lunedì 2 ottobre 2017

FAKE COVERS 12: SUPERMAN VS. THE FANTASTIC FOUR, VS. THE AMAZING SPIDER-MAN & VS. ONE THAT DOESN'T ENTER NOTHING!

di Roberto Coltro

Penultima puntata della carrellata delle Fake Covers di Roberto Coltro dedicate a Superman contro i personaggi dell'Universo Marvel! Ma stavolta c'è uno che non c'entra niente (l'abbiamo anche scritto in inglese oxfordiano nel titolo)! (s.c. & f.m.)




Infilatosi in una cabina telefonica di Manhattropolis, nonostante si fosse insospettito di questa rarità perché in città non se ne trovavano più da decenni se non nel Burundi, Superman si accorse ben presto che si era invece infilato nell'ascensore del Baxter Building. "Diavoli di Krypton!", urlò il kryptoniano, "Mi sono infilato per sbaglio nell'ascensore del Bastard Building, l'edificio dove agiscono i Fantastici Quattro, gli unici quattro super-eroi senza identità segreta!". L'allarme anti-alieno era suonato nell'ufficio di Reed Richards, che in realtà da qualche tempo aveva cambiato idea sulle identità palesi, e aveva costretto se stesso e gli altri Tre Fantastici ad assumere identità segrete, così per rimanere al passo con le mode super-eroistiche. Lui, per esempio, faceva il rappresentante di caucciù; la Torcia faceva il rappresentante di fiammiferi; la Cosa faceva il rappresentante di materiali edili; e la Donna Invisibile faceva la rappresentanta di prodotti talmente brutti che non si potevano vedere.


Liberato Superman dalla gabbia dell'ascensore, indistruttibile perché era un regalo di Galactus ed era fatta con vetro ad altissima densità proveniente dall'universo precedente al nostro, Mr. Fantastic l'aveva accompagnato in ufficio perché potesse chiamare un taxi al telefono. Infatti il vetro di Galactus aveva anche delle blande proprietà kryptonitiche: ogni volta che provava a volare Superman era colto da improvvisi attacchi di diarrea e l'unico sistema per non sporcarsi era di rimanere fermo e seduto. "Pronto, Taxi?" "Quello è un magnetofono della Geloso! Difficile che ti rispondano i Taxi... Il telefono è più in là!" "Questo?" "No, quella è una banana e quello accanto un carciofo!"




Insomma: trovare il telefono nell'ufficio di Richards era più difficile che trovare una cabina telefonica a NYC! C'era tutto fuorché un telefono: reattori nucleari, acceleratori di particelle, specchi solari, pistole laser, rallentatori di particelle, macchine del tempo, la valigetta con il campionario di caucciù... In realtà era stato Molecola a nascondere il telefono, trasformandolo in un magnetofono. E infatti il Taxi, chiamato al magnetofono, aspettava in strada già da mezz'ora...



Mentre si dirigeva verso il Daily Globe, Superman voleva cogliere l'occasione per cambiarsi d'abito in Taxi, quando scoppiò una guerra galattica. Galactus si era accorto nell'immensità galattica della sua astronave galattica che mancava quel bel pezzo di vetro galattico dell'universo precedente che gli aveva regalato suo padre per il suo 18.000.000.000° compleanno! Quel vetro gliel'avevano soffiato i Fantastici Quattro, che erano originari di Murano. Con i suoi sensori galattici individuò l'ultimo essere che ne era venuto a contatto e lo teletrasportò nelle immensità galattiche, però un po' troppo vicino a Ego, il pianeta vivente, che emise portentosi viticci planetari. Le cose si mettevano male per Superman, e già si preparava a entrare nello Stovokor.



"Macché Stovokor!", gridò una vocina galattica dall'interno di una sorta di supposta galattica trasparente. "Diavoli di Krypton, è Mr. Q!", disse Superman, lanciando via l'oggetto con il suo occupante. "Macché Mr. Q! Vabbè che è iniziata Star Trek Discovery su Netflix e che tutti siamo rimasti impressionati dall'atroce mix audio delle voci della capitana e della comandanta nel secondo episodio, ma io sono L'Uomo Impossibile!" "What?" Per punizione Superman fu gettato fuori a calci dalla linea narrativa dei Fantastici Quattro ed entrò in quella dell'Uomo Ragno.



C'era qualcosa che non tornava però... Con la sua vista a raggi X Superman individuò il costume di Spider-Man sotto il costume da giornalista di Jimmy Olsen! Eppure si ricordava che l'Uomo Ragno in realtà era un ragazzo del liceo, tal Peter Paper, gli sembrava di ricordare...



Ovviamente il vero Uomo Ragno, e cioè Peter Parker, si innervosì parecchio per essere stato scambiato con un personaggio porno-spft dell'Edifumetto. Si mise a pizzicare tutti col senso di ragno, ad arrampicarsi sui muri, a impiastricciare ogni cosa con ragnatele che lanciava facendo le corna... Superman lo prese allora per la collottola e lo portò al manicomio, che in inglese chiamano "asilo" e dove infatti Peter Parker subito si calmò con i pastelli colorati, i chiodini della Quercetti, i dadi con le lettere, il Lego, il Das e il Pongo.





Dieci anni dopo, quando l'Uomo Ragno finì di scontare la pena nell'asylum, Clark Kent andò a prenderlo all'uscita del tetro edificio. "Se io dico che ti chiami Peter Paper, ti chiami Peter Paper. Sicché se ti risento ancora farneticare su Peter Parker ti appioppo un ceffone kryptoniano tale che ti estraggo tutto il DNA aracnide radioattivo e ti faccio tornare per sempre quella mammoletta sfigata di Peter Parker... volevo dire Paper!"



BANG! BANG! Tre colpi di rivoltella squarciarono le prime e anche le seconde luci dell'alba, a mezzogiorno di fuoco, a Tombstone, vicino all'OK Corral! Era Tex Willer, il celeberrimo Ranger del Texas, quello che se fosse stato un Ranger della California, si sarebbe chiamato Cal, quasi come Kal. Si lamentava perché questa era Dime Web, detta anche "Quaderni Bonelliani", come da sottotitolo di testata. Mica "Quaderni di Superman" o "Quaderni Kryptoniani", no? Superman, con una sberla, lo fece tornare indietro nel tempo, e gli permise di incontrare Zagor, che stava discutendo con gli esperti di marketing della SBE riguardo a un gadget per la sua serie. Dopo il mazzo di Tex, ci vuole assolutamente la mazza di Zagor, protestava, ma tutta in un unico albo, non che il manico lo date a me e la pietra a Tutto Zagor...

Roberto Coltro

N.B. Trovate i link alle altre puntate delle Fake Cover in Cronologie & Index!

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