giovedì 16 luglio 2020

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 88

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 

Tex Classic 88 ristampa le strisce da 7 a 12 della serie Oklahoma, la ventesima collana di Tex nel formato con cui il personaggio ha esordito in edicola. I sei albetti uscirono tra l'ottobre e il novembre del 1958 e furono riproposti per la prima volta in formato "Bonelli" sui numeri 4, 5 e 6 della VII serie degli Albi d'Oro pubblicati tra il settembre e l'ottobre del 1959. Delle tre cover di quella edizione quindicinale, due sono state in qualche modo riproposte nel corso della lunga avventura editoriale di Aquila della Notte, mentre la prima delle tre era rimasta "inutilizzata" fino a oggi.


Qui sopra potete vedere la cover originale dell'Albo d'Oro, mentre qui sotto quella del Classic in edicola ora. Nella versione odierna i grafici di redazione sono stati costretti a aggiungere una buona parte di disegno e destra e a sinistra dell'immagine del 1959, per rientrare nelle proporzioni stabilite per le copertine del quattordicinale, senza dover "tagliare" il cavallo. La scena risulta in tal modo allontanata rispetto al lettore, perdendo un po' del suo impatto.


Per il cavallo di questa copertina Galep di ispirò alla cover del numero 118 della primavera del 1958, della collana Gene Autry and Champion dell'americana Dell. Iniziata nel 1946 come Gene Autry Comics, la serie a fumetti era dedicata all'omonimo attore-cantante; a partire dal numero 102 la serie venne intitolata anche al suo cavallo Champion; chiuse i battenti col numero 121 pochi mesi dopo l'albo che vedete qui sotto. Ringraziamo per l'immagine Francesco Bosco e Mauro Scremin del sito Baci & Spari



Le immagini delle due cover successive, come dicevamo in apertura, hanno avuto maggior diffusione, ma qui ci occuperemo solo di una delle due, quella del numero 5, perché l'altra è stata scelta come cover del prossimo numero del Classic, e quindi andremo a scoprirne le origini tra due settimane.
L'immagine di partenza proviene dagli states ed è datata 1958; è la copertina del 907° numero della serie Full Color Comics pubblicata dalla Dell. L'albo era dedicato a Tom 'Sugarfoot' Brewsterl protagonista dell'omonima serie tv, andata in onda dal 1957 al 1961 sulla ABC.


In Bonelli utilizzarono la foto dell'attore Will Hutchins come ispirazione per la posa di Tex sulla cover  del quinto Albo d'Oro della VII serie.


Portate alle stesse dimensioni le due immagini, se ne apprezza maggiormente il parallelismo.


Successivamente la stessa immagine venne scelta dalla casa editrice come copertina del numero 26 della prima serie gigante di Tex, quella confezionata ricopertinando le rese degli Albi d'Oro. Le differenze rispetto alla prima versione ci sono, ma sono decisamente poche; divertitevi a trovarle.


L'immagine in questione successivamente è apparsa anche dall'altra parte del globo, in Sud America, capovolta e completamente ricolorata nel 1989 come copertina del numero 241 dell'edizione brasiliana del personaggio.


Appuntamento alla prossima puntata di Secret Origins.

Saverio Ceri

N.B. Vi invito a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index, visto che molte sono state recentemente aggiornate con nuove immagini e nuovi riferimenti.


lunedì 13 luglio 2020

CRONOLOGIA DI TEX - LE SCHEDE ORIGINALI DEL SITO INTERNET DELLA BONELLI! TEX GIGANTE 11/15

di Francesco Manetti

Nella scorsa puntata abbiamo visto entrare in gioco due nuovi artisti nella collana di "Tex Gigante", che andavano ad affiancare i creatori della serie, gli immortali G.L Bonelli e Galep, e molti importanti personaggi del pantheon texiano; in questa terza cinquina i creatori portano avanti da soli il personaggio e si consolida la figura di Kit Willer (che appare per la prima volta in copertina, insieme al padre). Per chi si fosse sintonizzato solo adesso ricordiamo che intorno al 2000 la Sergio Bonelli Editore decise di aprire un proprio sito internet; i ragazzi di "Dime Press - Magazzino bonelliano" furono chiamati a collaborare per redigere le sintetiche schede di ogni albo arretrato di ogni serie della casa editrice: c'è ancora traccia di questa sinergia nella pagina "Staff del sito". Il sottoscritto si occupò delle schede di "Tex Gigante" (redatte fino al n. 477 del mensile, del luglio 2000) e di tutte le collane "collaterali" (sempre fino al luglio 200); questi elaborati, quando il sito, molti anni dopo, fu ampliato e rinnovato, furono radicalmente rimaneggiati. Da oggi, qui su "Dime Web", potrete leggere la versione originale di quelle schede, che pubblicheremo cinque alla volta.







