giovedì 17 aprile 2014

RIFLETTENDO SU JULIA 186

di Antonio Russo

Diciassettesima storia di Julia disegnata dal sempre più bravo Ernesto Michelazzo, che aveva esordito anni fa in Bonelli sulla serie-contenitore Zona X (collana che avrebbe meritato maggior fortuna come tante produzioni "minori" dell'editore milanese - ma è una storia vecchia ormai...) per poi consolidarsi professionalmente sulle serie di Nathan Never e spin off relativi. Un segno maturo, preciso e che è consapevole del saper narrare, specialmente quando si è al lavoro su una sceneggiatura di Berardi e Calza, che in questa storia ci raccontano ancora una storia di sordide relazioni e inaspettate colpevolezze, mentre la continuity della Kendall scorre fra malintesi, riflessioni e sempre fonte di riflessioni su quel che nella vita di tutti i giorni ci appare o, cosa che spesso non comprendiamo, realmente è.


Ernesto Michelazzo in una foto del 2012, dal bel blog Il gatto con la Scure.



Ancora una volta, il lavoro d'indagine su un caso di omicidio trova davanti tanti facili strade per cui arrivare a un colpevole, ma la caparbietà della protagonista e il non volere adagiarsi sulla sicurezza derivante dalle apparenze, riesce alla fine a svelare la squallida storia alla base del delitto. A volte il fatto che possano esserci persone come Julia è consolatorio, anche se è un lenitivo poco effice alla triste consapevolezza che sono molte di più le persone come i suoi antagonisti.


Julia n. 186, marzo 2014. Disegno di Spadoni



Julia 186

CARNE DA MACELLO
Marzo 2014
Pagg.132 € 3,40
Soggetto: Giancarlo Berardi
Sceneggiatura: Giancarlo Berardi & Lorenzo Calza
Disegni: Ernesto Michelazzo
Copertina: Cristiano Spadoni 


Antonio Russo

N.B. trovate i link alle altre recensioni bonelliane andando sul Giorno del Giudizio!

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