venerdì 30 luglio 2021

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 115

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.


Stavolta la cover del Tex Classic ci riporta indietro fino al Tex numero 16, Il fuoco, e probabilmente l'immagine di quella storica cover dell'estate di esattamente sessant'anni fa, è stata utilizzata perché attinente al titolo scelto per questo 115° numero della collana, Terra bruciata; lo stesso titolo dell'ottavo numero della Serie Navajo, ovvero il terzo dei sei capitoli ristampati in quadricromia in questo albo. Le strisce riproposte nel Tex Classic in edicola sono infatti quelle dalla sesta alla undicesima della  ventottesima serie texiana in formato orizzontale, pubblicate nelle ultime sei settimane di quello stesso 1961. 
In realtà la copertina in questione come avevamo già scoperto nella 38a puntata di questa rubrica, ha origini che si perdono più indietro nel tempo, addirittura precedenti alla nascita del personaggio. I nostri collaboratori Francesco Bosco e Mauro Scremin, veri e propri segugi delle fonti iconografiche texiane, ci segnalano la vera origine della copertina, ovvero la splash page della prima avventura pubblicata su Sheriff Bob Dixon The Chuck Wagon del novembre 1950, edito dalla americana Avon. 

 
L'autore della storia e dei disegni è Everett Raymond Kinstler che si era ispirato a sua volta a una cover del 1947 di Fifteen Western. Detto per inciso, Kinstler copiava assai, in particolare da Alex Raymond. 


Ripercorriamo velocemente tutta l'evoluzione dell'immagine, dalla prima pubblicazione del 1947 fino all'ultima stesura attualmente in edicola, nella gif animata qui sotto.
Da notare come le versioni  italiane sono tutte specchiate rispetto alle due americane; Nel passaggio tra Albo d'Oro e Tex Gigante, per dare un senso al titolo, appaiono degli edifici in fiamme sullo sfondo realizzati da Franco Bignotti; gli stessi edifici vengono completamente ridisegnati da Galep per Tutto Tex e vengono mantenuti anche sulla Nuova Ristampa; sempre in occasione di Tutto Tex, Galleppini ritocca pure la posizione delle gambe del protagonista, rendendole più naturali; e così rimasero almeno fino all'attuale edizione, dove gli arti inferiori di Tex tornano nella posizione immaginata da Bignotti nel 1961 per Tex 16, così come le case incendiate sullo sfondo: si segnala solo un'abitazione in più sul lato destro, destinata a bruciare come tutte le altre.
Segnaliamo, per completare il discorso sulla iconica posizione di Tex di questa cover, che anche sul quarto numero della Serie California del dicembre 1956 e sulla relativa raccoltina, la 51a della serie bianca, il ranger si presenta nella medesima plastica posa. Nella raccoltina Tex si guadagna anche la stella di latta.



Infine merita una citazione la copertina del centesimo numero brasiliano della Editora Vecchi, che è ispirata proprio alla cover de Il fuoco, come tradisce pure il numero 100 fiammeggiante alle spalle del ranger. La copertina dell'albo, uscito nel giugno del 1979, è firmata da Renato Sbrissa.



Rimaniamo in Brasile per scoprire un'altra copertina ispirata da questa storia; si tratta della cover del 31° numero della Tex Edição Histórica edita dalla Globo nell'agosto del 1998. L'illustrazione del grande Claudio Villa, presenta per l'edizione brasiliana la colorazione realizzata dallo stesso disegnatore comasco. 


Due mesi dopo, in appendice al 32° numero di Tex Nuova Ristampa, l'illustrazione di Villa arriva anche in Italia, ampliata, e con i colori realizzati in redazione.


Questa illustrazione ci ricollega alla precedente puntata di Secret Origins, sia perché la vignetta a cui Claudio Villa si ispirò nel 1998, è stata pubblicata sul Classic 114, sia perché quella stessa vignetta è legata alla catena di copertine di cui abbiamo parlato due settimane or sono. 
Galleppini oltre che ispirarsi per le cover, a volte usava fonti staunitensi anche per le vignette interne, come nel caso della prima vignetta della ventiquattresima striscia del numero 5 della Serie Navajos. Galep come si vede nel parallelo qui sotto si ispirò alla stessa striscia di Giolitti di cui abbiamo parlato nella scorsa puntata e che aveva dato il via alla catena di cover che portarono fino all'illustrazione di copertina de Il segno di Cruzado. Villa ispirandosi a quella stessa vignetta, indirettamente omaggia a sua volta l'italiano d'America Alberto Giolitti. 
In chiusura della precedente puntata vi avevamo segnalato un'altra vignetta di questa avventura, importante nella storia delle copertine texiane. L'immagine in questione era questa:
Si tratta della prima vignetta della 15a striscia del secondo numero della Serie Navajo; collana che pubblicò due storie di Tex, di cui la prima Sangue Navajo, che stiamo leggendo in questo periodo sul Classic, è una delle più amate dai lettori e più ristampate. Ebbene. questa illustrazione insieme ad altre cinque della stessa avventura vennero utilizzate per la realizzazione di quella storica cover che vedete comporsi nella gif animata qui sotto.

Si tratta del primo volume di Tex edito da un altro editore, in questo caso la Mondadori, che nel giugno 1973 scelse proprio Sangue Navajo, per inaugurare la collaborazione con Tex, ma anche con il suo editore. A partire da questo volume facente parte della prestigiosa collana Oscar Mondadori, furono centinaia le pubblicazioni mondadoriane dedicate a Aquila della Notte e soci, fino al 2015, anno in cui l'editore di Tex decise di inaugurare una linea libraria propria. 

Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.   

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