Settembre/Ottobre 1960

Tex Gigante n° 11

IL SEGNO INDIANO


Copertina: Aurelio Galleppini

Da pag. 3 a pag. 66
L’orma della paura
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Da pag. 67 a pag. 162
L’impronta misteriosa
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini


Il sacro wampum salva la vita a Tex e a Gros Jean: l’unità della Mano Rossa va in frantumi! Miseri gruppi di rivoltosi Sacks, guidati da banditi bianchi, si spingono a nord tentando un’estrema sortita: rapire Kit Willer per costringere Tex alla resa. Il vile piano fallisce nel piombo! Tex e Gros Jean, rimasto ferito l’amico Jim Brandon, si recano per conto delle Giubbe Rosse nell’Alto Yukon, insanguinato da una banda di rapinatori d’oro che marchia il terreno con orme d’orso…






Novembre/Dicembre 1960

Tex Gigante n° 12

IL FIGLIO DI TEX


Copertina: Aurelio Galleppini

Da pag. 3 a pag. 34
L’impronta misteriosa
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Da pag. 35 a pag. 162
Il figlio di Tex
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini


Raggiunti a Dawson da Jim Brandon, Tiger Jack e Kit Willer, Tex e Gros-Jean sgominano la Banda degli Orsi: l’unico superstite, il capo Brad Burley,    precipita all’Inferno sulla nave che trasporta a Vancouver l’oro dei cercatori. Anni dopo Piccolo Falco è cresciuto e, ormai abilissimo con pistola e coltello, può entrare in azione con il padre e Kit Carson: un complotto sparge terrore contro la Compagnia Ferroviaria servendosi di Black Sam e della Banda degli Incappucciati…






Gennaio/Febbraio 1961

Tex Gigante n° 13

TEX L’INTREPIDO


Copertina: Aurelio Galleppini

Da pag. 3 a pag. 130
Il figlio di Tex
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Da pag. 131 a pag. 162
Dramma a Pecos City
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini


Kit Willer è un asso! Grazie a lui Tex e Kit Carson hanno la meglio sugli Incappucciati: il pingue Grosby, ideatore dei sabotaggi contro la Compagnia Ferroviaria, decide allora di aizzare contro i pards i desperados di El Dorado e gli Apaches di Natanis. Ogni sforzo è vano e i capi del complotto trovano la morte nel fuoco! Tempo dopo Tex giunge insieme al figlio Kit a Pecos City: i piccoli proprietari subiscono la prepotenza degli sgherri di Sam Truscott, un ricco allevatore…




Marzo/Aprile 1961
Tex Gigante n° 14
LA GOLA SEGRETA

Copertina: Aurelio Galleppini

Da pag. 3 a pag. 88
Dramma a Pecos City
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Da pag. 88 a pag. 162
Le terre maledette
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini


Con Tex sceriffo di Pecos City la banda di predoni ha le ore contate! Il giudice Vermont, complice dei criminali, viene smascherato e trova la morte gettandosi nel fiume in preda alle fiamme; Sam Truscott, braccato come un cane, schianta sotto il peso del suo cavallo! Giunti in terra comanche, Tex e Kit Willer si imbattono nella minaccia di Lucky Sam, di Mangas e della Donna Pantera, che terrorizzano gli indiani, allo scopo di sottrarne l’oro, con un branco di feroci felini…






Maggio/Giugno 1961

Tex Gigante n° 15

LA MONTAGNA MISTERIOSA


Copertina: Aurelio Galleppini

Da pag. 3 a pag. 56
La corona dei sette smeraldi
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Da pag. 56 a pag. 130
La montagna misteriosa
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Da pag. 131 a pag. 162
Avventura nell’Utah
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Ray Driscoll maltratta un vecchio frate e ruba una sacra reliquia… Eppure Tex lo acciuffa e lo rilascia, insegnando al figlio Kit che a volte occorre essere magnanimi anche con i pessimi elementi. Finisce peggio Yaqui, sacerdote dei Figli del Sole che tengono in schiavitù i Pima… fin quando Willer li spinge alla rivolta. Mesi dopo, mentre Freccia Rossa sta per morire, Tex deve partire per lo Utah in soccorso di Nellie Delaney del ranch Bar-T, vedova di un amico di Kit Carson…


