giovedì 13 dicembre 2012

LEO PULP, LA TRILOGIA. UN INVITO ALLA RILETTURA E AL COLLEZIONISMO!

di Elio Marracci


Leo Pulp Investigatore Privato, o più semplicemente Leo Pulp, è una serie umoristica ambientata nella Hollywood degli anni '40, nata dalla penna dello scrittore e sceneggiatore Claudio Nizzi e dalla matita del disegnatore umoristico Massimo Bonfatti, grande autore della scuderia di Silver.


Cluadio Nizzi nel 2006

Massimo Bonfatti minacciato dal suo Leo Pulp!

 
Uscito dal 2001 al 2007, in tre albi a cadenza irregolare (che proseguirono idealmente la collana bonelliana I Grandi Comici del Fumetto, chiusa nel 2000 al quarto numero, con Pedrito El Drito di Terenghi), questo serial ha come protagonista uno sdrucinato P. I. che ricorda Philip Marlowe e i numerosi personaggi interpretati da Humphrey Bogart nei film noir a cui ha preso parte; Leo - come afferma il suo autore e come si renderanno conto i lettori che vorranno cimentarsi per la prima volta con la lettura dei tre volumetti - è "un tabagista perso, duro e cinico quanto basta per essere involontariamente buffo, ma anche romantico, nel senso che crede nella giustizia e nella dignità umana".
Accanto a lui ruotano comprimari e antagonisti che rendono le intricate vicende spassosissime e meritevoli di essere lette e apprezzate, sia dagli amanti del buon giallo sia da quelli del buon fumetto.
Dal settembre 2011 Leo Pulp è ristampato in versione deluxe da Saldapress.


Leo Pulp nella ristampa della Saldapress.
 


Case File # 1 

Il primo numero della collana Leo Pulp, intitolato La scomparsa di Amanda Cross, è uscito in edicola nel giugno 2001. In questo albo d'inizio, scritto dall’abile penna di Claudio Nizzi (il primo erede di G. L. Bonelli alle sceneggiature di Tex) e reso graficamente dalle matite di Massimo Bonfatti e dai colori di Cesare Buffagni, i lettori fanno la conoscenza di Leo, protagonista della serie, duro e cinico investigatore privato da "venticinque dollari al giorno più le spese" che lavora nella Los Angeles del 1940, e dei suoi comprimari.

Tra quest'ultimi spiccano il capitano di polizia Nick Tracy (che Leo, vista la somiglianza con il celebre personaggio delle strisce di Chester Gould, continua a chiamare Dick) e Norma la formosa, che gestisce un bar frequentato abitualmente dal nostro eroe perché vi può mangiare a sbafo il suo piatto preferito: uova fritte con pancetta; Norma è la quasi-fidanzata di Leo, ma lui, cui piace credersi più cinico di quanto non sia in realtà, è convinto di frequentarla per semplice opportunismo. A questi personaggi principali fanno da sfondo - oltre a persone comuni che richiedono i servigi dell’investigatore - celebri dive, attori famosi e gangsters spietati.



Una sunday page di Dick Tracy

La trama - un complicato intrigo legato alla sceneggiatura di un film - è votata alla riscrittura ironica, e talvolta irresistibilmente comica, del thriller, per sua stessa ammissione una delle grandi passioni di Nizzi.
 Il tono è sempre leggero e la storia, che ha per protagonista un eroe tipicamente hard boiled, si svolge nella Los Angeles degli anni ‘40, ed è zeppa di riferimenti alla letteratura e al cinema noir.

Per quanto riguarda i disegni, ironici e dissacranti, dell’autore modenese Massimo Bonfatti, sono dotati di uno stile grottesco e scanzonato, poetico e ricco di particolari che ricorda da vicino monumenti del fumetto comico italiano quali Silver e Bonvi; non a caso Bonfatti era una delle firme di punta del nuovo Cattivik. Il suo tratto, iperrealista ma allo stesso tempo caricaturale, è l’ideale per rappresentare la particolare atmosfera che si respira nelle intricate vicende del private eye californiano.
Un’ultima curiosità da segnalare è il fatto che l’albo sia stampato interamente a colori su una carta più liscia e di maggior grammatura rispetto a quella solitamente usata dalla Bonelli.


Leo Pulp n. 1, giugno 2001. Copertina di Bonfatti
 


Leo Pulp 1
LA SCOMPARSA DI AMANDA CROSS
Giugno 2001
pagg. 100, £ 7.000
Testi: Claudio Nizzi
Disegni e lettering: Massimo Bonfatti
Copertina: Massimo Bonfatti
Colori: Cesare Buffagni




Case File # 2

Nel marzo 2005 è uscito in edicola, a quattro anni di distanza dal primo, il secondo numero della saga di Leo Pulp, con protagonista il trasandato detective della Los Angeles in binaco-e-nero.
L’albo, intitolato I delitti di Sunset Boulevard, ha molte fonti d’ispirazione e principalmente i romanzi noir americani d’autore - le opere di Dashiell Hammett e Raymond Chandler su tutte - e, come si evince dal titolo, il celebre film di Billy Wilder Viale del tramonto.
Anche questa avventura, come la precedente, è sceneggiata da Claudio Nizzi e disegnata da Massimo Bonfatti.
 I due autori, rendendo un omaggio affettuoso e ironico al periodo d’oro di Hollywood e sfruttando i cliché del romanzo hard boiled e dei film di gangster propri degli anni Quaranta, ci regalano una vicenda dagli ampi risvolti comici.



