sabato 10 settembre 2022

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 144

di Saverio Ceri

con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 


Sul Classic in edicola troviamo ristampate a colori 192 strisce tratte dagli albetti dal 16 al 18 della Serie Nebraska, la 33a serie di Tex nel formato originale, usciti tra ottobre e novembre del 1964. Le stesse pagine erano state pubblicate per  la prima volta nel formato bonelliano a cavallo tra i numeri 66 e 67 della serie principale di Tex, datati aprile e maggio 1966. Il titolo, Artigli insanguinati è quello del numero 17 della Serie Nebraska, albo nel quale delle tigri del circo vengono sguinzagliate tra il pubblico. Da qui il titolo. La cover che la redazione ha ritenuto più idonea per questo albo è quella di Tex 140, Arizona, del giugno 1972, dove non si vedono ne tigri ne circhi, ma una vedetta messicana che sta per essere colpita da una freccia scagliata da Tex. Ad onor del vero a pagina 48, parte una nuova avventura, L'enigma dello Scudiscio, effettivamente con un gruppetto di messicani che affrontano il nostro ranger. Non a colpi di frecce, ma lo affrontano. E tanto basta, evidentemente, a dare un senso alla scelta della cover.


I fondamentali ricercatori di fonti texiane, Francesco Bosco e Mauro Scremin, ci raccontano che l'ispirazione per i due personaggi della copertina giunse a Galleppini da due immagini di tre autori differenti. Per la figura di Tex il riferimento fu un Turok di Ticci e Giolitti, mentre il messicano proviene da una vignetta di Arturo Del Castillo.


In Italia la cover del Classic attualmente in edicola, provenendo dalla serie principale, era già riapparsa in edicola anche in occasione delle collane 
Tutto Tex  e Tex Nuova Ristampa.


Fuori dai confini nazionali questa non fu una delle cover più gettonate; ne abbiamo rintracciate online solo quattro versioni a partire dalla francese della collana Rodeo numero 272 dell'aprile 1974. 
Per l'editore spagnolo questa cover stava bene per il 75° albo, intitolato Tragedia nella giungla. La giungla non si vede (magari rimane nascosta dietro le rocce), ma la tragedia sì: i colori sbiaditi scelti per la cover.
Per l'editore della collana jugoslava il titolo che ben si abbina a questa cover è Tracce di mocassini, mentre per l'editore Globo della ristampa brasiliana Tex Coleçao, il titolo più appropriato è La freccia nera


La vicenda e le vignette del Tex Classic 144 hanno ispirato poi una serie di altre copertine sia in patria che all'estero. 
Partiamo da questa vignetta stampata a pagina 17 dell'albo ora in edicola, in cui il domatore di felini, Leo Castell apre intenzionalmente la gabbia per seminare il panico tra gli spettatori.


Claudio Villa, nel settembre 2007, da questa vignetta trasse ispirazione per la copertina del 32° volume della Collezione Storica a Colori di Repubblica, il Maestro comasco apportò qualche piccola variante alla vicenda, facendo intendere che le tigri fossero liberate per attaccare Tex. 


Cosa non del tutto sbagliata dato che nel giro delle quattro pagine successive starà proprio a Tex, coi fidi Carson e Pat l'irlandese, a sistemare la situazione abbattendo felini a destra e a manca. La drammatica vicenda circense ispirò Rémy Bordelet per la copertina del numero 173 della collana francese Rodeo, che pubblicò oltralpe, nel gennaio 1966, questo episodio di Tex. 


Una tigre rampante sta per abbattersi sul ranger, e quest'ultimo è pronto a far fuoco per difendersi. Claudio Villa sembra ispirarsi più a questa copertina che a una vignetta dell'episodio quando, nel giugno del 1999, disegnò l'illustrazione per il miniposter allegato al quarantesimo numero di Tex Nuova Ristampa. Villa sposta la vicenda sotto il tendone, e dota Tex di due pistole, una già "sparante", e l'altra che sta per essere estratta per difendersi dal secondo felino pronto a sferrare il suo attacco.

