Le persone oneste, la gente normale, le brave persone! Puah! Avrei fatto il possibile per non essere come loro!. Il povero Pete non è purtroppo il solo amico che Jerry perde tragicamente: qualche mese dopo, infatti, Ray Dubois, Strother e TRENO vengono uccisi dai fratelli JENKINS (davvero beffarda la morte Ray, che, pugnalato dai suddetti fratelli, muore dissanguato dopo essersi esibito in maniera trionfale al Cat’s Tail, un famoso locale jazz), mentre MESSACANTATA viene colpito a tradimento dal già citato Masone. Un altro durissimo colpo per il Nostro è l’arresto di suo padre, il quale, dopo essere tornato dalla Spagna, si dichiara colpevole dell’omicidio di Logan, avvenuto nella sua stessa abitazione.


Mister No n. 148, settembre 1987. Disegno di Diso
 
Cina 1941: Jerry resiste eroicamente alle sevizie inflittegli da Saiko - MNO 148, p. 37

Il pilota si guadagna il soprannome di Mister No - MNO 148, p. 38

Mister No saluta Li Chao e parte per la sua missione impossibile: salvare Chang Kai-Shek - MNO 148, p. 58



Pur essendo innocente, Jerome si lascia mettere in galera senza fornire spiegazioni né alla giuria che lo processa né a Jerry, che a causa di ciò rompe del tutto i rapporti con il genitore (rapporti che si ristabiliranno solo vent’anni dopo, quando Jerome, scontata la pena, racconterà finalmente al figlio tutta la verità) e decide di lasciare NEW YORK. Preso un treno per l’Ovest, il sedicenne Jerry - siamo infatti nel 1938 - fa tappa nella cittadina di Des Moines (Iowa), nella quale - come leggiamo in Un giovane americano (M. Masiero [sog.&scen.] – F. Valdambrini [dis.], Speciale n. 13) – viene coinvolto in una drammatica vicenda a base di rapine e corse automobilistiche, e vive - al contempo - una breve storia d’amore con la bella ma spregiudicata Maggie. Due anni dopo, precisamente nel settembre del 1940, Jerry raggiunge la California, dove incontra colui che sarà il suo istruttore di pilotaggio e soprattutto il suo mentore, Bat BARLINGTON. L’anno seguente, i due si arruolano nell’American Volunteer Group, trasferendosi prima in BIRMANIA, poi in Cina.

Mister No n. 52, settembre 1979. Disegno di Ferri

 
Mister No n. 301, giugno 2000. Disegno di Diso
Almanacco dell'Avventura 1998 (n. 4), ottobre 1997. Disegno di Diso

Uno dei tanti manifesti americani di propaganda bellica


Quella con le TIGRI VOLANTI – narrata nella magnifica storia omonima (L. Mignacco [sog.&scen.] – F. Bignotti [dis.], nn. 145-148) - costituisce un’esperienza fondamentale per il Nostro: non solo, ovviamente, perché sancisce il suo battesimo di fuoco, il primo contatto con la tremenda realtà della guerra, ma anche perché è proprio in Cina che Jerry si guadagna il soprannome di MISTER NO. Ad affibbiarglielo – come il pilota racconterà, diversi anni dopo, ad alcuni amici, tra cui la bella Flor - è il crudele capitano SAIKO, che lo cattura e lo sottopone a terribili torture al fine di estorcergli importanti informazioni. Il pilota, però, resiste alle sevizie, opponendo ripetuti no alle domande del suo aguzzino, e meritandosi così il curioso ma assai significativo nomignolo. Un nomignolo che è come una nuova identità: Jerry Drake non esiste più, pupa! – dice infatti il Nostro alla guerrigliera LI CHAO, che gli chiede di compiere un’impresa quasi disperata: salvare Chang Kai-shek - Il tuo “bravo ragazzo” è morto! […] Da oggi il mio nome è Mister No! Sono stufo di dire “sì” a tutti!. Sono stufo di cacciarmi nei guai per aiutare gli altri! E sono stufo di farmi prendere in giro! Da oggi Mister No va dritto per la sua strada , senza farsi abbindolare dalle belle parole di chi vuole servirsi di lui!.