Francesco Manetti

N.B. Trovate i link alle altre puntate della Cronologia di Tex su Cronologie & Index!

venerdì 10 luglio 2020

IL FUCILE DI TEX

di Filippo Pieri

Sulla "Settimana Enigmistica" n. 4077 del 15 Maggio 2010, a  pagina 6, nella rubrica "Appendice alla Pagina della Sfinge", c'è un anagramma che riguarda Tex Willer...

N.B. Trovate i link alle altre novità bonelliane su Interviste & News!

mercoledì 8 luglio 2020

PREFERISCE DYLAN DOG

di Filippo Pieri

Sulla "Settimana Enigmistica" n. 4485 dell'8 Marzo 2018, a pagina 20, nella rubrica "Sotto il velame de li versi strani", il quesito n. 8576 riguarda un lettore di Dylan Dog, che se lo porta pure a letto (la soluzione è pagina 46, qui nella seconda illustrazione).



N.B. Trovate i link alle altre novità bonelliane su Interviste & News!

lunedì 6 luglio 2020

CRONOLOGIA DI TEX - LE SCHEDE ORIGINALI DEL SITO INTERNET DELLA BONELLI! TEX GIGANTE 6/10

di Francesco Manetti

Dopo la prima puntata, dedicata ai cinque mitici albi di esordio della collana "Tex Gigante" tutti firmati G.L. Bonelli & Galep, entriamo nel vivo della saga, con la seconda cinquina, nella quale lo staff artistico della testata si arricchisce con l'arrivo di Guido Zamperoni e di Mario Uggeri. Fra i personaggi segnaliamo l'arrivo della bella Lupe Velasco, della moglie indiana di Tex, l'indimenticabile Lilyth (che muore prestissimo), e del suocero Freccia Rossa, del pard navajo Tiger Jack (e forse è proprio lui l'indiano sulla copertina del n. 9), del cane Satan e del figlio di Willer, Kit, alias Piccolo Falco, la giubba rossa Jim Brandon e il gigantesco Gros Jean: nasce la leggenda di Aquila della Notte, capo bianco dei Navajo, si completa la squadra imperitura dei quattro pards e si apre l'orizzonte delle avventure sul Grande Nord! Per chi si fosse sintonizzato solo adesso ricordiamo che intorno al 2000 la Sergio Bonelli Editore decise di aprire un proprio sito internet; i ragazzi di "Dime Press - Magazzino Bonelliano" furono chiamati a collaborare per redigere le sintetiche schede di ogni albo arretrato di ogni serie della casa editrice: c'è ancora traccia di questa sinergia nella pagina "Staff del sito". Il sottoscritto si occupò delle schede di "Tex Gigante" (redatte fino al n. 477 del mensile, del luglio 2000) e di tutte le collane "collaterali" (sempre fino al luglio 200); questi elaborati, quando il sito, molti anni dopo, fu ampliato e rinnovato, furono radicalmente rimaneggiati. Da oggi, qui su "Dime Web", potrete leggere la versione originale di quelle schede, che pubblicheremo cinque alla volta.






Settembre/Ottobre/Novembre 1959
Tex Gigante N. 6
DOPPIO GIOCO

Copertina: Aurelio Galleppini

Da pag. 3 a pag. 109
Missione a Devil’s Hole
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Da pag. 109 a pag. 162
Lupe la messicana
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Devil’s Hole è nelle mani di Amos e Bill Benton! Amos rapisce il padre di Dora Linyard, proprietario di miniere d’oro, per forzare la ragazza a sposarlo e allungare gli artigli sui giacimenti. I Benton non hanno fatto però i conti con Tex e Kit Carson! Intanto Montales langue nelle carceri dei Regolari e prima di liberarlo Willer deve duellare con il pistolero Ken Logan, strappare la bella Lupe Velasco a Don Esteban e ai suoi sgherri e affrontare Raimundo El Loco con le sue belve!