Nell'agosto dello stesso anno l'illustrazione del copertinista di Lomazzo, venne utilizzata dalla brasiliana Mythos per la cover del numero 37 della collana cronologica Tex Edição Histórica.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.

giovedì 8 settembre 2022

SECRET ORIGINS: MISTER NO 98

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


Nella prima parte del volume si conclude la storia di Sclavi e Diso ambientata al teatro dell'Opera di Manaus. Scopriamo che il "fantasma dell'Opera", lo sfigurato baritono Erik, nonostante porti a termine la sua vendetta uccidendo il tenore, marito di Maria Arghidas, che lo aveva pugnalato e bruciato vivo tre lustri prima, non è proprio un mostro perché è mosso dall'amore, un tempo ricambiato, proprio per la Arghidas. In realtà, in pieno stile sclaviano, scopriremo che è proprio la bella soprano la vera malvagia della storia.
Nella seconda parte dell'albo inizia l'ultima avventura del pilota amazzonico prima del numero cento, che porta nuovamente la firma di Civitelli alle chine e di Castelli alla sceneggiatura. Il creatore di Martin Mystère riporta sulla scena due personaggi di sua creazione, la bella agente della CIA, Delia e "O Bispo", il losco trafficante d'armi di Santarem. Delia, ancora una volta, è chiamata a coinvolgere Mister No in una delicata missione per il governo degli States: recuperare in piena Amazzonia il fisico Patrick Moore, che parrebbe essersi affiliato alla setta religiosa dei "Resuscitati".


La cover ovviamente è riferita alla prima parte dell'albo e sintetizza in un immagine il contenuto della parte finale dell'avventura: la scoperta dell'esistenza di un passaggio segreto sotto il teatro di Manaus e lo scontro col nemico mascherato, che in realtà si svolge nella capanna in mezzo alla foresta di quest'ultimo. L'immagine non è riapparsa in edicola in Italia dalla sua pubblicazione originale, datata luglio 1983.
La serie francese targata Mon Journal utilizzò questa cover per il numero 120 del dicembre 1985, intitolato Les ressuscités, I resuscitati, ovvero col titolo dell'episodio di Castelli e Civitelli che inizia a metà albo.


Con questa illustrazione di Gallieno Ferri, nel 2004, si è chiusa la collana brasiliana della Mythos, ma noi torneremo a parlarne prossimamente, dato che non pubblicava gli episodi in ordine cronologico.


Quattro anni prima la stessa copertina era stata utilizzata anche per il numero 12 dell'edizione turca della Aksoy. Il titolo è la traduzione di quello italiano.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index. 

venerdì 2 settembre 2022

SECRET ORIGINS: MISTER NO 97

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


Inizia sul numero 97 la seconda storia scritta da Sclavi per Mister No; Stavolta matite e chine sono affidate a Roberto Diso. La storia si colloca esattamente nel 1953, quindi si tratterebbe di un'avventura fuori cronologia dato che dalle informazioni ricavate dai precedenti albi le vicende mi Mister No ormai sono ambientate nella seconda metà degli Anni Cinquanta. La data la si desume dalla lapide del baritono Erik Maelstrom, "scomparso" nel 1938 in corrispondenza della chiusura dell'Amazonas, il teatro dell'opera di Manaus, a cui vanno sommati i 15 anni di chiusura, più volte citati nell'albo, prima della riapertura in pompa magna, che è lo spunto per questo episodio.
Jerry e il baritono Olinto Righetti, già conosciuto sul numero 6 della collana, sono ingaggiati per accompagnare la famosa soprano Maria Arghidas e il marito, il tenore Martino Lizardo che giungono a Manaus per il rilancio del teatro. La vicenda si tinge di mistero fin da subito, quando uno degli inservienti racconta di una paio di strane morti accadute recentemente nel teatro, e quando Jerry scopre che la Arghidas, Lizardo, il direttore di orchestra e Maelstrom furono i protagonisti nel 1938 dell'ultima rappresentazione che si era tenuta all'Amazonas. La scomparsa improvvisa e la presunta morte del baritono, mai più ritrovato posero fine alle rappresentazioni. Un misterioso figuro mascherato che entra e esce a suo piacimento dall'Amazonas, e che ha il suo rifugio in una capanna della giungla, inducono a pensare che lo scomparso Erik, in realtà non sia morto.


