di Massimo Capalbo
Ci eravamo lasciati esattamente il 17 giugno 2014 con queste parole: "Il nostro Atlante di Mister No - il più grande
progetto bonelliano di Dime Web, certosina realizzazione di Massimo 'Max' Capalbo e perennemente presente come link sulla homepage di Jerry Drake
nel sito della Sergio Bonelli Editore - arriva alla terza parte della lettera M. L'Atlante e il suo successo hanno convinto Max e
Dime Web a inaugurare altri due, curatissimi, dizionari bonelliani: Zagor Monsters e The Dark Side of Tex! Buona lettura!" Anche se i link di cui parlavamo non sono più sulla homepage predetta, sono pur sempre presenti sul sito... In questi nove mesi (una gestazione!) di "pausa" Capalbo ha in realtà lavorato alle altre due enciclopedie, con lo scopo principale di portare tutte e tre le sue opere allo stesso livello "alfabetico"; nel contempo preparava la voce più impegnativa dell'Atlante, quella dedicata al protagonista stesso, della quale potete ora leggere la prima parte (corrispondente al IV appuntamento della lettera M). Ritornando così a Manaus iniziamo (a modo nostro, raccontandovi in ordine cronologico la vita di Mister No), i "festeggiamenti" per i 40 anni del personaggio, nato nel giugno 1975 dalla fantasia di Nolitta. Vi segnaliamo infine che tutte le illustrazioni sono state scelte dallo stesso Max, comprese le due introduttive! (s.c. & f.m.)
Il Mister No di Pino Rinaldi (dal suo blog personale) |
Legenda
- I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’Atlante.
- I nomi dei personaggi cui è dedicata una voce sono indicati per cognome - ovviamente se questo è conosciuto (per esempio: AMARAL, STELIO; REMY, ANOUK). In alcuni casi, però, abbiamo optato per il soprannome (per es.: ESSE-ESSE invece che KRUGER, OTTO). Riguardo poi a personaggi come O BISPO ed EL LOCO, le voci a loro dedicate sono state inserite sotto l’iniziale del nome, invece che sotto l’iniziale dell’articolo: per es., EL LOCO, si trova alla lettera L di LOCO e non alla lettera E di EL (che in spagnolo è appunto un articolo e corrisponde al nostro IL).
- I personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con il nome della loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.: DEMONE ETRUSCO, GIUSTIZIERE DI BONAMPAK).
- Quando i personaggi vengono citati in una voce che non è a loro dedicata, solo il cognome è scritto in neretto e stampatello, in modo da rimandare immediatamente alla lettera sotto la quale sono stati inseriti (per es.: nel testo della voce ANACONDA, il personaggio Daniel Murdock è citato come Daniel MURDOCK). L’unica eccezione a questa regola riguarda il protagonista della serie, il cui nome - attenzione: non il nome proprio Jerry Drake, ma appunto il soprannome MISTER NO - è sempre scritto in neretto e stampatello, tranne ovviamente quando è inserito nel titolo di un fumetto o di un libro (per es.: Mister No Index Illustrato, Mister No Riedizione If).
- Per quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia alla memoria dei lettori in modo più efficace. Per esempio, la storia dei nn. 17-20 viene indicata con il titolo del n. 19, "Operazione Poseidon" perché esso è più rappresentativo, più calzante rispetto ad Agente segreto Zeta 3 e Tragica palude, che sono i titoli rispettivamente del n. 17 e del n. 19 (del tutto avulso poi il titolo del n. 20, Evasione!, visto che si riferisce alla storia successiva).
Ancora Pino Rinaldi alle prese con Mister No (dal blog personale dell'artista) |
M
(parte IV)
MISTER
NO (parte I)
Jerry
Drake
alias
MISTER NO
nasce a NEW
YORK
all’incirca nel 1922. Suo padre è Jerome DRAKE, un
professore di Lettere; nulla sappiamo invece di sua madre, che
probabilmente muore quando il Nostro è ancora in tenera età. Come
vediamo nel primo dei due flaskback presenti nella storia Vent’anni
dopo
(L. Mignacco e M. Masiero [sog.&scen.] – R. Diso e O, Suarez
[dis.], nn. 292-294) e datato 1936, i rapporti tra padre e figlio non
sono per nulla facili: il quattordicenne Jerry
ha un carattere ribelle e allo studio preferisce di gran lunga il
violento spettacolo offerto dalla boxe clandestina, il che non fa
certo piacere a papà Jerome.
