giovedì 4 gennaio 2018

DIME WEB INTERVISTA FRANCO BRAMBILLA! (LE INTERVISTE XLIX)


a cura di Elio Marracci

Prima di lasciarvi alla straordinaria intervista, la 49a di "Dime Web", vorrei personalmente e pubblicamente ringraziare l'amico e collaboratore Elio Marracci per il "colpaccio": ammiro da sempre per la sua arte il maestro Franco Brambilla, degno successore di Karel Thole per il pathos fantastico/fantascientifico che riesce a trasmettere grazie alle sue... "immaginmagnifiche" copertine ai lettori di "Urania", la celeberrima rivista per gli appassionati dei mille domani curata dal grande Giuseppe Lippi, che qui viene ovviamente rammentato. Mi onoro di aver collaborato, nel maggio del 2015, a un numero di "Urania Collezione", che sfoggiava una superba cover brambilliana! Mi ha fatto un grande piacere infine il riferimento di Marracci a Dario Tonani, il Signore indiscusso di Mondo9, che apprezzo per la sua scrittura e anche sotto il profilo non alieno - ovvero umano! Buona lettura, dunque! (f.m.)

Franco Brambilla nel 2011 (dal blog di "Urania")


Franco Brambilla, l'autore che oggi dialoga con me, è nato a Milano nel 1967 e si è diplomato all'Istituto Europeo di Design nel 1991. In campo artistico si è affermato alla fine degli anni '90, prima con collaborazioni occasionali a “Urania” e a pubblicazioni di vario tipo, quindi con una presenza nell'ambito dell'illustrazione editoriale sempre più frequente che lo ha portato a diventare uno degli artisti di punta della fantascienza italiana. Nel 1997 ha fondato con Giacomo Spazio il gruppo AirStudio e con questa realtà si è occupato di realizzare le copertine di libri e riviste di vario genere, tra cui quelle di gran parte dei periodici da edicola di Mondadori. Le immagini da lui disegnate, sempre con l'ausilio del computer, sono molto personali e al passo con i tempi. Tra i suoi temi prediletti vi sono lo spazio, con le grandi astronavi da crociera, i pianeti esotici ma mai troppo allettanti, le rovine della terra dopo probabili catastrofi e la figura umana messa a nudo, con i corpi da marionetta illuminati da luci livido-crepuscolari. Visto lo spessore del personaggio quindi, non mi dilungo oltre e senza indugiare lascio a lui la parola! (e.m.)


DIME WEB - Per i lettori che non ti conoscono potresti presentarti in due parole?

FRANCO BRAMBILLA - Vivo a Milano, ho cinquant'anni e faccio l'illustratore. Ho sempre avuto la passione per il fantastico e per il disegno; dopo il Liceo Scientifico ho frequentato l'Istituto Europeo di Design. Lavoro come professionista dalla metà degli anni '90, soprattutto per l'editoria. Negli anni mi è capitato di realizzare cover e illustrazioni per molti generi di libri e riviste. Da 18 anni sono autore di gran parte delle copertine per i periodici da edicola Mondadori: "Urania", "Urania Collezione", "Urania Millemondi" e "Urania Horror", ma qualche volta, con molto piacere, ne ho fatte anche per gialli e romanzi non di genere.


Immagine usata per il libro Uraniarama (2013), raccolta delle copertina di Brambilla per "Urania"



DW - Come si è sviluppata in te la passione per l'illustrazione?

FB - Penso di averla sempre avuta: fin da piccolo ero affascinato dalle riviste di foto e di grafica che mio padre collezionava. Mi è sempre piaciuto disegnare e guardare libri illustrati, che compro ancora oggi.


DW - Da dove prendi spunto per le tue immagini?

FB - Dal mondo dell'arte, del cinema, dalla fotografia, del fumetto... gli spunti visivi sono infiniti, come infinito è il modo in cui si possono reinterpretare.


DW - Come mai hai deciso di specializzarti nel settore della fantascienza?

FB - Ho pensato che trasformare una passione in un lavoro l'avrebbe reso più divertente e meno pesante.


DW - Hai lavorato sia per il mercato italiano che per quello estero. Quali analogie e quali differenze hai trovato fra i due ambienti?