Gennaio/Febbraio 1960

Tex Gigante N. 7
IL PATTO DI SANGUE

Copertina: Aurelio Galleppini

Da pag. 3 a pag. 66
Lupe la messicana
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Da pag. 67 a pag. 162
Il patto di sangue
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Sconfitto El Fierro e scampato ai selvaggi di Ximenes, Tex libera Montales dalla gattabuia fingendosi ambasciatore. Tornato in patria Willer viene catturato dai Navajos durante le indagini su un contrabbando d’armi: rischia la morte, ma Lilyth, affascinante figlia del capo Freccia Rossa, lo salva sposandolo. Tex, usando il campo indiano come base, compie mascherato di nero letali incursioni contro i trafficanti capeggiati da Jerry Stone. Nasce Aquila della Notte!






Marzo/Aprile 1960
Tex Gigante N. 8
DUE CONTRO CENTO

Copertina: Aurelio Galleppini

Da pag. 3 a pag. 120
Il patto di sangue
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni da pag. 3 a pag. 77: Guido Zamperoni (matite) e Aurelio Galleppini
Disegni da pag. 77 a pag. 120: Aurelio Galleppini

Da pag. 120 a pag. 162
La banda dei Dalton
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Il cane Satan si unisce a Tex e a Dinamite! L’esplosivo terzetto cala implacabile sui trafficanti d’armi e sui loro complici Piedi Neri che si sono serviti di Tagua, un navajo rinnegato, per rapire Lilyth. Salvata la moglie e riunitosi a Kit Carson, Willer assesta il colpo finale ai contrabbandieri e lascia i Rangers per avere più libertà d’azione. Stretta un’indissolubile amicizia col navajo Tiger Jack, Tex segue con il fedele pard le tracce della terribile Banda Dalton…





Maggio/Giugno 1960

Tex Gigante n° 9
L’ULTIMA BATTAGLIA

Copertina: Aurelio Galleppini

Da pag. 3 a pag. 54
La banda dei Dalton
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Da pag. 54 a pag. 98
Il Dio Puma
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Da pag. 99 a pag. 162
Avventura sul Rio Grande
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Mario Uggeri


Un volo nell’abisso ed Eugenia Moore non c’è più! Donna dei Dalton e loro spia, finita la banda nella polvere per mano di Tex, Kit Carson e Tiger Jack, preferisce morire. Intanto gli Yaqui vivono nel terrore: il sanguinario Dio Puma pretende sacrifici umani! Ma Willer e Tiger Jack scoprono che dietro l’arcano si celano le brame di ricchezza dello stregone Toba… Abbattuti i falsi idoli Tex e Tiger puntano su El Paso: la città è sotto il giogo di Don Cesare Ibanez e dei suoi lacchè!







Luglio/Agosto 1960
Tex Gigante n° 10
IL TRANELLO

Copertina: Aurelio Galleppini
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini

Anni dopo Tex vive nel campo di Freccia RossaLilyth è morta durante un’epidemia, dopo aver dato alla luce Kit WillerPiccolo Falco per i Navajos. Protetto dal sacro wampum, Tex viene convinto da Kit Carson a rientrare nei Rangers: il Grande Nord ribolle! Alle Giubbe Rosse di Jim Brandon serve una buona Colt per bloccare la Mano Rossa e impedire che il Canada torni nelle grinfie della Compagnia delle Pellicce! Tex trova un insostituibile aiuto nel titanico Gros Jean…


Francesco Manetti

N.B. Trovate i link alle altre puntate della Cronologia di Tex in Cronologie & Index!

domenica 5 luglio 2020

FACILE, DYLAN!

di Filippo Pieri

Sulla "Settimana Enigmistica" n. 4605 del 25 Giugno 2020, a pagina 9, all'interno delle "Parole crociate facilitate", si chiede al 33 oizzontale: il Dylan dei fumetti.

N.B. Trovate i link alle altre novità bonelliane su Interviste & News!

sabato 4 luglio 2020

WHAT IF XXI: MASH-UP BONELLIANO (PARTE SECONDA)

di Filippo Pieri

Torna, dopo il precedente post, Antonio Silvestri in arte Tauro, con le divertenti reinterpretazioni di personaggi dei fumetti. In questo articolo ci occupiamo, come sempre, di quelle bonelliane. La prima riguarda Groucho la spalla (fino al numero 399) di Dylan Dog, che diventa Grouchobbes, ovvero metà Groucho e metà Hobbes, il popolare personaggio (la tigre che fa coppia con Calvin) creato da Bill Watterson; il secondo è invece Zagoidberg, cioè metà Zagor e metà Zoidberg, uno dei personaggi di "Futurama", la serie di fantascienza umoristica a cartoni animati ideata da Matt Groening e David X. Cohen.