Le tue
ambizioni sono piuttosto misere, ragazzino! –
dice costui al figlio, che sogna di diventare egli stesso un pugile -
Vedere due energumeni che si picchiano in mezzo a una strada avrebbe
dovuto farti capire che con la violenza non si va lontano… …se
vuoi vincere le battaglie nella vita prima pensa a studiare e a
costruirti delle basi solide!.
Mister No n. 1, giugno 1975. Disegno di Ferri |
Mister No n. 292, settembre 1999. Disegno di Diso |
New
York 1937: il piccolo Jerry è tutt’altro che entusiasta per
l’imminente partenza di suo padre Jerome per la Guerra di Spagna -
MNO 292, p. 84
|
Jerry,
però, non ne vuole proprio sapere di studiare e si sente trascurato
e incompreso da DRAKE
senior.
Inoltre, non riesce a spiegarsi alcuni comportamenti del padre, come,
ad esempio, il rifiuto di denunciare i tre ladri che gli sono entrati
in casa e lo hanno brutalmente pestato. In realtà, Jerome
non sporge denuncia perché, avendo riconosciuto in essi alcuni degli
operai cui fa scuola serale, spera che si redimano; Jerry
pensa invece che egli si comporti così per paura e vigliaccheria, e
ciò lo fa soffrire molto. Ancora più incomprensibile, per il
Nostro, è la decisione di suo padre, nel 1937, di andare a
combattere in Spagna - sconvolta dalla guerra civile scoppiata l’anno
prima - tra le file delle Brigate Internazionali. Prima di partire
con il suo amico Logan
Sinclair -
un ambizioso giornalista idolatrato da Jerry,
che lo contrappone
al
compassato genitore - DRAKE
senior
affida il figlio a sua sorella Martha,
donna dolce e affettuosa che però ha la sventura di essere sposata
con Joe
WALLACE,
un poliziotto violento e corrotto. Da questo momento ha inizio per
Jerry
un periodo – narrato in C’era
una volta a New York (M. Colombo
[sog.&scen.] – G. Bruzzo [dis.], Maxi
Mister No n. 2) – che,
oltre a rivelarsi di enorme importanza per la sua maturazione,
segnerà il suo destino.
Maxi Mister No n. 2, luglio 1999. Disegno di Diso |
Locandina
originale del film Ali
(William A. Wellman, 1927)
|
Jerry
con sua zia Martha – Maxi MNO n. 2, p. 41
|
Jerry
ascolta estasiato, per la prima volta, When
the saints go marching in
- Maxi MNO n. 2, p. 80
|
E’ nel suddetto periodo, infatti, che il
futuro MISTER
NO si
appassiona agli aerei (vede il film di William A. Wellman Ali
[Wings,
1927] ben sei volte e decide che da grande farà il pilota),
s’innamora per la prima volta e fronteggia il suo primo, feroce
nemico (vedi Raphe
e Lizzy JENKINS),
rafforza la sua amicizia con il pugile di strada TRENO
Kowalsky
(conosciuto
prima che il padre partisse per la Spagna),
e instaura
un rapporto filiale con il gangster Frankie
MESSACANTATA.
Inoltre, privo com’è di pregiudizi razziali, diventa grande amico
di due fratelli neri provenienti da una famiglia poverissima: Pete
e Ray
Dubois.
Quest’ultimo, autentico prodigio del pianoforte, fa nascere nel
nostro Jerry
l’amore per il jazz. In una delle più belle sequenze di C’era
una volta a New York,
TRENO
Kowalsky
e il suo manager Strother
portano Jerry
al mattatoio, per fargli conoscere colui che il pugile definisce un
mago.
Si tratta appunto di Ray,
cui TRENO
chiede di suonare il pianoforte che lui e Strother
hanno caricato sul cassone del loro autocarro.
Copertina
di un 45 giri del 1966 di Louis Armstrong, con When
the saints go marching in come
lato B
|
Jerry
si divide una bottiglia di whisky con Pete Dubois - Maxi MNO n. 2, p.