FB - Le analogie sono poche, e molte le differenze. La considerazione come autore all'estero è assodata e molto alta: il fatto di ricevere un compenso per l'utilizzo delle proprie opere è dato per scontato e spesso è superiore a quanto si possa chiedere in Italia. Le leggi del settore regolano e difendono in modo più efficace i rapporti tra autore e committente. Purtroppo i tempi dei pagamenti sono piuttosto lunghi anche all'estero.

Cover per The Mind Parasites di Colin Wilson: notare l'omaggio grafico a Thole (dal sito di Franco Brambilla)


DW - Come abbiamo detto, Sei l'autore di gran parte delle copertine dei periodici da edicola Mondadori, in particolar modo di quelle delle collane di fantascienza. Puoi raccontare ai lettori come è nata questa collaborazione, quali tratti in comune troveranno con gli altri disegnatori - e  penso non solo a Karel Thole, di cui sei considerato il naturale erede - come Marco Patrito e l'argentino Oscar Chichoni, che ti hanno preceduto e quali invece le novità?

FB - Già nel 1997/98 mi era capitato di fare qualche copertina per "Urania", come freelance. Nel 2000 AirStudio, lo studio che ho fondato insieme ad altri illustratori e grafici con Giacomo Spazio, art director esterno di Mondadori, prese in carico la grafica e le illustrazioni di tutte le collane da edicola della Mondadori: fu così che cominciai, prima con altri amici e colleghi e poi in solitaria, a illustrare "Urania" e le collane figlie. L'uso estremo della modellazione 3D è forse la novità più grande rispetto ai miei illustri predecessori... Per il resto spero di aver mantenuto gli standard di qualità e professionalità agli stessi livelli.


DW - Come nascono le illustrazioni per le collane mondadoriane?

FB - Il curatore della collana, Giuseppe Lippi, mi invia un breve riassunto del testo da illustrare e qualche spunto su che cosa vorrebbe vedere in copertina. Solitamente dopo aver approfondito la breve scheda con scambi di idee e ricerche in rete su autore ed edizioni precedenti del romanzo, propongo due immagini abbastanza definitive tra cui scegliere. Non finirò mai di ringraziare la redazione per la fiducia e la libertà che mi hanno lasciato in questi quasi venti anni di collaborazione.


The Hard Life of The Red Shirts, omaggio a John Scalzi. La fantascienza "vintage" (dal sito di Franco Brambilla)


DW - Una tua nota biografica, ovvero il fatto che tu sia nato a Milano alla fine degli anni '60 del secolo scorso, mi fornisce lo spunto per chiederti: in che misura questa metropoli è presente nella tua opera?

FB - Non saprei... Probabilmente non ho il necessario distacco, dai miei lavori e da Milano, per vedere se una cosa è presente nell'altra. Sicuramente Milano non si è mai accorta di me o dei miei lavori... è una grande città piuttosto esterofila. Negli anni mi è capitato e mi capita tutt'ora di essere invitato come ospite a mostre e manifestazioni legate alla fantascienza e all'illustrazione ma mai a eventi ufficialmente organizzati dal Comune di Milano.


DW - Quali sono gli artisti che ti ispirano?

FB - Sono tanti: Ralph McQuarrie, Syd Mead, Luigi Colani li adoro.


DW - Quanto di te è presente nel tuo lavoro?

FB - Molto, la mia passione per il modellismo statico e per la fantascienza “vintage” per esempio.


DW - Quanto di quello che ti circonda?

FB - Poco, nulla... per fortuna... visto che spesso gli scenari che devo illustrare tendono all'apocalittico, al post-qualcosa... virus, guerra nucleare, invasione aliena!

Copertina per The Tschai Saga (parte I) di Jack Vance (dal sito di Franco Brambilla)




DW - E quanto c'è di inventato?

FB - È tutto inventato, o comunque reinterpretato: lo deve essere, visto il genere che solitamente mi viene richiesto.


DW - Sei un disegnatore metodico che lavora a orari stabiliti, oppure sei uno di quelli che si alza di notte a disegnare perché ti è venuta l’ispirazione? Come si svolge la tua giornata tipo?