Nella cover originale del giugno 1983, la figura del "fantasma" è ispirata a una vignetta di Roberto Diso pubblicata a pagina 24, opportunamente ribaltata. L'interpretazione della posizione del piede del "fantasma", celata dal logo nella copertina originale, come vedrete varierà molto da edizione a edizione; il grafico dell'edizione della Gazzetta è uno dei pochi che ha scelto di ispirarsi alla vignetta di Diso e ha disegnato il piede rivolto in avanti.
La stessa copertina prima di oggi era già ricomparsa un paio di volte nelle italiche edicole, sia per la Raccolta Mister No, che per la ristampa realizzata dalle edizioni If.


Nella versione realizzata dalla casa editrice di Gianni Bono segnaliamo che Mister No è stato ingrandito rispetto alla cover originale per rendere più corretta la prospettiva; inoltre, cosa rara per la If, si riscontra un errore nella colorazione. La parte sinistra del mantello del fantasma infatti viene colorata di magenta come la tenda, e non di blu come avrebbe dovuto essere.


La copertina di questo albo è apparsa in molte occasioni fuori dai confini nazionali, a partire dalla collana francese della Mon Journal che la utilizza per il numero 118, Mystère à l'Opéra, dell'Ottobre 1985. Anche in questa cover c'è un evidente errore di colorazione da parte dell'editore: tutto ciò che doveva essere giallo, dal titolo al numero, passando per il fazzoletto al collo del protagonista e per il pavimento in legno del palco, è, per sbaglio, color magenta. 


Il colore giallo riappare nella copertina del numero successivo, anch'essa tratta da Mister No italiano numero 97. La diversa foliazione della collana francese rispetto a quella nostrana, anche stavolta ci regala una cover in più. 


La cover in questione, realizzata da mano ignota, è confezionata a partire da una vignetta di Roberto Diso pubblicata a pagina 72 di questo albo, ingrandita e arricchita di particolari; il titolo del 119° albo, invece, proviene dal prossimo numero: Le passage secret.


Anche questa avventura cittadina non venne mai pubblicata su Lunov Magnus Strip e i lettori jugoslavi non poterono leggerla negli anni immediatamente successivi alla pubblicazione originale. I fan croati di Mister No dovettero aspettare l'edizione Libellus del 2010 per poterla leggere. Da notare che il grafico dell'edizione croata fu il primo a disegnare il piede del "fantasma" rivolto in avanti.


In Brasile la storia di Sclavi e Diso fu, nel 2004, l'ultima a essere pubblicata nella collana della Mythos prima della chiusura della testata. 


In Turchia la copertina de Il Fantasma dell'Opera è stata utilizzata in un paio di occasioni: come numero 11 della collana pubblicata dalla Aksoy sul finire del XX secolo; e come numero 25 della collana Klasik della Lal Kitap. Le trovate qui sotto in sequenza.