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giovedì 2 luglio 2020

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 87

di Saverio Ceri

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 
Il Tex Classic 87 segna un piccolo punto di svolta, legato non tanto a questa collana, ma ad una testata in esso ristampata, come scopriremo più avanti.
Procediamo con ordine: In questo Classic troviamo i primi sei numeri della serie a strisce Oklahoma, ovvero la ventesima collana di Tex in quello storico formato; i sei albetti uscirono nelle edicole di tutta Italia tra il settembre e l'ottobre del 1958. L'albo di esordio della serie intitolato L'asso di picche, dà il titolo sia alla storia, che si concluderà nel numero 89, sia a questo Classic.


La copertina di quella striscia non è mai stata riutilizzata, ma visto che tra una decina di numeri finiranno le cover degli Albi d'Oro da sfruttare per il classic, potrebbe essere un ipotesi quella di andare a pescare tra le cover delle strisce contenute nell'albo (come già succede per il Classic di Zagor del resto), specialmente quelle più suggestive, come quella qui sopra.
I sei capitoli contenuti nel Classic ora in edicola, furono riproposti sottoforma di tavola a tre strisce, l'abituale formato che leggiamo tutt'oggi, nei primi tre numeri della settima serie degli Albi d'Oro, usciti tra il 30 luglio e il 30 agosto del 1959. Parliamo di tre Albi d'Oro anziché dei soliti due, perché a partire dal primo di questi tre spillati, in redazione decisero di riproporre solo due episodi a numero, sincronizzandosi così col ritmo di uscita della serie originale, stabilizzando in circa 10 mesi la differenza tra la prima edizione a striscia e la ristampa in "formato Bonelli". Il piccolo punto di svolta a cui accennavamo in apertura è questo, quindi, seguendo la regola non scritta, ma quasi sempre rispettata, che la copertina del Classic proviene da uno degli Albi d'Oro in esso contenuti, significa che per i prossimi undici Classic la redazione potrà scegliere su tre cover anziché su due.
Stavolta la scelta è caduta sul numero centrale dei tre. Questo:


I lettori di Tex conoscono bene questa immagine, visto che parzialmente è stata utilizzata come cover del numero 29 della 2a serie gigante di Tex, ovvero per una storia completamente diversa da quella raccontata in questo albo (ristampata invece sul numero 38 dell'attuale serie di Aquila della Notte) e di cui ci siamo occupati nella puntata numero 70 di questa rubrica.
Prima di vedere qual'è stato il radioso futuro di questa cover, scopriamone il segreto passato. Questa illustrazione di Galep si ispira alla copertina di un romanzo americano edito in formato paperback nel 1951 della Pocket Book: Colt Comrades scritto da Harry Siclair Drago con lo pseudonimo Bliss Lomax.


In redazione però inavvertitamente personalizzarono l'immagine con un'aggiunta: un dito alla mano sinistra del protagonista. Il Tex con sei dita, famoso tra i collezionisti, fece dunque il suo esordio in questa occasione. Era il Ferragosto del 1959.
Quando nel gennaio/febbraio del 1963 venne dato alle stampe il numero 29 della attuale serie che ristampava le vicende del Coyote Nero, la redazione dell'epoca scelse di confezionare la copertina a partire proprio da quel Tex di spalle tra le rocce, ma fece cambiare, per mano probabilmente di Franco Bignotti, la scena di sfondo: nella nuova versione Tex non spara, ma sta attendendo il momento opportuno per irrompere sulla scena e sconfiggere l'avversario di turno. L'errore del sesto dito, nonostante fossero  passati quasi quattro anni, non era stato ancora notato da nessuno, e così anche la prima edizione di quell'albo giunse in edicola con l'incredibile errore.


Solo nelle ristampe successive, a partire da Tex Tre Stelle, ma anche nei Tex cosiddetti "volgari", ovvero quegli albi ristampati e distribuiti dalla Bonelli per far fronte alle continue richieste di arretrati, l'errore venne corretto, e Tex finalmente tornò ad avere il numero corretto di dita anche in questa copertina.


