di Filippo Pieri
Dopo il grande successo della prima parte di Made in Bonelli, il nostro amico e collaboratore Filippo Pieri continua l'interessante discorso alla riscoperta del giocattolo d'epoca visto attraverso il panopticon pubblicitario trattando di armi-balocco. E non poteva mancare un'incursione nell'universo bonelliano, visto che tutti i grandi eroi di Via Buonarroti hanno spesso e volentieri a che fare con pistole, fucili e affini! (s.c. & f.m.)
La Linea di Cavandoli, fra i protagonisti degli sketch d'animazione di Carosello (pentole Lagostina) |
Le
armi giocattolo Edison, Molgora, Romanelli, i proiettori giocattolo
della Harbert, Mupi, Gioca e Igc e altro ancora
Immaginate
un mondo dove c’è un unico canale che trasmette in bianco-e-nero e
i programmi sono confinati nelle ore serali. Dopo il telegiornale i
bambini aspettano la pubblicità che ha un suo spazio ben definito
con delle reclame prevalentemente umoristiche che durano svariati
minuti e piacciono a tutti i consumatori; pubblicità che
creano un linguaggio nuovo e slogan che diventeranno d'uso
comune.
Vignetta tratta da Topolino n. 1009 del 1975, dove viene citato Carosello, un programma tutto pubblicitario andato in onda dal 1957 al 1977, e già allora ormai prossimo alla chiusura |
No,
non è lo spunto iniziale di un racconto di fantascienza, ma l'Italia
degli anni Settanta. Anche sui giornali a fumetti la pubblicità è
accattivante e sui periodici come Topolino veniva a volte allegato
persino il catalogo giochi di note ditte dell'epoca. Come abbiamo già
detto nella puntata precedente, in quegli anni il mondo del West aveva un grandissimo fascino sui
bambini e veniva sfruttato in tutti i campi, compreso quello
alimentare.
Un
settore dove ebbe particolarmente successo fu quello delle armi
giocattolo che facevano immaginare ai piccoli uomini di essere veri cowboy del Far West... Armi come con il fucile Geronimo, prodotto dalla
Edison Giocattoli, una delle poche ditte del settore arrivate fino ai
giorni nostri.
Con
un personaggio di grande successo come Tex, venne naturale chiedere
alla Bonelli di usare il marchio come testimonial per armi
giocattolo. La Molgora, che era molto attiva in questo settore, stando
ben attenta a sottolineare come quelle armi non facessero male e potessero
essere anche oggetti da collezione, riuscì nel "colpaccio"
di aggiudicarsi i diritti.
A noi di Dime Web il fucile che più interessa è naturalmente quello di Tex Willer, che veniva pubblicizzato anche sul Topolino della Mondadori (per esempio sul n. 915).
Come
succede anche oggi, altre case uscirono subito con il loro
fucile TEX, che non aveva nulla a che spartire con l'eroe della casa
editrice milanese.
La Molgora, oltre al Winchester di Tex, aveva già un suo vasto assortimento di pistole e fucili.
Gli Indiani erano allora visti come il nemico - e anche nella pubblicità si
tendeva a sottolinearlo. Probabilmente per questo motivo nessuno ha
mai pensato di creare una "pistola di Zagor", personaggio che anticipò i tempi, con il suo mondo dove tutti gli uomini, grazie
anche a lui e al pancione Cico, potevano vivere in armonia.
Oltre
al fucile, per essere come Tex, ci voleva pure la cintura con fondina e
pistole, anche se il modello uscito sembrava più adatto al carnevale
che ad altro!
Il
cinturone di Tex uscirà invece molti anni dopo, quando ormai la casa
editrice avrà raccolto tutti i suoi antchi marchi editoriali (come CEPIM, Daim Press, etc.) sotto la denominazione comune
di Sergio Bonelli Editore.
E anche Dylan Dog ebbe la sua bella cintura in scatola tonda metallica, prodotta dalla Veagroup nel 1994...
Come dicevamo all'inizio, la televisione non era molto diffusa e trasmetteva ben poche cose; ma i ragazzi - nelle loro camerette - potevano godere di un "surrogato", comprando il Minicinex Harbert, come vediamo qua sotto in una pubblicità tratta da Topolino.
Dylan Dog: scatola in latta porta-cintura prodotta nel 1994 dalla Veagroup (notare il Copyright SBE). Disegno di Villa. |
Come dicevamo all'inizio, la televisione non era molto diffusa e trasmetteva ben poche cose; ma i ragazzi - nelle loro camerette - potevano godere di un "surrogato", comprando il Minicinex Harbert, come vediamo qua sotto in una pubblicità tratta da Topolino.
Il Minicinex era un proiettore a manovella che riproduceva pellicole
in 8 mm, principalmente della Disney, ma uscì anche la versione con
Tex.
C'era poi il Festacolor, nato già negli anni Sessanta, un marchingegno in plastica
alimentato a batterie che proiettava diapositive su qualsiasi
fondale; le diapositive, che raccontavano una breve storia in sette "vignette", erano
titolate e montate su cartoncini a striscia; venivano vendute anche a parte, come "ricambi", anche sotto il nome di FestaFilm.
Ecco come appare - gaudio del collezionista - il Festacolor (edizione Walt Disney Show, 1968) nella sua confezione originale, chiusa... |
...e aperta! Notare il set di diapositive montate 7 a 7 su cartoncini a striscia, come fossero ministorie, con tanto di titolo (come, per es., Paperino e il pronto soccorso)! |
Ecco invece una scatola dei ricambi, in perfette condizioni, con 42 diapositive montate su 6 strisce (serie F-L, 1968). |
Sempre della harbert era il Fonovideo, in grado di riprodurre anche l'audio, grazie al "discovideo", che associava vinile a diapo.
In
seguito altre ditte lanciarono prodotti simili, che tendevano a offrire un prodotto per ragazzi "concorrente" al televisore dei "grandi". La Mupi presentò per esempio il
Cinevisor, un visore di filmini in super 8 montati in cassette.
Da notare il riferimento al "3° canale" a colori, in un'epoca quando c'era solo la RAI con due soli canali (il Primo o Nazionale e il Secondo) in b/n! |
Ecco inoltre la
Gioca Royal con il Videomatic e la Igc con il Telemax.
La
televisione italiana, che nel 2014 ha compiuto
sessant'anni, fin dall'inizio ha avuto nei giochi a quiz alcune fra le
trasmissioni più premiate dal pubblico. I quiz, nel corso dei decenni,
si sono molto modificati e, pensando ai giocatori, siamo passati da persone super esperte che
rispondevano a quesiti impossibili, a gente comune che risponde a
domande molto più semplici. Un quiz che ha avuto, e ha tutt'ora,
molto successo è L'eredità su Raiuno... dove qualche tempo fa è
apparsa una domanda sull'eroe creato da Guido Nolitta e Gallieno
Ferri!
A
noi la risposta - dove c'è anche lo "zampino" di Moreno Burattini - sembra facilissima... e a voi?
Filippo Pieri
(fine 2a parte)
N.B. Trovate i link alle altre puntate di Made in Bonelli sulla pagina delle Cronologie & Index!
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