Prima di chiudere segnaliamo che questa bella avventura di Sclavi e Diso si può trovare anche nel volume  Mister No, Tre storie di Tiziano Sclavi, che raccoglie tutte le avventure di Mister No scritte dal creatore di Dylan Dog e illustrate da Roberto Diso, autore anche della cover che immortala sullo sfondo il Teatro Amazonas, tratta dal numero 314 del 2001 e opportunamente ritoccata. La scelta è caduta su questa cover per omaggiare l'illustratore delle tre storie del volume, uscite tutte tra l'83 e l'84, periodo in cui il copertinista era Ferri.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.    

mercoledì 31 agosto 2022

THE DARK SIDE OF TEX! "K", II PARTE: "KASDAN"

di Massimo Capalbo

Dopo l'aggiornamento della lettera "E" del nostro dizionario The Dark Side of Tex, Max aggiorna adesso la lettera "K", con la voce "Kasdan! Per ritrovare il corretto ordine alfabetico vi basta andare sulle pagine dei link (vedi in fondo a questo post). Vi ricordiamo che le immagini iniziali hanno una funzione puramente estetica; quelle di corredo al testo sono state scelte dallo stesso Max Capalbo, autore anche delle didascalie. Buona lettura e patimenti!  (f.m. & s.c.)


LEGENDA

  • I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’opera. Fanno eccezione i nomi del protagonista della serie, TEX, e quelli dei suoi pards – KIT CARSONTIGER JACKKIT WILLER - che sono sempre scritti in questo modo, tranne quando sono inseriti nei crediti di una storia o fanno parte del titolo di un libro (ad esempio: Atlante di Tex). 
  • Con l’unica eccezione di TÉNÈBRES, RAPHAEL, i personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con la loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.:TAGLIATORE DI TESTE invece che BARRERA, JUANSVENTRATORE invece che BARLOW, SALLY).
  • Alcuni personaggi sono stati indicati con il soprannome piuttosto che con il nome vero (ad es.: COLORADO BELLE invece che MORROW, ALICEEL MORISCO invece che JAMAL, AHMED). Riguardo al citato EL MORISCO, la voce a lui dedicata è stata inserita sotto l’iniziale del soprannome vero e proprio – quindi la M -, invece che sotto la E, cioè l’iniziale dell’articolo.


Nota sui collegamenti ipertestuali

The Dark Side of Tex è un "lavoro in corso" che si svilupperà nei prossimi mesi, abbracciando numerosi post - uno per ogni lettera dell'alfabeto - fino ad arrivare alla conclusione. I collegamenti ipertestuali fra le varie voci non saranno dunque possibili tutti e subito... e vi spieghiamo subito perché! Collegheremo con link diretti ogni riferimento ad altre voci dell'opera partendo necessariamente dalle voci già apparse. Ci preme dunque ribadire e sottolineare che, non essendo possibile creare link a post futuri, ricostruiremo tutti i link a ritroso solo quando sarà possibile. I link saranno però sempre e soltanto fra URL diverse e non all'interno di uno stesso post. Vorrete perdonarci (e segnalarci!) eventuali errori e omissioni! I link - essendo come abbiamo detto sopra fra URL diverse - porteranno sempre e comunque all'inizio di un altro post e non esattamente alla voce di riferimento. Per facilitare fin dall'inizio l'uso dell'opera, abbiamo creato una pagina apposita di collegamenti alle varie voci, alla quale potete accedere dovunque siate, andando sotto al logo Dime Web: anche in questo caso il link vi porterà al post giusto, scorrendo il quale troverete in un attimo la voce cercata!

Per quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia alla memoria dei lettori in modo più efficace (anche se, in alcuni casi, il nostrotitolo non coincide con quello usato abitualmente dai lettori). Ad esempio, la storia dei nn. 265-268 viene indicata con il titolo del n. 267, Tex contro Yama, perché esso è, per l’appunto, più rappresentativo rispetto a L’ombra di Mefisto (n. 265), La strega (n. 266) e I Figli del Sole (n. 268).


