di Francesco Manetti
Rino Albertarelli, nato a Cesena nel 1908, è stato uno dei massimi disegnatori di fumetti e illustratori tricolori, celebre soprattutto per le sue ambientazioni e interpretazioni della frontiera americana e delle jungle salgariane. Il suo Kit Carson, insieme all'Ulceda di Moroni Celsi e Pedrocchi, può essere considerato il capostipite del fumetto western popolare italiano moderno. Quando Albertarelli morì, nel settembre del 1974, aveva quasi terminato la prima metà del decimo numero di una prestigiosa collana in grande formato della Daim Press di Bonelli, I Protagonisti; la fatalità volle che proprio in quel periodo fosse nelle edicole il primo numero della serie, George A. Custer cacciatore di gloria. Il n. 10, Herman Lehman l'indiano bianco, uscì nel giugno 1975 e fu ultimato, dalla cinquantesima pagina in poi e su sceneggiatura dello stesso Albertarelli, dal grande Sergio Toppi. E la serie chiuse, perché, come spiegò lo stesso Sergio Bonelli in una nota, era troppo legata al suo autore per poter andare avanti. Rimase così una piccola collana-gioiello postuma, un testamento artistico, ancora oggi mirabile a vedersi e a leggersi.
Per il n. 4 del dicembre 1974 (realizzato con ogni probabilità tra la fine del 1973 e gli inizi del 1974), Jed Smith il magnifico vagabondo, Albertarelli aveva inizialmente pensato come illustrazione del frontespizio a uno dei castori presi in trappola che si vedono, con didascalica dovizia di particolari, a pag. 21.
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Il disegno inedito, firmato Albert, inizialmente pensato come frontespizio (vedi l'appunto a matita, forse redazionale, in alto a destra) per I Protagonisti n. 4. Collezione privata. |
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La sequenza della cattura del castoro con la trappola metallica su I Protagonisti n. 4, pag. 21. Notare la coincidenza fra la parte inferiore della seconda vignetta e il coevo frontespizio inedito. |
Possiamo affermarlo con certezza avendo potuto analizzare da vicino un bell'originale di Albertarelli, firmato "Albert". Il disegno, a matita e china, presenta in alto a destra del foglio una scritta tracciata a matita, forse in sede redazionale: "Jed Smith - frontespizio". L'intento iniziale era dunque chiaro. Poi il triste castoro intrappolato non fu pubblicato. Come mai? Le spiegazioni potrebbero essere tante... Forse perché nei frontespizi degli altri numeri della serie c'erano stati sempre uomini (anche se non necessariamente il protagonista) si preferì optare per un'immagine diversa, più d'impatto, scegliendo un Jed Smith minacciato dagli indiani, in una posa plastica ed evocativa, con in testa il suo coonskin cap.
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Il frontespizio effettivamente pubblicato sul n. 4 |
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Copertina della collana I Protagonisti n. 4, dicembre 1974 |
Prossimamente su Dime Web torneremo a parlare in maniera più approfondita della collana I Protagonisti e del genio di Rino Albertarelli.
Francesco Manetti
N.B. Trovate i link alla cronologia ragionata della Collana I protagonisti sulla pagina Cronologie e Index!
Che autore meraviglioso!!!
RispondiEliminaNon vedo l'ora di leggere il post sulla collana "I protagonisti".
Salutiamo Ned, ovvero Nedeljko Bajalica, il bravissimo disegnatore che fu l'ultimo collaboratore di Jacovitti, anche per la realizzazione del bonelliano "Coccobill Diquaedilà". Stiamo già lavorando all'articolo, che apparirà - contiamo - nel mese di novembre.
RispondiEliminaFrancesco Manetti