86
|
Colpito
alle spalle da Masone, Pete muore tra le braccia dell’amico Jerry -
Maxi MNO n. 2, p. 153
|
1938,
carcere di Rikers Island (New York): Jerry rompe i rapporti con suo
padre - MNO 292, p. 96
|
Ray
- racconta MISTER
NO, vent’anni dopo, all’amico
Harvey FENNER
- ci mise un sacco di tempo, prima di
appoggiare le dita alla tastiera…
…ma non appena lo fece… bang,
fui conquistato! La sua musica mi prese il cuore e non lo lasciò
più! […] Quel
giorno avevo scoperto il jazz e lui
aveva scoperto me… non ci saremmo più lasciati! Pensavo che in un
posto simile non ci fosse spazio per nient’altro che sofferenza e
sangue… ma, grazie a Ray, quel mattatoio era diventato una filiale
del paradiso in terra! Ero preda di un incantesimo… …dal quale
non sarei riuscito, o meglio, non avrei mai voluto svegliarmi… .
Il Nostro si appassiona così tanto al jazz da non esitare a
frequentare i locali dei neri – dove i bianchi sono
a malapena tollerati - e persino la
loro chiesa, nella quale, ogni domenica, il talentuoso Ray
suona l’organo. E’ proprio qui che un estasiato Jerry
ascolta per la prima volta quella che diventerà la sua canzone
preferita: When the Saints go marching
in,
l’allegro spiritual
reso celebre da Louis Armstrong. Questa canzone piace molto anche a
Pete Dubois,
il quale, a differenza del fratello, non è un mago del pianoforte,
bensì del furto e dello scippo.
Speciale Mister No n. 13, aprile 1999. Disegno di Diso |
Il
sedicenne Jerry lascia New York, partendo per l’Ovest - Speciale
MNO n. 13, p. 10
|
Jerry
bacia la seducente Maggie - Speciale MNO n. 13, p. 70
|
Mister No n. 145, giugno 1987. Disegno di Diso |
Pete
è infatti un abile ladruncolo di strada, ed è con alcune bottiglie
di whisky da lui rubate – nel negozio dell’usuraio Fortunato
Masone - che il nostro Jerry
prende la sua prima sbronza, scoprendo così un’altra delle sue
future passioni: l’alcol (di cui parleremo meglio
nella seconda parte, così come del jazz). Come abbiamo già scritto
nella voce dedicata a Frankie
MESSACANTATA,
Pete viene
ucciso proprio dal sopracitato Masone,
che gli spara alle spalle dopo l’ennesimo furto, raccontando poi
alla polizia di essere
stato costretto a difendersi. Il
tragico episodio non solo addolora Jerry,
ma lo indigna profondamente: diversi abitanti del quartiere, infatti,
approvano il vile gesto di Masone
(Maledetti negracci, così imparano a
tenere le mani a posto!, dice uno di
essi) e così fanno anche i due agenti che interrogano il negoziante.
Costoro, invece di arrestare Masone,
trascinano con la forza Jerry a
casa del loro degno collega Joe WALLACE,
il quale, com’è sua abitudine, riempie di botte l’odiato nipote.
California
1940: il diciottenne Jerry giunge all’aeroporto di Caniff
Field
- MNO 145, p. 60
|
Jerry
pilota il suo primo aereo: il Bellanca P-200 dell’amico Bat
Barlington - MNO 145, p. 90
|
Mister No n. 146, luglio 1987. Disegno di Diso |
Quel
giorno fu prezioso per me… mi sembrò di non avere più dubbi…
tutto fu chiaro come il sole! Avevo
deciso da che parte stare!… …D’ora
in poi i miei nemici sarebbero stati loro…
Avevo
avuto tutto il tempo per conoscerli bene! Sapevo cosa nascondevano
dietro i loro sorrisi… …come si comportavano una volta al sicuro
da altri loro simili… …e cosa erano capaci di fare ai più
deboli… …le persone oneste, la gente normale, le brave persone,
quelli che credevano di avere un posto assicurato in paradiso… […]
Le persone oneste, la gente normale, le brave persone! Puah! Avrei
fatto il possibile per non essere come loro!.