Humphrey Bogart, foto pubblicitaria per The Maltese Falcon, film del 1941 basato sul romanzo di Dashiell Hammett

Mentre la prima avventura di Leo, raccontava di un complicato intrigo legato alla sceneggiatura di un film, qui la storia porta dritti al cuore nero di Hollywood.
 Un cliente si rivolge al detective per far luce sulla scomparsa della fidanzata, una giovane attrice.
 Indagando Leo scopre che le attrici svanite nel nulla sono almeno cinque. Le ricerche lo conducono a una vecchia villa hollywoodiana, dove vive una diva del muto ormai dimenticata, che diventerà nel corso della narrazione teatro di eventi sanguinosi…

Leo Pulp - sempre più duro, cinico, romantico, bastian contrario e politicamente scorretto - combatte da solo la sua battaglia contro il crimine; l’unico essere umano che si degna di aiutarlo è il capitano di polizia Nick "Dick" Tracy, ma lo fa di malavoglia e unicamente perché vi è costretto, in nome di un non meglio precisato debito che ha conil P. I. E c'è ancora Norma, la sua "fiamma".



Leo Pulp n. 2, marzo 2005. Copertina di Bonfatti.




Leo Pulp 2
I DELITTI DI SUNSET BOULEVARD
Marzo 2005
pagg. 100, € 4,00
Testi: Claudio Nizzi
Disegni e lettering: Massimo Bonfatti
Chine: Cesare Buffagni
Copertina: Massimo Bonfatti
Colori: Alessandro Rossini

Case File # 3

Nel maggio 2007 è uscito Il caso della magnolia rossa, terzo e per ora ultimo numero delle avventure di Leo Pulp.
L'indagine del detective più scalcinato dei fumetti prende ironicamente spunto da un fatto realmente accaduto, il caso della Dalia Nera.
 La mattina del 15 gennaio del 1947 il corpo di una giovane donna, Elizabeth Short, venne trovato tagliato in due alla periferia di Los Angeles: il caso scatenò la più grande caccia all’assassino del ventesimo secolo.



Foto segnaletica del 1943 di Elizabeth Short, detta The Black Dahlia. Il suo corpo, tagliato a metà, fu ritrovato il 15 gennaio 1947 a Leimert Park, Los Angeles: la ragazza aveva solo 23 anni.


Qualche mese prima, però, la Città degli Angeli aveva vissuto un incubo simile, sul quale aveva investigato Leo Pulp, la migliore lince della contea che, pur di scoprire la verità, non aveva esitato a menar ceffoni, a far abbaiare piombo caldo alla sua “berta” - una fedele Beretta - e a scendere in campo per scoprire chi avesse fatto a pezzi una bella ragazza in cerca di un posto al sole.
Ed era restato come al solito coinvolto in un travolgente, irresistibile intrigo...

Oltre che al famoso episodio di cronaca nera Il caso della magnolia rossa è vagamente ispirato anche al film Citizen Kane, titolo originale del lungometraggio Quarto potere di Orson Wells, di cui Nizzi reinventa la trama, intrecciandola con spunti esterni presi dalla letteratura di genere.






Tutto questo dà origine a una storia perfino più complessa delle precedenti, più adulta e ricca di personaggi e situazioni imprevedibili anche se sempre perfettamente coerente con la Los Angeles degli anni ‘40; inoltre Leo Pulp sembra essersi evoluto maggiormente e arricchito di ulteriori, piccole caratteristiche psicologiche, senza però cambiare la sua personalità ormai ben definita.
 Con i consueti personaggi di contorno - come il capitano di polizia Nick Tracy, che Leo continua a chiamare Dick, e la "fidanzata" Norma - fa da sfondo alla vicenda lo scontro tra Chester Keine e Richard Zaduck per la carica di governatore della California. Il tutto, come la trama hard boiled suggerisce, all’insegna di pupe fatali, gangster e pistole roventi.


Leo Pulp n. 3, giugno 2007. Copertina di Bonfatti.


Leo Pulp 3
IL CASO DELLA MAGNOLIA ROSSA
Giugno 2007
pagg. 100, € 4,50
Testi: Claudio Nizzi
Disegni e lettering: Massimo Bonfatti
Chine: Cesare Buffagni
Copertina: Massimo Bonfatti
Colori: Gian Luca Raimondi
 Elio Marracci

1 commento:

  1. Un grandissimo ringraziamento a Saverio Ceri e Francesco Manetti.
    E' bastato che aggiungessero qualche insignifacante parola e correzione che questo pezzo sembra non l'abbia scritto nemmeno io...

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