K

KASDAN

La famiglia assassina di Raccolto insanguinato (J. Rauch [sog.&scen.] - A. Poli [dis.], Tex Magazine 2019), storia ambientata a Redfield, un immaginario e fatiscente villaggio del Nebraska. I Kasdan comprendono: il capofamiglia Joseph, l'uomo più influente dell'intera comunità; i figli Angus e Cyrus, che Joseph ha avuto dalla defunta moglie Ayrwin; Old Kate, una vecchia ubriacona il cui sangue è per metà Pawnee. All'inizio di ogni primavera, per propiziare il raccolto, Angus e Cyrus catturano uno straniero - a volte un indiano, altre volte un viandante solitario - da immolare al Signore degli Alberi, del Fuoco e della Pioggia. La vittima viene legata ad un palo, posto vicino ad un albero morto, e arso vivo davanti a tutti gli abitanti di Redfield. E' la stessa Old Kate ad appiccare il fuoco ai piedi del malcapitato di turno, un compito che essa ha ereditato da Ayrwin, la quale, per far cessare la terribile siccità che aveva colpito la zona anni prima, aveva proposto ai suoi famigliari e compaesani il sistema usato dai suoi antenati pagani in Irlanda: un sacrificio umano alla Madre Terra. La prima vittima era stato un vagabondo Lakota catturato da Angus nelle Sandhills; l'ultima è il fuorilegge Bill. L'ex compagna di costui, Jane Coleman, giunge a Redfield assieme alla sua guida - l'ex scout Gideon Parker - ed a TEX, che a sua volta si trascina dietro un pericoloso criminale, Seth Lennox, catturato proprio dopo che questi aveva teso un agguato alla donna ed a Gideon. Tanto TEX quanto Lennox e l'ex scout ignorano la vera identità di Jane, che ha detto loro di chiamarsi Miss Gardner e di essere alla ricerca del fratello Sammy, scappato con ventimila dollari appartenenti alla banca per cui lavorava come commesso a Leadville, nel Colorado.


Tex Magazine 5, gennaio 2019. Disegno di Villa


Il rapinatore di banche Bill viene arso vivo da Joseph Kasdan e Old Kate (l'inquietante figura mascherata) davanti a tutti gli abitanti di Redfield – Tex Magazine 2019, p. 37


Tex, Gideon Parker, Jane Coleman (alias Miss Gardner) e Seth Lennox giungono a Redfield - Tex Magazine 2019, p. 54


Le Sandhills, la regione del Nebraska che si estende oltre l'immaginaria Redfield. All'inizio della storia (p. 40 del Magazine), Gideon Parker descrive così le Sandhills a Jane (la quale pensa che il suo ex Bill vi si sia diretto): Un territorio brullo e disabitato che si estende per quasi cento miglia... nessuno vi si avventurerebbe senza fare scorte di viveri!.


Nell'emporio del villaggio, Jane nota che Cyrus Kasdan porta alla cintura il pugnale appartenuto a Bill – Tex Magazine 2019, p. 59


Legato Lennox al pozzo di Redfield, Tex viene avvicinato dalla subdola Old Kate – Tex Magazine 2019, p. 60

