di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin
Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.
Su Tex Classic 201 troviamo in un certo senso la fine di un epoca, editorialmente parlando, per il ranger bonelliano; sull'albo in edicola infatti leggiamo, ristampate a colori, le ultime 113 strisce pubblicate nel glorioso formato delle origini: sono tratte dai numeri 9 e 10 della Serie Rodeo, la trentaseiesima e ultima collana inedita giunta in edicola sotto forma di albetto orizzontale, usciti a marzo e aprile 1967. Le restanti 26 pagine e una striscia, vennero invece pubblicate per la prima volta su Tex 96, di un'anno e mezzo dopo. La caccia, il titolo della storia, ma anche di Tex 96 è la prima avventura di Tex ad essere pubblicata direttamente in quello che oggi viene comunemente chiamato Formato Bonelli. I testi sono ovviamente di Giovanni Luigi Bonelli, i disegni di Galep e Muzzi.
Il titolo del Classic è, per l'ultima volta, preso in prestito dalle strisce: in questo caso dal numero 10 della Serie Rodeo. La copertina firmata da Villa, com'è ormai consuetudine, proviene da uno dei miniposter allegati alla collana Tex Nuova Ristampa; l'illustrazione trasformata in copertina stavolta proviene dal numero 256, datato giugno 2010.
Perché la redazione abbia scelto questa illustrazione come cover rimane un mistero; non vi è attinenza col titolo e neppure con le storie contenute nelle 64 pagine interne. Claudio Villa, per questa illustrazione, in realtà si ispiro all'episodio Il traditore, di Nizzi e Fusco pubblicato sui numeri da 378 a 381 pubblicati tra l'aprile e il luglio del 1992; in particolare il Maestro di Lomazzo si ispira alla prima vignetta di pagina 85 di Tex 378, in cui Tex e Carson, nelle fasi iniziali del lungo episodio, giungono al campo di Cochise, sotto l'attento sguardo di una delle sue sentinelle. Striscia che deve essere piaciuta anche allo stesso disegnatore che pone la sua firma, come ogni tanto accadeva, in calce proprio a questa illustrazione, realizzata un paio d'anni prima della pubblicazione, come si intuisce dalla data.
Questa illustrazione di Villa, venne già usata come copertina dai brasiliani della Mythos per l'83° albo della Tex Edição Histórica, datato novembre 2012. L'albo conteneva l'intera vicenda di Apache Kid, scritta da Bonelli per le matite Erio Nicolò, e pubblicata su Tex 164/166 dell'estate del 1974. Curiosamente questa illustrazione di Villa è stata usata dai due lati dell'oceano per una storia diversa da quella che l'aveva ispirata, e fin qui niente di strano; ma in entrambi i casi è stata utilizzata per una storia intitolata col nome di un pellerossa, Apache Kid, nel 2012 in Brasile, e oggi, Zanna Bianca in Italia. Probabilmente il fiero nativo in primo piano ha spinto a sceglierla sia i redattori carioca, che i nostrani.
Scoperta l'origine "segreta" dalla copertina ufficiale di questo 201° Classic, andiamo in cerca, grazie ai nostri Francesco Bosco e Mauro Scremin, della fonte alla quale Galleppini nel 1968 si è ispirato per concepire la copertina dell'albo che in origine ha ospitato questo storia, Tex 96, La caccia.
La protagonista della copertina è la bardatura da cow-boy appesa a un palo, che ruba la scena al ranger, relegato in secondo piano insieme a uno scalcinato edificio. Galep prese quell'originale soggetto dalla cover del paparback Violence at sundown, di Frank O'Rourke e pubblicato da Signet nello stesso anno di Tex 96.
Il parallelo tra le due immagini, evidenzia come la fonte individuata d Bosco e Scremin sia indubbiamente corretta.
In Italia la copertina è riapparsa in un paio di occasioni, su Tutto Tex e su Tex Nuova ristampa. Da notare oltra li colori completamente rivisti, che Tex è un 30% più grande rispetto alla versione originale.
Questo ingrandimento di Aquila della Notte si appezza bene anche nelle due versioni brasiliane di questa cover, entrambe tratte dalla collana Tex Coleçao. Nella cover dalla Editora Globo il riferimento era l'albo originale; i tipi della Mythos si ispirarono invece a Tutto Tex.
In Europa ritroviamo questa copertina nelle edizione francese, targata Rodeo; in quella spagnola con inedito sfondo verde e camicia garibaldina; nella stretta versione jugoslava in cui la figura di Tex venne avvicinata alla bardatura da cow-boy; e in quella norvegese, molto fedele all'originale.
Saverio Ceri
Nessun commento:
Posta un commento
I testi e i fumetti di nostra produzione apparsi su Dime Web possono essere pubblicati anche altrove, con la raccomandazione di citare SEMPRE la fonte e gli autori!
Le immagini dei post sono inserite ai soli fini di documentazione, archivio, studio e identificazione e sono Copyright © degli aventi diritto.
Fino al 4 gennaio 2017 tutti i commenti, anche i più critici e anche quelli anonimi, venivano pubblicati AUTOMATICAMENTE: quelli non consoni venivano rimossi solo a posteriori. Speravamo e contavamo, infatti, nella civiltà dei cultori di fumetti, libri, cinema, cartooning, etc.
Poi è arrivato un tale che, facendosi scudo dell'anonimato, ha inviato svariati sfoghi pieni di gravi offese ai due redattori di Dime Web, alla loro integrità morale e alle loro madri...
Abbiamo dunque deciso di moderare in anticipo i vostri commenti e pertanto verranno cestinati:
1) quelli offensivi verso chiunque
2) quelli anonimi
Gli altri verranno pubblicati TUTTI.
Le critiche, anzi, sono ben accette e a ogni segnalazione di errori verrà dato il giusto risalto, procedendo a correzioni e rettifiche.
Grazie!
Saverio Ceri & Francesco Manetti