Il povero Pete
non è purtroppo il solo amico che Jerry
perde tragicamente: qualche mese dopo,
infatti, Ray Dubois,
Strother e
TRENO
vengono uccisi dai fratelli JENKINS
(davvero beffarda la morte Ray,
che, pugnalato dai suddetti fratelli, muore dissanguato dopo essersi
esibito in maniera trionfale al Cat’s
Tail, un famoso locale
jazz), mentre MESSACANTATA
viene colpito a tradimento dal già citato Masone.
Un altro durissimo colpo per il Nostro è l’arresto di suo padre,
il quale, dopo essere tornato dalla Spagna, si
dichiara colpevole dell’omicidio
di Logan,
avvenuto nella sua stessa abitazione.
Mister No n. 148, settembre 1987. Disegno di Diso |
Il
pilota si guadagna il soprannome di Mister No - MNO 148, p. 38
|
Mister
No saluta Li Chao e parte
per la sua missione impossibile: salvare
Chang Kai-Shek - MNO 148, p. 58
|
Pur essendo innocente, Jerome
si lascia mettere in galera senza fornire spiegazioni né alla giuria
che lo processa né a Jerry,
che a causa di ciò rompe del tutto i rapporti con il genitore
(rapporti che si
ristabiliranno solo vent’anni dopo, quando Jerome,
scontata la pena, racconterà finalmente al figlio tutta la verità)
e decide
di lasciare NEW YORK.
Preso un treno per l’Ovest, il sedicenne Jerry
- siamo infatti nel 1938 - fa tappa nella cittadina di Des Moines
(Iowa), nella quale - come leggiamo in Un
giovane americano (M. Masiero
[sog.&scen.] – F. Valdambrini [dis.], Speciale n. 13) – viene
coinvolto in una drammatica vicenda a base di rapine e corse
automobilistiche, e vive - al contempo - una
breve storia d’amore con la bella
ma spregiudicata Maggie.
Due anni dopo, precisamente nel settembre del 1940, Jerry
raggiunge la California, dove incontra colui che sarà il suo
istruttore di pilotaggio e soprattutto il suo mentore,
Bat BARLINGTON.
L’anno seguente, i due si arruolano nell’American
Volunteer Group, trasferendosi prima in
BIRMANIA,
poi in Cina.
Mister No n. 52, settembre 1979. Disegno di Ferri |
Almanacco dell'Avventura 1998 (n. 4), ottobre 1997. Disegno di Diso |
Uno
dei tanti manifesti americani di propaganda bellica
|
Quella con le TIGRI VOLANTI
– narrata nella magnifica storia
omonima (L. Mignacco [sog.&scen.] –
F. Bignotti [dis.], nn. 145-148) - costituisce
un’esperienza fondamentale per il Nostro: non solo, ovviamente,
perché sancisce il suo battesimo di fuoco, il primo contatto con la
tremenda realtà della guerra, ma anche perché è proprio in Cina
che Jerry
si guadagna il soprannome di MISTER NO.
Ad affibbiarglielo – come il pilota racconterà, diversi anni dopo,
ad alcuni amici, tra cui la bella Flor
- è il crudele capitano SAIKO,
che lo cattura e lo sottopone a terribili torture al fine di
estorcergli importanti informazioni. Il pilota, però, resiste alle
sevizie, opponendo
ripetuti no
alle
domande del suo aguzzino, e
meritandosi così il curioso ma assai significativo nomignolo. Un
nomignolo che è come una nuova identità: Jerry
Drake non esiste più, pupa! –
dice infatti il Nostro alla guerrigliera LI CHAO, che
gli chiede di compiere un’impresa quasi disperata: salvare Chang
Kai-shek -
Il tuo
“bravo ragazzo” è morto!
[…] Da
oggi il mio nome è Mister
No! Sono
stufo di dire “sì” a tutti!.
Sono stufo
di cacciarmi nei guai per aiutare gli altri! E sono stufo di farmi
prendere in giro! Da oggi Mister No va dritto per la sua strada ,
senza farsi abbindolare dalle belle parole di chi vuole servirsi di
lui!.