Mister No rievoca in breve le sue esperienze belliche - MNO 295, p. 36

Il difficile dopoguerra di Mister No - MNO 295, p. 37

1950: Mister No decide di lasciare gli Stati Uniti - MNO 295, p. 38

Uno scorcio di São Luis do Maranhão negli anni Cinquanta

Come già sappiamo, però, l’abile LI CHAO riesce comunque a convincere il pilota a tentare l’impresa: Per l’animaccia mia! Non meriterei il nome di Mister No se non provassi a fare le cose impossibili!, esclama infatti il pilota dopo aver riflettuto un attimo. A bordo di un vecchio e scassato Fiat CR 32, MISTER NO compie la sua mission impossible, mitragliando il Curtiss P-40 che SAIKO gli ha sottratto e salvando così il Generalissimo Chang. Tuttavia, invece di essere accolto come un eroe dai cinesi e dai suoi superiori, MISTER NO viene arrestato dai primi (i quali, inizialmente, credono addirittura che egli abbia ucciso il pilota dell’A.V.G. Jerry Drake) e accusato di diserzione dai secondi, perché non ha risposto alla chiamata di precetto (cosa che non gli è stata possibile, essendo stato prigioniero di SAIKO). Il Nostro viene quindi arruolato a forza nell’aviazione e assegnato al 59° Stormo, presso la piccola base di San Manuel, nel nord delle Filippine.

1951: Mister No e Esse-Esse mettono piede a Manaus - MNO 295, p. 45
Mister No n. 167, aprile 1989. Disegno di Diso
 
Mister No n. 327, agosto 2002. Disegno di Diso
Manaus 1970: Mister No reagisce così a un petulante venditore di elettrodomestici - MNO 366, p. 98


E alla fine, - dice il pilota agli amici, concluso il suo racconto - dopo tante avventure e qualche delusione, mi resi conto che il giovane Jerry Drake non esisteva più. Al suo posto c’era un uomo che aveva deciso di farsi chiamare Mister No! […] In quei pochi mesi avevo fatto esperienze che, da sole, avrebbero potuto riempire l’intera vita di un uomo comune… Davanti ai miei occhi erano sfilati buona parte dei mali dell’umanità: persecuzioni razziali, ingiustizie sociali, miserie, catastrofi, vendette, tradimenti… e così imparai a dire no all’arroganza dei potenti… …no alla ferocia degli aguzzini… …no all’ottusità dei burocrati… no alla… . A questo punto, la bella Flor lo interrompe: Ehi! Non ti sembra di esagerare, pilota!? Non darti tutte queste arie di gran filosofo: la verità è che avevi perso il tuo entusiasmo giovanile… eri diventato più cinico e più egoista. In realtà, cinismo ed egoismo sono due elementi che non fanno parte, se non in minime dosi, del dna di MISTER NO, il quale, al contrario, è un sentimentale, un autentico idealista, per usare le parole di Miranda CORDEIRO ne L’ultimo cangaceiro (G. Nolitta [sog.&scen.] – F. Bignotti [dis.], nn. 3-5). Lo stesso pilota, nel finale di Mister No va alla guerra (G. Nolitta [sog.&scen.] – R. Diso [dis.], nn. 51-53), si autodefinisce il campione mondiale dei sognatori, il re degli idealisti e l’imperatore dei cretini.


Un significativo esempio dell’industrializzazione di Manaus negli anni Settanta: operai al lavoro in una fabbrica di motociclette
 
Mister No n. 379, dicembre 2006. Disegno di Diso

Mister No si accinge ad atterrare nel minuscolo e scalcinato aeroporto di Rurrenabaque - MNO 379, p. 76



