Lo Zagor in technicolor di Rubini per Albissola Comics 2013 |
La sua inaccessibilità ha acceso la fantasia degli scrittori, pronti a immaginare mondi perduti e creature antidiluviane, come nel caso del celebre racconto di Arthur Conan Doyle. Mauro Boselli non è stato da meno e ha ampliato lo spunto costruendo un racconto epico, dove l’eroe e i suoi amici si confrontano con un mondo popolato da dinosauri e da strane popolazioni. Però, per quanto riguarda i dinosauri, lo sceneggiatore ha attinto alle più recenti scoperte dei paleontologi e ha collocato nel suo mondo perduto gli autentici bestioni che vissero in quelle zone. In più, Boselli ha fornito al disegnatore Rubini una rigorosa documentazione iconografica basata sulle più recenti scoperte sui sauri dell’antichità del nostro pianeta. Per esempio, ormai è certo che molti di quei sauri fossero ricoperti di piume… Questa precisione documentativa si sposa alla perfezione con l’intuizione, da parte dello sceneggiatore, di inserire una popolazione indigena del tutto inventata, con un linguaggio, dei riti e delle abitudini peculiari. L’immaginifica realtà introdotta da Boselli ha creato un miscuglio affascinate e del tutto coerente, con logiche narrative imprevedibili ma prive di ingenuità e forzature. Ogni azione portata avanti da Zagor e dai suoi amici è infatti sostenuta da una logica ineccepibile. In questo ambiente ostile, dove la morte è in agguato a ogni passo, Zagor raffigura la forza, l’intelligenza, il coraggio, la generosità... tutte caratteristiche peculiari del personaggio ma nell’occasione spinte all’ennesima potenza. Visto il contesto narrativo e senza snaturare la propria identità, lo Spirito con la Scure qui è un personaggio heroic-fantasy nel senso più autentico del termine, anche se nell’avventura boselliana in questione il magico, tipico dei racconti dello sword and sorcery, non è presente. Del resto in alcune avventure del passato, come un paio tra quelle del ciclo africano, Mauro Boselli ha presentato lo sword and sorcery con indubbio fascino. Quindi, questo genere di racconto è quanto mai nelle corde delle sceneggiatore e, ne Il mondo perduto, ne ha fornito un’ulteriore prova.
Spettacolare striscia doppia di Rubini in apertura di Zagor 577 |
L’episodio si chiude nell’albo Il ponte sull’abisso, il cui titolo dà il via a un’avventura dagli spunti storici e filosofici scritta da Burattini e disegnata da Sedioli e Verni. Ne riparleremo...
P.S. trovate i link alle altre recensioni bonelliane sul Giorno del Giudizio!
Voi e non solo mi avete fatto venir voglia di leggere alcune delle nuove avventure! XD
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