Mister
No rievoca in breve le sue esperienze belliche - MNO 295, p. 36
|
Il
difficile dopoguerra di Mister No - MNO 295, p. 37
|
1950:
Mister No decide di lasciare gli Stati Uniti - MNO 295, p. 38
|
Uno
scorcio di São
Luis do Maranhão negli
anni Cinquanta
|
Come
già sappiamo, però, l’abile LI CHAO
riesce comunque a convincere il pilota a tentare l’impresa: Per
l’animaccia mia!
Non
meriterei il nome di Mister
No
se non provassi a fare le cose
impossibili!,
esclama infatti il pilota dopo aver riflettuto un attimo. A bordo di
un vecchio e scassato Fiat CR 32, MISTER
NO compie
la sua mission
impossible,
mitragliando il Curtiss P-40 che SAIKO
gli ha sottratto e salvando così il Generalissimo
Chang.
Tuttavia, invece di essere accolto come un eroe dai cinesi e dai suoi
superiori, MISTER
NO viene
arrestato dai primi (i quali, inizialmente, credono addirittura che
egli abbia ucciso il
pilota dell’A.V.G. Jerry Drake)
e accusato di diserzione dai
secondi, perché non ha risposto alla chiamata di precetto (cosa
che non gli è stata possibile, essendo stato prigioniero di SAIKO).
Il Nostro viene quindi arruolato a forza nell’aviazione e assegnato
al 59° Stormo, presso la piccola base di San Manuel, nel nord delle
Filippine.
1951:
Mister No e Esse-Esse mettono piede a Manaus - MNO 295, p. 45
|
Mister No n. 167, aprile 1989. Disegno di Diso |
Manaus
1970: Mister No reagisce così a un petulante
venditore
di elettrodomestici - MNO 366, p. 98
|
E alla fine, -
dice il pilota agli amici, concluso il suo racconto - dopo
tante avventure e qualche delusione, mi resi conto che il giovane
Jerry Drake non esisteva più. Al suo posto c’era un uomo che aveva
deciso di farsi chiamare Mister No! […]
In quei pochi mesi avevo fatto
esperienze che, da sole, avrebbero potuto riempire l’intera vita di
un uomo comune… Davanti ai miei occhi erano sfilati buona parte dei
mali dell’umanità: persecuzioni razziali, ingiustizie sociali,
miserie, catastrofi, vendette, tradimenti… e così imparai a dire
no all’arroganza
dei potenti… …no
alla ferocia degli aguzzini… …no
all’ottusità dei burocrati… no
alla… . A questo punto, la bella Flor
lo interrompe: Ehi! Non ti sembra di
esagerare, pilota!? Non darti tutte queste arie di gran filosofo: la
verità è che avevi perso il tuo entusiasmo giovanile… eri
diventato più cinico e più egoista.
In realtà, cinismo ed egoismo sono due elementi che non fanno parte,
se non in minime dosi, del dna
di MISTER
NO, il quale, al contrario, è un
sentimentale, un autentico idealista,
per usare le parole di Miranda CORDEIRO
ne L’ultimo cangaceiro
(G. Nolitta [sog.&scen.] – F. Bignotti [dis.], nn. 3-5). Lo
stesso pilota, nel finale di Mister
No va alla guerra (G. Nolitta
[sog.&scen.] – R. Diso [dis.], nn. 51-53), si autodefinisce il
campione mondiale dei sognatori, il re degli idealisti e l’imperatore
dei cretini.