In realtà, l'astuta Jane vuole recuperare il ricco bottino di Bill, frutto delle rapine che i due hanno compiuto ai danni di diverse banche. La donna è stata mollata da Bill dopo l'ultimo colpo e non immagina nemmeno che il suo ex sia stato bruciato vivo, in un rito pagano, dai folli Kasdan. Tuttavia, Jane, così come TEX e gli altri, non tarda a capire che a Redfield c'è qualcosa di strano: il Ranger viene avvicinato da Old Kate, la quale, con aria spaventata, gli consiglia di andarsene al più presto; la falsa Miss Gardner nota invece, nell'emporio del villaggio, che Cyrus Kasdan porta alla cintura il pugnale di Bill, e quando gli chiede dove l'abbia preso, è catturata assieme a Gideon. Poco dopo, anche TEX viene catturato dai fratelli Kasdan e dal loro principale alleato, il proprietario dell'emporio Stan. Il Ranger riesce però a liberarsi e, dopo aver liberato anche Jane e Gideon, scappa con essi da Redfield, rifugiandosi in un campo di granoturco. In loro compagnia ci sono pure Lennox - che ha ancora le mani legate (TEX, ovviamente, non si fida di lui) - e Old Kate, che si era nascosta nello stesso granaio in cui il Nostro e gli altri erano stati rinchiusi. Fingendosi sempre estranea ai Kasdan ed al resto della comunità, la vecchia mezzosangue rivela al Ranger ed ai suoi compagni l'usanza dei sacrifici umani e l'atroce sorte toccata a Bill. La reazione di Jane - che, invece di essere sconvolta per la morte del presunto fratello, si mostra interessata solo al denaro che questi aveva con sé - insospettisce TEX e Gideon, ma l'arrivo di Joseph Kasdan assieme ai suoi figli e ad una ventina di uomini del villaggio (tutti armati e con cattive intenzioni) costringe i due a rimandare a dopo la questione. Mentre il Ranger affronta da solo i numerosi avversari, riuscendo ad ucciderne diversi, tra cui Stan e i fratelli Kasdan, ma facendosi sfuggire Joseph; l'ex scout, a cui TEX ha affidato il compito di tenere d'occhio Jane e Lennox, è costretto a voltare la spalle alla donna per uccidere uno degli uomini di Redfield, e viene pertanto colpito in pieno petto dalla fuorilegge, che teneva nascosto nello stivale una Deringer.


Guidati da Old Kate, Tex e compagni si rifugiano in un campo di granoturco – Tex Magazine 2019, p. 72


La folle vecchia rivela al Ranger ed agli altri la terrificante usanza che Ayrwin Kasdan ha introdotto a Redfield – Tex Magazine 2019, p. 75


Tex si prepara ad affrontare i Kasdan e gli altri uomini di Redfield che sono al loro seguito – Tex Magazine 2019, p. 81


Gideon uccide uno degli abitanti del villaggio e Jane ne approfitta per sparargli con la sua Deringer – Tex Magazine 2019, p. 84


La diabolica donna rivela a Lennox la sua vera identità – Tex Magazine 2019, p. 85


Una Deringer simile a quella usata da Jane Coleman. Il nome di questa pistola tascabile a due colpi deriva da quello del suo inventore, l'armaiolo americano Henry Deringer (1786-1868).

Rivelata la sua vera identità a Lennox, Jane lo libera affinché costui l'aiuti a recuperare il denaro, quindi costringe Old Kate a condurre lei e il suo nuovo complice alla fattoria dei Kasdan. Quando TEX ritorna dal povero Gideon, questi, prima di morire, fa in tempo a dirgli chi è veramente Miss Gardner e gli raccomanda inoltre di stare attento a Lennox, che si è impadronito della sua pistola. Seguendo le tracce dei due banditi, TEX giunge alla sunnominata fattoria, dove trova il patriarca Joseph morto, con un buco in fronte. Ad ucciderlo è stato Lennox, il quale, convinto di essere più veloce del Ranger, sfida costui a duello. TEX gli fa prima saltare la pistola dalla mano, poi lo tramortisce con il calcio del Winchester. Sistemato Lennox, il Nostro entra nella spettrale casa dei Kasdan e, osservando una vecchia foto di famiglia, nota che nel gruppo c'è pure Old Kate. In quello stesso momento, il silenzio è interotto dall'urlo di Jane, proveniente dalla cantina. Il Ranger va subito sul posto, dove l'attende davanti una raccapricciante visione: la mummia di Ayrwin seduta su una specie di trono, alla cui base sono ammucchiati fucili, cinturoni, selle e una lancia indiana. Si tratta degli oggetti appartenuti agli uomini che i Kasdan hanno sacrificato nel corso degli anni e che il folle Joseph ha offerto come tributo alla moglie, venerata anche dopo morta. All'improvviso, Old Kate, con il volto coperto da un cranio di cervo (la “maschera” indossata da costei durante i sacrifici) ed un lungo coltello in mano, sbuca alle spalle di TEX. La vecchia tenta invano di colpire il Ranger, che, estratta la Colt, gliela punta contro, intimandole di fermarsi (TEX, come ben sappiamo, non uccide mai le donne, nemmeno quelle più cattive). Ad ammazzare Old Kate, colpendola alla schiena con la seconda e ultima pallottola della sua Deringer, ci pensa Jane, che in questo modo si vendica della coltellata a tradimento ricevuta poco prima.