Nella versione di Tutto Tex, nel 1988, Galep aggiunge all'immagine la cintura ai pantaloni del protagonista, che dal 1959 ad allora si reggevano sul nulla (che fossero elasticizzati?) e appone la sua firma in basso, talmente in basso che viene coperta dal titolo dell'albo. La si vede far capolino accanto allo stivale del ranger.


Dieci anni più tardi in occasione della riproposta sulla collana Tex Nuova Ristampa, la cintura e la firma galleppiniana vengono nuovamente cassati.


La firma almeno, ricompare invece, in tempi recenti, sulla copertina del numero 122 della collana di collaterali della Gazzetta dello Sport; iniziativa inaugurata nell'anno del settantennale e che continua tutt'oggi a essere proposta con successo in abbinamento al quotidiano sportivo. La cintura galleppiniana continua a latitare.


Ma a proposito di "restaurazioni" da parte della redazione, col Tex Classic 87 appena pubblicato, si è deciso di andare a  recuperare proprio la cover dell'Albo d'Oro del 1959 e non la variante costruita per Il Coyote Nero; Il recupero è stato integrale, compreso il sesto dito di Tex: che sia un omaggio voluto ai bei vecchi spensierati tempi, in cui potevano passare quattro anni prima che i più rompiscatole dei lettori ti facessero notare un madornale refuso?


Tra le due cover scartate in questa occasione, un'altra ha avuto un glorioso percorso nella storia editoriale del personaggio; si tratta della cover del primo albo d'Oro della settima serie, quelle che inaugura nuova grafica e nuova foliazione. La vedete qui sotto.


L'ispirazione per questa immagine, come spesso accadeva in quel periodo storico non si ritrova all'interno dell'albo, ma arriva addirittura da oltreoceano, da una cover di un paperback della Signet. Il volume in questione è Gunhawk Harvest pubblicato nel  1952 e scritto da Leslie Ernenwein.


La sagoma di Tex, decontestualizzata, venne utilizzata poi nel luglio del 1964 per confezionare la copertina del numero 45 della attuale collana del ranger. In redazione di decise di aggiungere in un riquadro il nuovo bersaglio di Aquila della Notte: la sagoma di un inconsapevole cavaliere che sta discendendo da una collina. Curioso come nella composizione grafica la pistola entra nel riquadro del cavaliere, mente il fazzoletto al collo del protagonista ne viene coperto.


Nella versione di Tutto Tex, il protagonista e l'avversario vengono riuniti in un unica immagine. Galep per l'occasione ricrea un'ambientazione prolungando il declivio della collina e tratteggiando sullo sfondo le formazioni montuose tipiche del sud-ovest degli states. Le aggiunte galleppiniane in questo caso vengono mantenute anche in Tex nuova ristampa. Qui di seguito trovate entrambe le versioni.



Ma non è finita qui: le pagine contenute in questo Classic infatti, sono state di ispirazione per un'altra cover di Tex, quella del 23° volume della Tex Edição Histórica della brasiliana Globo dell'Aprile 1997. In questo caso l'autore è l'attuale copertinista di Tex, Claudio Villa. Nella versione brasiliana i colori sono realizzati dallo stesso disegnatore comasco.


Nella versione italiana, pubblicata  nel dicembre dello stesso anno, come mini-poster, sul numero 22 di Tex Nuova Ristampa, i colori furono realizzati in redazione seguendo le indicazioni cromatiche dello stesso Villa.

Anche per questa volta è tutto; appuntamento alla prossima puntata di Secret Origins.

Saverio Ceri

N.B. Vi invito a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index, visto che molte sono state recentemente aggiornate con nuove immagini e nuovi riferimenti.

mercoledì 1 luglio 2020

DYLAN DOG, CACCIATORE DI SCALPI

di Filippo Pieri

Nella puntata del 21 Giugno 2020 dell'Eredità su Raiuno  si chiede: Come si chiama "il cacciatore di scalpi indiani" al centro di una storia a fumetti di Tiziano Sclavi del 1976? La risposta esatta si celava fra queste quattro possibilità: 1) Mister No - 2) Dylan Dog - 3) Tex - 4) Zagor. Per sapere quale fosse guardate la seconda immagine.