FB - Sono piuttosto metodico. Avendo una famiglia con bambini ancora piccoli e lavorando a casa lo devo essere per forza. Appena ricevo una commissione inizio a pensare a cosa realizzare. Cerco di utilizzare tutto il tempo in cui i bimbi sono a scuola o dormono. Organizzo il lavoro in modo che il computer possa occuparsi dell'alta definizione delle immagini nei tempi in cui io devo dedicarmi ad altro - tipo la famiglia, il dormire, il portare i figli a scuola e alle varie attività. Alcuni periodi dell'anno non sono facili da gestire, ma va bene così.


DW - Oltre ai libri e ai fumetti che sicuramente userai per documentarti, quali altre letture fai?

FB - Negli ultimi anni le serie TV hanno rubato molto spazio ai miei tempi di lettura: mi piacciono molto, e non solo quelle fantascientifiche. Recupero in estate, anche se resto per il 99% nell'ambito della fantascienza. Fumetti ne ho sempre letti: sono un fan di Luca Enoch. Mi è piaciuta Lilith e adoro Dragonero. Ho sostenuto la raccolta fondi per leggermi il capolavoro dei Blasteroid Brothers! :)


Oltre la SF: copertina per Operazione Nettuno di Arno Baker (dal sito di Franco Brambilla)


DW - So che per eseguire le tue opere ti servi del computer. Quale strumentazione usi? Quali giovamenti e quali svantaggi ti porta?

FB - Sì, ho sempre lavorato al computer: ho un Mac e un PC, tutti e due piuttosto potenti, con cui modello, assemblo e ritocco. Uso svariati software 3D e tanto Photoshop e Painter. Grossi svantaggi non ne vedo: lavorare in digitale è una tecnica come le altre. Sono le idee e la loro realizzazione che portano valore all'immagine indipendentemente dalla tecnica. Da qualche anno ho ripreso a disegnare a pennarello e matita: schizzi e bozzetti che poi vendo a fiere e convention.


DW - È nota tra gli appassionati la tua collaborazione scrittore di fantascienza italiano Dario Tonani. In cosa consiste? Vuoi parlarcene?

FB - Conosco Dario da tanti anni, dai tempi in cui ha pubblicato il suo primo "Urania" di cui ho fatto la copertina nel 2007. Col tempo siamo diventati amici: mi piace molto come scrive, le sue descrizioni si prestano moltissimo a essere trasformate in immagini. È un autore molto generoso che lascia aperta la possibilità di interpretare i suoi mondi; direi anzi che ne è entusiasta, quindi è divertente disegnare sprazzi dell'universo che ha creato, Mondo9, e farglieli vedere. Col tempo abbiamo accumulato molte immagini ispirate a Mondo9. Digitali ma anche bozzetti che sono stati inseriti nel "Millemondi" dedicato alla sua saga e in una raccolta che ci siamo auto prodotti che si chiama The art of Mondo9. Spero in un prossimo futuro di lavorare ancora insieme per il suo nuovo romanzo che uscirà negli "Oscar Mondadori".

Oltre la SF: cover per Il mio volto è uno specchio di Enrico Luceri (dal sito di Franco Brambilla)


DW - Da professionista ormai affermato che consigli daresti a chi si volesse affacciare al mondo dell'illustrazione?

FB - Personalizzate il vostro stile, disegnate sempre, sperimentate. Contattate altri illustratori, non lavorate gratis: l'Associazione Illustratori, per esempio, può essere molto utile per imparare come funziona il nostro lavoro (diritti e doveri, etc etc.).


DW - A cosa stai lavorando attualmente?

FB - Sto consegnando le copertine per gli "Urania" che usciranno a marzo. Appena avrò un po' di tempo passerò a invadere con alieni e astronavi qualche cartolina di Chianciano da portare alla Starcon che si svolgerà lì a maggio.


DW - C'è una domanda che non ti è stata fatta alla quale vorresti rispondere?

FB - No, non mi viene in mente niente di pubblicabile :)


Franco Brambilla: copertina del n. 148 di "Urania Collezione" (maggio 2015) sul quale è apparso La Mezzaluna sul Sole, saggio di Francesco Manetti dedicato al Fantaislam


a cura di Elio Marracci

N.B. Trovate i link agli altri colloqui con gli autori su Interviste & News

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