Tex uccide Angus e Cyrus Kasdan – Tex Magazine 2019, p. 90 


Il Ranger arriva alla fattoria dei Kasdan, dove trova il patriarca Joseph morto stecchito – Tex Magazine 2019, p. 97


Entrato nella casa dei Kasdan, Tex nota, osservando una vecchia foto, che anche Old Kate fa parte della folle famiglia – Tex Magazine 2019, p. 102


Tex davanti alla mummia di Ayrwin Kasdan, ai cui piedi suo marito ha ammucchiato gli oggetti appartenuti alle vittime sacrificali. Intanto, una sinistra figura spunta alle spalle del Ranger... – Tex Magazine 2019, p. 105


Old Kate cerca di uccidere il Ranger, ma questi è troppo rapido per lei – Tex Magazine 2019, p. 106


Jane uccide la vecchia pazza – Tex Magazine 2019, p. 106


Mi ha preso alla sprovvista... con un coltello tirato fuori dal nulla... e mi ha trascinata nel sottoscala, pensando di avermi spacciata... ma si sbagliava!, dice la fuorilegge a TEX. Prima di spirare, Jane indica al Nostro, tra gli oggetti accumulati ai piedi della mummia, la sella di Bill: Ti dirò un segreto, Ranger!... Cucita nella fodera del sottosella c'è una tasca in cui nascondevamo i soldi delle rapine... forse quei bifolchi non se ne sono accorti e il denaro è ancora lì!... Sarebbe una vera... una vera... ironia... Ahh... . Raggiunto l'esterno, TEX dà fuoco sia alla casa dei Kasdan che all'intera Redfield, quindi seppellisce Gideon e Jane, ed infine si avvia - assieme al suo prigioniero - sulla strada per Denver, dove Lennox deve essere processato.


Curiosità: La storia è apertamente ispirata al racconto di Stephen King I figli del grano, pubblicato per la prima volta nel 1977 sulla rivista Penthouse e poi incluso nella raccolta A volte ritornano (1978). Da questo racconto è stato tratto il film Grano rosso sangue (Fritz Kiersch, 1984), che viene infatti citato in Qualcosa si muove tra i filari., il breve pezzo che introduce Raccolto insanguinato (p. 34 del Magazine). Nel suddetto pezzo si fa menzione anche del romanzo La festa del raccolto, scritto da Thomas Tryon nel 1973. Questo romanzo - leggiamo su Wikipedia - sembra aver ispirato Stephen King per […] I figli del grano […], ma tale affermazione non è mai stata né provata né confermata dallo scrittore.


Tex soccorre Jane, ma per lei ormai c'è poco da fare: la coltellata a tradimento di Old Kate le ha fatto perdere troppo sangue – Tex Magazine 2019, p. 107


Prima di morire, Jane mostra al Ranger la sella di Bill, dove è nascosto il denaro della loro ultima rapina – Tex Magazine 2019, p. 108


Tex ed il suo prigioniero Lennox guardano il rogo purificatore appiccato dal primo a Redfield – Tex Magazine 2019, p. 111


Un'edizione economica, datata 1997, della raccolta di Stephen King A volte ritornano (1978), che comprende, tra gli altri racconti, I figli del grano.


La locandina originale del film Grano rosso sangue (Fritz Kiersch, 1984)


Il romanzo di Thomas Tryon del 1973 che forse ispirò King per I figli del grano



Massimo Capalbo

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