N.B. Trovate i link alle altre novità bonelliane su Interviste & News! 

domenica 28 giugno 2020

DYLAN DOG: NOSTRO ORRORE QUOTIDIANO - MONOGRAFIA SU ANTARÈS n. 16 - BIETTI, GIUGNO 2020

di Francesco Manetti




Quando, nell'ottobre 2018, mi recai all'abituale appuntamento di Libropolis, la fiera dell'editoria indipendente organizzata annualmente nella splendida cornice storica e artistica di Pietrasanta, incontrai, tra gli altri, due carissimi amici: Andrea Scarabelli (che avevo visto pochi giorni prima a Prato insieme a Luca Siniscalco e che i lettori di "Dime Web" già conoscono grazie a un'intervista qui pubblicata) della Bietti e Gianfranco de Turris, che da decenni si occupa di fantascienza, fantasy, horror, fumetti e di mille altre cose. I due sono rispettivamente il direttore editoriale e il direttore responsabile di "Antarès", l'imperdibile quadrimestrale gratuito della Bietti, arrivato adesso al n. 16 (con 17 uscite, visto che esiste anche il n. 0). A Libropolis, allo stand della Bietti, esisteva già l'idea di allestire una monografia su Dylan Dog per il 2019; il sottoscritto, che già aveva collaborato al n. 10 del magazine, dedicato a Walt Disney (pezzo che fu poi ristampato nell'omnibus 0/10), diede la sua disponibilità; il progetto partì; l'Indagatore dell'Incubo avrebbe dovuto essere il protagonista del n. 15. Lo slittamento al n. 16 e al giugno del 2020 è dovuto a due fattori. Il 2019 era il centesimo anniversario dell'impresa fiumana di Gabriele D'Annunzio e la Bietti decise di celebrarlo con un numero speciale e particolarmente corposo di "Antarès", prima uscita a pagamento della prestigiosa rivista, che impegnò la redazione per un tempo enorme rispetto al solito. Il risultato fu strabiliante! Fiume Diciannove: il Fuoco Sacro della Città di Vita è uno dei più approfonditi saggi mai scritti sull'avventura di Fiume. L'altro fattore che ha portato Dylan Dog su "Antarès" a metà del 2020 è dovuto al nuovo coronavirus che ha di fatto congelato ogni attività italiana non di sussistenza per mesi e mesi. L'idea iniziale era quella di fare uscire il numero durante l'emergenza, esclusivamente in versione PDF online (che comunque esiste ed è a disposizione di tutti); poi i curatori hanno deciso di portare un po' più di pazienza e di arrivare al Solstizio, tanto che si provvederà anche a una tiratura cartacea, seppur ridotta.

L'indice di "Antarès" n. 16, speciale Dylan Dog


Ecco dunque Dylan Dog: Nostro Orrore Quotidiano ("Antarès" n. 16 - Bietti, giugno 2020), e devo dire che Scarabelli e De Turris hanno davvero riunito un straordinaria cricca di mostruosi saggisti e scrittori! Gli stessi Scarabelli (con il lungo, sentitissimo editoriale) e De Turris (con un'analisi dell'orrore secondo Tiziano Sclavi); e poi Sebastiano Fusco (uno dei massimi esperti lovecraftiani in Italia, con un viaggio nella metafisica di Dylan Dog), Paolo Mathlouthi (che mi ha fatto l'onore di coinvolgermi in due progetti fumettistici della sua ottima rivista tradizionalista "Terra Insubre" e che per "Antarès" ci parla degli archetipi alla base della narrazione "dylaniata"), Mario Farneti (uno dei più valenti scrittori di fantascienza in Italia, autore tra l'altro della trilogia di "Occidente", firma un racconto dove Julius Evola è protagonista di un'avventura misteriosa che coinvolge anche Mussolini) e altri ancora. Il sottoscritto si è occupato degli sceneggiatori di Dylan Dog e ha redatto un Glossario dylaniato, con un occhio all'Indagatore dell'Incubo nelle sua veste più classica, come lo aveva immaginato Sclavi e i suoi primi continuatori (per le classifiche e i numeri mi sono affidato all'ineffabile database bonelliano di Saverio Ceri).
Non vi dico altro: scaricate il PDF dalla pagina di "Antarès" nel sito della Bietti e scoprirete il resto da soli. Buona lettura!


L'indice dei collaboratori di "Antarès" n. 16, dove il vostro umilissimo è in compagnia di scrittori, direttori di riviste e professori universitari!



Francesco Manetti

N.B. Trovate i link alle altre novità bonelliane su Interviste & News!