Sulla questione del presunto cinismo di Jerry Drake ritorneremo più avanti, quando analizzeremo in maniera approfondita la sua affascinante personalità. Proseguendo nella cronologia misternoiana, arriviamo al 7 dicembre 1941, data dell’entrata in guerra degli STATI UNITI. A bordo sempre di un Curtiss P-40, MISTER NO ritorna ad affrontare - stavolta nei cieli del golfo di Lingayen – gli Zero giapponesi, ma nell’aviazione ci rimane poco: radiato infatti per motivi disciplinari, il Nostro è arruolato in fanteria, dove, tra una battaglia e l’altra, ha modo di stringere amicizia con i commilitoni Alan CHAMBERS, Phil MULLIGAN e Steve MALLORY. La SECONDA GUERRA MONDIALE è senza dubbio l’esperienza più importante e anche più terribile vissuta da MISTER NO, che la rievoca più volte nel corso della saga. Fino all’inverno del ’43, il Nostro combatte nel Pacifico; poi viene trasferito in Europa, precisamente in ITALIA, dove rimane fino al dicembre del ’44, quando è nuovamente trasferito, ancora una volta per motivi disciplinari. La sua destinazione sono le ARDENNE, dove rimane ferito allo stomaco in uno scontro con i soldati del Reich. Nel gennaio del ‘45 viene quindi rimpatriato, ma il ritorno alla vita civile si rivela assai difficile.


Tefé (Amazzonia brasiliana) 1993: Il settantenne Mister No dimostra di essere ancora prestante - MNO Speciale n. 8, p. 28


Speciale Mister No n. 8, luglio 1993. Disegno di Diso

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Incapace, come molti reduci, di ambientarsi in quella che è ormai diventata una società cinica e brutalmente competitiva, MISTER NO – dopo varie e drammatiche esperienze in Nuovo Messico (‘45), California (‘47), ITALIA (‘48), Colorado (’50), Arizona (’50), Nevada (’50), NEW YORK (’49 e poi ’50) – decide di lasciare gli STATI UNITI e di trasferirsi nell’AMAZZONIA brasiliana. Il pilota fa tappa prima a BELÉM, dove acquista lo scalcinato ma inseparabile PIPER, quindi si trasferisce a São Luis do Maranhão – dove fa amicizia con il crucco Otto Kruger alias ESSE-ESSE, anch’egli un reduce inquieto come lui –, per stabilirsi infine – all’inizio del ’51 e assieme all’amico tedesco - nella sperduta MANAUS, che diventa la sua città d’adozione, il suo amato nido. MISTER NO vive nella capitale amazzonica per circa vent’anni, intervallati da tre lunghe trasferte: in AFRICA, negli STATI UNITI (dove - precisamente a NEW YORK - il pilota affronta il suo più acerrimo nemico: il giapponese Kenzo ISHIKAWA) e in ASIA. Nel 1970, di ritorno da un’altra trasferta (lunga ben un anno e mezzo, ma di cui sappiamo poco o niente, giacché non è stata ancora raccontata), MISTER NO scopre, con orrore, che il progresso ha invaso anche la sua MANAUS, rendendola irriconoscibile.


Manaus 1999: Gli ultrasettantenni Jerry Drake e Otto Kruger impegnati nell’ennesima rissa della loro vita - MNO 295, p. 16

Mister No e Esse-Esse festeggiano il Capodanno del 2000
 

Il pilota non ci sta e decide di trasferirsi – seguito, anzi: preceduto, da ESSE-ESSE - in un altra regione dell’AMAZZONIA, in un luogo ancora selvaggio e incontaminato: la cittadina boliviana di RURRENABAQUE. L’esilio volontario a Rurre dura circa dieci anni: infatti, come vediamo nella seconda storia di MARTIN MYSTÈRE - La vendetta di Râ (A. Castelli [sog.&scen.] – G. Alessandrini [dis.], nn. 2-3) - e in due avventure misternoiane: quella dell’ottavo Speciale (Fuga da Skynet) e quella del n. 295 (L’ultima frontiera), all’inizio degli anni Ottanta il pilota farà ritorno a MANAUS, dove metterà in piedi una piccola agenzia turistica (vedi paragrafo Curiosità) e dove, molto probabilmente, trascorrerà il resto dell’esistenza.


Massimo Capalbo


N.B. Trovate i link alle altre lettere e voci dell'Atlante di Mister No sulla Bussola!

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