Un
significativo esempio dell’industrializzazione di Manaus negli anni
Settanta: operai al lavoro in una fabbrica di motociclette
|
Mister
No si accinge ad atterrare nel minuscolo e scalcinato aeroporto di
Rurrenabaque - MNO 379, p. 76
|
Sulla questione del
presunto cinismo di Jerry Drake
ritorneremo più avanti, quando analizzeremo in maniera approfondita
la sua affascinante
personalità. Proseguendo nella cronologia misternoiana, arriviamo
al 7 dicembre 1941, data dell’entrata in guerra degli STATI
UNITI. A
bordo sempre di un Curtiss P-40, MISTER
NO ritorna
ad affrontare - stavolta nei cieli del golfo di Lingayen – gli Zero
giapponesi, ma nell’aviazione ci
rimane poco: radiato infatti per motivi disciplinari, il Nostro è
arruolato in fanteria, dove, tra una battaglia e l’altra, ha modo
di stringere amicizia con i commilitoni Alan
CHAMBERS, Phil
MULLIGAN e Steve
MALLORY. La SECONDA
GUERRA MONDIALE è senza dubbio
l’esperienza più importante e anche più terribile vissuta da
MISTER NO,
che la rievoca più volte nel corso della saga. Fino all’inverno
del ’43, il Nostro combatte nel Pacifico; poi viene trasferito in
Europa, precisamente in ITALIA,
dove rimane fino al dicembre del ’44, quando è nuovamente
trasferito, ancora una volta per motivi disciplinari. La sua
destinazione sono le ARDENNE,
dove rimane ferito allo stomaco in uno scontro con i soldati del
Reich. Nel gennaio del ‘45 viene quindi rimpatriato, ma il ritorno
alla vita civile si
rivela assai difficile.
Tefé
(Amazzonia brasiliana) 1993: Il settantenne Mister No dimostra di
essere ancora prestante - MNO Speciale n. 8, p. 28
|
Speciale Mister No n. 8, luglio 1993. Disegno di Diso |
Aggiungi didascalia |
Incapace,
come molti reduci, di ambientarsi in quella che è ormai diventata
una società cinica e brutalmente competitiva, MISTER
NO – dopo varie e drammatiche
esperienze in Nuovo Messico (‘45), California (‘47),
ITALIA
(‘48), Colorado (’50), Arizona (’50), Nevada (’50), NEW
YORK (’49 e poi ’50) – decide di
lasciare gli STATI UNITI
e di trasferirsi nell’AMAZZONIA
brasiliana. Il
pilota fa tappa prima a BELÉM,
dove acquista lo scalcinato ma inseparabile PIPER,
quindi si trasferisce a São Luis do
Maranhão – dove fa amicizia con il crucco Otto
Kruger alias
ESSE-ESSE,
anch’egli un reduce inquieto come lui –,
per stabilirsi infine – all’inizio del ’51 e assieme all’amico
tedesco - nella
sperduta MANAUS,
che diventa la sua città d’adozione, il suo amato nido. MISTER
NO vive nella capitale amazzonica per
circa vent’anni, intervallati da tre lunghe trasferte: in AFRICA,
negli STATI UNITI
(dove - precisamente a NEW YORK
- il pilota affronta il suo più acerrimo nemico: il giapponese Kenzo
ISHIKAWA) e in ASIA.
Nel 1970, di ritorno
da un’altra trasferta (lunga ben un anno e mezzo, ma di cui
sappiamo poco o niente, giacché non è stata ancora raccontata),
MISTER NO
scopre, con orrore, che il progresso
ha invaso anche la sua MANAUS,
rendendola irriconoscibile.
Manaus
1999: Gli ultrasettantenni Jerry Drake e Otto Kruger impegnati
nell’ennesima rissa della loro vita - MNO 295, p. 16
|
Mister
No e Esse-Esse festeggiano il Capodanno del 2000
|
Il pilota non ci sta e decide di
trasferirsi – seguito, anzi: preceduto,
da ESSE-ESSE
- in un altra regione
dell’AMAZZONIA,
in un luogo ancora selvaggio e incontaminato: la cittadina boliviana
di
RURRENABAQUE.
L’esilio
volontario a Rurre dura circa dieci anni: infatti, come vediamo nella
seconda storia di MARTIN
MYSTÈRE -
La
vendetta di Râ
(A. Castelli [sog.&scen.] – G. Alessandrini [dis.], nn. 2-3) -
e in due avventure misternoiane: quella dell’ottavo Speciale (Fuga
da Skynet)
e quella del n. 295 (L’ultima
frontiera),
all’inizio degli anni Ottanta il
pilota farà ritorno a MANAUS,
dove metterà
in piedi una piccola agenzia turistica (vedi paragrafo Curiosità)
e dove, molto probabilmente, trascorrerà il resto dell’esistenza.
Massimo Capalbo
N.B. Trovate i link alle altre lettere e voci dell'Atlante di Mister No sulla Bussola!
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